I blocchi della circolazione ferroviaria diventano un caso politico. Schlein: “Interessato solo al suo spostamento al Viminale”. Conte: “Pensi a ferrovie non a Musk”. Il sarcasmo di Renzi: “È tornato al ministero”. La replica della Lega: “Attacchi vergognosi e pretestuosi, lavora 14 ore al giorno”

Matteo Salvini a Madonna di Campiglio

(di Stefano Baldolini – repubblica.it) – Diventano un caso politico i treni sospesi al Nord per un presunto guasto alla linea elettrica nel nodo di Milano. Con le opposizioni che non perdono tempo e mettono nel mirino il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Per il Partito democratico il leghista è “inadeguato”. “Unico spostamento che interessa al ministro è il suo, agli Interni”, aggiunge la segretaria Elly Schlein.

“Pensi alle ferrovie non a Musk”, attacca il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. “Anno nuovo vecchi disagi”, incalza Italia viva, con il suo leader Matteo Renzi che sceglie la strada del sarcasmo: “È tornato al ministero”. Carlo Calenda invece non usa mezzi termini: “Levatecelo dalle scatole il prima possibile”. Di “sciagura per l’Italia” parla il verde Angelo Bonelli.

Il leghista era già finito sotto accusa lo scorso ottobre quando un guasto a Roma provocò oltre 100 treni cancellati e ritardi fino a 4 ore. Con tutte le opposizioni, da Pd a M5S, a chiederne le dimissioni. “Colpa di un chiodo, voglio sapere chi ha sbagliato”, fu la difesa del ministro. In questo caso, a replicare per la Lega è il numero due del Carroccio, Andrea Crippa, che ha definito “vergognosi e pretestuosi” gli attacchi delle opposizioni. “Salvini sta risolvendo problemi ereditati”, la nota dei senatori della Lega in commissione Trasporti. Interviene anche il Mit: “Grave carenza infrastrutture, Salvini sta risolvendo”.

Pd: Salvini inadeguato. Schlein: “Un disastro”

“Con Salvini, anno nuovo vecchi problemi. Oggi ennesima giornata terribile per chi deve mettersi in viaggio in treno in Italia, con circolazione sospesa dalle ore 7.50 per verifiche tecniche alla linea nel nodo di Milano”, sottolineano i deputati Pd Silvia Roggiani Andrea Casu. “Cancellazioni, ritardi, disagi e disservizi per i passeggeri cui viene ‘consigliato di evitare o limitare gli spostamenti in treno e di riprogrammare i viaggi rinviabili’. Non sarebbe più semplice cambiare ministro dei Trasporti?”, concludono.

“Ritardi e cancellazioni anche oggi.Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al Ministero degli Interni. Il peggior ministro dei trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

Renzi: treni in ritardo di un’ora Salvini è tornato al ministero

“I treni da Milano sono bloccati per un guasto e hanno più di un’ora di ritardo. Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al ministero. Il nostro incontro di oggi, allora, inizia alle 12 e non alle 11”. A scriverlo su X è il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi atteso alla kermesse di partito a Firenze.

Incalza anche la senatrice Iv Raffaella Paita: “Inizia il 2025 e le Ferrovie vanno in tilt per i soliti assurdi problemi tecnici. Anno nuovo, vecchi disagi: come in quello precedente, ritardi, stazioni bloccate, passeggeri inferociti, Italia spaccata in due. Salvini, dove sei? Né lui né i vertici di Fs pensano a dimettersi nonostante l’evidente e ripetuta dimostrazione di incapacità”, così la coordinatrice nazionale del partito.

Conte: pensi alle ferrovie non ai satelliti di Musk

“Il Ministro dei Trasporti Salvini forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare. Dovrebbe invece avere lo sguardo ben saldo sulle nostre stazioni ferroviarie: oggi un’altra giornata nera di ritardi dei treni nell’indifferenza più totale. Mentre circa 15 miliardi vengono congelati fra annunci e propaganda sul progetto del Ponte sullo Stretto, vecchio e pieno di criticità, i trasporti per gli italiani sono un inferno quotidiano”. Lo scrive sui social il leader M5S Giuseppe Conte.

Calenda, levateci dalle scatole Salvini il prima possibile

“Quousque tandem abutere, Salvini, patientia nostra? Tradotto ‘levateci dalle scatole Salvini il prima possibile’. Neanche le piaghe d’Egitto!”. Lo scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda dopo in ritardi nel trasporto ferroviario.

Bonelli: una sciagura per l’Italia

“Anche oggi caos e disagi con i treni. Con questo governo cancellazioni e ritardi sono ormai all’ordine del giorno. Mentre il ministro Salvini è impegnato con la costruzione del Ponte sullo Stretto, che costerà agli italiani 14 miliardi di fondi pubblici, il trasporto in questo Paese è letteralmente al collasso. Tutto questo mentre il Fondo nazionale per il trasporto rapido di massa è stato azzerato. Una vergogna. La premier Meloni dovrebbe seriamente pensare di dimissionare Salvini, il peggior ministro dei trasporti di sempre”. Così in una nota Angelo Bonelli, Co-Portavoce di Europa Verde e deputato AVS.

Crippa (Lega): “Attacchi vergognosi e pretestuosi”

“Il guasto ce l’hanno nei loro organigrammi di potere i partiti delle opposizioni che in queste ore stanno attaccando vergognosamente Matteo Salvini per i ritardi e le cancellazioni sulla linea ferroviaria a causa di un guasto, che secondo le prima indicazioni della Polfer, in base ai rilievi tecnici, avrebbe riguardato un danno alla linea aerea che sarebbe stato causato da un treno in partenza, questa mattina, a Milano, poco dopo le 7”. Così il vice-segretario della Lega, Andrea Crippa.

“Il ministro Salvini, ricordo agli incompetenti e disinformati esponenti della sinistra, lavora 14 ore al giorno per efficientare e migliorare le linee non solo ferroviarie ma di qualunque tipo di trasporto si tratti in Italia. Non ci sono mai stati così tanti investimenti e lavori in corso sulle infrastrutture e sul trasporto come da quando Salvini è ministro”.

Lega: “Salvini sta risolvendo problemi ereditati”

“Dopo decenni di investimenti bloccati e di NO, Salvini sta rimettendo in modo l’Italia. Più di 1200 cantieri ferroviari, record di treni in viaggio e passeggeri trasportati ogni giorno. C’è chi fa, e quindi deve risolvere problemi gravi ed ereditati, e chi critica dopo aver fallito o essere stato immobile”. Così i senatori della Lega in Commissione Trasporti a Palazzo Madama a proposito delle polemiche per l’odierno caos treni.

Interviene il Mit

“Decenni di disinteresse, mancati investimenti, NO ideologici: così, oggi, ci ritroviamo in un’Italia con una grave carenza di infrastrutture che spiega i fatti delle ultime ore. Da due anni a questa parte, con Matteo Salvini al Mit, sono stati moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza, soprattutto sulla rete ferroviaria, nonostante burocrazia e scioperi a raffica proclamati dai sindacati di sinistra. Rispetto al 2023, l’anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento di treni in circolazione e passeggeri (+2%): parliamo di ben mezzo miliardo di cittadini a bordo di Frecce, Intercity e Regionali”. Lo scrive il Mit.

In Italia – continua il ministero – ci sono “linee iper-utilizzate (9mila treni al giorno solo su rete Rfi) e che spesso hanno accusato e accusano problemi di vecchiaia. Non a caso Fs ha ufficializzato un piano da 100 miliardi (molti per manutenzione) e sono attivi più di 1.200 cantieri, con interventi attesi da decenni come quello di Firenze dal valore di 2,7 miliardi. Il primo progetto risale addirittura agli anni Novanta. Solo ora c’è la piena determinazione a superare un imbuto che rischia di ingolfare la circolazione: il problema non è mai stato preso di petto, nemmeno quando un premier fiorentino raccolse le deleghe del Mit”.

“Il ministro Salvini è fermamente intenzionato a migliorare la circolazione ferroviaria, rendendo l’Italia più moderna e connessa: nel 2025 i nuovi treni in circolazione saranno 875. E nei prossimi mesi sono attesi altri 46 convogli Frecciarossa freschi di fabbrica. E ancora: verranno fatte le Olimpiadi Milano-Cortina a cui molti non credevano. Verrà riformato il sistema autostradale. Sarà realtà il collegamento tra Calabria e Sicilia. D’altronde, a sinistra non credevano neppure nel Mose o nella ricostruzione record del Ponte Morandi, crollato per mancata manutenzione di cui la sinistra, compresi i suoi premier e i suoi ministri, non si era accorta”, conclude il Mit.