
(adnkronos.com) – Furio Colombo lascia ‘Il Fatto’. “Penso che il prof. Orsini sia stato over-celebrato dalla serata” che il quotidiano “ha organizzato per lui”, sottolinea all’Adnkronos, e “non voglio apparire in alcun modo lo sponsor di un simile personaggio“. “Sì, Travaglio e Padellaro, gentilmente, mi hanno chiesto di non interrompere. Ma, purtroppo, non è possibile, perché è un ‘Fatto quotidiano’ che non conosco…”.
“A due cari amici come Padellaro e Travaglio comunico che non continuerò la mia collaborazione al ‘Fatto quotidiano’ fino a quando ci sarà questa posizione sulla guerra in Ucraina, sul divieto, si presume costituzionale, di mandare armi all’Ucraina e sulla celebrazione di un personaggio di cui non ho stima, che è il professor Orsini”.
TRAVAGLIO – “Furio Colombo interrompe la collaborazione con noi? Ribadisco: ‘Il Fatto quotidiano’ è il giornale di Colombo e attendiamo i suoi prossimi commenti come in questi ultimi, quasi, 13 anni” dice all’Adnkronos il direttore de ‘Il Fatto quotidiano’, Marco Travaglio. “Come ho scritto, anche se convenzione vuole che la linea la dà il direttore. Spero che quello di Furio sia solo un momento di smarrimento e che continui a scrivere per la testata”. Travaglio rivendica, inoltre, la “diversità delle opinioni espresse” da diversi collaboratori, “anche perché su questi temi ciascuno deve essere libero di dire ciò che ritiene”.
GOMEZ – Il Fatto Quotidiano ospita tutte le idee e il dibattito nato dalla lettera aperta in cui Furio Colombo si allontana dalle tesi di Alessandro Orsini sulla guerra in Ucraina “è una cosa bellissima, i giornali sono fatti per dibattere”. E’ il punto di vista espresso all’AdnKronos da Peter Gomez, direttore del Fatto Quotidiano.it, secondo il quale “il nostro obiettivo è quello di ospitare tutte le posizioni”. “A me sembra – sostiene Gomez – una cosa bellissima il fatto che, sul giornale diretto da Marco, vengano pubblicate queste lettere. Io so che ci sono malumori di ogni tipo in ogni altra testata magari per motivi contrari a quelli di Furio Colombo. Ma tutto questo non diventa pubblico. So per certo, infatti, che in altri giornali, che hanno posizioni diametralmente opposte a quelle del ‘Fatto’ di Marco, ci sono altrettanti malumori per ragioni contrarie che però non vengono alla luce”
“Marco ha la sua posizione è che assolutamente dichiarata, Antonio ha la sua, io la mia sul sito che non si differenzia molto da quella di Marco ma che utilizza semplicemente dei toni diversi ed è più dubbiosa”, afferma Gomez che conclude: “Nessuno potrà mai negare che in questa società editoriale, ed è il motivo per cui ci sto, c’è spazio e libertà per tutti. Cosa che non sempre trovato negli altri giornali e società editoriali in cui ho lavorato”.
Caro Colombo…. è evidente che lasci perchè non riesci a sostenere le tue tesi e che sono evidentemente diverse da quelle di Orsini e per questo non devi condannare un quotidiano libero di pubblicare tutte le posizioni politiche anche quelle scomode.
Mi meraviglia solo che eri responsabile pure nell’Unità: fortuna mia non averti mai letto!
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Colombo se ne va sbattendo la porta dopo avere dato uno schiaffo al quotidiano che cerca di dare voce a tutti.
A ben vedere chi è cambiato nel tempo è Furio, almeno pare a me, quindi mi vien da pensare chi sia oggi quello che sotto sotto è sempre stato,
Schiaffo e compasso?
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Furio il filoatlantista celebrava il guerrafondaio Obama ai tempi, perché siete sorpresi? Basta leggersi Ugo Ulfkotte per capire il giornalismo italiano, dopodiché potrete fare anche a meno di comprare i giornali.
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Da cosa desume che è cambiato? Non sarà stato, per caso, sempre così?
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Se ne va nessuno sentirà
la sua mancanza nessuno è indispensabile specialmente chi vorrebbe tappare la bocca a chi non la pensa come lui
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Che delusione. Un chiaro esempio di ciò che non è dibattito democratico e rispetto delle opinioni altrui.
Quindi l’epilogo desiderato da Colombo dovrebbe essere, oltre alla cacciata di Orsini, con ignominia, una sponsorizzazione della fornitura d’armi per mano dell’Italia? Cioè, invece della pluralità di voci rappresentate, un’unico inno a armarsi e a armare l’Ucraina? Ecco, invece del Fatto, propongo a Colombo di sponsorizzare un catalogo degli armamenti insieme a D’Alema…..potrebbe essere un’idea.
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Fast e Furio 7.
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Furio Colombo lascia il Fatto Q.?
Gad Lerner non condivide la linea del Fatto?
scelte legittime
ma non mi sembra che la direzione del Fatto li abbia cacciati o rifiutato di pubblicare le loro opinioni
Il Grande Capo Estiqaatsi dice che questa notizia è fatta per il fatto
Estiqaatsi pensa che Gad e il Colombo sono bravi giornalisti
Estiqaatsi di questo pensa che i lettori non vedevano tanti articoli di loro
forse loro in ferie
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Adriano, a me di Gad Lerner non frega niente.
Però di Colombo mi dispiace un sacco, non ce la faccio a voltargli le spalle, anzi ti dirò, lo capisco pure.
Il metodo Orsini è inaccettabile, però Orsini mi ha rotto. Il metro del disagio sta nella sua ospitata da Massimino d’Urso.
C’è del marcio, e spero che MT non abbia preso un abbaglio per difendere un sacrosanto principio.
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Paola
nulla vieta che tu lo legga su altre pubblicazioni,
il suo articolo è francamente penoso nelle sue argomentazioni, non è all’altezza della scrittura del fu Colombo, perchè più che di FINI (nell’articolo rivalutava i nazi tedeschi dividendo tra le SS e la Wehrmacht) lui contesta la pubblicazione degli articoli di ORSINI,
ma la pretesa di O IO O LUI mi sembra francamente fuori luogo e logica oltre che proporre una censura,
non mi sembra si siano incontrati manco di striscio,
non vorrei (e il mio è un pensiero malizioso)
che più che l’ospitata del Fatto a Orsini, abbia influito quello che oltre-oceano viene percepito,
Colombo mi sembra abbia anche la nazionalità USA, per via della moglie,
ha passato più tempo negli Usa che in Italia
il suo legame con quel paese è solido e fondamentale
penso sia ovvio che ne sia influenzato oltremodo.
Personalmente l’ho sempre trovata una persona perspicace, intelligente, lucida nelle sue argomentazioni
ma molto paracula,
dichiararsi di sinistra (PCI, DS e PD) e allo stesso tempo fare gli interessi del gruppo Fiat in America,
comprese le commesse militari
vuol dire usufruire dei privilegi delle due aree, senza patire l’incoerenza.
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“il suo articolo è francamente penoso nelle sue argomentazioni, non è all’altezza della scrittura del fu Colombo”
Sono d’accordo. Però non ce la faccio a considerarlo solo per questo articolo (come tanti commentatori stanno facendo), né per la sua posizione in questo specifico frangente.
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va bene,
per lui parla la storia, il suo vissuto le sue battaglie, condivisibili o meno
(personalmente non lo ritengo un “eroe”, ha avuto ruoli e posti privilegiati, non ho memoria che la sua posizione lo abbia in qualche modo danneggiato)
a parte questa mia considerazione,
E’ della sua ultima azione che stiamo discutendo
la sua autonoma uscita dal Fatto
perchè il giornale ospita una persona che non gli garba
questo lo trovo sintomatico della persona
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@Adriano
“la sua autonoma uscita dal Fatto
perchè il giornale ospita una persona che non gli garba”.
Ma tu pensi davvero che Colombo se ne sia andato perché il FQ ospita le idee di Orsini?
Cos’è allora la sua? Una richiesta di censura? O una qualche forma di narcisismo? Non credi invece che abbia lasciato il giornale perché ha capito che la linea editoriale, cioè il suo DIRETTORE, si sia attaccato come una cozza al pensiero “laterale” del prof. Orsini, al punto da organizzargli un tour teatrale in giro per l’Italia? Va bene che Colombo non ti piace, ma non credo fino al punto da considerarlo un censore, o un coglione.
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non so se è una perdita più trascurabile per furio colombo o per il fatto quotidiano, è una bella lotta, ma a uno che scrive “over”-celebrato toglierei il tesserino di giornalista, tutti i diplomi incluso quello dell’asilo, e tutti i punti della patente
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@Adriano 58 13.5 @ 23.15
In merito alla differenza tra Waffen SS e Wermacht ( l’esercito tedesco) ricordo a chi se ne fosse dimenticato che furono proprio quelli della Wermacht a fucilare 5.000 nostri soldati della Divisione Aqui a Cefalonia, i quali,;lasciati senza ordini dopo l’8sett.1943, avevano deciso con referendum di combattere i tedeschi piuttosto che cedere le armi e si erano poi arresi perché
soverchiati. 5.000 !
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Strano, Colombo ha 91 anni, avrebbe tutta la libertà di dire e fare quel che vuole ORA.
Non ha carriere da difendere e non ha molti anni in più da vivere per vedere il mondo.
E invece si comporta come un Lerner qualsiasi.
E nulla da dichiarare su quel che accade in Israele, ovviamente.
Alessandro Di Battista
50 m ·
Scene inaccettabili, scene di violenza, scese dannatamente ordinarie in Palestina. Oggi la polizia israeliana ha caricato il corteo che portava il feretro di Shireen Abu Akleh, la giornalista palestinese uccisa ieri dall’esercito di occupazione israeliano a Jenin, in Cisgiordania. Sì, di occupazione, perché la Palestina non è uno Stato sovrano. In Europa hanno paura di riconoscere lo Stato di Palestina e per questo i militari israeliani si sentono in diritto di occupare e praticare apartheid. Non lo dico io. Lo dice Amnesty International. A proposito di Amnesty International vi faccio una domanda. Quanti di voi hanno letto questa dichiarazione?
“L’uccisione di Shirin Abu Akleh, una giornalista di lungo corso, è un sanguinoso monito del sistema mortale con cui Israele circonda i palestinesi, che vengono impunemente uccisi ovunque. Quanti altri di loro dovranno essere uccisi prima che la comunità internazionale chiami Israele a rispondere di questi continui crimini contro l’umanità?”.
E’ una dichiarazione ufficiale eppure non ha avuto grande risalto. Eppure in tanti, giustamente, elogiano Amnesty quando Amnesty fa battaglie sui diritti negati in Russia, sui giornalisti imprigionati in Turchia, sulle violenze in Egitto. “Verità per Giulio Regeni” è una splendida campagna promossa proprio da Amnesty i cui striscioni sono affissi su centinaia di palazzi municipali italiani.
Tuttavia quando Amnesty denuncia “l’aumento delle uccisioni illegali in Israele e nei Territori palestinesi occupati” sostenendo che sia “urgente porre fine all’apartheid israeliano contro i palestinesi” in pochi ne parlano. Pochi TG, pochi giornali, scarsa attenzione nei talk show e troppe, troppe persone in silenzio. Resta in silenzio Roberto Saviano, per esempio. Proprio lui, sempre pronto a denunciare in TV le violenze sui giornalisti russi mi pare non abbia detto una parola su Shirin Abu Akleh, e neppure mi pare si indigni come sarebbe opportuno su Gaza, una prigione a cielo aperto, sull’occupazione illegale della Palestina e sul razzismo che subiscono i palestinesi in Israele.
Martin Luther King disse: “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”. Evidentemente quando a bussare sono i palestinesi in pochi hanno il coraggio di aprire.
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@SMSparviero il doppio standard e la doppia morale sono sport nazionale. Ormai siamo attaccati a 5-6 persone, tutto il resto è fuffa sponsorizzata…..ma ormai diffido anche di quelle 5-6 persone.
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Saviano ha un flat a Manhattan
non può essere critico contro gli USA o ISRAELE
potrebbe finire nella lista degli indesiderati
funziona così da quelle parti
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Beh, Chaplin finì i suoi giorni in Svizzera essendo indesiderato negli USA dopo qualche film ‘communista’ tipo Il Dittatore.
Se uno il coraggio ce l’ha, lo usasse. Il flat lo rivenda e ci compri casa alle Mauritius.
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Saviano flat o no flat è uno st.nzo a prescindere.
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quando le persone sono troppe piene di sé stesse, accade questo.. non aver capito l’importanza del pluralismo è un grande errore.. certo si fatica ma quanto si può imparare dal pensiero altrui!! questo vale per tutti, la diversità arricchisce!! basta aprire la mente e per un intellettuale dovrebbe essere facile.. davvero..
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Intellettuale è una parola troppo spesso abusata e soprattutto sopravalutata. Comunque una delusione quest’uscita, penso per molti lettori e stimatori di Colombo. È stato come annullare un intera carriera. Peccato.
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Colombo è avanti 100 anni a noi, perche’ sa che nello quotidiano non ci può essere divergenza se no,non si indottrina il lettore ma lo si confonde solamente
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credo che i lettori del FQ siano abbastanza capaci di capire e di non farsi influenzare, del resto sono persone con un pensiero più aperto e critico.. credo.. scusa se mi sono permessa di puntualizzare..
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È strana questa cosa che non riconosca più il FQ, perché l’unica linea certa del FQ è sempre stata la mancanza di una linea, se escludiamo la Costituzione e la giustizia.
Per il resto battitori assolutamente liberi.
Viene il dubbio che Colombo non lo sia mai stato.
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Se fossi gatto miao
Se fossi cane bau
Se fosse tardi ciao
Cit. famoso ma sottovalutato poeta astratto Roberto Brunetteti aka Corrado Guzzanti 😄🙏
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L’ho già scritto. Ma ribadisco. Furio Colombo l’ho sempre disprezzato. Dal ghigno odioso al tono saccente, dall’essere “americano” negli USA e “comunista” in Italia. A 91 anni la spocchia, le falsità delle affermazioni, sono inalterate. Se ne vada pure. Un grande abbaglio di Travaglio e Padellaro. Come in tanti innamoramenti.
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L’estremista Furio Colombo lascia IFQ??
Io posso dire soltanto: “Era l’ora!”
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Tutta ‘sta pantomima vittimistica e spropositatamente censoria del Colombo Furioso deriva essenzialmente da un pregiudizio ideologico (quello tipico dei “moralmente e antropologicamente superiori”) storicamente cristallizzato nella sua indole di attivista militante – qual è sempre stato – in cui, in questo contesto storico, l’istinto di guerra e di morte domina già definitivamente l’istinto di pace e di vita!… Quella pace e quella vita per le quali, a parole, si è sempre professato.
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Furio Colombo lascia ‘Il Fatto’
estiqaatsi… sommo guru (noto personaggio della radio: 610 – lillo e greg) pensa che… chissenefrega….!!!
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Appena qualche giorno fa un brav’uomo di nome Mario è morto, nostro conoscente e grande amico. Aveva nemmeno 67 anni.
Avesse campato come Colombo, avrebbe avuto quasi 25 anni extra da campare (e oltre).
E lui era una persona in gamba per davvero, nel suo piccolo, ma era in gamba, e utile a tutti.
Colombo non ha un pò di pudore? 91 anni e finire poi così in termini di maturità? Ah, è scappato per colpa del cambio della linea putinara del FQ, come ha detto Lo Guasto. Queste sì che sono spiegazioni.
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@SMSparviero mi sembra che l’idea di Colombo della linea USA/NATO sia un assunto che non possa essere messo in discussione, un dogma dell’infallibilità atlantista che non possa essere dibattuto, un’idea assoluta che va difesa a costo della vita dei popoli. Un principio e un fine ultimo; in sostanza una nuova religione. Questa nuova fede vince sulla logica, sulla verità, sul sangue, tanto più che di contro si trovano solo barbari, oligarchi, tribù, corti islamiche, agglomerati umani informi di pulsioni e brutalità. Quindi dall’alto della nostra autoproclamata superiorità culturale, civile, legislativa, economica, democratica possiamo, anzi dobbiamo stabilire cosa sia lecito o illecito, cosa sia sacrificabile o salvabile, cosa sia giusto o sbagliato, cosa sia vero o falso; d’imperio.
Chi si oppone è nemico indegno e infimo, un intoccabile da schiacciare, isolare e da sottoporre a pubblica crocifissione.
Questo è il teorema di Colombo.
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Oddio, non sapevo neppure che fosse ancora vivo.
Si goda la pensione e mille di questi giorni, ancora. Se in silenzio sarebbe meglio.
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