Nelle scorse ore Italia e Germania avevano ricevuto rassicurazioni sul pagamento in euro, smentite adesso dalla decisione del presidente russo

(Giada Ferraglioni – open.online) – Il presidente Vladimir Putin ha firmato il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti «Paesi ostili» per il pagamento in rubli. Nonostante le rassicurazioni date all’Ue nelle scorse ore, la Russia sospenderà i contratti attivi qualora gli acquirenti non pagheranno in rubli aprendo conti speciali per il cambio di valuta estera. Italia e Germania avevano affermato di aver ricevuto garanzie da Putin sugli acquisti europei in euro. A dare notizia del passo indietro è stato lo stesso leader russo, spiegando che le nuove regole entreranno in vigore da domani, primo aprile. Secondo quanto riporta la Tass, Putin ha sottolineato che il pagamento del gas in rubli «è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia».

Il decreto

Il decreto «Procedura speciale per l’adempimento da parte degli acquirenti stranieri rispetto agli obblighi nei confronti dei fornitori russi di gas naturale» stabilisce che, a partire dal 1 aprile 2022:

  • «il pagamento per la fornitura di gas naturale allo stato gassoso (di seguito denominato gas naturale) da residenti che svolgono attività economica estera […] è espresso in rubli se la fornitura di gas naturale è effettuata a Stati esteri che commettono azioni ostili nei confronti della Federazione Russa, di persone giuridiche e persone fisiche russe»;
  • «l’ulteriore fornitura di gas naturale da parte di un fornitore russo a soggetti stranieri […] è vietata se, il scaduto il termine per il pagamento del gas fornito ai sensi del presente contratto, il pagamento da parte di un acquirente estero non è stato effettuato o è effettuato in valuta estera, e (o) non per intero, e (o) su un conto presso una banca non autorizzata e tale consegna viene effettuata a stati stranieri che commettono azioni ostili nei confronti della Federazione Russa, persone giuridiche russe e individui».
  • «La società per azioni “Gazprombank”, che ai fini del presente decreto è una banca autorizzata, apre, sulla base delle richieste di acquirenti esteri, conti speciali in rubli di tipo “K” e conti in valuta speciale di tipo “K” per i pagamenti del gas naturale fornito».

Le reazioni occidentali

Alla notizia, Francia e Germania si sono dette pronte a tagliare le forniture russe qualora la Russia decidesse di bloccare le forniture di gas. Potrebbe esserci – ha detto il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire – una situazione in cui domani, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando. Il cancelliere tedesco resta fermo sulla necessità di continuare a pagare in euro: «Abbiamo guardato i contratti, c’è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così. Le imprese potranno pagare, vorranno pagare e pagheranno in euro».