Pure parlare di etnia porta alle teorie del nazismo

Non contento di aver parlato di “sostituzione etnica”, ignorando a suo dire che è un concetto del complottismo razzista, seguendo il copione classico della destra suprematista il Cognato ha ripiegato sul termine […]

(DI DANIELA RANIERI – ilfattoquotidiano.it) – Sospettiamo che il ministro Lollobrigida abbia appreso i concetti di “razza” e “etnia” di cui discetta con tanta baldanza all’università online presso la quale si è laureato (a proposito di “merito”).

Non contento di aver parlato di “sostituzione etnica”, ignorando a suo dire che è un concetto del complottismo razzista, seguendo il copione classico della destra suprematista il Cognato ha ripiegato sul termine “etnia”, che ritiene più neutro. Agli Stati generali della natalità ha detto: “Se ci preoccupiamo è per salvaguardare la nostra lingua, la nostra cultura, un’etnia italiana, che la Treccani definisce raggruppamento linguistico culturale e che vogliamo sopravviva”.

In realtà alla voce “etnia” la Treccani recita: “Nell’antropologia della fine del 19° sec., raggruppamento umano (dal gr. ethnos ‘razza, popolo’) distinto da altri sulla base di criteri razziali, linguistici e culturali”. L’Antropologia degli anni 80 del ’900 ha “esplicitato come il concetto di etnia sia espressione di una grammatica ideologica che, attraverso i codici simbolici del sangue, dello sperma, della razza, del rapporto sessuale e riproduttivo, della lingua, esprime precisi processi storici e rappresenta livelli di identità socioculturale a loro volta espressione di concreti rapporti di potere e di forza”. Sostituire razza con etnia non è che una concessione al politicamente corretto su base razzista. Claude Lévi Strauss in Razza e storia attribuiva all’etnocentrismo occidentale la responsabilità delle teorie naziste.

Al di là di tutto, non si capisce da chi sia minacciata l’etnia italiana, la più meticcia del Mediterraneo. La teoria della limpieza de sangre nella Spagna del XVI sec. e il delirio nazista della purezza della razza nacquero da questa paranoia. Per Lollobrigida e per il camerata Rampelli, che minaccia multe contro l’uso di forestierismi, la nostra lingua si sta imbarbarendo a causa degli immigrati; serve che gli italiani facciano più figli per difendere il “ceppo linguistico”. Cioè, secondo loro la lingua è un carattere ereditario, quando nessun linguista, ma forse nemmeno nessun salumiere, sosterrebbe che i figli parlano la lingua dei genitori: quella che i bambini acquisiscono in modo naturale è la lingua della comunità in cui crescono, dei coetanei e dei social. Quella è la loro lingua madre. La nostra lingua è mobile, ibrida e impura come la nostra etnia; se ne facciano una ragione. (A dirla tutta, non siamo neppure così sicuri che Lollobrigida parli italiano).

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6 replies

  1. Laura Salvadori e la grandissima cazzata dell’etnia italica

    No, scusate, non so se c’entra la razza, l’etnia, la cultura, la natura, la tribù, il DNA, o quel che diavolo volete, io parlo del perché ci stiamo mescolando.
    Uno dei motivi del mescolamento è stato lo schiavismo. Si può negare? E, lo schiavismo è cosa buona? Un altro motivo è stata la sete di conquista, le invasioni, le guerre, le persecuzioni di popoli. Sono cose buone? Ancora, altro motivo di mescolamento, lo sfruttamento, da parte di alcuni, delle risorse nel territorio di altri. Cosa buona? E il colonialismo, è stato cosa buona?
    Il fatto che imprenditori ricchi siano andati ad arricchirsi di più in paesi poverissimi, lasciando manodopera sul lastrico, è cosa buona? E sconvolgere paesi lontani con guerre e devastazioni, che sono all’origine
    dell’immigrazione clandestina con migliaia di annegati compresi tanti bambini, è cosa buona?
    Chi sta bene dov’è, non parte. Tra coloro che partono, non tutti sono disposti a rispettare le regole. Da sempre, chi parte, parte per cercare una vita migliore. Ma c’è chi parte anche per sfuggire a condanne o vendette. Parte anche la feccia. Ladri, assassini,
    Parte Enea, ma parte anche Attila, parte S. Francesco, ma parte anche Gengis Khan, partono gli esploratori e i pellegrini, ma partono anche gli usurpatori e i crociati. Da sempre partono soldati e partono sfollati.
    È tutte queste partenze sono cosa buona?
    Per me anche le tre caravelle sarebbe stato meglio che non fossero partite. Centinaia e centinaia di milioni di vite risparmiate.
    Perché da tanto fastidio se stiamo un po’ più fermi? Quieta not movere e mota quietare.
    Le sostituzioni o le integrazioni etniche, è vero, ci sono sempre state. Ma vogliamo negare che oggi, quello che avviene da noi, è la impossibilità degli italiani di generare figli causa povertà e instabilità mentre crescono a ritmo veloce le presenze straniere che, al momento, servono come manodopera a buon mercato?
    Tutto questo non risponde ad un disegno ecumenico antropologico, ma ad un preciso modello di sviluppo basato sullo sfruttamento dei molti e l’arricchimento dei pochi. Che a me non piace.

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    • È la vera etnia che conta.😀
      Tra un povero ariano e un ricco ” abbronzato” non c’è gara. Anche per Lollobrigida, ci giurerei.

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