
(Andrea Zhok) – La questione delle sanzioni occidentali ai paesi ritenuti ostili ci ricorda una cosa semplice: l’economia e la finanza sul piano internazionale, e non da oggi, sono armi, e sono intese e concepite proprio come tali.
Ricordiamo che una volta tra le situazioni considerate dal diritto internazionale come “casus belli” era sempre contemplato il blocco navale (questo quando l’economia si muoveva principalmente attraverso merci e queste si muovevano su imbarcazioni). I sistemi di sanzioni che l’Occidente è uso produrre implica anche sanzioni agli alleati che non vogliano aderire alle sanzioni contro il “nemico”, ed è di fatto una sorta di blocco navale alla seconda potenza.
Oltre al piano strettamente commerciale anche guerre valutarie, con l’induzione di rapidi afflussi o deflussi di capitali, sono armi primarie utilizzabili e utilizzate per piegare i paesi riottosi.
Il fatto che i principali mercati finanziari siano fisicamente sotto il controllo economico, materiale e ifnrastrutturale del blocco anglosassone (New York e Londra) e che i sistemi degli scambi sono (finora) regolamentati da questo blocco geopolitico ha consentito all’impero americano di continuare ad esercitare forme di dominio con le armi dell’economia non meno che con quelle dell’esercito per lunghissimo tempo.
E’ stato fatto infinite volte contro potenze regionali minori e contro alleati la cui politica non si era momentaneamente allineata.
Tutto ciò è sempre stato venduto all’opinione pubblica occidentale come accidentalità non governabile se riguardava la sfera finanziaria e come dovere morale (“peace enforcing”) quando si trattava di usare i bombardieri.
Alla luce di queste idee, il conto che si erano fatti gli USA e i loro dipendenti relativamente alla guerra in Ucraina era chiaro: la si è venduta come al solito come “dovere morale inderogabile” e poi la si è presentata come “interventismo soft” che ci lasciava in pace, fornendo all’Ucraina armi e soldi per acquistare armi, mercenari e soldi per acquistare mercenari, più supporto logistico e di intelligence.
Nel frattempo si contava di strangolare la Russia con le sanzioni.
Siccome l’Occidente è sulla carta ampiamente più ricco in termini finanziari, il gioco sembrava fatto: non possiamo perdere.
Ma questa è la visione di gente abituata a trattare la dimensione virtuale della finanza come un sostituto del mondo: gente che non guarda più alle persone, ma ai soldi che ti servono per assoldarle, che non guarda più alle materie prime, ma ai loro contratti di acquisto e relazione sul mercato dei titoli, ecc.
Ed è qui che l’errore di valutazione pazzesco che è avvenuto, errore intuitivo per chi ragiona col senso comune, ma invisibile per chi vive nel mondo virtuale del denaro, risulta comprensibile.
Non lo ammetteranno mai, ma la situazione gli è completamente sfuggita di mano.
La realtà virtuale dei numeri sui conti correnti è andata in frantumi scontrandosi con la realtà della numerosità delle popolazioni, della quantità di risorse naturali, delle estensioni territoriali.
Sarà un errore fatale che determinerà, che sta già determinando, una svolta storica.
E i primi segni di panico si stanno vedendo nelle forme sempre più frequenti di vero e proprio furto nazionale legalizzato. Quando, ad esempio, i proventi della vendita del Chelsea da parte di un miliardario russo in Inghilterra vengono prima congelati e poi sequestrati per utilizzarli a sostegno delle spese di guerra, qui si vede come gli ultimi tabù di cui si era nutrita l’ideologia occidentale (Pacta sunt servanda + sacralità della proprietà privata) si sono dissolti.
Il furto statale di depositi bancari altrui è stato sempre considerato un abisso invalicabile. La sacralità della proprietà privata è una delle basi secolari dall’ideologia occidentale, a partire da Locke, ed è stato, tra l’altro, il baluardo ideologico contro tutti i tentativi di nazionalizzazione a beneficio popolare occasionalmente avvenuti con governi socialisti (come nel Cile di Allende).
Oggi anche questo ultimo confine, l’affidabilità del rispetto del diritto di proprietà, è stato superato.
Se sul piano bellico l’ultima linea rossa, l’utilizzo dell’armamento nucleare, non è stata ancora sorpassata, sul piano economico l’equivalente della bomba nucleare è già deflagrato: la fiducia in un sistema di scambi internazionali con regole che vi conferivano una qualche autonomia rispetto alle conflittualità nazionali si è dissolta.
Le conseguenze di questo sommovimento si stanno appena iniziando a percepire, ma saranno epocali, a partire dal possibile default del tesoro statunitense sulle proprie obbligazioni.
A confronto la crisi subprime ci sembrerà una passeggiata.
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Sempre lucido e persuasivo Andrea Zhok. Dalla sua c’è la logica, la conoscenza, l’indipendena di giudizio, tutte cose non presenti nei media del mainstream. Io non so se gli Usa sono davvero alla frutta, ma le loro mosse da disperati nei vari conflitti pretestuosi da loro generati lasciano immaginare che non sanno più a cosa aggraparsi.
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In “alcune zone” dell’ucraina è caccia all’uomo: serve carne fresca da immettere nel tritacarne.
Il prigioniero dice che è stato fermato mentre andava al lavoro: tu puoi combattere gli hanno detto i “reclutatori volanti”.
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Senti gia’ che ci sei, visto che prendi per oro colato quel cha passa una fonte come “TeleTruth”, mi fai un paio d’etti di Orsini, e guarda pure altri due etti del Simplicissimus che son tornato dal lavoro ed ho fame assai.
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Son due etti e trenta, che faccio, lascio?
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Allora mettimici anche un poco di Lombroso che allunga il brodo.
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Pensi sia una balla il fatto che ci sia una caccia all’uomo in “certe zone” dell’Ucraina per rimpolpare le fila?
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Non e’ piacevole come ragionamento ma lo ritengo necessario come base di partenza: non posso dire altro che “non ne ho sentito parlare dalle fonti a cui attingo” ma di certo certe fonti e certi “formati” per me puzzano troppo e non si puo’ perdere tempo appresso ai Panzironi. Metti anche in conto che dopo le sventurate e tristi comiche risultanti dalla coscrizione straordinaria in Russia, il tam tam piu’ forte verrebbe dalla strada, dalle persone stesse in Ucrainia. Cosi’ che la mia risposta alla tua domanda (e comprendo che bella non e’ ma troppe ne ho viste) suonerebbe tipo “se questa notizia la prendi da li’ allora e’ facile che sia una balla”.
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Le fonti dalle quali attingono tutti gli utenti dei principali social, utilizzando i motori di ricerca più diffusi o ineliminabili, NON forniscono le info che cerchi, anche con parole chiave moooolto mirate.
Fuori da questo calderone immondo ci sono solo balle?
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Ma come, io ti parlo di me e tu invece di “tutti” gli utenti ai quali vengono nascoste le informazioni che io cerco. Pero’ ci sei tu che hai un gran fiuto e in certe trappole non caschi. Segno dei tempi.
Ma, sai, se tu volessi (poiche’ e’ certo che se vuoi, tu puoi) offrirmi la stessa informazione – esercito ucraino agli sgoccioli e quindi coscrizione coatta – quali altri fonti mi offriresti se volessi fami apprezzare appieno la purezza delle tue inclinazioni cronachistiche e la varieta’ di opinioni da te considerate? Chesso’, tre o quattro fonti.
Post Scriptum 257.000 de che? Per ogni morto vi sono piu’ feriti quindi uk salasso ammonterebbe ad almeno un milione di fuoriuso.
Post Post Scriptum Oh scusa! Non volevo, scusa… Allora, le fonti?
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“Son due etti e trenta, che faccio, lascio?” 😆😆😆😆
Ottimo e abbondante giansenio 😆😆
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Cough! Cough!
Mi permetto di ricordare al drogato olandese che esiste anche un etto o due di organi umani ucraini di cui si potrebbe fare miglior uso. Purtroppo non riutilizzano anche i cervelli, che nel suo caso potrebbero servirgli.
Qualsiasi conflitto militare offre le opportunità più redditizie per i cosiddetti trapiantisti neri. Questo business criminale prosperava particolarmente in Kosovo, da dove vi era un flusso prodigioso di organi verso l’Europa. Oggi l’Ucraina è la base numero uno per il trapianto nero.
Il mercato illegale di organi è stato creato in Ucraina molto prima dello scoppio delle ostilità. Dopo che Kiev ha scatenato una guerra nel Donbas nel 2014, questa attività criminale ha iniziato a fiorire e oggi il paese devastato dalla guerra è diventato “una miniera d’oro”. Anni fa, i rappresentanti dell’OSCE hanno confermato che dozzine di corpi militari e civili con gli organi tagliati erano stati trovati nei territori devastati dalla guerra del Donbass.
Durante una guerra, un numero enorme di persone scompare, si ferisce e spesso finisce sul tavolo operatorio, dove gli organi possono essere estratti senza alcuna procedura legale. I loro corpi vengono quindi inviati al crematorio e queste persone risultano disperse. Spesso i soldati morenti diventano donatori inconsapevoli, ma anche i loro compagni feriti le cui vite avrebbero potuto essere salvate. I civili non sono esenti da questa pratica.
Secondo le stime più prudenti, la rete internazionale di trapianti guadagna circa 2 miliardi di dollari al mese in Ucraina.
Un’altra prova della profusione di trapianti neri nel paese devastato dalla guerra sono state le dichiarazioni di attivisti clandestini della città di Nikolaev.
Hanno riferito che gli organi erano stati rimossi dai corpi dei militari ucraini nell’obitorio dell’ospedale cittadino n. 1. Cadaveri di soldati ben sventrati senza alcun segno di ferita sono stati individuati nell’obitorio cittadino, in via Volodarsky.
Questa attività criminale sta fiorendo anche in prima linea.
Il 7 febbraio, i combattenti di Wagner hanno mostrato le posizioni ucraine appena catturate a Bakhmut, dove hanno trovato un contenitore per il trasporto di organi.
Molti dei mobilitati, compresi quelli portati direttamente dalla piazza al fronte, non sono iscritti in nessuna lista. Anche decine di migliaia di militari ucraini sono considerati dispersi. In caso di lesioni al fronte, avrebbero potuto facilmente diventare vittime di trapiantisti neri.
Durante questi anni di conflitto militare, in Ucraina è stata creata una rete di strutture mediche. Sono stati stabiliti contatti per lavorare con i mercati europei e statunitensi. Funzionari politici e militari di alto rango saranno certamente coinvolti in questo affare redditizio, ma criminale.
Prima di dire che questa è solo propaganda, Zero e virgola, fatti un giro su gogol per vedere se ancora ci sono gli articoli che parlavano già negli anni scorsi di espianti di organi non autorizzati o addirittura criminali e quando si dice la sfiga, provenienti principalmente dall’Ucraina.
Così abbiamo gli uomini massacrati in quanto vittime della NATO, le donne prostitute o UTERI IN AFFITTO (mercato florido anch’esso), entrambi a rischio anche di amputazioni e sezionamenti se trovano i criminali giusti.
Persino il NYT ne ha parlato anni fa, ma ovviamente il drogato olandese non l’ha letto o non pensa che esista il NYT.
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Zero, ci sono letteralmente decine di video di persone praticamente rapite in strada con la forza dai reclutatori, addirittura su youtube li trovi, cercali, secondo me sono realissimi. Poi se hai telegram ne trovi moltissimi.
Se è una balla ci hanno investito moltissimo, ma non credo sia una balla, la maggior parte sono video girati per strada da passanti che assistono alla scena.
Del resto è facile immaginare che sia vero, visto che al regime ucraino serve altra carne da buttare sul campo, e che la vita dei suoi cittadini non è esattamente al vertice delle sue priorità.
Qui per esempio trovi molti video che lo testimoniano:
https://www.youtube.com/@VillainousLombardoRussia
Ieri ho visto un video che testimonia l’uso di sostanze chimiche velenose sui soldati russi da parte ucraina, tremende. E ce ne sono anche su crimini di guerra, tipo assassinare i prigionieri (calcola che i prigionieri ucraini in mano russa sono stimati intorno ai 17 mila, quelli russi in mano ucraina sono pochissimi, tipo due o trecento). E questi sono video che fanno uscire gli ucraini stessi, immagino che molti altri non li facciano passare, infondo l’opinione pubblica va tenuta buona.
Per quanto riguarda i caduti si parla di cifre sicuramente superiori a 100 mila solo per gli ucraini, e il numero di feriti è molto più alto per cui sì, direi che non è esagerato pensare a circa mezzo milione di soldati che mancano alle forze armate (ma probabilmente molti di più) rispetto all’inizio, però sono numeri basati su notizie non certe, per cui la cifra vera non la sapremo mai, e si potrà fare una stima realistica solo fra parecchio tempo.
Se continua così non resteranno uomini in Ucraina, visto che letteralmente li rastrellano, e visto che gli stessi ucraini dicevano che un soldato senza addestramento e esperienza a Ba, e non so come potranno fare anche dopo la fine della guerra, poveracci.
Se non sei deciso a non vedere non puoi non accorgerti.
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“Anni fa, i rappresentanti dell’OSCE hanno confermato che dozzine di corpi militari e civili con gli organi tagliati erano stati trovati nei territori devastati dalla guerra del Donbass.”
Allora ti sara’ facilissimo produrre il riferimento dell’OSCE e presentare su questi pixel al fine di pubblico beneficio e condivisione.
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Io degli organi rubati non so niente, ti ho solo parlato di video di arruolati a forza.
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Esempio di anocrazia e’ la Turchia, sulla stessa strada gli ungheresi e polacchi.
A proposito di gente alla quale certe cose proprio non entrano in zucca:
https://netblocks.org/reports/twitter-restricted-in-turkey-in-aftermath-of-earthquake-oy9LJ9B3
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Zhok vedo che finalmente hai cambiato prospettiva(probabile il confronto con qualche collega di economia e finanza).
Ma che minestrone,errori di logica,ed effetto prima della causa.
Torna al tuo amico (😀) Heidegger…è meglio per i tuoi lettori
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La questione delle sanzioni alla Russia non è sfuggita di mano. Era anzi prevedibilissima.
Il fatto è che non era tanto la Russia a dovere essere messa in ginocchio, ma l’Europa.
Come stiamo vedendo la missione è perfettamente riuscita.
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