Ascesa e caduta della pasionaria della destra: tra incarichi, libri hot, ristoranti e capi firmati

Dopo undici anni e cinque processi alla fine ecco la sentenza definitiva: 25 mila euro di spese pazze

(GIUSEPPE LEGATO, BERNARDO BASILICI MENINI – lastampa.it) – La progressiva ascesa ai piani che contano della destra italiana, almeno in quota Nord Ovest, non si può certamente negare. Non foss’altro perché a 40 anni è già stata eletta due volte (candidata tre) in Parlamento, un mandato in Regione, già dirigente provinciale della defunta Alleanza Nazionale e nell’esecutivo nazionale di Azione Universitaria, sigla che tanto bene ha portato anche a Giovanni Donzelli attuale vicepresidente del Copasir finito al centro delle rivelazioni sulle intercettazioni dell’anarchico Cospito al 41 bis.

E però, spiegazioni personali (ed extraprocessuali) a parte, è davvero pesante la condanna per Augusta Montaruli, da ieri colpevole senza più appello, di peculato e cioè per aver speso 25 mila euro dei cittadini piemontesi non esattamente a fini istituzionali. Un anno e sei mesi, pronuncia definitiva.

Ci sono voluti 5 processi e 11 anni per arrivarci. Assolta in primo grado, condannata in secondo grado, nel 2019 la Cassazione conferma l’impianto delle accuse ma rimanda di nuovo in Appello per una singola spesa contestata, il terzo grado/bis chiude i conti.

Nelle note spese del gruppo “Popolo della Libertà” presentate tra giugno 2010 e settembre 2012, ha inserito 20 mila euro di ristoranti, bar e pub, duemila euro per soggiorni in albergo, mille per abbigliamento, articoli per la casa, voce “varie”.

Tra queste ricadono un microtouch (rasoio depilatore) due gioielli Swarovski (200 euro circa) e composizioni floreali. C’è poi la borsa di Borbonese che l’ex consigliera ha dichiarato di aver messo in palio per una lotteria di quartiere, nella zona Nord della città mai pubblicizzata sui giornali e tantomeno sui volantini, 4800 euro per un corso sull’uso dei social network, 7200 per la creazione di un database (società Media Buyer srl) e sei mila euro per un monitoraggio sulla propria reputazione on line. Infine: lavanderia, sigarette cornici, consumazione in yogurterie, pasticcerie e gelaterie «anche a tarda ora – si legge in sentenza – e in giorni festivi». Tutte spese «utilizzate per fini personali d estranee alla finalità normativa» per le quali Montaruli – secondo i giudici – è stata «beneficiaria indebita di denaro pubblico». E poi ci sono due libri finiti nei conti del partito: “Mia suocera beve” e – soprattutto – “Sexploration». L’esperienza del sesso che fa divertire le coppie stanche e annoiate. Edizione Mondadori, allegate istruzioni per l’uso. Un po’ hard da far passare tra le spese istituzionali. Tanto da spingere i giudici – in replica alle alternative spiegazioni dell’imputata – precisare come «non si colga il nesso con l’evento letterario sulla violenza sulle donne, stranamente organizzato in notturna». Una «non occasionale appropriazione di somme da parte dell’imputata usate per soddisfare le proprie esigenze della vita quotidiana e che ha impiegato senza il timore neanche di un minimo controllo».

All’epoca lei, pasionaria già dai tempi delle battaglie (o se preferite barricate) all’università tra le fila di Azione Studentesca, passata per un viaggio a Predappio con tanto di foto, croce celtica e saluto fascista a braccio teso («un errore di gioventù»), la visse come un agguato dei pm: «Lo tirano fuori ora che la fase istruttoria è chiusa. I procuratori sono in difficoltà rispetto alla mia posizione e usano questo colpo basso proprio». disse a La Stampa senza mai smentire. Ha restituito l’intera cifra contestata – «quasi il doppio» – ma le è valsa una attenuante per avvenuta riparazione del danno: in caso contrario la condanna sarebbe stata superiore.

9 replies

  1. Dopo 11 anni e cinque processi…. da non credere si professa innocente…. ahhh aspettiamo il giudizio universale!
    Se era un cittadino normale un solo processo e gettata la chiave!
    Che popolo!

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  2. Considerato l’età diciamo che come inizio non è male, ma per fare carriera in politica le servirà ancora una condannuccia per evasione fiscale frode o concussione un patteggiamento per corruzione e il suo curriculum sarà perfetto!

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  3. Mi viene in mente quel parlamentare britannico che acquistò un video per una spesa di quattro sterline e poco più: quando scoppiò lo “scandalo”, perché scandalo fu chiamato, si dimise

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  4. “Sexploration». L’esperienza del sesso che fa divertire le coppie stanche e annoiate. Edizione Mondadori, allegate istruzioni per l’uso.

    Tranquilli, abbiamo già pronta la sostituta della Montata:

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  5. Più che altro sono cretini: per 25.000 euro!
    Ma se non fossero così non sarebbero lì, solito mantra….

    Tra un festeggiamento della “Costituzione più bella del mondo” (noi siamo sempre i “migliori” ma ce ne accorgiamo solo noi…) e una lettura “ispirata” di Benigni occorrerebbe anche riflettere riguardo i massimi sistemi. La nostra Costituzione (più bella del Mondo: gli altri sono tutti cretini, poveretti…) indica il Parlamento come organo legislativo ed il Governo come esecutivo.
    Vi pare che sia così?

    Da tempo ormai il Governo è legislativo (anzi, decide direttamente il Premier per i fatti suoi, cioè sotto tutela di altri che però non hanno la “Costituzione più bella del Mondo”, vuoi mettere…), il Parlamento… cazzeggia con i vari Donzelli, fa campagna elettorale e lobbystica di bassa qualità. I conti della serva, quindi. Infatti non lo si avverte neppure quando ci sono da prendere decisioni importanti: al massimo gli si notifica il fatto compiuto. Dopo aver avvertito i giornali, ovviamente.
    Ed ecco che il “se non fossero così non sarebbero lì”, è platealmente giustificato: se si decide di proseguire questo andazzo occorre che vengano “eletti” dei servi, mica dei fenomeni! Dalla parlantina facile in TV, da foraggiare con le briciole giusto perchè temano, se sgarrano, di non poter più continuare a fare la bella vita. poi, al momento buono, quando serve alla propaganda… zak, ne prendono uno a caso con grande clamore… E per un po’ tutti attorno a quell’ osso, ed il suo partito ne viene indebolito anche se lui o lei non è mai contato/a un piffero.

    E chi “esegue”? Chi porta a compimento, sul territorio, ciò che il Parlamento avrebbe dovuto decidere a maggioranza? Nessuno: nessuno attua, nessuno controlla alcunchè. Se non c’è controllo ovviamente il più forte fa la parte del leone, ed il più fragile si consola : “abbiamo la Costituzione più bella del mondo, l’ ha detto Benigni!”
    Come “Costituziuone più bella del Mondo” qualche problemino di democrazia ce l’ ha, se permette tutto questo.
    Ma ci ottundono il Cervello con qualche comparsata di Mattarella e quindi ci crediamo. I fatti, ormai, sono… sopraffatti dalle opinioni. Di chi “conta”, ovviamente, tipo Fedez…

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