Italia: l’agnello sacrificale dell’Europa

(Andrea Zhok) – Spesso incontro persone che, pur avendo compreso molte delle tendenze nefaste del periodo, continuano ad esprimere un attaccamento all’ “idea europea”, o almeno corrucciano la fronte ad ogni riferimento alla sovranità nazionale (o, dio ce ne scampi e liberi, al “sovranismo”). Non si tratta di persone ignare o inconsapevoli, non necessariamente.

Ora, la verità come sempre è complessa e nessuna soluzione reale ha la gradevole semplicità di uno slogan.

Porre le questioni nel modo giusto è però il primo passo.

Ad esempio, chiedersi con tipico stile da Talk Show, “Europa sì, o Europa no” è una falsa partenza, un vicolo cieco che garantisce l’inconcludenza. Distinguere tra Europa e organizzazione istituzionale corrente è un primo punto essenziale.

Siccome la geografia non si cambia, l’orizzonte europeo sarà di diretta pertinenza per l’Italia in qualunque futuro possibile. (Ieri un ministro russo diceva che dopo la guerra, naturalmente, si dovranno avere rapporti collaborativi con l’Ucraina, essendo un paese confinante: se potranno farlo Russia e Ucraina forse riusciremo anche noi a superare le carognate tedesche degli ultimi due decenni…).

Tuttavia il dato di fondo è che la partecipazione italiana all’Europa nella cornice del Trattato di Maastricht (e integrazioni) è stata una catastrofe e, più passa il tempo, più l’Italia si presenta come un mero agnello sacrificale su cui si gettano ciclicamente Germania, Francia, e loro alleati del momento, per drenare risorse.

Il post odierno di Gilberto Trombetta, condiviso sotto, spiega bene uno degli aspetti di questa dinamica. Di fatto in tutte le questioni in cui c’è una torta da spartire esiste un blocco gravitante intorno alla Germania, e che spesso accorpa la Francia, che utilizza i poteri della legislazione europea come un apriscatole per ottenere vantaggi comparativi rispetto ai paesi “perdenti”. Il processo di svendita del patrimonio pubblico e privato italiano è, molto semplicemente, l’obiettivo più succulento.

Beninteso, niente di personale. Mica ce l’hanno con noi. Solo, sono animali neoliberali e come lo scorpione punge e la puzzola puzza, così gli stati neoliberali sfruttano. Lo stesso processo può essere adottato anche nei confronti di altri perdenti, come l’esempio greco illustra bene, però l’Italia ha ancora più ciccia intorno alle ossa di altri e qui c’è da mangiare. Stop.

L’ultraventennale processo in corso è per l’Italia quello in cui veniamo mangiati vivi, con occasionale anestesia.

Bisogna infine però anche ammettere che il richiamo alla sovranità è lontanissimo dal rappresentare “la soluzione”; si tratta solo di una parola che introduce un processo di riflessione, l’indicazione di una direzione, ma bisogna dire con chiarezza che il problema della gabbia europea corre in parallelo con il problema della qualità delle nostre classi dirigenti.

La posizione di mucca da mungere o agnello sacrificale, a seconda dei momenti, l’Italia l’ha ottenuta soprattutto a causa della spettacolare ignavia e straordinaria inanità delle sue classi dirigenti. E se magicamente queste stesse classi dirigenti dovessero gestire il disfacimento dell’UE (disfacimento sempre più probabile), non ci sarebbe niente di cui allietarci: riuscirebbero a venderci ad un macellaio differente, forse anche peggiore.

A scanso di equivoci, questo non significa che l’attuale cornice post Maastricht consenta margini di cambiamento dall’interno che possano mutarne la natura. Tuttavia una classe dirigente che si fosse seriamente cimentata in tentativi di “cambiare l’UE dall’interno” sarebbe almeno un punto di partenza.

Il problema della creazione di una nuova classe dirigente è e resta il principale, e più difficile, dei problemi, senza la cui soluzione nessun eventuale “colpo di fortuna” potrà comunque essere colto.

16 replies

  1. Più che di “spettacolare ignavia e straordinaria inanità” delle nostre classi dirigenti, parlerei di straordinaria corruttibilità, e a ottimi prezzi.

    Del resto una colonia deve avere una classe dirigente corruttibile, altrimenti si rischia che decollino politiche a favore del paese stesso, invece che del colonizzatore.
    Se per caso salisse in alto una figura non corruttibile e benintenzionata, userebbero il bullismo mediatico, e se non basta le minacce o il ricatto. se non basta lo ammazzano e risolvono.

    Per questo fossi in Zhok ci penserei bene prima di lanciarmi nella carriera politica, sapendo in anticipo che lo distruggerebbero, e sapendo che il popolo, i telecittadini, saranno i primi a attaccarlo, pavlovianamente spinti a mordere dall’ipnosi dei media.

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  2. La verità è che negli ultimi 20 anni abbiamo avuto delle inettitudini al governo e la colpa è solo degli italiani che li hanno votati o peggio non hanno votato.

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  3. “la spettacolare ignavia e straordinaria inanità delle sue classi dirigenti”
    Quando qualche tempo fa ho rimarcato questo aspetto riguardo le condizioni del sud italia, qualcuno ha avuto da dissentire.

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  4. Abbiamo 5 potenti mafie sul nostro territorio che tengono al guinzaglio i politici di riferimento.
    Ma è colpa dell’Europa.
    Abbiamo avuto un’ex PdC che spediva in Europa, ma pure in Parlamento e nei consigli regionali, le sue mignotte.
    Ma è colpa dell’Europa.
    Abbiamo politici di ogni colore permeabili alla corruzione e al tradimento.
    Ma è colpa dell’Europa.
    Abbiamo avuto anche politici di primo piano, tipo il capitone sciacallo e baciasalami, che si sono contraddistinti per le loro assenze, recandosi all’Europarlamento solo per timbrare il cartellino ed incassare la diaria.
    Abbiamo politici locali che si sono contraddistinti nelle ruberie dei fondi comunitari, inventandosi progetti predisposti all’uopo come i classici corsi di formazione utili a spartirsi il bottino.
    Abbiamo acor oggi una classe politica che vede nell’Europa un nemico su cui canalizzare le frustrazioni, l’odio e l’ignoranza dei propri elettori ignoranti e creduloni, incapaci di cogliere le opportunità che gli vengono offerte.
    Conte da Presidente riuscì a portare in Italia quasi 220 miliardi di €uro, tra finanziamenti a tasso utra agevolato e finanziamenti in conto capitale senza restituzione.
    Ed ho visto l’attuale presidentessa del Consiglio insultarlo con l’Epiteto “💩” quando lui lo ricordava in parlamento.
    Si si, è sempre e solo colpa dell’Europa, mai degli italiani trogloditi e boccaloni.
    La fasciocoatta e il suo caravanserraglio stanno riuscendo nell’impresa di cominciare a perdere decine di miliardi di finanziamento per incapacità di presentare progetti seri e dettagliati, distratta com’è dai viaggi all’estero, dalle serate Karaoke, dalle visite alle varie proloco, tour da estetista e parrucchiere, interviste, tenuta della pagina facebook e altre incombenze importanti e prioritarie.

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  5. La vedo nera se il nuovo che avanza e illude la sinistra si chiama sardina Schlein: Prodi che impazzisce di gioia a vedere lei segretaria e Bonaccini presidente del pd, lo stesso Prodi che 30 anni fa, e non venti, ha iniziato a smantellare l’Iri e la formidabile industria italiana, finendo con distruggerla svendendola con l’aiuto di Ciampi e l’iguana Draghi, supportati dalle maggiori famiglie capitaliste del Paese e dall’ignavia di personaggi come Dini, D’Alema e similari; e Con l’iguana che fino a pochi mesi fa era adorato da stampa, televisioni e parlamento. Tempi bui, la vedo nera, so’ cartacce

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    • Più nera dei neri che sgovernano attualmente?
      Non siate modesti, fasci, gioite per l’occasione storica in corso perche potrebbe capitarvi di tornare a riposare appesi per i piedi.

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  6. @lupomannaro.
    Mi piacerebbe conoscere la sua opinione riguardo il Dibba che discute civilmente e piacevolmente con l’ amico personale della Meloni e “fascio” Cardini:

    O dell’ irriducibile “comunista” Luciano Canfora che ha scritto un libro sulla guerra nientemeno che con il “fascio” Borgonovo:

    https://www.ibs.it/guerra-in-europa-occidente-russia-libro-luciano-canfora-francesco-borgonovo/e/9791280190482?lgw_code=1122-B9791280190482&gclid=Cj0KCQjwk7ugBhDIARIsAGuvgPbRq8wOx8byC5KwjRILGQeoMBQk-pIFmM1xd9KtWYM9nUuah2qB4HsaAkdbEALw_wcB

    “Fasci” pure loro per… contatto, immagino…

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  7. Infatti è stata la guardia costiera franco-tedesca a non salvare i naufraghi! Se il pensiero critico è ridotto a questo centrifugato di luoghi comuni e banalità il Potere fa sogni d’oro.

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  8. Condivido il pensiero di Rovelli ” il peggiore difetto degli italiani è la cialtroneria” che è trasversale, incolore, come la disonestà, soprattutto intellettuale, la corruttibilita’, la furbizia senza intelligenza, l’ ipocrisia…….chi è intellettualmente onesto, libero da servilismi o ricatti, può civilmente dialogare con chi ha posizione/colore diametralmente opposti, perché ha etica/mentalità/carattere/cultura personale che gli impedisce qualsiasi forma di ipocrita furbizia, cioè cialtroneria! La classe politica ed imprenditoriale, per non parlare di quella mediatica, è esattamente rispondente alla nostra italianità……siamo noi ad innamorarci dei nostri inadeguati miti, colpa di chi li crea e di chi ci crede……quando poi scappa fuori, per caso, qualche eccellenza, ci vantiamo perché italiano….residente all’ estero! L’ Europa ha altre colpe, soprattutto quella di non esistere come unione politica, autonoma ed indipendente, da Nato ed Usa, non certo dei mali che ci affliggono da più di un secolo, che rimarrebbero anche se fossimo sovrani da soli e non mal accompagnati…….

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