(Andrea Scanzi) – Quest’uomo aveva fatto la scissione, accompagnato quasi sempre da scalzacani all’ultimo stadio, per “rafforzare” Draghi.

Bravi fenomeni!

Un mix di servilismo, voltagabbanismo e incapacità politiche assolute. Con la scissione hanno liberato le mani a Conte, che ha trovato il coraggio di fare quello strappo che doveva attuare almeno sei mesi prima.

Ora Di Maio, innamorato perso di Draghi, frigna e s’indigna: “​«Una pagina nera per il Paese, la politica ha fallito. Si è giocato con il futuro degli italiani».

Povera stellina. La verità è che le hai sbagliate tutte v hai meno voti di Renzi e se si va alle elezioni prendi meno consensi di Adinolfi.

Regalaci un sogno, Luigi: vai a lavorare. Avrebbe molta più dignità di questo poltronismo patetico, vile e senza decenza.

Ah, dimenticavo: salutaci il tuo Draghi. Da quando gli fai giurato amore eterno, gli hai portato più rogna di Salvini e Renzi messi insieme. Daje Luigi!