
(di Massimo Gramellini – corriere.it) – Giorgia Meloni ha visitato la mostra su Tolkien vestita di bianco dalla testa ai piedi come Galadriel, la tosta dama elfica del «Signore degli Anelli». Mi piace pensare che anche Michela Murgia, altra tolkeniana di ferro, si sarebbe presentata allo stesso modo. I capolavori dell’anima uniscono ciò che la partigianeria dei cervelli divide. Il fatto che, per motivi misteriosi o forse fin troppo evidenti, la sinistra pseudo-colta abbia spesso disdegnato la saga spirituale di Tolkien non autorizza il governo ad appropriarsene, ma neanche l’opposizione a considerarla con sospetto o con sufficienza, né a vivere come un sopruso di regime la decisione di dedicare una mostra al suo creatore (benché rimanga bizzarra l’idea di allestirla alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
Il culto delle piccole comunità, la condanna della società di massa, del comunismo e del capitalismo: in Tolkien ogni lettore trova ciò che vuole e ogni politico ciò che gli fa comodo. Ma la lezione modernissima di quel grande antimodernista sfugge alle lenti dell’ideologia. «Il Signore degli Anelli» è infatti l’unica avventura in cui gli eroi — gli hobbit Sam e Frodo — non rischiano la vita per conquistare un tesoro, ma per andarlo a buttare. L’Anello è l’ego — la brama di possesso e di potere — ed è solo sacrificandolo che si diventa liberi. Ricordarlo a un’umanità che si accoltella per un telefonino non è un messaggio di parte, ma un segnale d’allarme talmente forte che non lo ascolta nessuno.
Giorgia Meloni al convegno Federmanager ha rilasciato questa dichiarazione:
L’unico strumento valido per l’ascensore sociale, ha ribadito Meloni, è proprio il merito: il compito dello Stato è quello di garantire pari possibilità per tutti al punto di partenza, quel che succede dopo dev’essere solo frutto del lavoro del singolo. È in capo a ogni cittadino la responsabilità di “dimostrare quanto valga, spetta cioè a ognuno di noi decidere quale sia il nostro punto di arrivo”. Questa è la “rivoluzione del merito, un cambiamento del quale abbiamo gettato le basi in questo primo anno di governo, che sarà la nostra bussola a partire dalla scuola, dall’investimento nelle competenze”.
In considerazione dei suoi “meriti” e di coloro dei quali si è circondata, ritengo le andrebbe conferito il titolo di “FACCIA DA CULO 2023”.
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ma anche prima e dopo
lei che spaccia la scuola alberghiera per: Diploma di maturità linguistica
oppure la baby e dog sitter per giornalista
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E persino l’altezza di 1,63, contro non più di 1,50!
Cioè, questa MENTE anche sulle cose più EVIDENTI! Pinocchia.🤥
Ps ormai, quando, abituati a vedermi con scarpe rasoterra, mi chiedono:”…ma quanto sei alta?” (1,65, ma con un tacco svetto), ormai rispondo: “solo 2 cm più di Gioggia! ”
🤭Prrrrrrrrrrrr….!!!!
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1,50?😵💫Azz è più bassa di me
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A Gaza l’esercito israeliano
fa saltare in aria il Parlamento.
Non so, adesso magari
Netanyahu potrebbe prestarci
qualcuno già pratico
W W W. FO R U M . S P I N OZ A . I T
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Ahahah🤣😆🤣😆🤣😆🤣😆🤣😃👍🏻
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