
(Giuliano Ferrara – il Foglio) – Ma questo avvocato Conte è stato veramente un gran figo. Più leggiamo le chat da cui si evince che virologi, politici, funzionari, accademici, zanzarologi, amministratori, sanitari a vario titolo a fine febbraio del 2020 non ci stavano a capire un tubo, più si rivaluta il fatto certo che il presidente del Consiglio chiuse l’Italia per decreto la notte del 7 marzo del 2020, oggi dovrebbe essere festa nazionale.
In tanti si fecero un sacco di scrupoli, poi hanno capito, e hanno chiesto ai cittadini investiti da una crisi pandemica lo stesso atto di sottomissione alla dea della Necessità che lo stato italiano aveva primo al mondo rilevato come necessario, urgente, a decorrenza immediata dall’alba dell’8 marzo.
L’inchiesta giudiziaria di quei presuntuosi storiografi, gli Erodoti in toga della bergamasca, i sociologi della polenta taragna, con i loro vivaci esperti e periti che ne hanno dette di cotte e di crude, […] ora chiede il processo e la condanna di Giuseppi e del suo alfiere triste, lo Speranza con la faccia della Dolorosa Consapevolezza.
Da quando in qua si processano i miracoli, i decisionismi fortunati sostenuti dal carisma di un santo della chiesa universale come Padre Pio?
Non stupitevi se un intellettuale raffinatissimo come me loda di tanto in tanto il professionista dalla voce chioccia, lo stupor peninsulae che ci ha chiusi in casa al momento giusto e per il nostro bene, gratuitamente non direi, ma tant’è.
In lui e nella sua decisione fatale, va riconosciuto l’impasto di virtù e fortuna che fe’ il combatter meno cruento e disciplinò l’italico valor, la strafottenza informale del sistema, poi giustamente affidatosi al Draghi dell’articolo sul debito buono del Ft del 20 marzo, altra ricorrenza da Superbonus da festeggiare, conformando l’italiano, per una volta, a un’idea forte di sottomissione e di salvaguardia. Processarlo? Mi stupisco che non lo abbiano ancora fatto senatore a vita.
Categorie:Cronaca, Editoriali, Interno, Politica
Primo: non sei nè un intellettuale, nè raffinatissimo. Anzi.
Secondo, vige qui il buon vecchio detto secondo il quale anche gli orologi scassati la dicono giusta almeno due volte al giorno. Certo, da questo al funzionare a dovere ce ne passa.
Terzo, senatore a vita? Presidente della Repubblica, direi.
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https://youtube.com/clip/UgkxehNqtwq-_IldLUKkSS_4iWHUYwIWxWFN
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CONTE ? SANTO SUBITO !!!!!
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….e non dimentichiamo che all’epoca le misure stabilite e le regole imposte qui in Italia da Conte e Speranza costituirono un modello che fu seguito come esempio . Memoria corta…
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Però. “Erodoti in toga della bergamasca, i sociologi della polenta taragna” non è male…
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