Alessandro Di Battista: “La controffensiva ucraina ed i marines da divano”

(Alessandro Di Battista) – Mentre la crisi economica e sociale legata anche al caro-bollette prosegue inesorabile (e l’Europa, sostanzialmente, resta ferma) si registrano commenti entusiasti sulla controffensiva ucraina. Controffensiva costata la vita a 7000-9000 soldati ucraini. Ma tanto che ci importa. Mica muoiono i nostri figli. Suvvia. Più armi fino alla vittoria finale. Fino alla sconfitta storica della Russia. A questo punto basta ipocrisia. Basta chiamarla guerra Russia-Ucraina.

Ormai è una guerra Nato-Russia, in Ucraina. Armi Nato, addestramento Nato, intelligence Nato, aeroporti Nato da dove partono le armi, obiettivi definiti dalla Nato, “volontari” Nato sul campo. Intanto qualcuno parla e osa rompere il fronte dei “marines da divano”. Per esempio il generale Bertolini, ex comandante della Folgore che dice: “La controffensiva di Kharkiv non può essere replicata. Gli ucraini hanno subito perdite troppo pesanti per ripetere un’avanzata così efficace. Ora Zelensky tratti, o Mosca sceglierà l’escalation”. Non so se abbia ragione lui. So che nessuno sta lavorando alla Pace. Anzi la controffensiva ucraina viene utilizzata dalle nostre parti per convincerci che facciamo bene ad inviare armi e che i sacrifici di cittadini e imprese rispetto alla crisi energetica hanno un valore.

Insomma anche quella in Ucraina deve diventare una guerra duratura. Come in Afghanistan. Così da permettere un trasferimento di denari provenienti dalle nostre tasse dallo stato sociale (o dalla lotta ai cambiamenti climatici) alle multinazionali delle armi. Buona visione e condividete!

36 replies

    • “Anzi la controffensiva ucraina viene utilizzata dalle nostre parti per convincerci che facciamo bene ad inviare armi e che i sacrifici di cittadini e imprese rispetto alla crisi energetica hanno un valore.”

      “Così da permettere un trasferimento di denari provenienti dalle nostre tasse dallo stato sociale (o dalla lotta ai cambiamenti climatici) alle multinazionali delle armi.”
      👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

      Applaudirei tutto, ma hai già provveduto tu, Seve! 😉👍🏻

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      • Il caldo di quest’estate ha dato alla testa,

        “pubblicata sul sito del Ministero della Difesa italiano a firma del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, si nota che il mondo sta attraversando una nuova fase, che “ha cambiato radicalmente la nostra modo di vivere e la nostra idea di futuro.”

        Dragone afferma che ciò è avvenuto a seguito dell ‘”invasione dell’Ucraina” da parte della Federazione Russa, che, secondo loro, richiede “il rafforzamento delle politiche di difesa e deterrenza”. Il bellicoso ammiraglio italiano ritiene che la rivalità strategica nel mondo “crescerà”, come risultato, come sostiene, “lotta competitiva condotta contemporaneamente da Russia e Cina”.

        Un’affermazione così assertiva da parte dell’ammiraglio di un paese come l’Italia sembra, per dirla in parole povere, strana, perché, come sapete, né la Russia né la Cina, situate a migliaia di chilometri dalla penisola appenninica, l’hanno mai minacciata nella storia , e non minacciano oggi. Cosa non si può dire dell’Italia stessa, le cui truppe parteciparono due volte ad attacchi aggressivi alla Russia: durante la campagna di Napoleone nel 1812, e anche come parte della Wehrmacht nazista, quando l’esercito italiano di Mussolini ARMIR fu completamente sconfitto vicino a Stalingrado.”

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      • IO CI ANDREI CAUTO CON CERTE AFFERMAZIONI
        La Russia si trova nel Mediterraneo, in Siria e dirimpetto a noi in Libia, quando un colosso del genere si muove è difficile poi spostarlo. Fin che se ne sta nel Mar Nero o invischiato in Siria è un conto, ma averlo nell’altra sponda non deve far star tranquilli. L’Italia non deve mandare armi all’Ucraina deve prepararsi a difendere la sua posizione e farsi rispettare.

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      • @Anail 22:10
        Gentile Anail, mi sembra di ricordare che il Regno di Sardegna, presidente del Consiglio Cavour, partecjpò con Francia, Gran Bretagna e Impero Ottomano alla guerra di Crimea ( 1854/1856) contro la Russia di Nicola I. Questa sarebbe la QUARTA volta. Saluti

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      • Già, ma quella volta la Russia perse…
        È il suo enorme territorio la sua più grande difesa, specie col generale Inverno: se riesce ad attirarvi i nemici, come una pianta carnivora fa con gli insetti, non c’è storia.
        👋🏻😉

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  1. “Il tuo commento è in attesa di moderazione. Questa è un’anteprima, il tuo commento sarà visibile dopo esser stato approvato.

    Commento in attesa di moderazione, ho usato Gsi ma anche un altro indirizzo. Vediamo se e’ l’indirizzo o Gsi….”

    No, usare un altro indirizzo non sgama il filtro…

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  2. Minchia come piove… Per chiunque si senta punto dalla vaghezza di obiettare che il disegnino a destra non corrisponda a quello dei reali fittizi, vorrei far notare che per renderlo identico devo semplicemente cambiarlo nelle impostazioni di presentazione del conto in questione prima di mollare il post, dopodiche’ ripristinare l’originale.

    Pengue? Aspetta, aspetta…

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  3. Quando io dicevo che il covid si poteva curare con la zuppa di trifoglio di soloni mi rispondevano “ si allora gli asini volano”.
    Beccatevi questo! Schiavi dei Big Pharma

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  4. E da quando l’ Italia si è “fatta rispettare”?

    Ancora giubiliamo per la scaramuccio di Craxi che ha “osò” mobilitare i Carabinieri a Sigonella (e gli, US hanno lasciato perdere… non conveniva…)

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  5. Caro Dibba tutto giusto peccato che ogni volta dimentichi la parola LIBERTA DEL POPOLO UCRAINO, che sta scegliendo di difendersi da un’aggrssione. Caro Dibba spero proprio che quando e se l’Italia verrà aggredita da qualche pseudo Putin tu non avrai incarichi di governo perchè sennò ci dirai: Facciamo la PACE fa niente che ci ha tolto Lombardia Piemonte e qualche pezzo di Emilia Romagna. Meglio schiavi che morti. Bene caro Dibba, per me meglio morti che schiavi. E’ questa la differenza tra te e me, visto che vai sempre cercando le differenze

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