La destra scappa dai suoi fantasmi

(LUCIA ANNUNZIATA – lastampa.it) – I fantasmi arrivano di notte. Raggiungono Riccardo III nella tenda dove dorme prima della battaglia di Bosworth. Spiriti delle sue vittime che gli ricordano uno per volta il loro destino. La colpa produce fantasmi, e il senso di colpa – respinto a ogni passo, in ogni secondo e dichiarazione – pare inseguire il vertice delle nostre istituzioni, impegnato da giorni a negare non solo ogni responsabilità, non importa quanto indiretta, ma anche di assumersi la responsabilità dei sopravvissuti. Magari guardandoli negli occhi, magari andando a incontrarli. Il consiglio dei ministri trasferito ieri a Cutro per omaggiare le vittime del naufragio, è stata una impietosa messa in scena di questa fuga. Accompagnato da alcuni lanci di peluche, è arrivato veloce il corteo delle grandi monovolumi con vetri oscurati (modello Usa, molto favorito anni fa dai dittatori sudamericani).

Veloce anche la fila dei ministri per entrare nel piccolo comune, una sosta davanti alla lapide ai defunti appena inaugurata nell’angusta entrata, la presidente che ormai maneggia bene i cerimoniali si avvicina e sistema i nastri sulla corona di fiori, poi via tutti stretti stretti sui banchetti dell’aula consiliare. Per approvare con la maggiore velocità possibile un decreto sull’immigrazione già scritto a Roma.

La Premier farà tutto a Cutro. Non andrà a Crotone. Programma “compresso” (da quale impegno più importante?), fa sapere Chigi, inclusa la conferenza stampa scossa dall’ormai usuale nervosismo della premier nei confronti dei giornalisti. Il famoso annunciato barchino, che doveva servire per portare un omaggio floreale ai morti, è stato annullato per il mal tempo. Amen.

Peccato che a Crotone, dove il governo non è andato per via del “compresso” programma, ci fossero al Palazzetto dello Sport le salme delle vittime. Peccato davvero, perché lì in quelle stesse ore, le famiglie stavano vivendo il loro momento peggiore di questi giorni neri: le salme sono in via di trasferimento. Chi, dove, come? Chi sarà scelto per andare, e perché, e dove? Urla disperate di resistenza, corpi abbracciati alle bare, l’ultimo segno di mogli, mariti, figli amati. Estrema resistenza anche fuori dal Palazzetto. Infine si trova una mediazione, sulla destinazione finale dei corpi, ed è il via libera alla cancellazione dell’ultimo luogo in cui sono stati tutti insieme gli uomini e donne dello sfortunato viaggio. Un morto afghano finisce così nel cimitero di Crotone, invece un’altra salma afghana viene rimpatriata in Germania. Un tunisino va in Tunisia, e quattro invece vanno in Pakistan. Alle undici di mattina sono arrivate al cimitero musulmano di Bologna sette bare. Via via tutte queste salme troveranno una loro strada. Qualche decina presto andrà in Afghanistan. Altre otto sono già destinate alla Germania. È il disegno di un percorso alla rovescia – dai luoghi del desiderio al luogo di fuga – di questo dramma.

E neppure questa volta lo Stato italiano è stato presente. Nessuna mano da stringere, nessun bambino da accarezzare. D’altra parte lo Stato italiano al momento è questo: non la forza che rassicura, ma una forza che si celebra come erculea, decisiva, e, soprattutto, non discutibile.

Il decreto approvato a Cutro ha suscitato molti commenti negli ambienti politici: su quanto abbia accontentato la Lega piuttosto che Fratelli d’Italia; su come il ministro Piantedosi ne esca ridimensionato; su come il ministro Crosetto sia intervenuto per fermare una delle decisioni più “avventurose” (se non avventuriste) prese – l’impiego anche della Marina Militare nelle missioni di controllo dell’immigrazione clandestina -. Ma tutto questo è roba per gli esperti, gli analisti, e per appassionati dei giochi di potere dentro le sacre stanze. La verità del decreto approvato ieri è che, ancora una volta, come in tutte le decisioni prese in questi primi mesi di governo Meloni, la soluzione di questo esecutivo a ogni difficoltà consiste sempre nel “rafforzare” le misure punitive – dai rave, al pericolo nelle stazioni, al controllo degli anarchici – la reazione è sempre quella “identitaria” della “mano dura”: aumentare le forze dell’ordine e le pene.

Lo stesso spirito soffia in questo decreto: contro l’immigrazione clandestina si aumentano le punizioni per gli scafisti. “Li cercheremo in tutto il mondo”, e immagino la paura che hanno ora questi delinquenti, fantasmi (ci sono anche i fantasmi della mente, si) di un universo rovesciato.

Nella conferenza stampa finale è stata fatta la domanda su perché la Presidente non abbia incontrato i familiari delle vittime. La risposta è stata che la Presidente li vedrà a Palazzo Chigi. Immaginiamo che nel caso questo avvenga, i sopravvissuti saranno puliti, e rivestiti. Decorosamente vestite, da vittime saranno infine decorosamente trattate.

La fuga è questa: cancellare le vittime, e se non è possibile cancellarle, farle diventare corresponsabili delle loro disgrazie. Piantedosi, l’incauto ministro degli Interni, non è mai riuscito davvero a ritirare le sue frasi sulla irresponsabilità di chi si avventura in tali viaggi con i figli. Ma la Premier non ha fatto da meno ieri. Sfidando i giornalisti, sempre nella conferenza stampa, ha chiesto se davvero qualcuno pensa che “ci siamo voltati dall’altra parte”. No, Signora. L’abbiamo capito che Lei è forte, che lo Stato è presente a sé stesso e che le pene sono pronte. Molti di noi tuttavia non dubitano della forza ma della pietà. Uno dei peluche lanciato contro il corteo delle macchine del governo, era l’orsetto Winnie the Pooh. Dopo il passaggio del corteo di governo, è rimasto sull’asfalto, ignorato e guardato da un poliziotto in tenuta antisommossa. Forse sarebbe bastato fermare la macchina e raccogliere l’orsetto. Pensi che forza in questo salvataggio.

13 replies

  1. Lucia Annunziata chi… per caso quella di mezzora+ di partito democratico americano?… la sinistra liberista a stelle e strisce che in patria ha solo 1 tema, l’immigrazione, chissà poi perchè. Mai che ci spieghi come mai dobbiamo farci carico pure di chi fugge dall’esportazione di democrazia andata di male in peggio. L’articolo gronda ipocrisia rabbiosa da fissazione ideologica

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      • Vitalo modera il linguaggio, non hai capito nemmeno quello che hai letto, prova a rileggere, nel caso rivolgi le tue gustose valutazioni a chi ti sta accanto nella vita e impara a non abusare degli spazi liberi ancora a disposizione

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    • Sei la solita fasciolegaiola analfabeta.
      L’oggetto dell’articolo, che diventano i soggetti della VERGOGNA, sono i tuoi idoli cavernicoli e incapaci.
      Fanno la faccia feroce contro i poveri e i più diseredati fra i miserabili, ma si tengono buono il blocco sociale dei buzzurri, degli evasori, dei corrotti e altri pregiudicati che affollano le loro liste elettorali ad ogni livello.
      Continuano a comportarsi come sovrani assoluti, ma sono infima minoranza tra il popolo, meno delle opposizioni e invisibili se aggiungessi gli astenuti.
      Negli ultimi 10 giorni la loro propaganda mediatica ha nascosto un aumento della disoccupazione e un calo del PIL.
      Preparatevi a cercare un esilio sicuro perché gli affamati stanno affilando i denti dei Forconi.
      E ti assicuro che sono bianchi indigeni, non neri o zIngheri, i tuoi nemici preferiti.

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      • Un altro “cavernicolo” arrabbiato col forcone affilato che non capisce niente 🙂 come se l’Annunziata avesse parlato dell’aumento della disoccupazione, il calo del Pil e l’impennata dell’emigrazione dei nostri ragazzi. Una perla dopo l’altra

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      • Prego, il signore qui sopra non è affatto un cavernicolo, con o senza virgolette, ma un signor Quadro aziendale con i controca22i.

        Che sia chiaro, Carmen!

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  2. Carmen sei penosa.ci dobbiamo fare carico dell’esportazione di democrazia marcia?Lascia stare l’annualità.Prova a rispondere te

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  3. “Sfidando i giornalisti, sempre nella conferenza stampa, ha chiesto se davvero qualcuno pensa che “ci siamo voltati dall’altra parte”. No, Signora.”

    È VERO! Non vi siete affatto voltati dall’altra parte!
    Gliel’avete praticamente gridato in faccia, mentre annegavano, e sulle bare segnate con una sigla, che era COLPA LORO, NON VOSTRA !

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  4. TRA IL DIRE IL FARE C’E’ DI MEZZO IL MARE- Viviana Vivarelli.

    Con la Meloni tutti i record negativi salgono. Record dei prezzi delle bollette e del costo della benzina, record nei miliardi di Stato profusi a lobbyes e corporazioni, record del numero di poveri, record nei tagli allo stato sociale, record degli sbarchi dei migranti.
    Ovviamente, il Ministro dell’Interno Piantedosi ha dovuto fare la sua comparsata a fianco della Meloni a Cutro e, così facendo, non ha partecipato al Convegno dei Ministri degli Interni che si teneva nelle stesse ore in Europa sul fenomeno migratorio. Forse non l’inglese, forse non aveva niente da dire. Fatto sta che in Europa non c’era. Doveva far parte dell’inutile sceneggiata senza nemmeno una dichiarazione ufficiale alla stampa, insomma doveva fare da vuota controfigura.
    Vorrei ricordare che il blocco ai migranti insieme al taglio del reddito minimo e al taglio delle accise sono stati i principali cavalli di battaglia elettorale della Meloni.
    A chi l’ha votata o ha permesso la sua elezione astenendosi dal voto, vorrei ricordare che con la Meloni non solo le tasse e le bollette sono aumentate, non solo la condotta vergognosa di abbandono dei poveri e i tagli agli investimenti nell’edilizia hanno peggiorato l’economia del Paese, ma, mentre Giuseppe Conte si battè come un leone in Europa sia per avere soldi per la ricostruzione dopo la pandemia e per redistribuire i migranti in tutti i Paesi europei, il Governo attuale si contraddingue solo per le scampagnate di gruppo.
    Inutile citare Salvini che ora promette sfracelli agli scafisti ma che ai convegno europei non c’è andato mai. Del resto, sia lui che la Meloni che gli avvocati o le sciacquette di Berlusconi sono sempre stati tra i maggiori assenti dal Parlamento.

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    • Per Viviana: complimenti per l’esposizione sintetizzata a specchio della realtà, grazie!!!
      e per chi non l’avesse ancora capito ribadisco che “ l’unica persona che si battè come un leone in Europa sia per avere soldi per la ricostruzione dopo la pandemia e per redistribuire i migranti in tutti i Paesi europei… è stato il “lodevole, nobile presidente Giuseppe Conte “ 👍🏼👏🏼👏🏼

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      • Brava, Mia. 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
        Parole sante! Bisognerebbe ripeterlo continuamente, ogni volta in cui fingono di “cadere dalle nubi” e non saperlo, specialmente riguardo all’accordo sulla distribuzione dei migranti, purtroppo a livello volontario, perché i paesi Visegrad, gli amichetti della Pdr, non ci stavano.

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