Ponte sullo Stretto: la zona è altamente sismica. Cosa dice l’ultimo studio di fattibilità

(di Massimiliano Jattoni Dall’Asén – corriere.it) – «Il Ponte sullo Stretto è tra i miei obiettivi. Se dopo 50 anni faremo partire il cantiere e i lavori, sarà un grande passo avanti per l’ingegneria nel mondo». Matteo Salvini, dopo pochi minuti dall’annuncio della sua nomina a ministro delle Infrastrutture del governo Meloni, aveva già ha calato la sua prima carta ad effetto su un’opera divisiva quanto identitaria e dalla lunga storia: se ne discute infatti ormai da anni, anzi da un secolo e mezzo, se nel 1876 Giuseppe Zanardelli diceva: «Sopra i flutti o sotto i flutti, la Sicilia sia unita al Continente». Il collegamento rapido dell’isola con la Penisola, poi, è da sempre uno dei cavalli di battaglia di Silvio Berlusconi e sul quale era tornato anche nella scorsa estate: «Io ho sempre ritenuto che il Ponte sullo Stretto fosse una priorità assoluta e che costituisse uno dei progetti più importanti per il nostro Paese – aveva detto in una delle sue quotidiane video-rubriche sul web, inaugurate per la campagna elettorale -. Non ho cambiato idea. Il ponte rimane una priorità assoluta». Insomma, questa volta nel governo ci sono i numeri e potenzialmente le intenzioni per avviare il progetto faraonico. Ma è davvero realizzabile? E la scoperta dell’anno scorso nei fondali marini tra la Sicilia e la Calabria della faglia che più di 100 anni fa provocò la più grave catastrofe sismica d’Europa, il terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, non dovrebbe essere un ulteriore disincentivo? E cosa dice l’ultimo studio di fattibilità realizzato? Vediamo di rispondere a queste domande.

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13 replies

  1. Abbiamo strade che sembrano mulattiere, recentemente ho fatto una provinciale da Marcianise a Caserta sud per prendere l’ A1, sembrava di stare in Bosnia da quanto era rovinata,e sti scienziati pensano al ponte sullo stretto! Arrivarci indenni a Reggio Calabria!

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    • Le strade sempre più mulattiere sono una delle tante Schifezze lasciateci in dono dal suo toscano Renzi-Boschi. Trattasi di ex strade provinciali che nessuno ha preso in carica dopo l’abolizione (?) dell’ente locale che prima le gestiva.
      Ma il capitone sciacallo e BACIASALAMI percorre solo Autostrade e vie cittadine, kz gliene frega.
      Non prende mai i mezzi pubblici, tantomeno i superaffollati Trenord gestiti in modo paarassitario dalla lega.
      Però il popolo dei pendolari/bestiame, dopo aver sacramentato contro i maltrattamenti subiti quotidianamente, tornano a votare convintamente per i propri carnefici o si astengono.
      L’indignazione mi sale ancor di più se penso al bobbolo centro-meridionale che vota a destra, per quei partiti che hanno sgovernato e canalizzato risorse pubbliche per le infrastrutture esclusivamente al nord.
      Poi, abbandonati a se stessi, gli smemorati si astengono o emigrano.
      Mi stoppo ma ne avrei da scrivere contro la furia anti “comunista” nata tra la maggioranza del popolino ignorante dopo il lavaggio del cervello imposto da SB con le sue tv prdopornografiche, bigotte e volgari.
      Era solo richiesta una capacità di discernere tra il Bene e il male. Ma i quattro neuroni sono stati dati in appalto al Dimonio di Arcore e… Ciao.

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  2. E a lui che gli frega? Ora che dovessero riuscire ad ultimarlo, lui sarà così ricco da qualche parte della Padania, da potersene infischiare altamente di eventuali crolli o che altro. Sa benissimo che, in Italia, per queste cose non paga mai nessuno.

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  3. Ogni volta che si comincia a parlare dell’ipotesi di realizzare il ponte sullo stretto compaiono coloro che si accorgono che le strade da loro percorse sono delle mulattiere. Appena il clamore sul ponte si spegne gli stessi che sono contrari alla realizzazione si dimenticano delle mulattiere.

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    • Io tra gli altri, so benissimo che le strade sono mulattiere anche senza Salvini in giro. E me ne ricordo anche senza il Ponte sullo Stretto.

      Probabilmente sono i fasulloni trolloidi di destra come te che se ne dimenticano facilmente, a seconda di cosa gli conviene di ricordare.

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      • Sarò pure un idiota, ma so argomentare, mentre chi si sente sapientone e intelligente scrive in modo che tutti capiscano che fa parte dei migliori. Ringrazio madre natura per non avermi dato una intelligenza come la tua. A proposito, ma tu sai dove si trova lo stretto di Messina? Ti risulta che dopo sessanta anni quelli che parlano di infrastrutture mancanti nel mezzogiorno non son riusciti a ultimare la SA-RC, però sono stati capaci di scendere a Reggio Calabria il 22 – 12 – 2016 e prendere per i fondelli quegli altri intelligentoni, che a quel tempo governavano la Calabria, raccontando loro che i lavori di ammodernamento erano stati ultimati?

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  4. Ok ! E fateve sta altra scorpacciata de miliardi ! Cosi la piantano di rompere il c. con le priorità dell italia ! Meno male che sarò morta prima che sia finito e vederlo crollare ..

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  5. La lega, inneggiava all’Etna, lo slogan: “forza Etna”, veniva ripetuto come un mantra dai leghisti, quando il vulcano era in piena attività! Non lo ricordano più ora, ci sono in ballo i “danè”, tanti “danè”… A pensare male molto spesso ci si azzecca!! Progettare e costruire un ponte in zona altamente sismica è da folli… Sperare nel buon senso degli ingegneri e dei geologi, l’unica cosa che rimane…

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  6. Il ponte non lo faranno mai ma si mangeranno una marea di miliardi.
    Come per l’inutile TAV, che forse verrà ultimata ma rimarrà inutilizzata.

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  7. Quando si tratta di realizzare opere pubbliche in Calabria o Sicilia tutti gli intelligentoni si preoccupano dei “danè”, come se per realizzare la inutile TAV, il MOSE di Venezia, il terzo valico Genova Milano, considerato strategico per collegare il porto di Genova alla rete ferroviaria europea, i danè non sono serviti forse anche per pagare tangenti. Ovviamente, collegare la Sicilia ai mercati del nord Italia e europei non è strategico e si può lasciare che per attraversare i tre km dello stretto si impieghino molte più ore di quelle che servono per raggiungere Milano da Genova.
    Per quelli che ogni qualvolta si parli del ponte ricordano che in Calabria e in Sicilia le infrastrutture sono ancora quelle costruite dai romani, un pò modernizzate dai Borboni, pubblico un link dal quale possono capire quante siano le autostrade in Italia e domando loro: quelli che ci hanno governato fino ad ora non hanno trovato il tempo per realizzare anche al sud le opere necessarie?
    https://it.wikipedia.org/wiki/Autostrade_in_Italia

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