Lucarelli difende Natangelo e l’Odg si risveglia: la giornalista convocata per rispondere di fatti risalenti a tre anni fa. Le coincidenze non sono mai casuali, vanno interpretate”, ha detto qualcuno. E quindi mi tocca […]

(DI SELVAGGIA LUCARELLI – ilfattoquotidiano.it) – Le coincidenze non sono mai casuali, vanno interpretate”, ha detto qualcuno. E quindi mi tocca raccontarvi una storia di inconsueta sincronicità tra due fatti che sono scollegati o magicamente collegati, a seconda dell’interpretazione del lettore. Tre settimane fa, a seguito delle dichiarazioni del ministro Lollobrigida sul pericolo di sostituzione etnica, il Fatto ha pubblicato l’ormai celebre vignetta di Natangelo che tanto ha indignato la sensibilità di politici e giornalisti. Questi giganti del pensiero hanno ritenuto che il bersaglio della satira fosse la sorella di Giorgia Meloni e non il cognato, ma fin qui tutto normale. Quando al governo c’è la famiglia Forrester in cui tutti sono in qualche modo incrociati tra di loro come i lupi delle Ande, è evidente che la trama di Beautiful diventi troppo intricata per lo spettatore medio.
Io, naturalmente, in quei giorni difendo pubblicamente la vignetta. Il 9 maggio, sul Fatto, esce notizia della imminente convocazione di Mario Natangelo presso il Consiglio di Disciplina Territoriale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Da cosa debba difendersi Natangelo non s’è capito, forse i colori della sua vignetta non tengono conto dell’armocromia. Comunque, appresa la notizia, quello stesso giorno twitto: “Tutto questo è semplicemente vergognoso” e, qualche ora dopo: “Vedo che tutti i giornalisti che sono andati avanti giorni a stracciarsi le vesti per la vignetta di Natangelo chiarendo però che “libero di farla, noi di dire che è brutta”, ora tacciono di fronte alla convocazione e al procedimento disciplinare da parte dell’Odg. Dunque non erano neppure troppo convinti che fosse libero di farla, quella vignetta, altrimenti ora lo difenderebbero, anziché stare muti”. I tweet ricevono migliaia di like e interazioni. La mattina dopo, il 10 maggio, a Gaia Tortora che sosteneva “… Si tratta di esposti che arrivano all’ordine e l’ordine procede per iter. Non c’è nessun Ordine al servizio di Meloni. Poi possiamo parlare dell’inutilità di certi presidi”, rispondevo che no, non è un iter automatico.
L’ordine, a seguito di un esposto, può decidere se archiviare o avviare un procedimento. Le spiegavo che nel mio caso, per esempio, negli erano arrivate numerose segnalazioni, ma l’Odg Lombardia aveva sempre archiviato tutto senza convocarmi. Ieri mattina apro la posta elettronica e vedo una e-mail del Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia con oggetto “Delibera Apertura procedimento”. Apprendo che il giorno 10 maggio 2023 il Collegio si è riunito per discutere di due esposti pervenuti nell’aprile e maggio 2020, quindi tre anni fa, da parte degli avvocati dell’imprenditrice Elisabetta Franchi. L’oggetto dell’esposto era la mia accusa di aver gestito con scarsa trasparenza una raccolta fondi durante il Covid. Un’accusa che avevo argomentato su Instagram, ai tempi, citando un articolo di Tpi il quale sollevava molte delle mie stesse perplessità. Per quello stesso articolo Elisabetta Franchi aveva denunciato il direttore della testata Giulio Gambino e l’autrice dell’articolo. Entrambe le denunce erano state archiviate. Dunque, il 4 luglio del 2023 dovrò presentarmi presso il Consiglio per essere ascoltata, in quanto deve essere appurato se io abbia detto la verità, nel rispetto dei diritti delle persone.
Dunque, riassumendo, pensate un po’ che coincidenza. Ad oggi, dopo ben sette esposti contro di me, non ero mai stata convocata dal consiglio disciplinare. Tutti i sette esposti erano stati archiviati nell’ordine in cui erano arrivati: luglio e dicembre 2020, gennaio, marzo, luglio, ottobre 2021, ottobre 2022. Dunque, mi aspettavo al massimo qualche notizia di esposti dall’ottobre del 2022 in poi. E invece, dopo tre giorni dai miei tweet contro la decisione dell’Odg di convocare Natangelo, mi arriva notizia dell’apertura di un procedimento contro di me per un esposto di ben tre anni fa pescato da un qualche archivio polveroso. Esposto, stranamente, fino ad oggi ignorato. So di aver scritto la verità e sarà mia cura dimostrarlo, a quelli che però ritengono l’apertura di un procedimento da parte dell’Odg solo “una trascurabile scocciatura” se si ha ragione, ricordo che: dovrò cercare documenti di anni fa, ricostruire i fatti di cui al momento non ho piena memoria, recuperare la sentenza di archiviazione che riguarda l’articolo di Tpi che avevo citato, scegliere un avvocato che mi aiuti a difendermi, presentarmi presso il Consiglio.
Un po’ costosa in termini di energie e di risorse, come “trascurabile scocciatura”. Certo, in questo caso i fatti contengono in sé la poetica magia della coincidenza, solo che, come dicevamo all’inizio, “Le coincidenze non sono mai casuali, vanno interpretate”. Ecco, la mia interpretazione, ieri, mi ha suggerito di chiedere subito la cancellazione dall’albo. Le coincidenze sono romantiche, ma non vorrei che diventassero stucchevoli.
OT
news@peacelink.it
Poco fa Carlo Rovelli ha pubblicato sul suo profilo Facebook questo tristissimo messaggio.
PeaceLink coglie l’occasione per ribadire il sostegno a questo scienziato che con coerenza e autorevolezza dà forza alle ragioni del pacifismo.
“L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccome ho osato criticare il ministro della difesa, il mio intervento è stato cancellato:
Da: DG-BDA – COMMISSARIO FIERA LIBRO DI FRANCOFORTE DEL 2024
Data: 12 Maggio 2023
A: Carlo Rovelli
Oggetto: Re: Frankfurter Buchmesse 2024
Professore carissimo, è con grande pena che mi accingo a scriverle questa lettera. Con grande pena ma senza infingimenti.
Il clamore, l’eco, le reazioni che hanno fatto seguito al suo intervento al concerto del 1 maggio (a favore della pace) mi inducono a pensare, mi danno, anzi, la quasi certezza, che la sua lezione che così fortemente avevo immaginato e voluto per la cerimonia di inaugurazione della Buchmesse con l’Italia Ospite d’Onore diverrebbe l’occasione non per assaporare, guidati dalle sue parole, il fascino della ricerca e per lanciare uno sguardo ai confini della conoscenza, ma, invece, per rivivere polemiche e attacchi.
Ciò che più di ogni altra cosa sento il dovere di evitare – e di questo mi prendo tutta, personale la responsabilità – è che un’occasione di festa e anche di giusto orgoglio nazionale, si trasformi in un motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia. E non le nascondo la speranza che il nostro paese sia rappresentato al massimo livello istituzionale.
Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto. Questo non vale, certo, ad attenuare il peso di questa lettera. Lettera che mai avrei voluto scrivere. Spero, almeno, che possa contribuire a non farmi perdere la sua amicizia.
Con l’augurio di poter presto leggere un suo nuovo libro e, magari, di incontrarla di persona, le invio, caro professore, il migliore dei saluti.
Ricardo Franco Levi
COMMISSARIO FIERA LIBRO DI FRANCOFORTE DEL 2024
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Der Kommissar ora deve proprio andar fiero di se stesso. Un vero Commissario di quelli tosti, che neanche Basettoni.
Alla Fiera dell’Est
per due soldi
un topolino ecc. ecc.
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Crosetto ha stigmatizzato Rovelli, dicendo: “Il fisico si limiti a fare il fisico!”
Allora il mercante di armi si limiti a fare il mercante di armi, non il Ministro!
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L’Ammiraglio Giuseppe Berutti, al vertice della Marina, ha annunciato il 14 marzo da Milano che “tra fine 2023 e inizio del 2024, la nostra Marina invierà una squadra portaerei nella regione dell’Indo-Pacifico per operare con gli alleati. La formazione comprenderà la portaerei Cavour, un cacciatorpediniere, una fregata e un rifornitore di squadra”.
Carlo Rovelli: “Perchè mandiamo una portaerei a Taiwan a provocare la Cina? Senza consultare il Paese il governo sta impegnando l’Italia in una sfida alla Cina che prima o poi rischia davvero di finire male.”
“Senza consultare il Paese, il governo sta impegnando l’Italia in una sfida alla Cina che prima o poi rischia davvero di finire male. Questa non è una missione di routine, tanto meno un impegno preso dall’Italia precedentemente. In un momento in cui le tensioni del mondo si stanno infiammando, e si rischia seriamente uno scontro militare USA-Cina, il nostro governo manda un’intera flotta davanti alle coste della Cina, a sfidare e provocare la Cina. Di questo ho parlato il primo maggio. Perché nessuno risponde a questo? L’opposizione è d’accordo?
Queste missioni, oltre al valore strategico, ne hanno anche uno industriale, per mostrare ai vari Paesi i prodotti italiani che potrebbero comprare. Andiamo a sfidare la Cina sotto casa sua per fare i piazzisti di armi?
Ora, il ministro della difesa, che oramai tutti sappiamo viene dall’industria bellica, se l’è tanto presa perché l’ho chiamato ‘piazzista di armi, che sono strumenti di morte’. (Non l’ho certo chiamato “piazzista di morte” come spudoratamente e perfidamente ha scritto il mio stesso giornale, il Corriere.) Quindi: un personaggio importante dell’industria bellica diventa nostro ministro della difesa, e manda un’intera flotta italiana nel Pacifico (con i soldi nostri; il costo operativo di una portaerei in missione arriva a diversi milioni al giorno) per mostrare ai vari Paesi i prodotti italiani che potrebbero comprare. E lo fa in un momento in cui la tensione internazionale è altissima e il mondo paventa uno scontro USA-Cina.
Invece di contribuire a smorzare i toni, a cercare soluzioni ragionevoli, fare politica internazionale alta, l’Italia si lancia nella avventura folle di fare il galletto davanti alla Cina. ‘Attenzione Cina, stai buona, che se no te la facciamo vedere noi Italiani’. E lo fa anche per vendere armi.”
Secondo me gli Italiani non sono d’accordo. Questo ho detto il primo maggio. Ho invitato i giovani a considerare queste cose, riflettere, e impegnarsi su queste questioni, che rischiano seriamente di rovinare la loro vita futura.
Nessuna delle valanghe di parole di critica che ho ricevuto fa cenno a quanto ho effettivamente detto. Forse hanno paura del fatto che gli Italiani, di fare i guerrafondai e mandare una flotta nel mare della Cina… magari non sono d’accordo?”
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“Crosetto ha stigmatizzato Rovelli, dicendo: “Il fisico si limiti a fare il fisico!””
Lui, invece, perché non si è limitato a fare l’imprenditore di armi?
O, in alternativa, meglio… e DA PRIMA, il politico?
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“Quando al governo c’è la famiglia Forrester” è bellissima.
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H. Bogart sentenziò, in un famoso film: è la stampa bellezza, nel caso specifico, è il fascismo bellezza.
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Perdonami questa battuta : non sei un attore quindi non nominare il grande H. Bogart!
Con questi fascistelli stiamo arrivando a questo paradosso, quando non sanno che dire la buttano in caciara, dicono a Roma.
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Non ho mai capito a che serve l’ordine dei giornalisti, bene fa Selvaggia se li abbandona.
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