Che fine ha fatto il sovranismo?

(di Marcello Veneziani) – Ma dove è finito il sovranismo? Era diventata la parola chiave per indicare la destra antiglobal, postnazionalista e per distinguerla dal trasversale populismo. Le destre sociali e nazionali se ne erano innamorate, e con loro i movimenti identitari, come da noi la Lega. Era una grande promessa, non solo europea, di un clima che stava cambiando. Veniva per la prima volta messo in discussione il dogma politico della globalizzazione. L’arrivo di un outsider come Donald Trump alla Casa Bianca, della Brexit in Gran Bretagna, il successo di Le Pen in Francia, di Salvini e poi della Meloni in Italia, l’affermazione popolare in Ungheria e in Polonia, i successi in Austria e nel nord Europa, lasciavano netta l’impressione che qualcosa stesse cambiando. E che la democrazia, la politica, stesse tornando nuovamente “contendibile”; ovvero non era già scritto il percorso del futuro, qualcosa avrebbe rimesso in discussione l’Europa malata, l’invadenza americana, gli assetti globali. Dall’est, seppure in forma di autocrazia, qualcosa di nuovo e d’antico si vedeva nella Russia di Putin…E dall’India alle Filippine, al Brasile qualcosa stava cambiando. I giochi sembravano riaperti.

Poi venne la pandemia, il lockdown, l’emergenza sanitaria. E dopo venne l’emergenza guerra, Putin passò dalla parte del torto e si fece invasore; poi l’emergenza economica, e quella ambientale. Il quadro mondiale fu stravolto, forse c’è stata un’inavvertita restaurazione, comunque si è spezzata una linea alternativa di sviluppo. Caddero a una a una le speranze, o semplicemente rientrarono nella normo-globalità.

In questo quadro mutato, più di recente, una leader e un partito che si definivano sovranisti, o che comunque agitavano temi incentrati sulla sovranità nazionale, andò al governo nel nostro paese.

Ma il sovranismo nel frattempo è sparito, già nel lessico politico. Non si usa più, da nessuna parte, o quasi. Chi l’ha sostituito? Lo dicevamo: l’emergenza.

Le parole vanno e vengono, è inutile attaccarsi alle bucce e alle definizioni, è nocivo arroccarsi sulle ideologie; però i temi di fondo che riguardano la sovranità restano in piedi, urgenti e inevasi. La sovranità allude alla forma politica, al territorio, agli Stati sovrani. C’è la sovranità popolare che si esprime tramite la democrazia; c’è la sovranità nazionale che si esprime attraverso l’indipendenza territoriale e la salvaguardia dei confini; c’è la sovranità politica rispetto al dominio dell’economia e della finanza, della tecnocrazia e della burocrazia; c’è la sovranità economica che indica l’autonomia del sistema paese dai poteri economici sovranazionali; c’è la sovranità identitaria, che riguarda le tradizioni e la coesione sociale dei popoli…

La sovranità è decisione e partecipazione, è autorità e consenso; non può mai essere assoluta, ma ha già in se stessa i suoi limiti e i suoi argini da cui non può esondare. Come è fondamentale la divisione tra i poteri – legislativo giudiziario ed esecutivo – così la sovranità si esercita nella dialettica tra la sovranità politico-economica, nazionale e popolare; l’una pone limiti all’altra. La fonte di legittimazione della sovranità proviene da tre fonti diversi: l’esperienza, la competenza e la maggioranza. L’esperienza è la storia di un popolo, la cultura di una società, la tradizioni, gli usi, il comune sentire, le sue leggi non scritte; la competenza è la qualità delle classi dirigenti e attiene alla responsabilità di chi assume la guida di uno stato e di una comunità; la maggioranza è la volontà prevalente espressa liberamente tramite un voto universale. Si governa a partire da queste tre fonti di legittimazione: il miglior governo è quello in cui le fonti convergono o quantomeno un buon governo è quando non divergono; ovvero quando la legittimazione a esercitare la sovranità è tratta preferibilmente da due delle tre fonti, o al limite da una ma non viene negata dalle altre due.

Che ne è di tutto questo? Ci sono casi ed esempi confortanti, ci sono momenti o aspetti in cui riaffiora un conato di sovranità, e poi ci sono tante bandierine su risvolti secondari se non marginali che sono usate come un risarcimento simbolico. Ma la sovranità vive un momento piuttosto critico, in Italia, in Europa, in Occidente.

In Europa l’unica sovranità spesso citata e ancora vigente, è il Debito Sovrano; ma ha il significato opposto a quello di sovranità, perché è piuttosto l’arma per tenere sotto scacco i popoli e gli Stati, con le loro economie. Il debito è sovrano, ma lo stato, il popolo, la nazione ne sono sudditi. L’impossibile autarchia degli Stati, l’interdipendenza dei sistemi economici, tecnologici e militari, l’egemonia delle superpotenze o i vincoli imposti dai poteri transnazionali, rendono difficile, se non impraticabile, la sovranità. Sarebbe bello pensare invece a uno Stato sovrano in casa nostra e in ambito internazionale partecipe di una sovranità continentale, europea. In grado cioè di trattare con le altre potenze del mondo e di garantire un’indipendenza di diritto e di fatto ai popoli che la compongono.

Ma non solo è lontana dalla realtà che viviamo; ma è remota pure l’intenzione di fondarla, non si vedono i soggetti in grado di proporla e di portarla avanti. Dunque non è solo irreale allo stato attuale, ma è anche improponibile allo stato potenziale.

A quale delle sovranità prima indicate ci riferiamo? Non a una o all’altra ma alla sovranità tout court, perché non è possibile avere – per dire – una sovranità nazionale senza una sovranità popolare, o una vera sovranità politica senza sovranità economica. Così ci resta solo la retorica della sovranità. Se usciamo dal regno delle apparenze, la sovranità diventa solo la sovrastruttura retorica del nudo potere di un’oligarchia e una cappa di poteri che non derivano da nessuna delle fonti di legittimazione prima indicate. Un potere come establishment, come assetto non deciso né controllato da un esercizio trasparente di sovranità, senza alternanza o ricambi, che non risponde a un popolo, una nazione, uno stato, una cultura e una tradizione. Quanto può sopravvivere una società senza sovranità?

22 replies

  1. Ma il body shaming è da condannarsi solo quando riguarda la “sinistra”? Si continua a fare opposizione in questo modo? Vogliamo la Destra al Governo per decenni?
    TRa l’ altro in questo caso è un clamoroso autogol: tra Meloni e Schlein, per quanto la bionda non sia certo una fata, l’ altra…
    Ache dopo il costosissimo e pubblicizzato ( siamo di “sinistra”, di immagine ci occupiamo, no?) restauro…
    Insomma, col bodyshaming lascierei perdere: non conviene, si rischia, oltre a non essere credibili neppure col politicamente corretto ( che a quanto pare riguarda solo i nostri), l’ ennesimo autogol.

    Ma a pensarci bene forse la Destra al governo conviene: sui fondamentali ( guerra, immigrazione, armi,…) non possiamo farci niente: le decisioni competono agliu US. Riguardo l’ evasione fiscale, i controlli, la Sanità pubblica, la scuola, la mafia, la sicurezza, la polarizzazione delle ricchezze, la svendita di quei pochi “gioielli” rimasti… la “sinistra” non ha mai fatto alcunchè e si continua nel medesimo modo, quindi tutto bene per tutti. Tra l’ altro siamo in un momento difficilissimo quindi dare la colpa di tutto alla Destra che è lì da pochi mesi, conviene.
    Meglio continuare ad affannarsi riguardo i “diritti” , le vignette, i personaggi TV. Sperando che alla prossima elezione basti riesumare la Sardine e cantare in piazza Bella Ciao. E cambiare l’ etichetta all’ ennesima ignavia, all’ ennesima incuria, all’ ennesima spartizione di poltrone e poteri nel sottobosco.

    "Mi piace"

      • Magari cominciare a pensare che si può fare a meno di Destra e di Sinistra?
        In fondo quando il Movimento si è proposto come tale – cioè né di destra né di sinistra, e lo dichiarava fino allo sfinimento mettendolo nero su bianco attraverso il programma – ha fatto un pieno insperato di voti. Poi ha resuscitato il PD, e…
        Evidentemente ci sono un sacco di italiani che di fare i capponi di Renzo non ce la fanno più. E si esprimono chiaramente con l’astensione.

        "Mi piace"

      • …Chiedo per Maristella: ma in soldoni, che cz vuole (semicit.) la Badessa da Carolina? Che lasci il blog per la seconda volta?

        "Mi piace"

  2. Carol, non ti ho mai vista difendere dal bodyshaming la Schlein “Pippo Franco con la gonna”, anzi… “difendi” la Meloni INDICANDOCI nella Schlein una degna sostituta, ché, nel confronto, quella sì che meriterebbe… eppure la tizia non si trucca, non va dal parrucchiere, non merita di essere sme3data perché dichiara altezza che non ha, titoli di studio e altre menzogne varie…
    Difendi sempre, SOLO, questi qui… come qualcun altro a cui, evidentemente, secca, come a te, dichiarare di essere intimamente destro, ma ne ha tutto il comportamento VESSATORIO, non sapendo riconoscere la semplice democratica interlocuzione dalle sue ossessive persecuzioni.
    Sembra che il “vecchio m5s” vi desse conforto solo per quello, perché pur AVENDO, ed avendo MANTENUTO, gli STESSI VALORI PROGRESSISTI, allora non li dichiarava.
    Un po’ come voi.. Io non ho mai conosciuto uno di sinistra che si vergognava di esserlo, ma se tanti di quelli di destra se ne vergognano, perché lo sono?
    Tu dici che non esistono valori di sinistra e di destra?
    Beh, ti assicuro che non solo esistono da sempre, ma se ne riconosce il profumo…e lo riconosci anche tu, quel profumo, altrimenti, almeno per caso, qualcosa di vicino alla sinistra capiterebbe anche a te di dirla.

    Piace a 1 persona

    • “Difendi sempre, SOLO, questi qui… come qualcun altro a cui, evidentemente, secca, come a te, dichiarare di essere intimamente destro…”.

      Ma lo decidi inapellabilmente tu chi ha le mutande color nero con l’effige del DVCE e chi no? E quando fosse come tu dici, per quale motivo dovrebbe essere SECCANTE dichiararsi di destra?

      Sgonfiati, BUFF0N4!

      "Mi piace"

    • Vede Anail ( la Schlein non va da parrucchiere? Scherziamo? Il problema è che c’è poco da fare…)
      ci sono genitori che difendono i propri figli a spada tratta, che qualunque cosa combinino , anche la più grave, è sempre colpa della maestra, dei compagni, della società, del cellulare….ecc…

      Ci sono altri, invece, a cui non importa cosa facciano gli altri, ma che tentano in ogni modo di fare riflettere i propri figli e insegnano loro a prendersi le proprie responsabilità, perché solo così potranno crescere.
      Ogni volta che lo sentono dire: “Il mio compagno ha fatto questo, quell’altro ha detto così…” anziché buttarci un carico e seguirlo nella riprovazione nei confronti dell’estraneo gli dicono: ” E tu? Ti sei comportato meglio? Cosa hai fatto tu per evitare quella situazione, per risolvere…?”

      Io penso di essere stata un genitore del secondo tipo, e mi è andata bene. Non mi interessa cosa fanno gli altri, ma cosa fanno (;o meglio, cosa non fanno o non hanno fatto) i miei.
      Ogni volta che sento una critica- per lo più ridicola- al Governo, mi viene automatico pensare: cosa hanno fatto quelli di prima per portarci a questa situazione? Possono in tutta coscienza criticare? Cosa si può fare, concretamente, per modificare le cose? Perché ora hanno tante idee e fino a pochi mesi fa… Se gli italiani hanno votato a Destra, avremo o no qualche responsabilità o la chiudiamo felice di che sono tutti sporchi fascisti? Possibile che chi non la pensa come me debba essere insultato con ” fascista” e ” razzista” ogni volta che apre bocca?

      Io penso sia questione di carattere, o si è in un modo o si è nell’altro. Del resto, mi scusi, potrei fare lo stesso appunto a lei: possibile che la Destra faccia tutto e solo male? Immagino di sì…

      Piace a 1 persona

      • Chi ti ha dato della fascista o della razzista? Chi ti ha detto che la destra (una sana destra liberale che purtroppo in Italia non è rappresentata) faccia solo male?
        Mi sa che è il TUO sottopensiero, magari con qualche “aiutino” da parte di chi si ficca sempre in mezzo ad aizzare, grazie ai suoi particolari problemi irrisolti e al suo rancore esistenziale. Contagioso, eh?
        Mi hai fatto discorsi che non hanno nesso con ciò che io ti ho scritto, ma, con la frecciatina maligna che stranamente colpisce la Schlein (che sì, non è andata dal parrucchiere, perché io l’ho vista con un bel taglio con frangia…ed era carina), ma mai la nana che SI SPACCIA per alta, non fai che confermare che il bodyshaming lo fai anche tu, eccome, e molto meno DIVERTENTE di quello che ha fatto unoerre (ciao, Tony!).
        Perché quello era: divertente in sé e niente affatto più feroce del tuo.

        "Mi piace"

      • “Chi ti ha dato della fascista o della razzista?”

        “Anail
        2 aprile 2023 alle 21:21

        Non hai alcun orientamento… TU!?!🤦🏻‍♀️😆🤣😂
        Ti assicuro che ce l’hai ECCOME.
        Quelli che ancora rimpiangono il m5s di Casaleggio, perché non era né di dx né di sx, erano di destra.
        Sono stati più onesti intellettualmente quando hanno preso la via del loro partito naturale, riconoscendo lo “stile” del loro capitano, nel Conte1, il tuo governo preferito.
        Sei arrivata persino a non ammettere che sia caduto per causa di Salvini, che voleva raccogliere, con nuove elezioni, il tesoretto di voti, fregando il m5s!
        Diciamo che:
        Se uno non è razzista, MA… è razzista.
        Se uno non è fascista, MA… è fascista.
        Se uno non è omofobo, MA… è omofobo.
        C’è sempre un “ma”, a svelare la realtà.
        Credi forse di essere politicamente “fluida”? 😆Semplicemente non ammetti quello che traspare da ogni tuo post. Essere di destra o di sinistra non è una scelta, o lo si è o non lo si è, in modo naturale. Magari dipende dalle esperienze, chissà…ma risuona dentro e informa ogni sfera dell’esistenza.
        Nel tuo caso è proprio MOLTO EVIDENTE, sia nei temi, sia nel modo di affrontarli, che nell’accanimento verso alcuni temi e contro alcune parti politiche.
        Tu credi di essere “libera”… ti stai solo mentendo.
        Oh, caxxi tuoi, ma non raccontarcela continuamente, perché, per chi non se la beve, è estremamente fastidioso leggere i tuoi continui endorsement, mascherati da “rispetto per le istituzioni”, verso queste assolute m3rd3, checché tu voglia dirne, e le tue continue lamentele verso coloro per cui non hai neanche VOTATO, quindi non puoi neanche affermare che è peggio per noi che non abbiaMO vinto.
        Anzi ci ricordi che potremo parlare solo SE un domani vinciAMO, come se avessi MAI contribuito ad aiutarci nell’impresa!
        Fai una cosa, non usare il NOI, che non ti compete.
        Tutto ciò al netto di tutti i tuoi soliti arabeschi, con cui te la canti e te la suoni per convincere forse te stessa, ma che non “attaccano” con chi, le idee, le ha ben chiare.”.

        Ecco, come al solito hai travisato quello che la Badessa voleva dire (anch’io c’ero cascato, fascio e tutto…) e te ne sei andata dal blog in base ad uno spiacevolissimo, non si sa quanto involontario, equivoco: chiedi scusa subito alla Badessa, Carolina, e non farlo più!

        "Mi piace"

  3. Quindi aver scritto quelle frasi che girano come Meme, significa aver detto che LEI è fascista e razzista: A N A L F A B E T A
    (di andata e ritorno).

    "Mi piace"

    • Ps Quindi, secondo questa “logica”, le avrei dato anche dell’omofoba… 😆🤣😂
      Che essere MALVAGIO, vive per mettere zizzania…perché solo zizzania c’è, in quel cervello bacato.

      "Mi piace"

      • Sei talmente piena di te stessa, ovvero di 💩, che ti autosmerdi da sola.

        Ovvio, ho dovuto pubblicare tutto il tuo bel complimento a Carolina per non interrompere il senso di rispetto che trasuda dal tuo alto lai, ma la frase significativa che la dice lunga su quanto giochi sporco coi pensieri puliti degli altri è questa:

        “Tu credi di essere “libera”… ti stai solo mentendo. Oh, caxxi tuoi, ma non raccontarcela continuamente, perché, per chi non se la beve, è estremamente fastidioso leggere i tuoi continui endorsement, mascherati da “rispetto per le istituzioni”, verso queste assolute m3rd3…”

        Ma: “Chi ti ha dato della fascista…?” Eh, già: noi siamo dei poveri A N A L F A B E T I che vedono fantasmi.

        "Mi piace"

      • “Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci” (cit)… e tu capisci davvero molto poco, in genere.
        Non ho dato a lei della fascista, ma della “destra”.
        Invece A TE ho dato, senza infingimenti, del MALVAGIO… e lo ribadisco.

        Urge reiterare: tu devi farti curare…e piantarla di rompere i cabasisi con le tue manovre aizzanti.
        Hai seri, veramente SERI problemi.

        "Mi piace"