Spesso nel discorso sui diritti viene data priorità alla questione dei diritti civili. Ma gli italiani sembrano preferire la lotta per quelli sociali.

(Andrea Muratore – true-news.it) – I diritti sociali staccano nettamente quelli civili nelle priorità degli italiani. Nel contesto del sondaggio settimanale realizzato tra il 28 febbraio e l’1 marzo da Termometro Politico il risultato è chiarissimo. Il 51,1% dei cittadini intervistati dice che la priorità deve essere data ai diritti sociali. Tra questi, migliori condizioni di lavoro, welfare più forte, lotta alla povertà. Al confronto, solo l’1,8% delle persone dà la priorità alle questioni di genere: femminismo, diritti Lgbt, antirazzismo.
Diritti, Schlein, migranti: maggioranze numericamente simili
Nel mezzo, un’ampia zona del 39% degli intervistati che non definisce una priorità ma li ritiene importanti entrambi. Ma messi a confronto, i due diritti presentano un risultato impari. I diritti che “danno da mangiare” alle persone sono più trasversali in un’epoca che vede il 65,5% della popolazione percepire appieno impoverimento e perdita di potere d’acquisto per l’onda lunga della guerra in Ucraina e la botta dell’inflazione.
Il 51,1% è di poco maggiore ma vicino di dimensioni al 50,8% di intervistati che complessivamente ritiene la nuova segreteria del Partito Democratico, guidata da Elly Schlein, incapace di risollevare le sorti del partito in termini elettorali. Ma anche vicino al 51,3% che condivide poco (10,1%) o per nulla (41,2%) le parole di Matteo Piantedosi sul naufragio di Cutro.
“La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”, ha detto il Ministro dell’Interno. Una frase che non piace alla maggior parte degli italiani, i quali promuovono i diritti sociali, e storcono il naso su Schlein, senza però apparire meno votati a pulsioni umanitarie.
Non ci sono diritti senza doveri
Per gli analisti dell’Osservatorio Globalizzazione la crisi energetica e le nuove povertà completano un percorso iniziato con la Grande Recessione e proseguito con la pandemia. A essere messe definitivamente in discussione negli anni scorsi furono l’illusione del positivismo razionalista, la prima, per quanto incompleta “globalizzazione” economica e finanziaria, il mito del commercio come generale creatore di pace concordia, il quieto torpore delle città.
Oggigiorno, nelle società contemporanee, già minate da disuguaglianze sistemiche e problematiche di mobilità interna, a essere messe fuori gioco sono tre fattispecie: in primo luogo, la retorica della cessione di diritti sociali (sicurezza, salute, tutela del lavoro) in cambio della cosmesi dei diritti civili, la cui crescita non lenisce gli effetti dell’erosione dei primi in momenti di crisi.
In secondo luogo, la stessa ideologia della supremazia di questi diritti, a ogni costo, su ogni tipo di dovere e solidarietà (di classe, famigliare, di patria). Infine, l’individualismo consumista, che pone il benessere del singolo sopra ogni ragione di benessere collettivo e sociale, e che si sostanzia in un ridotto capitale sociale collettivo. Di cui spesso si fanno interpreti quei movimenti progressisti che dovrebbero consolidarsi a sostegno dei diritti sociali e paiono invece averli dimenticati.
Non capisco perché si debbano mettere in conflitto i diritti sociali ed economici con quelli civili. La questione dei doveri da bilanciare ai diritti, poi, non ha senso: ci sono i diritti e ci sono i doveri, indipendentemente gli uni dagli altri.
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È un’analisi assurda.
Si paragonano e addirittura sovrappongono percentuali relative a temi diversi, con una fallacia argomentativa da manuale.
È come se si prendesse a caso, che so, la percentuale di coloro che amano le melanzane e si costruisse una correlazione con quella di chi predilige il mare alla montagna, solo perché le percentuali quasi corrispondono…che c…?!?! 🤔
È sembra essere, tra l’altro, solo il modo per insinuare che la Schlein prediliga agire nel campo dei diritti civili, piuttosto che in quello dei sociali, e che quindi la si ritenga capace di distruggere il Pd, perché non sostenuta dalla maggioranza, in QUESTI sondaggi? 😵
Che triplo salto mortale è? 🥴
A parte il fatto che la Schlein non sembra affatto essere dedita alla difesa dei soli diritti civili… lo si dedurrebbe forse dalla sua bisessualità?
Mah😳🙄
Insomma, trovo il tutto insensato, contorto, fallace e sottilmente, ma profondamente, scorretto.
La statistica dovrebbe essere manovrata da chi ha valide cognizioni in merito e un minimo di capacità logico/analitiche, non brandita come un’arma politica.
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C’è un accento di troppo. 😬
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Non ci ho fatto caso 😉
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Purtroppo è un’opposizione che è partita proprio da “sinistra” dopo la caduta del Muro: le sinistre europee hanno sposato il neoliberismo come unica dottrina economica “scientifica”, con tutta la retorica del “non possiamo vivere al di sopra delle nostre possibilità” e la fallace analogia tra l’economia statale e quella familiare, portando come prova del loro progressismo unicamente i diritti civili. Dopo decenni di questa manfrina la classe lavoratrice si è stancata e ha iniziato a votare a destra. Lo stesso schema si è riproposto, rovesciato, durante il governo gialloverde, che ha portato avanti delle politiche sociali avanzate, ma sui diritti civili è rimasto fermo, per volontà dei legaioli.
Dispiace, perché, semmai, il socialismo (non in senso marxista) rappresenta il compimento e il perfezionamento del liberalismo. Mi chiedo quando questo sarà compreso.
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Non lo capisci? Perché i diritti civili sono più cheap e più trendy.
La sinistra ha fatto sempre più questo della sua attività di governo. Art.18 abolito, ma unioni civili.
Vuoi mettere?
Ma gli italiani se ne sono accorti, vedi anche i commenti di Freccero sui temi cari a ‘sinistra’ che confliggono con quelli dei lavoratori.
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Certo, costano meno e consentono di fare facilmente bella figura (i cosiddetti “diritti cosmetici”). Dissento sul termine ‘confliggere’, visto che non c’è incompatibilità, appartenendo ad ambiti completamente diversi.
Non capisco, però, perché anche l’articolista cada in questa trappola, dal momento che si possono tutelare gli uni e gli altri.
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In TEORIA non c’é incompatibilità, ma come hai detto già tu, di fatto c’é una competizione sull’importanza attribuita. Vedi alla voce ‘armi di distrazione di massa’. Lo fanno apposta, non è incapacità. Non solo, almeno.
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“solo l’1,8% delle persone dà la priorità alle questioni di genere: femminismo, diritti Lgbt, antirazzismo.” insomma la Schlein farà confluire il PD nel partito Radicale…
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