La tenda di Ilaria

(Massimo Gramellini – corriere.it) – C’è una ragazza che ha piantato la tenda davanti al Politecnico di Milano per far sapere a tutti quanto sia diventato difficile mettersi un tetto sopra la testa nella città considerata da sempre, e con ragione, la più accogliente d’Italia. Ilaria Lamera è una studentessa bergamasca al quarto anno di Ingegneria ambientale: per sfuggire ai disagi di una vita da pendolare si è ostinata a cercare un pertugio non troppo lontano dall’università, vedendosi proporre stanzette non più grandi di una scatola a 6-700 euro al mese. Ne ha infine accettata una, ma questa settimana ha deciso di «tradirla» per la tenda.

Ci accorgeremo di Ilaria? Oppure la spernacchieremo da destra, bollandola come la Greta degli alloggi, e la ignoreremo da sinistra perché si batte per un diritto poco ideologico e dannatamente pratico? Come fanno lo studente che non ha una famiglia benestante alle spalle e il giovane lavoratore che guadagna meno di mille euro al mese a permettersi uno straccio di indipendenza in città, ma ormai anche in provincia? Un tetto massimo agli affitti e uno minimo ai salari sono rivendicazioni veteromarxiste o non piuttosto dei saggi correttivi a un libero mercato che, senza qualche regola dettata dalla politica, produce disuguaglianze sempre meno sopportabili? Quando i proprietari di case sostengono che non possono abbassare gli affitti per colpa delle tasse, dicono tutta la verità o soltanto un pezzo?

Tante domande, ma qualcuno risponda, per favore. Non a me. A Ilaria.

5 replies

  1. Gramellini ma va a caga.e, saggio correttivo al libero mercato 😆😆😆. Questo vive nel paese delle meraviglie di Carroll assieme al brucaliffo

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  2. Siamo nel Paese fondato sulla rendita: un paio di bilocali ereditati dai nonni ( anche solo uno, se è in centro) e anche all’ingegnere conviene smettere di lavorare. E se affitta in nero …

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  3. Ilaria Ilaria,
    Come darti torto… alla tua età come rinunciare alla movida milanese e alle scopatine in santa pace.
    Dovresti addirittura prendere il trenino da Bergamo o intruppare la A4 come fanno parecchie centinaia di migliaia di persone tutti i santi giorni.
    Povera.

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  4. Non irridetela, il metodo è certo eclatante ma nel merito segnala un problema reale: quello del caro affitti nelle metropoli esiste ormai da troppo tempo ed è ora che la politica inizi ad occuparsene ed a risolvere queste cose. (hanno concentrato tutto su Roma e Milano dimenticandosi del resto d’Italia, ecco i risultati )

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    • Mica solo nelle metropoli ( da noi, poi, a parte Napoli, Roma e Milano di metropoli non ce ne sono), anche ( e soprattutto ) nelle periferie non completamente degradate : sono molto richieste, la gente scappa dal centro.
      Con meno di 1000 euro, da noi fai poco. Oppure se proprio ti accontenti, c’è il nuovo escamotage; 800 euro più.. .250 di spese condominiali. Per la luce e la pulizia delle scale? Me se siamo in 30 condomini…!
      Rendicontate? Neanche per sogno, o cosi…
      E l’affitto appare più basso… “Solo ” 800 euro, un affarone!

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