
(di Michele Serra – repubblica.it) – Quanto vale una lettera di biasimo, con accuse di indegnità scientifica, firmata da 75 (settantacinque) Nobel? Per uno come me, che ha un certo rispetto per le competenze e i saperi, vale parecchio, e leva autorevolezza e credito al bersaglio di quegli scienziati: che è Robert Kennedy jr, indicato da Trump come il nuovo capo della sanità americana.
Ma vale molto, paradossalmente perfino di più, per lo stesso Kennedy: perché per lui, e per i suoi non pochi seguaci, è la prova provata che “la casta” lo teme e lo odia, così come teme e odia tutti gli spiriti brillanti, e i genii autoconvocati, che smascherano le bugie della scienza “ufficiale”. È un circolo vizioso: più gli scienziati dicono “quello non ha alcun titolo per parlare, non ha alcun credito scientifico”, più il tipo bizzarro di turno si sente ammantato dell’aura dei grandi eretici, degli svelatori della corruttela del potere, di quelli che cantano “fuori da coro”, e pazienza se capita che il coro sia perfettamente intonato, loro no.
In questa cornice diventa sempre più difficile concentrarsi sul quadro. E il quadro è, nel caso specifico, che Kennedy ha sostenuto non esserci alcun nesso tra il virus Hiv e l’Aids (che è come dire che non c’è alcun nesso tra le arance e la marmellata di arance); che il coronavirus colpisce alcuni gruppi etnici più di altri, tesi con zero prove scientifiche; che molte campagne vaccinali non hanno alcun fondamento medico e sono solo speculazioni di Big Pharma. E così via, lungo una china che i 75 Nobel definiscono, secondo me giustamente, “attacchi politici alla scienza”. Se Kennedy sarà confermato in quel ruolo, l’attacco politico alla scienza sarà stato vittorioso. Come un assalto a Capitol Hill che ha avuto l’esito di sgomberare per sempre il Parlamento.
Forse Serra ignora che ci sono scienziati (dichiarazione di Great Barrington) che hanno detto che il covid era meglio affrontarlo in un altro modo.
E’ anche vero che chi è cresciuto con l’idea che il capo ha sempre ragione mica lo cambi. Se a Serra 75 nobel 75 gli dicono di gettarsi nel cerchio di fuoco che è tutta salute lui si getta nel cerchio di fuoco dopo aver dato dei nocerchiofuochisti ai tipi bizzarri che hanno qualche dubbio.
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“ci sono scienziati” (dichiarazione di Great Barrington)“
3 professori/scienziati su quanti nel mondo?
“che hanno detto che il covid era meglio affrontarlo in un altro modo“
E’ vero che hanno detto che, SECONDO LORO, sarebbe stato meglio affrontarlo in un altro modo ma, se non ricordo male, 80 scienziati scrissero su Lancet contro tale tesi.
Quello che mi sfugge è cosa dovrebbe dimostrare sto fatto. Forse non lo sai, ma niente o quasi trova d’accordo il 100% degli scienziati di tutto il mondo.
Su qualsiasi argomento di medicina/scienza ci sarà almeno uno scienziato nel mondo che la penserà diversamente dai suoi colleghi. E’ una cosa normale.
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Invece logica comanda che è più ragionato credere a un pinco pallino che a 75premi nobel75
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Serra naturalmente, da quel reazionario benpensante che è, non tollera che il sistema sia messo in discussione.
Ad ogni modo, se per caso qualcuno se ne ricordasse ancora, c’era un certo Montagner che non era proprio d’accordo con tante questioni sull’origine del Sars-CoV-2 insinuando che fosse artificiale.
Giusto o sbagliato parliamo di uno stimato premio Nobel, specie se Serra ricorda il virus HIV.
Però quando dicono le cose che fanno comodo sono in 1a pagina, sennò sono insulti e pernacchie, vedi anche Papa Francesco che parla di Pace in Ucraina.
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