Berlusconi ha attribuito a Zelensky una grande responsabilità nello scoppio della guerra senza alcuna critica per Putin. Kiev ha replicato con veemenza. Molti pensano che si tratti di un duello retorico, ma dietro c’è ben altro […]

(di Alessandro Orsini – Il Fatto Quotidiano) – Berlusconi ha attribuito a Zelensky una grande responsabilità nello scoppio della guerra senza alcuna critica per Putin. Kiev ha replicato con veemenza. Molti pensano che si tratti di un duello retorico, ma dietro c’è ben altro.
Per comprendere la genesi delle dichiarazioni di Berlusconi, occorre assumere il suo punto di vista e capire di quali informazioni disponga. Dopo la caduta di Soledar e lo sfondamento a Bakhmut, Berlusconi ha realizzato che la Russia è diventata sovrastante. Putin ha almeno 320 mila soldati in Ucraina e circa 150 mila nei campi di addestramento. La Russia è talmente sovrastante che i migliori analisti americani non sono in grado di prevedere le sue mosse giacché le attribuiscono la possibilità di effettuare molteplici manovre. Un primo scenario è che i russi avanzino da nord e da sud con un attacco a tenaglia, o pincer movement, in modo da intrappolare i soldati ucraini in Donbass. Il secondo è che i russi aprano un altro fronte costringendo gli ucraini a investire truppe in una nuova direzione. Il nuovo fronte partirebbe dal territorio russo e procederebbe verso Kharkiv. Il terzo scenario è che la Russia investa la gran parte delle proprie forze per conquistare il Donbass e Zaporizhzhia. Il quarto è che marci nuovamente su Kiev. Il dramma è che ognuna di queste manovre può presentarsi in combinazione con le altre. Putin ha anche firmato un decreto per portare i soldati russi a un milione e mezzo entro il 2026.
Berlusconi non avrebbe criticato Zelensky così ruvidamente se l’Ucraina fosse stata in procinto di trionfare, ma un simile scenario lo induce a far sentire la sua voce. Se l’Ucraina precipitasse, Berlusconi sarebbe l’unico leader della maggioranza ad avere invitato Biden a sospendere le forniture militari per imporre a Zelensky di trattare.
In politica internazionale, Berlusconi è più astuto ed esperto di quanto non si creda. Ha ambito alla carica di presidente della Repubblica e a quella di presidente del Senato e non rinuncia a giocare un ruolo di primo piano nel futuro. A ciò bisogna aggiungere che la maggioranza degli italiani è contraria al sesto invio di armi. Con l’aggravarsi del conflitto, quasi tutti hanno capito che l’invio di armi, unito al disprezzo assoluto per la diplomazia, allontana la pace anziché avvicinarla. Chi vuole la pace non elabora una strategia basata esclusivamente sulla guerra. Biden ha investito una quantità spaventosa di miliardi nella guerra in Ucraina e niente più di questo.
Più la pace si allontana, più Berlusconi cerca di entrare in sintonia con gli italiani che si sentono raggirati dalla promessa della pace per mezzo della guerra. Salvini parlerebbe forse come Berlusconi, ma non può. Per il ruolo che ricopre, deve limitarsi a dichiarare di non gradire Zelensky a Sanremo. Superare la Lega anche di un solo punto percentuale sarebbe un successo per Berlusconi: un successo alla sua portata, se l’Ucraina precipitasse.
Tuttavia la strategia comunicativa di Berlusconi ha tre punti deboli. Il primo è che, come ha notato giustamente Stefania Craxi, Forza Italia vota per l’invio di armi; il secondo è che la maggioranza degli italiani vuole la pace, ma è schierata con l’Ucraina. Il fatto che Berlusconi non abbia condannato Putin gioca a suo sfavore. Il terzo punto debole è che la Russia non avrà vita facile in Ucraina e potrebbe subire sconfitte brucianti. Putin è sovrastante, ma Zelensky è nella condizione di uccidere molti suoi soldati.
1. la strategia comunicativa di Berlusconi ha un solo punto debole, Forza Italia vota per l’invio di armi
2. la maggioranza degli italiani è schierata sempre meno con l’Ucraina, anzi non ne puo’ più dell’Ucraina.
"Mi piace"Piace a 3 people
“se Kiev precipitasse”
Precipitasse!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Veramente Berlusconi ha fatto tutti ‘sti calcoli??(non ce la faccio, continuate voi).
"Mi piace"Piace a 2 people
Orsini farebbe meglio a continuare a dedicarsi alla politica estera, lasciando stare quella interna, evitando di abbandonarsi a ricostruzioni alquanto fantasiose: l’unica cosa che potrebbe eventualmente interessare a Berlusconi dell’Ucraina sono le mignotte.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ahahahahah
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tipo queste?
"Mi piace""Mi piace"
Che baratro. Che il cielo ci aiuti… !
"Mi piace""Mi piace"
ahahaha… ma dove lo hai recuperato? …
"Mi piace""Mi piace"
🤣😂😆
"Mi piace"Piace a 1 persona
Era x Jonny
"Mi piace""Mi piace"
Perché B. avrebbe dovuto parlare di Putin?
A parte che è amico suo e sa (o almeno sapeva) i fatti, raccontati da lui, di prima mano… non basta tutto quello che ne hanno detto gli altri?
Ormai è una “base” che si dà per scontata.
Almeno lui ci risparmia la storia dell’aggredito e dell’aggressore, che anche Conte ci ha, per l’ennesima IRRITANTE volta, propinato…🤬
Va bene battere i tacchi di fronte al padrone USA, per evitare defenestramenti e “morti-politiche-in culla” (che tanto sono in atto lo stesso), ma anche basta, Giuse’…
"Mi piace"Piace a 3 people
Le “bombe” di Berlusconi sono sempre rivolte alla “non ricattabile” Meloni per ottenere:
Meloni RINUNCIA a chiedere i danni al leader di Forza Italia B.. Tra due giorni ci sarà la sentenza.
Altro che Zelensky
“Ruby ter, il Governo rinuncia a chiedere i danni a Berlusconi
Secondo una nota diramata da Palazzo Chigi, la decisione è stata presa per cambiare una scelta che era stata politica”
"Mi piace"Piace a 1 persona
👍🏻
"Mi piace""Mi piace"
😳Neanche lo sapevo, Tracia, che il Governo avesse chiesto i danni a B. per il Ruby ter…
"Mi piace""Mi piace"
Governo Gentiloni
"Mi piace"Piace a 1 persona
👍🏻
"Mi piace""Mi piace"
Stefania Craxi ha detto belle cazzate
Forza Italia vota per l’invio di armi; il secondo è che la MAGGIORANZA degli italiani VUOLE la pace, MA è SCHIERATA con l’Ucraina. Il FATTO che BERLUSCONI NON ABBIA CONDANNATO PUTIN gioca a SUO SFAVORE . Il terzo punto debole è che la RUSSIA NON AVRÀ vita facile in Ucraina e POTREBBE SUBIRE sconfitte brucianti. PUTIN è SOVRASTANTE , ma ZELENSKY è nella CONDIZIONE di uccidere molti suoi soldati.
"Mi piace""Mi piace"
La figlia di Craxi dovrebbe ricordarsi di più di certe posizioni del padre o sta lì solo per lo stipendio (forse) altrimenti non si spiega
"Mi piace"Piace a 1 persona
Stefania Craxi sul sesto decreto armi: “Prudenza ma nessun cambio di linea. L’obiettivo è attrezzare la resistenza ucraina”
…
"Mi piace""Mi piace"
La Craxi è in un bel cortp circuito logico, da un lato deve sostenere con le armi la sovranità dell’Ucraina invasa, (anche in disaccordo col patron), dall’altra deve cedere sulla sovranità dell’Italia che deve solo eseguire
"Mi piace"Piace a 1 persona
“Il terzo punto debole è che la Russia non avrà vita facile in Ucraina e potrebbe subire sconfitte brucianti. Putin è sovrastante, ma Zelensky è nella condizione di uccidere molti suoi soldati.” no, l’ Ucraina non ha più armi né munizioni , quindi sarebbe travolta con perdite altissime tra le sue fila altro che sconfitte bucianti….
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non sarà semplicemente che il Kaimano che astuto è, per raccattar consensi tra gli ormai diffusi dissensi, ben sapendo che vero è che il teatrino del burattino e la narrazione del sommo padrone non sol d’oltreoceano ma pur dell’Unione non più se beve la pubblica opinione, poiché il Popolo non è poi così coglione…abbia esternato quel che palese è agli occhi di chi considera che la colpa primaria ce l’ha chi i patti di Minsk non ha rispettato ed ha bombardato impunito laddove con l’accordo siglato ben altro s’era stipulato e che così è stato che del Donbass l’invasore invasato, che a certi territori sol sulla carta avea rinunciato, col suo operato la guerra abbia provocato sotto protettorato di chi magari aveva da tempo già tutto ben programmato allargando la NATO ben sapendo ciò che avrebbe provocato? Qualcuno direbbe accàniscuneffess…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Orsini ha solo posto un contrappeso forte per proteggersi dagli attacchi feroci ( e forse pure da qualche minaccia), così nell’eventualità di una battaglia persa dei russi non lo attaccano a sirene spiegate come fecero per Kherson
"Mi piace""Mi piace"
Sig sociologo del terrorismo vorrei ricordarle che non stanno giocando a risiko laggiù. Mi fa impazzire la semplicità con cui muove le truppe, come se bastasse un dito e un tiro fortunato.
Ah, ha scritto che “marceranno nuovamente su Kiev”
Quando é stata la prima volta? Posi il fisco professore.
"Mi piace"Piace a 1 persona
All’inizio i russi ci avevano provato poi si sono ritirati, non si è capito perchè, si pensò per distrarre le truppe ucraine dai territori portandole sulla difesa della capitale, o forse ci rinunciarono avevano momentaneamente dal momento che se portano la battaglia su Kiev sarà per raderla al suolo. E se si va avanti di questo passo è possibile (probabile) che accada
"Mi piace""Mi piace"
«Ucraina: la strategia della ritirata russa
Date: 12 Novembre 2022Author: ilsimplicissimus
I milioni di generali supremi che magari a malapena sanno individuare l’Ucraina, si stanno chiedendo la ragione della “ritirata” delle truppe russe da parte della città di Kherson e dietro il Dnper’, ovvero sulla sponda sinistra del fiume se si considera di guardare verso la foce. Prendendo in mano una cartina si può tranquillamente vedere che il ripiegamento russo è solo di qualche chilometro e riguarda la piccola enclave oltre il fiume che comprendeva la città e e una striscia di terra fino al mare. Da qualche mese gli ucraini cercano di lanciare un’offensiva ” di immagine” contro questa testa di ponte che è comunque territorio russo , ma sono stati regolarmente respinti con grandi perdite di uomini e di mezzi, vendicandosi poi con il lancio di razzi su Kherson, per cui questa ritirata sembra incongrua e appare dettata da qualcosa che potrebbe suonare come un rafforzamento di Kiev e un indebolimento di Mosca. Ma non è nulla di tutto questo, tanto che il tentativo ucraino di interferire con gli spostamenti delle truppe russe e della popolazione civile in uscita da Kherson si è risolto in un disastro con i razzi Himars intercettati, 3 obici trainati americani M777 distrutti e una serie di veicoli e carri armati messi fuori combattimento
Una vota si studiava geografia e si aveva una pur vaga idea dei fattori climatici nelle diverse aree del mondo che in caso come questi avrebbe spinto ad approfondire la questione e rendersi conto della realtà e per -per esempio – degli inganni che spesso stanno dietro a presunte carestie, ma adesso il globalismo ha deciso che lo studio della geografia è potenzialmente pericoloso, in quanto innesco di sovranismo e dunque nessuno ha la minima idea di ciò che sta accadendo. Il fatto è in sostanza che il Dnper, esattamente come il placido Don, in inverno gela, ma non abbastanza da poter essere attraversato da mezzi e carichi pesanti. Nello stesso tempo tuttavia non è navigabile e dunque, vista anche l’assenza di un aeroporto e la distruzione dei ponti operata dagli ucraini durante la loro ritirata, la testa di ponte si troverebbe isolata e priva di rifornimenti. Allora si che si potrebbe rischiare una sconfitta. Dunque la scelta di ritirarsi di pochi chilometri, dopo aver evacuato Kherson, è la migliore delle soluzioni dal punto di vista militare perché toglie agli ucraini ogni possibilità di attaccare con qualche speranza di farcela e senza andare incontro a un vero e proprio massacro, anche se non è escluso che questo venga ordinato dai padroni al di là dell’Atlantico per motivi di convenienza . Certo da un punto di vista “narrativo” questa mossa concede agli occidentali il destro per parlare di ritirata e di dare fiato ai tromboni americani.
Se questi ultimi e i loro analoghi europei avessero però un po’ di cervello capirebbero che la decisione russa ha anche un messaggio strategico che va al di là dell’operazione militare in sé, essa ci dice che questa operazione è un impegno a tempo indeterminato senza scadenza precisa ma con un obiettivo certo: garantire la sicurezza della Russia e sottrarre i territori russofoni ai nazisti. Ai russi non importa un fico secco di quello che scrivono i gazzettieri occidentali a pagamento ( anche se penso che si divertano un mondo a leggere le fesserie di Repubblica) o di ciò che dice la canea di politici senza dignità e senza intelligenza che si aggirano in Europa,: di certo non vogliono rischiare di perdere uomini inutilmente per una difendere una città che gli ucraini hanno diroccato e qualche chilometro quadrato di territorio quando possono tranquillamente difendere la linea del fiume, facendo sì che siano le truppe della Nato a logorarsi. Magari avrebbero potuto mandare molti rinforzi, ma ho l’impressione è che essi saranno ben presto utilizzati altrove creando un nuovo fronte e spezzando l’Ucraina. In ogni caso i russi stanno dicendo che non hanno fretta che sono lì per restare sottraendo all’Europa e al suo sistema produttivo la speranza di un conflitto breve: la Russia possiede riserve immense di ogni possibile risorsa e può continuare all’infinito. Inoltre, le persone stanno diventando più unite, l’economia si sta dedollarizzando, il rublo è più forte di quanto non sia stato in 22 anni, i nemici interni collusi vengono progressivamente spazzati via e la macchina militare russa sta ricevendo una gigantesca messa a punto che la sta adeguando ai sistemi d’arma e tattiche Nato.».
"Mi piace""Mi piace"
Era marzo 2022, vennero riprese immagini satellitari di un convoglio di mezzi militari russi di oltre 60 chilometri in marcia verso la capitale ucraina, Kherson è di ottobre
"Mi piace""Mi piace"
Sembra impossibile che qualche politico dica quello che pensa, e che pensano in tanti nel ” popolo”, vero?
Così ci hanno ridotto.☹️
"Mi piace""Mi piace"
Carolina, ma cosa pensa Berlusconi?
Qualche mese fa si dichiarava deluso da Putin, che ricordava essere un uomo di pace e sinceramente democratico, per l’invasione illegittima dell’Ucraina.
L’altro giorno ha parlato male di Zelensky, dicendo tra l’altro cose false. Come quella che il conflitto lo avrebbe fatto scoppiare lui attaccando il Donbass.
Direi che le dichiarazioni di Berlusconi, per quanto poco mainstream, lasciano il tempo che trovano.
"Mi piace""Mi piace"
Fu Il suo predecessore, Poroshenko, ad avviare gli attacchi militari nell’est del suo Paese, contro le popolazioni di lingua russa. Fu ancora lui (a causa di soldati che a malavoglia sparavano contro dei concittadini) a inquadrare i più russofobi nell’esercito (vedi azov ecc.).
Ma Zelski ha proseguito in perfetta continuità, rimangiandosi la promessa elettorale di pace nell’est (!) e intensificando raid e bombardamenti nel Dombass, nei mesi antecedenti l’invasione russa. La sostanza non è un dettaglio
"Mi piace"Piace a 1 persona
Manu
l’ho già postato da un’altra parte.
Giusto per ascoltare un altro punto di vista.
"Mi piace""Mi piace"
Loquastro, ricordo cronache del 2021 che parlavano frequentemente di bombardamenti nel Donbass e in particolare su Donetsk. Sospetto che il tuo video sia una delle tante decorazioni post 24/2.
Ti ricordo i vari atti formali di avvicinamento del governo Zel. all’alleanza atlantica. Tutto documentato.
Chiedo scusa ma, se è distensione questa, noi siamo nell’emisfero australe.
Loquastro, cominciamo a ragionare, non dico per senso di giustizia, ma almeno per curare gli interessi nostri e dei nostri figli. Qui ci siamo messi nelle mani di personaggi ibernati nel 1940, di politici senza caratura, di dominatori esaltati… che di noi (di me, di te, di noi…) non importa NULLA. E non per modo di dire.
"Mi piace""Mi piace"
@Loquasto, giusto sentire anche un altro punto di vista.
Dopo di che, non conosco Chora se non per sentito nominare, e non sono in grado di valutarne l’attendibilità (a quanto ne so potrebbe benissimo essere un sito serio, oppure uno dei tantissimi siti propagandistici filo-ucraini).
Però mi fido dell’OSCE e dei suoi report dal posto; e guarda caso proprio nei giorni precedenti l’invasione, con le truppe russe già ammassate al confine, l’OSCE segnalava un forte aumento del numero di esplosioni e di violazioni del cessate il fuoco nell’Ucraina orientale:
https://www.osce.org/files/2022-02-20-21%20Daily%20Report_ENG.pdf?itok=82567
"Mi piace""Mi piace"
Tengo a precisare che il podcast di Chora non ha la pretesa di raccontare la storia del conflitto a bassa intensità russo ucraino in Donbass.
Vuole semplicemente replicare a Berlusconi e alla falsità della sua dichiarazione sulla causa scatenante della guerra in corso (l’attacco al Donbass da parte di Zelensky). Punto
"Mi piace""Mi piace"
X Loguasto:
Tra un pò troverai anche delle fonti che vogliono il Nobel per la Pace a Zelensky.
Il quale si è ben guardato, a differenza di quel che affermano quei FALSARI che hai postato, dal ridurre la pressione sul Donbass.
"Mi piace""Mi piace"
Io penso che lui sia ancora molto orgoglioso di Pratica di Mare. E’ stata una cosa che ho molto approvato, mi sono sentita sempre più “russa” ( come formazione culturale, intendo,) che Yankee. Ho sempre pensato, come Sergio Romano, che stimo molto, che la Russia abbia bisogno dell’ Europa e viceversa, una sinergia che appunto gli US stanno ostacolando in ogni modo per mantenere il controllo sul nostro Continente.
Non dimentico, inoltre, chev sono stati i Russi a liberare Auschwitz (con buona pace del… lecchino Benigni, che con questo “errore” storico ci ha persino vinto un Nobel) e che doibbiamo molto a quei 25.000.000 di morti Russi che, ricordiamo, abbiamo tentato di… invadere…
Insomma, mi sento più vicina a questia cultura:
… che a questa:
Questione di “affinità elettive”, diverse in ciascuno di noi.
Parlo sempre e solo per me,
"Mi piace"Piace a 3 people
@ Carolina: da come parli, sembri ignorare che ben 6 dei 26 milioni di morti “russi” nella seconda guerra mondiale appartenevano alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.
https://en.wikipedia.org/wiki/World_War_II_casualties#endnote_USSRtable
Auschwitz è stato liberato dall’armata rossa ma, sebbene sia indubbiamente il più famoso, non è certo stato l’unico campo di concentramento (ne risultano più di una cinquantina distribuiti un po’ dappertutto, anche in Italia). Inoltre ti ricordo che la fetta di Europa liberata dai sovietici, diversamente da quella liberata dagli alleati, ha finito per patire quasi mezzo secolo di spaventosa arretratezza culturale ed economica.
Infine ottimo l’esempio di Baryšnikov, famoso sia per le sue doti da ballerino che per la sua defezione dall’Urss avvenuta ormai quasi cinquant’anni fa (da allora è cittadino americano).
"Mi piace""Mi piace"
La Repubblica socialista sovietica dell’Ucraina era parte dell’URSS = Armata Rossa, Mosca, stato centralizzato sovietico.
Ovviamente, appena Carolina ha commesso l’errore di chiamare i sovietici come più specificatamente russi, sei arrivato tu, un coglionazzo come nessun altro con la bandierina gialloblu del Verona dietro la sagomina nera.
Non capisco comunque perché non sia ancora partito per il Donbass. Hanno già una granata con il tuo nome inciso. Che aspetti?
"Mi piace"Piace a 1 persona
@ Mentecatto: ancora in cerca di un po’ d’attenzione? Poveretto.
Sto aspettando che tu mi elenchi i famosissimi reati d’opinione che sostenevi essere presenti nel nostro Codice Penale, e questa è già la quarta volta che te lo ricordo: hai per caso problemi di comprendonio?
Rispondi se ne sei capace, invece di continuare a ripetere sempre la stessa domanda come un autistico.
"Mi piace""Mi piace"
Loquastro, ricordo cronache del 2021 che parlavano frequentemente di bombardamenti nel Donbass e in particolare su Donetsk. Sospetto che il tuo video sia una delle tante decorazioni post 24/2.
Ti ricordo i vari atti formali di avvicinamento del governo Zel. all’alleanza atlantica. Tutto documentato.
Chiedo scusa ma, se è distensione questa, noi siamo nell’emisfero australe.
Loquastro, cominciamo a ragionare, non dico per senso di giustizia, ma almeno per curare gli interessi nostri e dei nostri figli. Qui ci siamo messi nelle mani di personaggi ibernati nel 1940, di politici senza caratura, di dominatori esaltati… che di noi (di me, di te, di noi…) non importa NULLA. E non per modo di dire.
"Mi piace""Mi piace"
L’Ucraina era parte integrante dell’ URSS e tra l’altro si è distinta, assieme alla Polonia, come persecutrice di ebrei e covo di nazisti. Nazismo che è ancora vivo in certi suoi territori.
L'”errore” di Benigni gli ha portato l’Oscar, di questo parlavo.
Barishnikov è un ottimo esempio. Si è formato alla scuola di quello che oggi chiamiamo Marijnsky, esattamente come Nureyev. Infatti entrambi sono stati accolti a braccia aperte dovunque proprio per la loro preparazione e la loro arte: hanno tra l’altro onorato la scuola russa( che ha una impostazione tecnica particolare) danzando in quel modo fino alla fine.
Ancora oggi le ballerine di tutto il mondo fanno carte false per studiare nella Russia del cattivo Putin.
La cultura di un popolo – di questo parlavo – trascende la forma del suo governo; i Tedeschi ad esempio erano coltissimi sotto il Nazismo ( fisica, chimica, musica, letteratura…) e gli Statunitensi ne hanno ben goduto, a guerra finita, senza storcere il naso.
Se poi qualcuno preferisce il Rap americano, è
questione di gusti, io mi ci trovo poco.
Capisco che la propaganda faccia di tutto l’erba un fascio, ma la cultura e la politica sono cose diverse. Occorrerebbe ricordarlo
"Mi piace"Piace a 2 people
La cultura di un popolo è un tutt’uno con la politica e la forma di governo, non si possono scindere a proprio piacimento.
Il rischio è quello di arrivare a sostenere posizioni contraddittorie, come quella di chi ritiene che l’Ucraina sia parte integrante della Russia e che la Russia sia (almeno culturalmente) parte dell’Europa, ma poi s’indigna quando l’Ucraina vorrebbe entrare a far parte dell’Europa.
"Mi piace""Mi piace"
“Non sapere cosa è successo prima della nostra nascita è rimanere perennemente un bambino” – Marco Tullio Cicerone, 106-43 a.C.
🇺🇦 STORIA – Un viaggio tra le miniere utilizzate come fosse comuni nel periodo dell’occupazione tedesca in Donbass…
La miniera 4/4 bis Makaryevsky
I nazisti tedeschi occuparono Stalino (ora chiamata “Donetsk”) esattamente per 700 giorni, tra il 16 ottobre 1941 e il 5 settembre 1943. All’inizio della seconda guerra mondiale, la popolazione di Stalino era di 507.000 abitanti. Dopo la guerra, la popolazione era scesa di 175.000 abitanti.
La miniera 4/4 aveva un pozzo profondo 365 metri (1.200 piedi) e largo 3X5 metri. Sia le persone viventi, comprese intere famiglie, sia i cadaveri sono stati gettati nel pozzo. 75.000 è il numero MINIMO. Quando la città fu liberata dall’Armata Rossa, il pozzo era profondo solo 65 metri (200 piedi).
Prima dell’inizio della Grande Guerra Patriottica, la miniera era allagata. Dopo l’occupazione di Stalino da parte delle truppe della Germania nazista gli specialisti tedeschi esaminarono tutte le miniere esistenti e messe fuori servizio del Donbass, per la possibilità di ripristinare e organizzare l’estrazione del carbone. La miniera n. 4/4 bis è risultata inadatta al restauro. Ecco perché il pozzo della miniera cominciò ad essere usato come luogo di esecuzione e sepoltura dei cittadini sovietici.
Qui giacciono le ceneri di civili brutalmente torturati e gettati nella fossa della miniera 4/4 “bis”, membri della metropolitana di Donetsk, prigionieri di guerra, soldati e ufficiali.
Il Reichskommissariat Ukraine è stata l’amministrazione civile nel territorio dell’Ucraina durante l’occupazione tedesca seguita all’Operazione Barbarossa dal 1941 al 1944. Qualche mese prima dell’instaurazione dell’amministrazione, quando le truppe sovietiche si ritiravano da Leopoli nell’estate del 1941, il leader dell’Esercito Insurrezionale Ucraino filo-fascista, Stepan Bandera, con l'”Atto di restaurazione dello Stato ucraino” aveva annunciato la creazione di uno stato ucraino indipendente e aveva dichiarato di voler sostenere i piani espansionistici nazisti, giurando fedeltà ad Adolf Hitler. I piani di sfruttamento economico dei territori conquistati imposti da Adolf Hitler tramite Alfred Rosenberg e Hermann Göring, che vedevano le popolazioni conquistate più come manodopera a buon mercato che come potenziali alleati nella lotta contro l’URSS, produssero un crescente malcontento da parte degli autoctoni nei confronti dell’esercito di stanza, aggravato dall’inversione delle sorti della guerra a vantaggio degli Alleati, tanto che l’Esercito Insurrezionale Ucraino, di matrice antisovietica, iniziò a operare attivamente anche contro la Wehrmacht dal 1943. Dopo la disfatta di Kursk, i tedeschi avviarono la ritirata definitiva dai territori ucraini, e nei primi mesi del 1944 la regione era tornata quasi interamente sotto il controllo di Mosca. Nel 1945 venne formato il Comitato Nazionale Ucraino a Weimar, come unico rappresentante presso la Germania dell’Ucraina, ma pochi mesi dopo venne cancellato dalla vittoria degli Alleati. I partigiani ucraini anticomunisti, particolarmente forti nella parte occidentale del paese, continuarono a combattere contro l’URSS, arrendendosi infine nel 1949.
Storia della miniera
La miniera 4/4 bis Makaryevsky facente parte delle miniere di carbone Rykovsky fu fondata, secondo alcune fonti, nel 1874, secondo altri – nel 1881. Le miniere di carbone prendono il nome dall’ufficiale cosacco, il proprietario terriero Pyotr Petrovich Rykovsky. Sposato nel 1880 con la vedova del proprietario di importanti appezzamenti di terreno e miniere Chebotarev, divenne il proprietario sovrano di diverse miniere sulla riva sinistra del Kalmius vicino a Yuzovka. Nel 1894,a causa di difficoltà finanziarie, P. P. Rykovsky fu costretto ad attrarre capitali esteri – fu fondata la Società anonima belga delle miniere di Rykovsky.
Dopo la morte di P. P. Rykovsky nel 1904, le sue miniere divennero proprietà di una società mineraria con capitale privato francese. Le miniere delle miniere di Rykovsky erano focalizzate sull’estrazione di carboni da coke di alta qualità della formazione di carbone Smolyaninov, necessaria per l’industria metallurgica.
Il 18 giugno 1908, un’esplosione di metano e polvere di carbone si verificò nella miniera, causando un incendio sotterraneo. L’incidente ha ucciso 273 minatori. Dopo il tragico evento, la miniera non poté riprendersi e tornare ai precedenti volumi di produzione, e i proprietari, al fine di sviluppare un giacimento di carbone, decisero di costruire accanto a nuove, più avanzate, dotate di moderne attrezzature di ventilazione in quel momento, la miniera 7/8 nel 1914 e la miniera 5/6 nel 1915.
Dopo la Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre del 1917 i bolscevichi salirono al potere in Ucraina, le miniere di Rykov furono nazionalizzate nel 1920. Il nuovo stato sovietico richiedeva il rapido ripristino delle vecchie imprese, per eliminare la devastazione dopo la guerra civile, ma non c’era carbone per ripristinare l’industria, non c’era abbastanza metallo. Nella vecchia miniera, la direzione ha cercato di massimizzare la produzione di carbone. Alla fine del 1920, a causa di un errore nel tenere conto delle condizioni idrogeologiche durante l’affondamento, ci fu un improvviso allagamento della miniera da un lago sotterraneo, la gente morì e la nuova amministrazione sovietica decise di mettere la miniera in conservazione “bagnata”.
La notte del 1 maggio 1942, i nazisti, che occuparono Stalino, commisero un brutale massacro degli abitanti del ghetto ebraico nella Cava Bianca. Hanno preso e gettato nella fossa della miniera 4-4 ‘bis’ su Kalinovka cinquemila persone: uomini, donne, vecchi, bambini … Così, la tomba più profonda apparve non solo in città, ma anche in Ucraina.
Ricordi di due veterani
Una volta ho dovuto andare in autobus da Donetsk a Makiivka. Non appena l’auto è partita, i due partecipanti alla Grande Guerra Patriottica seduti di fronte hanno iniziato a condividere i loro ricordi. Uno ha liberato Kiev e la sua periferia dai nazisti, dove si trova Babi Yar, in cui i nazisti hanno sparato a ebrei, ucraini, russi, persone di altre nazionalità – circa centomila persone.
– Ho dovuto partecipare all’apertura dei monumenti alle vittime del fascismo a Babi Yar. Il primo obelisco fu eretto nel 1966. Nel 1968 fu indetto un concorso per il miglior design del monumento, ma fu creato e installato solo nel 1976. Il terzo monumento è stato aperto nel 2001 alle vittime dell’Olocausto – un simbolo dell’infanzia giustiziata, – ha detto il primo. L’autobus si fermava su Ilyich Avenue di fronte a Maria Ulyanova Street. Un altro interlocutore, un partecipante alla liberazione di Donetsk, puntando la mano sul lato destro, ha detto:
– Qui, molto vicino, è la fossa comune più profonda – il pozzo della miniera 4-4 ‘bis’, dove i nazisti gettarono gli ebrei della città di Stalino, partigiani, combattenti clandestini di altre città e prigionieri di guerra. La tomba è diventata la più grande in Ucraina, ospita più di centomila persone. Sul luogo della morte, abbiamo un “Requiem” di cemento e metallo. È possibile che ci sia un posto per altri monumenti.
Intere famiglie sono state gettate nella fossa.
Il capo del museo “Donbass invitto” Galina Aleksandrovna Brokorenko, prendendo documenti d’archivio dall’armadio, dice:
– Il 26 ottobre 1941, gli occupanti di Hitler catturarono Stalino. La miniera 4-4 ‘bis’ si trovava nel villaggio di Kalinovka, ma non funzionò e nel 1920 fu allagata.
I nazisti crearono campi di concentramento in città, in cui commisero sanguinose atrocità. Nella cava bianca di pietra, è stato aperto un ghetto per gli ebrei (ora l’edificio del Cosmos Circus è stato costruito su quel sito), un monumento è stato aperto nelle vicinanze nel dicembre dello scorso anno. Il più grande campo per prigionieri di guerra era nell’area del Club Lenin e del policlinico centrale, in cui morirono fino a 50 mila persone.
A proposito di come i prigionieri di guerra sono stati vittime di bullismo e giustiziati in questo campo, leggiamo nel memorandum sull’indagine sulle atrocità dei nazisti nella nostra regione al Commissario del popolo per gli affari interni della SSR ucraina Ryasny datato 21.11.44, conservato negli Archivi di Stato regionali di Donetsk: “I comunisti furono identificati nel campo e fucilati, e gli ebrei furono lavati nella vasca da bagno con spazzole di ferro e portati alla miniera 4-4 “bis” e gettati nella fossa. Fino a duemila ebrei sono stati portati fuori dal campo dal gennaio 1942.
Secondo i documenti del museo “Donbass invitto”, il primo martirio fu preso da Taisiya Solomonovna Voronkova, che riuscì a scrivere una nota d’addio ai suoi figli: “Vovochka, figlio! Prenditi cura di Oleg e Yurochka. Addio, tua madre Taisia. 22.12.41”
Gli occupanti hanno gettato intere famiglie nella fossa. Le famiglie Abramson e Brozgolev di cinque persone ciascuna, la famiglia Bochinsky di dieci persone, la famiglia Kutsykh di otto persone e molti altri sono morti qui. Allo stesso tempo, il tunneler della miniera n. 31, Enkel Moiseevich Ullman, è stato colpito e gettato nella fossa. Antonina Fiofylactovna Zakharova, come molti altri, è stata cacciata per essere vicina ai combattenti sotterranei della città.
Secondo i calcoli del vice presidente del consiglio del museo, M.A. Kogan, circa 25.000 persone di nazionalità ebraica, compresi tutti gli abitanti del ghetto della cava di pietra bianca, sono state gettate nel pozzo della miniera 4-4 “bis”. Il tronco era pieno di cadaveri ad una profondità di 310 metri! Questo è stato stabilito da una speciale commissione forense dopo la liberazione della città. Poi la commissione statale iniziò a lavorare per indagare sulle atrocità degli occupanti fascisti a Stalino. Ha scoperto che più di 75.000 persone erano state scaricate nel pozzo della miniera 4-4 “bis”. I corpi di molti cittadini sovietici sono stati sollevati in superficie, tra i quali i residenti hanno identificato i loro parenti, amici e parenti.
Solo uno è riuscito a uscire.
Tutti i decenni successivi, sono stati effettuati lavori per identificare nuovi dati sui morti e i dipendenti del museo “Donbass Unconquered” affermano: i nazisti gettarono i residenti di altre città della regione nella miniera.
Il ricercatore Vladlen Voronkov afferma che ci sono 102.000 persone nel bagagliaio. Così, a Kramatorsk, AD Polozhentsev, che prima della guerra lavorava nell’ispettorato di salvataggio delle miniere, fu arrestato e portato a Stalino. Anche lui è stato gettato nella fossa, ma è riuscito a uscire dalla miniera e rimanere vivo. Ecco cosa ha dovuto sperimentare e sopportare quest’uomo: “I nazisti mi hanno tirato fuori dalla macchina, hanno iniziato a picchiarmi con il calcio dei fucili e a spingermi verso la canna. Ho cercato di alzarmi, ma il colpo del calcio di lato mi ha buttato giù dai piedi e sono caduto, avvolgendo le braccia intorno alla testa, sentendomi come qualche altro colpo e sarebbe stato schiacciato. Rabbrividendo, mi raddrizzai e feci finta di essere morto. Le armi si zittirono. Mi sentivo come se fossi stato afferrato per le gambe e trascinato. Pochi minuti dopo mi sono svegliato in aria – sono stato gettato nel bagagliaio. Mi sono girato e ho visto una corda. Istintivamente l’ho afferrata, poi ho avvolto le braccia intorno ad essa e ho iniziato a scendere rapidamente al piano di sotto. La corda ondeggiava con me come un pendolo, toccando la parete del tronco. Improvvisamente, mi sono ritrovato vicino al buco. Si aggrappò alla sporgenza con la mano sinistra, tenendo la corda, poi afferrò la sporgenza con la destra e si arrampicò nel buco. Mi sono reso conto di aver colpito la pista laterale. Ho sentito il terreno duro sotto di me e ho iniziato a farmi strada in profondità nella pista…”
Anche l’agronomo Ustenko di Selidov, il capo del distaccamento partigiano del distretto di Petrovsky, l’eroe della guerra civile I.S. Kasmansky e molti altri furono spinti nel pozzo della miniera. I residenti di Khartsyzsk hanno stabilito i nomi di 22 dei loro connazionali, anche scaricati nella miniera 4-4 ‘bis’. Tra loro ci sono Veronnikova-Berkovich con due figli e una figlia, la famiglia Boscor di cinque persone…
Documentato
Ritirandosi il 7 settembre 1943, i nazisti fecero saltare in aria gli edifici sopra le miniere. Dopo la liberazione della città, i residenti delle case più vicine iniziarono a stabilire il numero di persone che giacevano nel bagagliaio stesse. Lo fecero in modo primitivo: trovarono filo di rame morbido, legarono due mattoni e cominciarono a calarli nella miniera. Quando i mattoni hanno smesso di muoversi verso il basso, sono stati sollevati e la profondità è stata misurata. Si è rivelato essere piccolo – 50 metri, e la profondità del tronco – 379 metri. Ci sono 75.000 persone lì!
4 marzo 1944. Legge sulle atrocità e le atrocità degli occupanti fascisti tedeschi nella città di Stalino: “… la mia 4-4 ‘bis’ nel villaggio di Kalinovka. Più di 75.000 (settantacinquemila) uomini furono scaricati nella suddetta miniera.
“Il 24 ottobre 1947, nel Teatro dell’Opera e del Balletto di Stato della città di Stalino, iniziò il processo ai criminali fascisti tedeschi che operavano nel territorio della regione di Stalin. Ci sono 12 criminali tedeschi sul banco degli imputati. Sono stati processati dal tribunale militare del distretto militare di Kiev”, ha scritto il giornale socialista del Donbass.
Dopo la liberazione di Stalino dagli spiriti maligni di Hitler, iniziarono a resuscitare i corpi dei morti. In totale, sono state identificate solo 150 persone. Il capo del museo ‘Donbass invitto’ Galina Aleksandrovna Brokorenko ha detto: “Tutto il nostro lavoro è collegato con i mezzi, che scarseggiano sempre. Ma dovrebbero apparire monumenti alle vittime del fascismo. Mi sembra che tutte le città e i distretti della nostra regione potrebbero trovare piccoli fondi per la costruzione di un monumento per bambini. Penso che la comunità ebraica, gli uomini d’affari e il clero non saranno lasciati fuori. Dopotutto, grazie ai monumenti, la gente ricorderà per sempre i morti. Il loro ricordo vivrà sempre nei nostri cuori”
· Autore: Taras BESTECHNY
· Fonte: Giornale del Donbass
“Non sapere cosa è successo prima della nostra nascita è rimanere perennemente un bambino” – Marco Tullio Cicerone, 106-43 a.C.
🇺🇦 STORIA – Un viaggio tra le miniere utilizzate come fosse comuni nel periodo dell’occupazione tedesca in Donbass…
La miniera 4/4 bis Makaryevsky
I nazisti tedeschi occuparono Stalino (ora chiamata “Donetsk”) esattamente per 700 giorni, tra il 16 ottobre 1941 e il 5 settembre 1943. All’inizio della seconda guerra mondiale, la popolazione di Stalino era di 507.000 abitanti. Dopo la guerra, la popolazione era scesa di 175.000 abitanti.
La miniera 4/4 aveva un pozzo profondo 365 metri (1.200 piedi) e largo 3X5 metri. Sia le persone viventi, comprese intere famiglie, sia i cadaveri sono stati gettati nel pozzo. 75.000 è il numero MINIMO. Quando la città fu liberata dall’Armata Rossa, il pozzo era profondo solo 65 metri (200 piedi).
Prima dell’inizio della Grande Guerra Patriottica, la miniera era allagata. Dopo l’occupazione di Stalino da parte delle truppe della Germania nazista gli specialisti tedeschi esaminarono tutte le miniere esistenti e messe fuori servizio del Donbass, per la possibilità di ripristinare e organizzare l’estrazione del carbone. La miniera n. 4/4 bis è risultata inadatta al restauro. Ecco perché il pozzo della miniera cominciò ad essere usato come luogo di esecuzione e sepoltura dei cittadini sovietici.
👉 Approfondisci qui
Seguirà un altro triste viaggio tra le miniere
#Ucraina #Donbass #nazismo
🪆🇷🇺 Iscriviti a Russia e Dintorni
👉 t.me/russiaedintorni 🇷🇺🪆”Non sapere cosa è successo prima della nostra nascita è rimanere perennemente un bambino” – Marco Tullio Cicerone, 106-43 a.C.
🇺🇦 STORIA – Un viaggio tra le miniere utilizzate come fosse comuni nel periodo dell’occupazione tedesca in Donbass…
La miniera 4/4 bis Makaryevsky
I nazisti tedeschi occuparono Stalino (ora chiamata “Donetsk”) esattamente per 700 giorni, tra il 16 ottobre 1941 e il 5 settembre 1943. All’inizio della seconda guerra mondiale, la popolazione di Stalino era di 507.000 abitanti. Dopo la guerra, la popolazione era scesa di 175.000 abitanti.
La miniera 4/4 aveva un pozzo profondo 365 metri (1.200 piedi) e largo 3X5 metri. Sia le persone viventi, comprese intere famiglie, sia i cadaveri sono stati gettati nel pozzo. 75.000 è il numero MINIMO. Quando la città fu liberata dall’Armata Rossa, il pozzo era profondo solo 65 metri (200 piedi).
Prima dell’inizio della Grande Guerra Patriottica, la miniera era allagata. Dopo l’occupazione di Stalino da parte delle truppe della Germania nazista gli specialisti tedeschi esaminarono tutte le miniere esistenti e messe fuori servizio del Donbass, per la possibilità di ripristinare e organizzare l’estrazione del carbone. La miniera n. 4/4 bis è risultata inadatta al restauro. Ecco perché il pozzo della miniera cominciò ad essere usato come luogo di esecuzione e sepoltura dei cittadini sovietici.
"Mi piace""Mi piace"
La cultura ha tempi molto più lunghi di qualsivoglia governo. Resiste nel tempo ed ha molta più dignità, perche plasmata dal lavorio degli anni e dall’ ingegno di tanti uomini.
E’ poi innegabile che un certo tipo di arte e di scienza venga – soprattutto ai giorni nostri, come ben vediamo – maggiormente pubblicizzata e le vengano consentite risorse e visibilità per convenienza politica mentre ne vangono… depresse quando non vietate altre (il caso del Progetto Manhattan negli Us ; la Chimica dell’ IG fabern sotto il nazismo; le ricerche sulla teoria gender ai giorni nostri; l’ arte futurista durante il Fascismo…)
Ma alla fine è il tempo che decide. e ciò che è genuino, che ha un proprio valore intrinseco, di solito resta.
Proprio perchè richiede tempo e storia, la cultura non si improvvisa: da manuale il caso degli US che hanno ospitato, anzi, cooptato, scienziati da tutto il mondo incuranti dei loro pregressi. Gli scienziati tedeschi, anche nazisti – come quelli Italiani ed Europei in genere, poi Giapponesi ed ora Cinesi – hanno trovato negli US ponti d’ oro se servivano.
Gli Statunitensi che “contano” sono pragmatici: le paturnie ideologiche le lasciano al popolo ed agli altri Paesi. Lo vediamo bene in ogni loro… “esportazione di Democrazia”. Di recente in Afghanistan.
"Mi piace""Mi piace"