
(Alessandro Di Battista) – Il 4 febbraio del 2020 Amadeus (un professionista che conosce perfettamente show e scalette), in conferenza stampa a Sanremo, annunciava per quella sera “un video-messaggio emozionante di un signore che ha venduto nel mondo solo con l’album The Dark Side of the Moon 50 milioni di dischi, parliamo di Roger Waters, leader storico dei Pink Floyd”. Sono parole di Amadeus. Ebbene quel video-messaggio saltò. “Nessuna censura ma motivi di scaletta” spiegò la RAI. Il direttore di Rai1 Coletta riuscì a dire restando serio: “Ho pensato che avrebbe ritardato il monologo di Rula Jebreal, talmente intenso da non aver bisogno di alcuna introduzione”.
A Sanremo la “politica” c’è sempre stata. Prima, nonostante la palese censura RAI, era addirittura più scorretta. Nel 1989 Grillo diede della salma a Cossiga che in quel momento era Presidente della Repubblica. Ma Grillo aveva coraggio. Ad ogni modo a me non scandalizzano prese di posizioni politiche sul palco dell’Ariston. Alcune sono nobili, altre sono ipocrite e conformiste (Benigni che elogia la Costituzione in un momento in cui i continui invii di armi a Kiev di fatto ne sono una violazione è una roba patetica). Quello che mi scandalizza è che si possa parlare di tutto tranne che del caso Assange o della questione palestinese. E il bello è che la censura RAI viene addirittura mascherata. Almeno un tempo era palese, oggi è solo pelosa. Siamo alla censura della censura che in realtà non fa altro che rafforzarla rendendola meno visibile.
Roger Waters, oltre ad essere un artista infinito, è da sempre un sostenitore dei diritti dei palestinesi e, oltretutto da diversi anni, si occupa della tragedia Assange. “Stanno assassinando Julian Assange”, “dov’è la stampa mainstream mentre Julian Assange, un giornalista come loro, viene assassinato?, “se Assange è un criminale allora lo sono anch’io”. Tutte prese di posizione di Waters, il cui video-messaggio saltò per la consueta pavidità dei vertici RAI, o meglio, per la natura stessa della RAI, ovvero un’azienda di “informazione” sotto il controllo del governo dunque dei potenti di turno.
Sull’Ariston, ripeto, si può (grazie a Dio) parlare di tutto ma non dei palestinesi o di chi li difende. Martoriati, assassinati, segregati, emarginati, scacciati, terremotati (pensate che decine e decine di rifugiati palestinesi sono morti nell’ultimo tragico terremoto in Turchia e Siria. Erano nei campi profughi). Oltretutto dimenticati. Perché per il mainstream Sanremo è Sanremo ma i palestinesi non sono niente.
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Certo e’ che se ti chiami Dibba certi lavori son proprio facili. Questo si alza la mattina e tra un caffe’ e una sigaretta sceglie il fiore da mettere nel vaso. Poi invece di acqua versa parole, mette il vaso sul davanzale e ce lo fa vedere. E si e’ fatto la giornata.
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Si è vero se Dibba può ancora parlare allora sarebbe meglio dare ancora un giro di vite alle bocche libere e foraggiare di più gli informatori ufficiali
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Sei una m …
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Di certo le lingue zerbino sanremesi non avrebbero invitato, nemmeno quest’anno, Roger Waters poiché è sulla Black list ucronazi
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Abbiamo una buona fetta di operatori del sistema mediatico addetti alla selezione accurata di corpi umani da innalzare e mostrare al mondo. Per fare questa operazione e rendersi più visibili, salgono su montagne di altri corpi umani che il loro istinto suprematista
classifica di serie B, cioè sacrificabili.
Sono brave persone: universalmente riconosciute come portabandiera del progressismo e dei diritti umani (a gettone). Da vomitare 🤮
PS Grillo ne ha ancora coraggio oppure..
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È consolatorio constatare che, creature magnifiche, in Italia,
ne esistono
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❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️💝
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Dal sito di Rep
Egonu: “L’Italia Paese razzista ma sta migliorando”.
Il nostro è un paese sguattero degli usa, nazione che, pur di massacrare popolazioni con pelle e religione diverse, non esita minimamente a fabbricare prove false per raggiungere lo scopo.
Quindi, per contatto diretto, il razzismo può avere facilmente infettato anche noi .
Si chiama suprematismo atlantista.
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Questa specie di fariseica congiura , che non può defiirsi neanche internazionale perchè la maggioranza mondiale non ne fa parte, vuole decidere cosa è umano ,cioè nobile ed elevato, da ciò che non lo è; ciò che è democratico, cioè espressione popolare, da ciò che non lo è; ciò che è politicamente corretto,cioè rispondente alle loro valutazioni morali, da ciò che non lo è. Ci vuole molto a mandarli all’inferno con tutte le loro falsità ? Li si troveranno sicuramente bene . Viva Roger Waters, abbasso i falsi !
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La Signora Egonu è reduce da una milionata guadagnata in un Paese non razzista, che ha celermente raggiunto per sfuggire al razzismo dei nostri lidi: la Turchia.
Nell’ occasione, in queln Paese non razzista, ha anche cambiato i suoi gusti sessuali: da orgogliosamente lesbica (con outing abbondantemnente pubblicizzato e fidanzate come se piovesse…)è improvvisamente diventata etero e con bel fidanzato polacco: in Turchia, si sa…
Purtroppo il milione ( ingaggio altissimo per una pallavolista) speso dal VAkiBank per acquistarla non ha reso quanto ci si aspettava: insomma un mezzo flop.
La rivedremo certamente qui: siamo razzisti ma “stiamo migliorando”. Resta l’ incognita per i suoi gusti sessuali: quello che in Turchia è ancora un mezzo tabù (l’ omosessualità) qui è un valore aggiunto: fa parlare, quindi dà pubblicità ( visibilità, sponsor, articoli, comparsate… cioè soldi..). Tornerà alle antiche fidanzate?
Restiamo in trepidante attesa di notizie su “Chi”.
(Abbiamo, tra le più famose, un’ altra brava pallavoliusta di colore: la schiacciatrice Myriam Sylla. Ma pere che il … razzismo la interessi poco: infatti nessun clamore intorno a lei.)
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