Ma mi faccia il piacere

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – L’Ideologo. “Se mi manderanno via, sarà per le mie idee” (Amadeus, 12.2). Sì, ma quali? Smemorina. “Il referendum sull’autonomia è stato votato dal 96% dei lombardi nel 2017. Bisogna rispettare la volontà dei lombardi e portare a casa l’autonomia. Fontana e Salvini dov’erano in questi 5 anni?” (Letizia Moratti, candidata Azione-Iv a presidente della Lombardia, […]

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  1. Ma mi faccia il piacere

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – L’Ideologo. “Se mi manderanno via, sarà per le mie idee” (Amadeus, 12.2). Sì, ma quali?

    Smemorina. “Il referendum sull’autonomia è stato votato dal 96% dei lombardi nel 2017. Bisogna rispettare la volontà dei lombardi e portare a casa l’autonomia. Fontana e Salvini dov’erano in questi 5 anni?” (Letizia Moratti, candidata Azione-Iv a presidente della Lombardia, Twitter, 2.2). In giunta con te.

    Buri(o)ni. “Il plurale di ‘valigia’ è ‘valige’ e non ‘valigie’. Ma non ce n’è uno di voi che non sia stato bocciato alle elementari?” (Roberto Burioni, Twitter, 31.1). Ha parlato quello bocciato all’asilo.

    Lady Etruria. “Ricevo insulti antisemiti per il mio naso. Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un ‘naso ebreo Schlein’ che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco” (Elly Schlein, candidata a segretaria Pd, 3.2). Strano: la Boschi ce l’ha diverso.

    Il Lecca-Presta. “Benigni e il mite presentatore eroi della Nuova Resistenza nell’era della politica fragile” (Francesco Merlo, Repubblica, 9.2). “Lucio Presta ha fatto un lavoro efficace e vincente. E magari gli stessi che applaudono le imbarazzanti finzioni autocelebrative di Call my agent ora fischiano i successi del vero agent” (Merlo, ibidem, 9.2). Ma va a ciapà i ratt.

    Lo chiamavano Editto. “Dal Festival alle urne. La verità di Berlusconi: ‘All’Ariston provocazioni di parte, ma no a censure’” (Giornale, 12.2). Non sarebbero da lui.

    Allergie di stagione. “Io allergica alla Germania? Francamente non ne ho memoria, non so quando avrei detto questa cosa” (Giorgia Meloni, FdI, presidente del Consiglio, 3.2.) “Sono allergica alla Germania anche sui libri” (Giorgia Meloni, leader FdI, intervista a Libero, 1.4.2019).

    Com’è umano, lui. “Mario Moretti, l’uomo che uccise Moro, fa il volontario in una Rsa: ‘È sempre molto gentile’” (Messaggero, 11.2). Saluta sempre.

    Verdi, ma a strisce. “No agli inceneritori. Su quello di Roma deciderà Gualtieri” (Angelo Bonelli, segretario dei Verdi, Repubblica, 11.2). No all’inceneritore, ma anche sì.

    AstraRenzeca. “Firenze, il circolo di Renzi ora vota in massa per Schlein” (Repubblica, 6.2). Questo si che è un vero vaccino.

    La Stratega. “La disastrata armata russa si ritira da Kherson, gli ucraini escono in strada a festeggiare e uno pensa ah, vedi. Allora non era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini: ‘Si prospetta un bagno di sangue, i russi intendono fare un massacro, intendono combattere per mantenere Kherson’. Uno… dice pensa, si era sbagliato. Vedrai che la prossima volta si corregge, oppure non lo invitano più̀, perchè che esperto sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte” (Concita De Gregorio, Repubblica, 13.11.2022). “Il supplizio senza fine di Kherson dalla liberazione alla prima linea. Dopo otto mesi di controllo russo la città poteva tornare a vivere, ma è sotto raid costanti. Ogni giorno almeno 150 persone scappano a Ovest per mettersi al sicuro: ne sono rimaste 50mila” (Stampa, 7.2). Allora era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini. Vedrai che la prossima volta Concita De Gregorio si corregge, oppure non la invitano più, perché che esperta sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte.

    Ha stato Putin. “Hacker russi all’attacco, anche l’Italia nel mirino”, “Così’ il Cremlino risponde con i pirati informatici di Killnet ai tank occidentali” (Repubblica, 5.2). “Attacco hacker, l’ombra dei russi. Cyber assalto globale. Ma Mosca inviata sul web una list di obiettivi da colpire in tutto l’Occidente”, “Il patto segreto tra Cremlino e hacker: ‘Liberi di agire se colpite l’Occidente’”’ (Stampa, 6.2). “L’attacco cyber ha fallito. E non arriva da un Paese ostile” (Giornale, 7.2). “Macchè Putin, l’attacco ai server è opera di professionisti del settore. Obiettivo della gang: fare soldi” (Verità, 7.2). E pazienza, dài, sarà per la prossima volta.

    Il titolo della settimana/1. “L’influencer della libertà. A Bruxelles, un grande Zelensky celebra la forza dello stile di vita europeo e ricorda quanto sarebbe costoso non combattere per difendere la società aperta” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 10.2). Quella che mette fuorilegge gli undici partiti di opposizione.

    Il titolo della settimana/2. “Il Pd in manette”, “Mazzetta democratica”, “Il dem Cozzolino finisce in galera” (Libero, 11.2). “Manette in casa Pd. Lo scandalo mazzette devasta la sinistra” (Giornale, 11.2). Dai giornali garantisti è tutto, linea ai giustizialisti.

    Il titolo della settimana/3. “’Padre nostro è maschilista’. I vescovi inglesi propongono di riscrivere la preghiera’. L’idea degli anglicani: renderla di genere neutro” (Repubblica, 9.2). Per par condicio, si potrebbe aggiungergli il detto tipicamente femminista “La mamma dei cretini è sempre incinta”.

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  2. “Io allergica alla Germania? Francamente non ne ho memoria, non so quando avrei detto questa cosa” (Giorgia Meloni, FdI, presidente del Consiglio, 3.2.) “Sono allergica alla Germania anche sui libri” (Giorgia Meloni, leader FdI, intervista a Libero, 1.4.2019)

    Gioggia non conosce l’archivio di Travaglio.

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  3. Buri(o)ni. “Il plurale di ‘valigia’ è ‘valige’ e non ‘valigie’. Ma non ce n’è uno di voi che non sia stato bocciato alle elementari?” (Roberto Burioni, Twitter, 31.1). Ha parlato quello bocciato all’asilo.

    Infatti:
    “In base alla regola empirica che si usa per il plurale dei nomi in ➔-cia, -gia, -scia, la grafia corrente del plurale di valigia è valigie.”
    (Accademia della Crusca.)

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    • E diamola, su , questa regola empirica: se prima del gruppo -cia o -gia c’è una vocale il plurale sarà in -cie o gie, se invece c’è una consonante il plurale sarà in -ce o -ge . Dunque VALIGIE, CILIEGIE e invece ROCCE , ARANCE . E kestè.

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    • TRECCANI: “ciliègia (tosc. ciriègia) s. f. [lat. *ceresia per *cerasia; v. ciliegio] (pl. -gie o -ge)…”… AHAHAHA!

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      • La regola è quella detta da Anail e Marina. Poi ci sono le eccezioni che, siccome frequenti (gli ignoranti sono sempre di più), alla fine vengono accettate. Come ad esempio il famoso “a me mi” che ora non viene più considerato errore ma rafforzativo. Per me invece rimane errore grammaticale: se ci sono delle regole per me vanno rispettate. Altrimenti facciamo come con l’inglese, che ha semplici e poche regole, ma poi ha milioni di eccezioni e quindi non ci si capisce una mazza!

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      • “La regola è quella detta da Anail e Marina. Poi ci sono le eccezioni che, siccome frequenti (gli ignoranti sono sempre di più), alla fine vengono accettate.”: PROPRIO UN BEL CA220!

        E’ esattamente il contrario:

        ACCADEMIA DELLA CRUSCA

        «…Ciò che adesso è una norma accettata nelle grammatiche scolastiche, in realtà è una innovazione proposta in modo definitivo da Bruno Migliorini nel 1949 nel suo articolo Il plurale dei nomi in cia e gia pubblicato su “Lingua Nostra”; precedentemente si operava una distinzione basata su criteri etimologici: se la forma latina da cui derivava la voce presentava il nesso ci/gi seguito da vocale, come provǐncǐa(m), la i doveva essere conservata anche nel plurale; se invece la forma base non presentava la i, come il latino tardo cerěsěa, si sarebbe dovuta omettere; questa regola era ancora sostenuta all’inizio degli anni ’40 da Amerindo Camilli nel suo Pronuncia e grafia dell’italiano: “Circa l’omissione o la conservazione della lettera i di «c, g, sc + ia, io, iu», quando a, o, u si trasformano in e, i, tutte quelle regole che non si fondano su la distinzione (l’unica che valga) tra i semplicemente diacritica e che deve sempre scomparire, ed i vocale o che può ritornar vocale, la quale rimane o può rimanere, sono false. Si dice che con quelle regole si semplifica l’ortografia. Ma anzitutto avremmo bigie, camicie in contrasto con bigello, camicetta, che non semplifica ma imbroglia maggiormente il problema. […] Non si può storpiare un fenomeno linguistico per amor di semplicità. Veramente necessario sarebbe nel caso nostro che le grammatiche e i dizionari distinguessero accuratamente i valori della i” (p. 169)…»!!!!!

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      • @Riflessivo
        In realtà quello bocciato è Burioni il quale sostiene che “valigie” sia sbagliato.

        @B(o)urla
        Riporto dal sito dell’Accademia della Crusca (https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/plurali-difficili-delle-parole-uscenti-in-cia-e-gia/20): “Per ricordare in quali casi la i si mantiene e in quali si perde, basta fare attenzione a un particolare: se la c e la g sono precedute da una vocale (ciliegia, camicia, fiducia), allora la i si mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pancia), allora la i si elimina. La cosa migliore da fare è controllare i plurali difficili sul vocabolario. Oltre a indicarvi la forma giusta, esso avverte che, accanto ai plurali considerati corretti, anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate.”

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      • Insisti, insisti paiàs: le formule particolari, non sono ORMAI accettatte perché “gli ignoranti sono sempre di più”, ma perché era la regola precedente dei cólti, prima che i veri ignoranti come te storpiassero un fenomeno linguistico per amor di semplicità e che infine riuscissero a farselo accettare per sfinimento.

        Ovvero il contrario di quello che, sprezzante del ridicolo, continui a sostenere come niente fosse: “Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un fiorino!”!

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      • Esiste una regola? A me è stata insegnata alla scuola elementare. Che sia venuta dopo che importanza ha? Anche le normative cambiano, ma non è che siccome ce n’era una più vecchia tu applichi quella e non la nuova eh!

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      • @lucapas
        Si, era quello che volevo intendere. Burioni non ha resistito ad esprimere arroganza e si è bocciato da solo.

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      • AHAHAH! Poveracci, non capiscono un ca220 di Gnente! AHAHAHAH

        @Paiàs:

        “Esiste una regola? A me è stata insegnata alla scuola elementare. Che sia venuta dopo che importanza ha?”

        L’importanza che ha è presto detta: tu hai sostenuto che dei termini – perfettamenti corretti – sarebbero stati ACCETTATI, per pietà, adeguandosi a una selva di ignorantoni che non ne conoscevano la grafia corretta, e invece ti ho dimostrato che è successo l’esatto contrario, cioè che una selva di altri veri ignorantoni, a forza di sbagliare, si sono costruiti una regoletta ad hoc perché non ci capivano più un casso! Hai capito finalmente o vuoi che ti faccia una scultura, o che ti scriva una canzoncina, a scelta (i disegnini li lascio a voi cólti)?

        @SeiunaM (cit.)

        AHAHAHAHAH

        Non hai capito un casso!

        AHAHAAHAHAHAHAHAHAAH

        @Rimorchio: non pervenuto…

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  4. “… quanto sarebbe costoso non combattere per difendere la società aperta” (rag. Claudio Cerasa, Foglio, 10.2)”. Dato che l’Italia ha mandato armi per 1 miliardo, io avrei detto che che per il momento sappiamo quanto è costoso combattere accanto a quella che mette fuorilegge gli undici partiti di opposizione.

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    • E DI QST ALTRA VI SIETE DIMENTICATI? A ME FA…SCOMPISCIARE. IL SOLITO IMMARCESCIBILE TRAVAGLIO !!! —— Smemorina. “Il referendum sull’autonomia è stato votato dal 96% dei lombardi nel 2017. Bisogna rispettare la volontà dei lombardi e portare a casa l’autonomia. Fontana e Salvini dov’erano in questi 5 anni?” (Letizia Moratti, candidata Azione-Iv a presidente della Lombardia, Twitter, 2.2). In giunta con te.

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  5. Mi ero perso la perla di Bonelli: contrari agli inceneritori, ma anche no. La destra ha due idee che sono sempre quelle, la sinistra mille che cambiano come i calzini.

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  6. Certo che merlo, la colla la annusa… ma cosa diamine scrive?
    E questi sarebbero i giornalisti che dovrebbero occuparsi delle questioni economico sociali, i cani da guardia che vigilano sul potere…
    Forse ormai ci sfugge la distanza

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  7. Quella del “Padre Nostro” è spettacolare: ma voi ve lo immaginate andare a dire agli ebrei del primo secolo che erano “maschilisti”? E quelli che celebrano messa in onore di Gesù dirlo al proprio Dio?

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  8. Ma noi siamo questi, il mondo alla rovescia,
    “Rapporti di Toronto Sun https://www.msn.com/en-ca/news/wor…, che in una scuola cattolica locale, lo studente delle superiori Josh Alexander è stato sospeso da scuola per aver affermato che c’erano solo 2 sessi. Quando ha cercato di continuare a frequentare la scuola, la direzione dopo le lamentele di altri transgender ha chiamato la polizia. Lo stesso scolaro fu espulso.”
    Tutto il resto è noia.

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    • Che strano ! Forse quella scuola, pur essendo cattolica, è finanziata da Soros ?
      Stefania Testa
      Roma

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  9. Intanto hanno vinto le dx… L’assenteismo dilagante.. sto Paese alla deriva… Chi non vota ha più responsabilità di chiunque…

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    • Ma hai visto le facce dei candidati?
      Uno peggio dell’altro, tutti zombi, zombi dal primo all’ultimo ,

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