Alessandro Di Battista: “L’obiettivo dell’Occidente è una guerra eterna”

(Alessandro Di Battista) – La facilità nel trovare miliardi di euro da spendere in armi è davvero scandalosa. Ancor di più se raffrontata alla difficoltà (evidentemente voluta) nel reperire le stesse risorse per la sanità, l’istruzione, per la formazione lavorativa o per salvare un Paese in difficoltà. L’Italia si avvia ad aumentare di 14 miliardi di euro all’anno la spesa per la difesa. 14 miliardi all’anno, il doppio di quel che investe nelle università. Sono soldi nostri, non li stampa Draghi. Soldi nostri che finiscono (per lo più) in armi in un momento in cui crolla il potere d’acquisto degli italiani. Qualcuno neppure se ne accorge mentre centinaia di migliaia di persone sono costrette a modificare addirittura le scelte alimentari di base.

L’Europa strozzò la Grecia quando la si poteva salvare con cifre infinitamente inferiori a quelle che si stanno “investendo” affinché la guerra in Ucraina non abbia fine. Per non parlare dei 30 miliardi di dollari (più o meno una legge finanziaria in Italia) che Biden ha chiesto al Congresso di spendere per Kiev. Una parte (forse) andrà in aiuti umanitari. La gran parte non andrà a Kiev ma a Boston, Chicago, Bethesda e alle altre città che accolgono le industrie belliche nordamericane.

L’Europa si sta suicidando mentre la parola “negoziato” pare sia stata proibita, cancellata, bruciata come quei libri dati alle fiamme nelle dittature novecentesche. Il pensiero dominante, bellicista, “Washingtoncentrico” portato avanti – nonostante la gran parte della pubblica opinione contraria – da orde di trombettieri del conformismo, piccoli e meschini “marines da divano”, non contempla alcuna opposizione. Che parlino le armi e basta. Il tutto mentre lo stato sociale sparisce, i lavoratori si estinguono, gli ucraini muoiono (così come i soldati russi), l’Europa tradisce se stessa, il Papa si domanda “se vi sia la volontà di evitare l’escalation” ed i palestinesi sperano che qualcuno si ricordi di loro.

Nel 2011 un Assange ancora in libertà, parlando della guerra in Afghanistan, svelò i reali interessi dell’occidente: «l’obiettivo è una guerra eterna, non una guerra di successo. L’obiettivo è utilizzare l’Afghanistan per riciclare denaro delle basi fiscali degli Stati Uniti e dei paesi europei attraverso l’Afghanistan e riportarlo nelle mani delle élite della sicurezza transnazionale». Traduzione? Trasferire le tasse degli americani e degli europei direttamente nei bilanci dell’industria bellica. Adesso sostituite la parola Afghanistan con la parola Ucraina.

15 replies

  1. Solo una cosa perché per il Dibba non perdo tempo. Perché gli altri stati avrebbero dovuto pagare i debiti della Grecia? La Grecia ha fatto la cicala per anni, sarebbe stato un precedente di pessimo esempio

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    • Il fatto che tu sia pure un euroinomane e che sputi sui tanti morti di stento in Grecia, come un Fubini qualsiasi, ti qualifica per quello che sei. Eppure un giorno toccherà anche a te passare sotto queste maledette forche caudine, Paola, accadrà prima o poi. E ti auguro che ti ripaghino con le stesse schifose parole e lo stesso atteggiamento egoista e odioso che tu hai. Forse allora imparerai la lezione e impararei cosa è il concetto di “avere una coscienza e una umanità”. Fino ad allora tu sarai solo una persona senza cuore e sentimenti.

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    • Si chiama compassione, nei confronti di una popolazione, quella greca, ridotta allo stremo dalla distruzione dello stato sociale voluto dala UE

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      • In Grecia abbiamo fatto macelleria.
        Non commento Suor@PaolaBL unta del signore, che annuncia e augura l’apocalisse per le genti tutte.

        Il trattamento che abbiamo riservato alla popolazione greca è un crimine contro l’umanità.

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    • Perchè non prova ad innestare il cervello ? !4 miliardi nostri le regaliamo all’industria delle armi in massima parte Americana . Perchè alla Grecia no e agli armieri Usa si ? L’unione europea non ce l’ha ordina il medico : se la si vuole chiamare “unione” deve pur significare qualcosa. Se questa guerra per procura ci farà sprofondare in una crisi economica gravissima ,mentre gli Usa faranno affari d’oro, come dovremo definirci,noi europei, se non degli irresponsabili imbecilli ?

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  2. E perché gli altri dovrebbero pagare i debiti e le armi degli ucronazzisti? Non ti bastano le tasse che paghi? E il debito itaGGliano? 2700 miliardi chi pensi che te lo paghi? La badante ucraina?
    Cacchio ogni tuo commento ti qualifica per la demente che sei,
    E prendi quella pasticca!!!

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  3. La Grecia è stata usata anche e soprattutto come spauracchio per i cosiddetti PIGS,infatti dopo gli ellenici fummo noi sotto l’occhio delle agenzie di rating(o forse Dio)in cui l’ultimo governo eletto dagli italiani fu rovesciato per imporre leggi che ci avrebbero evitato il Fallimento che avrebbe portato tutta l’Europa e l’Euro nel sepolcro.
    Ora grazie a questi visionari possiamo spendere in armi ciò che vogliamo a dispetto del welfare(ma che ci frega ).
    Domanda?Posso utilizzare anche io il 2%del mio reddito in armi e magari come me ogni cittadino italiano,senza un permesso delle istituzioni esattamente come fa questo governo verso di noi?

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  4. Oggi non c’e’ Marcuccio, c’e’ il Dibba, meno male.

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    L’Europa si sta suicidando mentre la parola “negoziato” pare sia stata proibita, cancellata, bruciata come quei libri dati alle fiamme nelle dittature novecentesche. Il pensiero dominante, bellicista, “Washingtoncentrico” portato avanti – nonostante la gran parte della pubblica opinione contraria – da orde di trombettieri del conformismo, piccoli e meschini “marines da divano”, non contempla alcuna opposizione.
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    Dibba, ti svelo un segreto: se l’Ucraina non avesse ricevuto le armi non ci sarebbe stato bisogno di negoziare niente, il dott. Putin l’avrebbe spianata e basta, vedere precedenti invasioni putiniste per credere.

    E pure adesso, se smettono di mandargli le armi, succede la meme chose, pensaci, riflettici, forse ci arrivi pure tu (spes ultima dea).

    Poi non e’ che il dott. Putin c’ha bisogno dell’Europa per far finire la guerra, ritira le truppe in Russia e basta. Perche’ non va il Dibba e gli suggerisce questa idea geniale?

    Ma, supponiamo invece che l’Europa dia retta al Dibba, e lasci l’Ucraina al suo destino, indi per cui il dott. Putin se la prende e la trasforma in una Bielorussia 2 la vendetta.

    Allora, secondo il Dibba, l’Europa e’ a posto? Oppure scatta il conto alla rovescia per la prossima invasione, a scelta tra Lituania, Estonia, Lettonia, Finlandia, dipende da come si alza il dott. Putin la mattina?

    Ma forse lo impedira’ il Dibba con implacabile negoziato perpetuo, mentre il dott. Putin spara le cannonate (te ne sei accorto che i Russi sparano le cannonate e i missili si’? No perche’ tutti sanno che sei un acuto osservatore, non vorrei che ti fosse sfuggito il dettaglio).

    Dibba, ti sei fissato con la pollitica, datti all’ippica, potresti essere un talento naturale.

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    • Sei un classico esempio di ironia mal riposta.
      Perché la usi con sicumera, per sparare concetti inammissibili (leggi “caxxate”) e non pertinenti (leggi “a vanvera”)
      Quindi risulta patetica.

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  5. Lei Sivio dobrebbe messaggiarsi privatamente con paola bl e cosi insieme ( e lontani dalle ns orecchie) stabilire confini ed unita belliche incluse le spese in addebito pro capite .. in un eterno gioco del Risiko .. ( che solitamente finisce per sfinimento dei giocatori!!) Raramente il gioco ha un vincitore :ma solo carrarmatini sfiniti dal sonno e non solo quello della ragione..!

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  6. E’ ovvio, la NATO è stata creata per la guerra.
    Nella guerra girano un sacco di soldi ( anche “senza nome”) e un sacco di traffici non vengono intercettati.
    Qualsivoglia malumore popolare viene silenziato (“C’è la guerra! Sei uno sporco disfattista!”) e i “nominati” regnano ad libitum (“Siamo in stato di emergenza, non si può far cadere il governo…!”).
    In guerra, come abbiamo ben toccato con mano nel nostro dopoguerra, si regolano molti conti “personali” e molte faide famigliari; mi piacerebbe conoscere la “genesi” di molti dei morti in Ucraina: certamente molti “privati” e organizzazioni criminali e mafiose approfitteranno della situazione…
    Devo continuare?

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  7. “Era però altrettanto chiaro che un incremento generalizzato del benessere avrebbe avuto come effetto indesiderato la distruzione di una società organizzata gerarchicamente… Era possibile, naturalmente, immaginare una società in cui la ricchezza, intesa come possesso di beni personali e di lusso, venisse distribuita equamente, e nello stesso tempo il potere restasse nelle mani di una minuscola casta privilegiata, ma nella pratica una società del genere non avrebbe potuto rimanere stabile. Se, infatti, il benessere e la sicurezza fossero divenuti un bene comune, la massima parte delle persone che di norma sono come immobilizzate dalla povertà si sarebbero alfabetizzate, apprendendo così a pensare autonomamente; e una volta che questo fosse successo, avrebbero compreso prima o poi che la minoranza privilegiata non aveva alcuna funzione e l’avrebbero spazzata via. Sul lungo termine, una società gerarchizzata poteva aversi solo basandosi sulla povertà e sull’ignoranza. Ritornare al passato agricolo, come avevano auspicato alcuni pensatori all’inizio del XX secolo, era una soluzione impraticabile. Cozzava infatti contro quella tendenza alla meccanizzazione divenuta pressoché istintiva in quasi tutto il mondo; inoltre, tutti i paesi che non si fossero sviluppati industrialmente sarebbero rimasti indifesi da un punto di vista militare e destinati a essere dominati, direttamente o indirettamente, dai paesi rivali… Il problema era come riuscire a far girare le ruote dell’industria senza incrementare la ricchezza reale del mondo. I beni di consumo dovevano essere prodotti, ma non distribuiti. E in effetti l’unico modo per raggiungere un simile obiettivo era uno stato di guerra perenne… In linea di principio, lo sforzo bellico è pianificato in modo da divorare ogni bene eccedente i bisogni fondamentali della popolazione. In effetti i bisogni della popolazione sono costantemente sottovalutati, con la conseguenza che vi è una carenza cronica di una buona metà dei beni necessari, ma a ciò si guarda come a un vantaggio. È frutto di un preciso progetto politico mantenere anche i gruppi sociali privilegiati in un regime prossimo alla ristrettezza, perché una condizione di penuria generalizzata rafforza l’importanza dei piccoli privilegi, accentuando così le differenze fra un gruppo e l’altro… L’atmosfera sociale è quella di una città in stato d’assedio, in cui il possesso di un pezzo di carne equina fa la differenza tra la ricchezza e la povertà. Nello stesso tempo, la consapevolezza di essere in guerra, e quindi in pericolo, fa sì che la concentrazione di tutto il potere nelle mani di una piccola casta sembri l’unica e inevitabile condizione per poter sopravvivere.” (Orwell, 1984)

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