Il prezzo salato di essere siciliani

(Dott. Paolo Caruso) – Lo scandalo sempre attuale e di estrema gravità che interessa il costo esoso dei biglietti per i collegamenti aerei tra la Sicilia e le diverse tratte della penisola rappresenta una vergogna e una limitazione agli spostamenti dei cittadini siciliani. È proprio di questi giorni la notizia che un volo da Palermo a Roma della compagnia nazionale “ITA” in un giorno feriale, ad un orario qualsiasi, è stato praticato a vero e proprio prezzo da strozzinaggio al costo di 508 euro a persona. Lo stesso trattamento avviene anche nella tratta Catania Roma e nella tratta Catania Milano lasciando così l’intero territorio isolano a prevalente vocazione turistica in balia dei costi proibitivi delle diverse compagnie aeree. A tal riguardo i due maggiori aeroporti dell’isola, Palermo e Catania, seppure potenziati per numero di voli risentono del notevole incremento dei prezzi praticati anche dalle compagnie low cost con un aggravio considerevole in termini economici per i viaggiatori da e per l’isola (emigrati, turisti, studenti, ecc…). La Sicilia subisce così un ulteriore danno per la sua crescita socioeconomica e paga lo scotto della sua marginalità geografica anche in termini politici per la mancanza di collegamenti veloci, (alta velocità ferroviaria, strade e autostrade ecc..), una piaga sempre aperta, incancrenitasi nel corso degli anni. Ai viaggiatori siciliani, penalizzati pesantemente rispetto al resto d’Italia, vengono chiesti ulteriori sacrifici da una politica dei trasporti fallimentare e da un sistema di voli aerei ristretto a poche compagnie che dettano le condizioni, gli aeroporti in cui atterrare, e i prezzi del biglietto, senza che vi sia una controparte dello stato in grado di intervenire sugli interessi esclusivamente economici delle aziende. Si assiste così al comportamento sconsiderato di “ITA” che nonostante i tanti contributi pubblici elargiti rende ancora più problematico il viaggio da e per la Sicilia. Questa è la vergogna di una classe politica inetta che negli anni ha tralasciato i veri interessi dei siciliani, trascurando l’ammodernamento della viabilità stradale e ferroviaria, privando della necessaria attenzione il trasporto aereo con le sue ricadute economiche. Oggi che più decisa e pressante si è fatta la protesta dei siciliani dinanzi all’incremento delle tariffe aeree ecco riaccendersi i riflettori sul caro voli tra la Sicilia e le diverse aree geografiche del Paese, e il riaffacciarsi delle vecchie esternazioni dei politici che ipocritamente con vaghe e spesso vane promesse cercano di riprendersi la scena. 

6 replies

  1. Ryan air che sa delle cose-nostre, ha sentito dire che a messina-denaro ce n’è…………….
    🤭

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  2. Classe Politica inetta eletta sempre dai siciliani ma tranquilli che con il nuovo ministro delle infrastrutture l’aria è cambiata presto farà il ponte sullo stretto e allora tutti i problemi saranno risolti.Imparate a votare e forse le cose cambieranno cari siciliani.

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  3. Mio figlio ha passato qualche giorno in Sicilia lo scorso weekend: alla Domenica tutto chiuso a Siracusa.
    Che dire…

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