
(Paolo Baroni – La Stampa) – Per milioni di italiani si riaffaccia l’ incubo delle cartelle esattoriali e, come sempre, riparte il solito valzer: l’ opposizione che spara a zero contro il governo, e la maggioranza che traccheggia, riflette (i 5 Stelle da settimane parlano di una rottamazione quater) e si prepara «forse» a intervenire, «se ci sono le risorse, «magari più avanti, vedremo» come si continua a ripetere.
È vero che è già stata prevista la possibilità di rateizzare gli importi, ma è chiaro che a molti (autonomi, commercianti, cassintegrati, ecc) non basta. Perché non ce la farebbero comunque.
Un nuovo rinvio delle scadenze poteva essere inserito nella legge di Bilancio ma ci si è limitati a concedere sino a fine 2021 solo per le zone terremotate, trascurando il fatto che ad essere terremotati, dal punto di vista economico, oggi è quasi tutta Italia e quindi è inutile procedere a piccoli passi: serve una proroga lunga, serve un intervento risolutivo per togliere a tutti gli interessati almeno questo pensiero.
Mo’ s’é scietato a chisto…
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Uccaz! Era per Veneziani!
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