“L’esclusiva collezione zaini esercito per sentirsi sempre in missione”, è lo slogan che si legge in una storia pubblicata dal profilo @giochitaliani.store
(di Luigi Lupo – true-news.it) – La febbre Vannacci contagia Giochi Preziosi. La famosa azienda di giocattoli e articoli per ragazzi ha lanciato una linea di zaini in partnership con l’esercito italiano. “L’esclusiva collezione zaini esercito per sentirsi sempre in missione“, è lo slogan che si legge in una storia pubblicata dal profilo @giochitaliani.store. Accompagnato dall’ironica “Tutti sull’attenti“. Lo spot è stato subito ripreso sui social dove stanno fioccando le polemiche.
Giochi Preziosi e Esercito: le tre tipologie di zaino
Per i bambini pronti ad andare a scuola come se fossero in missione, ci sono ben tre tipologie: una dedicata agli Alpini, l’altra alla Folgore e la terza, in generale, all’esercito. Insomma, ce n’è per ogni corpo dell’esercito.
I commenti sui social
Tra i commenti, monta l’indignazione. Scrive un utente su Twitter: “La banalizzazione della guerra e del militarismo: lanciare una collezione di zaini per la scuola dell’esercito, «per sentirsi sempre in missione». Da bambini”. C’è anche chi la prende con sarcasmo: “Con quello degli alpini in omaggio il “manuale del bravo molestatore”.
Potere al Popolo: “Se siamo nell’Italia del 2023, si può arrivare ad accostare istruzione, scuola, giocattoli e guerra!”
Dura la reazione di Potere al Popolo che su Facebook scrive: “Cosa dovrebbe insegnare la scuola? Quali valori dovrebbe trasmettere?
Cosa ci aspettiamo da un marchio che vende giocattoli per bambini? Se siamo nell’Italia del 2023, si può arrivare ad accostare istruzione, scuola, giocattoli e guerra! E così Giochi Preziosi ha ben pensato non solo di vendere zaini militari (la pensata arriva direttamente dalle nostre Forze Armate), ma di esaltare la cosa per far apparire la guerra come una cosa divertente ai bambini”.
Se vuoi portare una popolazione alla guerra devi iniziare a lavorartela decenni prima, con una propaganda militare che inizia appunto dalle scuole.
Quando i ragazzini che a scuola sentivano esaltare la guerra diventano adulti, gli sembrerà naturale e bello potersi arruolare e andare a sparare al fronte, per la gloria e per uccidere i mostri.
In Ucraina hanno fatto così (ci sono video molto interessanti in proposito), senza lasciare nulla al caso: li hanno educati ad odiare i russi già dall’asilo, con le canzoncine e i disegnini, e ad amare la guerra, e ora hanno avuto una popolazione intera che ha accettato di sostenere questa guerra suicida.
Dopo un anno e mezzo sotto le bombe però la potenza della realtà ha cancellato in parte la spinta della propaganda ricevuta per decenni, e ora i ragazzi e gli uomini non vorrebbero più andare a fare da carne da cannone al fronte, per cui il morale e l’efficacia dell’esercito ucraino si sfaldano, non prima però di aver perduto centinaia di migliaia di vite innocenti.
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Sul sito giochi preziosi non c’è traccia, il mio piccolo cuore spera che sia una bufala…
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