Come se avessimo i conti in banca pieni di denari, da due giorni stiamo a parlare dei contanti che potremo utilizzare quanto ci pare.

(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Come se avessimo i conti in banca pieni di denari, da due giorni stiamo a parlare dei contanti che potremo utilizzare quanto ci pare. Uno specchietto per le allodole tirato fuori dalle destre, anzi della Meloni e da Salvini, visto che persino in Forza Italia, il partito del condannato per evasione fiscale Berlusconi, ci sono perplessità.
E dire che in un Paese dove si stimano cento miliardi l’anno di tasse non pagate, e ci sono enormi capitali delle mafie che hanno bisogno di non essere tracciati, il tetto al cash è una delle poche misure riuscite a rendere la vita difficile a un mucchio di galantuomini. Perciò i fan della deregulation si sbizzarriscono in incredibili spiegazioni.
La balla che non c’è relazione tra evasione e uso del contante, attribuita dalla premier all’ex ministro Padoan, è stata smentita dallo stesso interessato. Ecco allora la bufala di riserva: in Germania non c’è un tetto alla spesa con soldi liquidi e gli evasori sono pochi. I tedeschi però utilizzano la moneta elettronica molto più di noi per cultura ed educazione finanziaria, ed è proprio per questo che è ridotta l’evasione.
Meglio, allora, tornare sulle commissioni bancarie, che però nei micropagamenti non ci sono e su quelli maggiori sono minori rispetto ai costi e ai rischi di tenere in tasca il contante che può essere rapinato e va depositato (con tariffe anche più alte) in banca.
Così, di frottola in frottola si strizza l’occhio a chi evade o spera di farlo, e non si parla di aumentare i controlli e il personale delle agenzie fiscali. Lo Stato incasserà di meno, ma le urne si riempiono.
Categorie:Cronaca, Editoriali, Gaetano Pedullà, Interno, Politica
💲 Abolizione del contante
📌 https://www.stralci.info/globalizzazione/contante/
La moneta è una unità di misura, un mezzo di scambio e una riserva di valore che dall’antichità remota viene utilizzata per lo scambio di beni al posto del “baratto”, operazione molto più complessa. Scopo primario della moneta è misurare il valore dei beni, conservare nel tempo la ricchezza che rappresenta e lo strumento che fa girare l’economia.
Negli anni più recenti è in atto un dibattito sull’abolizione della moneta come forma fisica di scambio per affidarsi completamente ai pagamenti digitali … 💲Continua al link in alto
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Non è ancora stato deciso nulla. 10.000.000 euro mi sembrano proprio troppi, anche per la destra ; verrà ridimensionata, quindi sono inutili le grida manzoniane e occorre prepararsi in Parlamento.
A me anche 1000 euro sembravano troppi.
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Dieci milioni?
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ognuno deve poter pagare in contanti qualsiasi cosa
tipo: la dose quotidiana, l’usuraio sotto casa, il tecnico del comune, le lezioni private, il dentista, l’artigiano, il poliziotto, il magistrato, il politico per favori vari, ecc…
insomma VIVA LA LIBERTA’
il mio dentista mi fa il 20% di sconto se pago in contanti senza fattura, io risparmio e l’economia gira, gira.
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“È dunque accaduto, nel caso della moneta, quanto generalmente accade per tutte le cose che, a questo o ad altro titolo, svolgono una funzione nell’esistenza umana: sono state cioè spogliate a poco a poco di ogni caratteristica «sacra» o tradizionale, per cui quella stessa esistenza, nel suo insieme, è diventata del tutto profana e si è infine ridotta alla bassa mediocrità della «vita ordinaria» quale è visibile al giorno d’oggi. L’esempio della moneta mostra parimenti come questa «profanizzazione», se è lecito adoperare un simile neologismo, si operi principalmente mediante la riduzione delle cose al loro solo aspetto quantitativo; si è finito, in effetti, col non riuscire neppure più a concepire che la moneta sia qualcosa di diverso dalla rappresentazione di una pura e semplice quantità; ma se questo caso è in proposito particolarmente preciso perché in certo qual modo spinto alle estreme conseguenze, è però ben lungi dall’essere il solo in cui una riduzione del genere appaia aver contribuito a racchiudere l’esistenza nell’orizzonte ristretto del punto di vista profano.
Quanto abbiamo detto del carattere eminentemente quantitativo dell’industria moderna, e di tutto ciò che si riferisce ad essa, permette di capirlo abbastanza bene: circondando costantemente l’uomo con i prodotti di questa industria, non permettendogli per così dire più di vedere altro (se non, per esempio, nei musei, come semplici «curiosità» non aventi alcun rapporto con le circostanze «reali» della sua vita, né per conseguenza alcuna influenza effettiva su quest’ultima), lo si costringe veramente a chiudersi nel cerchio ristretto della «vita ordinaria», come in una prigione senza uscita. In una civiltà tradizionale, al contrario, ciascun oggetto, oltre ad essere perfettamente appropriato all’uso a cui era immediatamente destinato, era fatto in modo che ad ogni istante, proprio perché se ne faceva realmente uso (al posto di trattarlo in certo qual modo come cosa morta alla maniera dei moderni nei confronti di tutto ciò che essi considerano «opere d’arte»), poteva servire da «supporto» di meditazione, il quale ricollegava l’individuo a qualcosa di diverso dalla semplice modalità corporea, ed aiutava pertanto ciascuno ad elevarsi ad uno stato superiore a seconda delle sue capacità. Quale abisso fra questi due modi di concepire l’esistenza umana! …
Per ritornare alla specifica questione della moneta, dobbiamo ancora aggiungere come a questo riguardo si sia prodotto un fenomeno veramente degno di nota: la moneta, dopo aver perduto ogni garanzia di ordine superiore, ha visto il suo stesso valore quantitativo, cioè quello che nel gergo degli «economisti» viene chiamato «potere d’acquisto», ridursi senza posa, sicché si può immaginare un punto limite, al quale ci si avvicina sempre più, in cui essa avrà perduto ogni ragion d’essere, anche semplicemente «pratica» o «materiale», E DOVRÀ SPARIRE QUASI DA SOLA DALL’ESISTENZA UMANA [nessuno sa vedere che è l’esatta descrizione di ciò che, con la modalità elettronica che la riduce a una pura virtualità, sta drammaticamente accadendo? ndr.].
Si dovrà convenire che si è in presenza di uno strano ricorso delle cose, di non difficile comprensione del resto date le nostre precedenti spiegazioni: poiché la quantità pura si trova propriamente al di sotto di ogni esistenza, quando si spinge la riduzione alle sue estreme conseguenze, come nel caso della moneta (caso più eclatante di molti altri perché con esso si è quasi arrivati al limite), non ci si può che trovar di fronte ad una vera DISSOLUZIONE.
Ciò può già servire a mostrare che, come dicevamo prima, la sicurezza della «vita ordinaria» è in realtà qualcosa di molto precario, e non solo a questo riguardo come vedremo in seguito; ma la conclusione che se ne potrà trarre sarà in definitiva sempre la stessa: il termine reale della tendenza che conduce gli uomini e le cose verso la quantità pura non può essere che la DISSOLUZIONE FINALE DEL MONDO ATTUALE.”.
(R. Guénon, Il regno della Quantità e i segni dei Tempi, Cap. 16: La degenerazione della moneta)
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Guénon!
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?
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Niente, così!
Il tuo amore Guénon.
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Gàtton!
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Tanto per fregar
A chi interessa veramente limitare il contante
l’acquisto o l’affitto del Pos. Unicredit lo fa pagare 100 euro a cui aggiunge un canone mensile. Che oscilla tra i 30 e gli 80 euro. La banca di piazza Cordusio trattiene tra il 2,25 e il 2,3% delle transazioni con Pagobancomat. Per le transazioni con carta di credito si paga una commissione che va dal 3,55 al 4%. Intesa San Paolo fa pagare l’attivazione del Pos 200 euro. Il canone mensile varia da 15 a 80 euro ma con una maggiorazione del 50% per gli esercizi stagionali. Le commissioni vanno dall’1,8% per il Pagobancomat fino al 4,45% per le carte di credito. La maggior parte dei contratti però viene negoziata individualmente e in base al numero di operazioni in media garantite dall’esercente.
Dalla norma poi sono tagliati fuori i pagamenti elettronici contactless come Apple Pay e Satispay. La direttiva europea PSD2 aveva imposto neutralità rispetto ai sistemi di pagamento e la garanzia di pari condizioni operative ai prestatori di servizi di pagamento già esistenti e ai nuovi.
Ecc ecc.
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Pengueeeeeeeee Zeus; mi pubblichi gentilmente il commento in moderazione? Grazieeeeeeeeeee…
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«Parlare dei contanti facendo i conti senza l’oste
Date: 27 Ottobre 2022Author: ilsimplicissimus
Prima o poi gli esemplari dell’allevamento globalista e neoliberista vengono fuori nonostante la fatica per mimetizzarsi in qualche modo: è accaduto a Lucio Caracciolo, direttore di Limes una rivista di geopolitica collegata a Repubblica nella quale si pratica il culto settario della Nato e dell’Impero americano. Ora alla notizia che si vorrebbe portare a 10 mila euro il tetto massimo della cifra pagabile in contanti, è subito scattata l’immarcescibile retorica piddina secondo la quale aumentare la possibilità di usare il contante favorirebbe l’evasione. Una tesi di comodo che viene narrata all’uomo della strada per giustificare e dare un senso etico alla sua prigionia dentro i “pin”, i telefonini e le carte di ogni tipo, dentro un mondo elettronico che peraltro permette in via diretta o in diretta le più grandi evasioni fiscali. Come al solito si pretende l’etica dai deboli, mentre ai lupi basta la forza. Ma transeat come si sarebbe detto una volta, Lucio Caracciolo si è sentito in dovere di prendere parte alla nobile battaglia, ma non ha potuto e non ha voluto portare un argomento così grossolano, ha voluto fare il raffinato e perciò si rivolge ai sacri testi del globalismo finanziario che intende distruggere i contanti asserendo che la scelta dei 10 mila euro ci pone “fuori del contesto internazionale”.
Immagino che egli come contesto internazionale intenda i Paesi che formano la Nato ovvero quella comunità fondata su regole che possono essere cambiate in qualsiasi momento e in qualsiasi occasione purché siano favorevoli ai propri interessi, come è per le comunità di banditi. Così prende due piccioni con una fava: ovvero si butta come San Giorgio contro il drago dei contanti con la lancia in resta [sic, ndr.] e nello stesso tempo innalza una messa cantata a quelli che in definitiva lo lasciano a pavoneggiarsi come direttore di una rivista suppostamente prestigiosa. Non si è accorto di aver commesso una gaffe clamorosa perché in realtà almeno una decina di Paesi europei non hanno alcun limite nel pagamento in contanti (Austria, Cipro, Estonia, Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta e Svezia) e tra questi c’è anche la maggiore economia del continente, ovvero la Germania. Persino negli Usa non esiste un limite di pagamento in contanti anche se sussiste un tetto (facilmente aggirabile) all’importazione di denaro. L’Europa stessa ha tentato senza successo di fissare dei limiti, ma questi si riferivano per l’appunto ai 10 mila euro che adesso si vogliono porre in Italia: forse Caracciolo deve realizzare che esiste una differenza tra i desiderata del signor Schwab contenuti nei libri che scrive e nei quali svela l’incommensurabile mediocrità sua e dei suoi seguaci e la realtà che ancora resiste alle narrazioni truffaldine come questa. Anzi forse proprio in questi mesi le tesi del globalismo hanno cominciato a incontrare resistenze e a vedere la fine del tunnel nel quale hanno ammassato le persone.
Tra le altre cose se il signor Caracciolo si desse la pena di osservare con attenzione le cose invece di fare il soldatino di piombo, saprebbe che sono proprio le aree dove c’è una limitazione del contante a far più uso del denaro cartaceo, mentre dove non esistono tetti, i pagamenti elettronici sono paradossalmente più sviluppati. Dunque i limiti sono in realtà un non senso qualcosa che vuole rendere la vita difficile all’evasione spicciola, mentre facilita quella gigantesca permessa proprio dall’informatizzazione dell’economia, ma che nella sostanza è diretta al controllo ossessivo di ogni cosa e di ogni persona.».
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Ragazzi, inutilegirarci intorno: l’ignavia della Sinisrea ha fatto vincere la Destra. cChe ora fa, come promesso agli elettori, provvedimenti di destra. Non è che si possa immaginare che loro facciano quello che la Sinistra non ha mai fatto in tanti anni…
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Vero,
la DEXTRA ha vinto le elezioni, siamo in democrazia, ha il diritto/dovere di governare, anche di introdurre delle leggi specialissime.
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SE POTESSI AVERE
10.000 EURO AL MESE…
Meloni: “Aumenteremo il contante perché la legge attuale penalizza i poveri”.
Selvaggia Lucarelli: Insomma i poveri possono stare sereni: niente più reddito di cittadinanza ma la possibilità di spendere 10.000 euro in contanti in una botta sola. Vuoi mettere?
I Paesi dove non c’è il tetto al contante sono quelli che hanno un bassissimo tasso di evasione, ma Meloni dice che non c’è relazione tra l’uso dei contanti e l’evasione o il riciclaggio di denaro sporco e questo lo dice in un Paese invaso dalla mafia e che per corruzione è il primo d’Europa.
Ma cosa paghi con 10.000 euro in contanti? Giusto della cocaina, delle mazzette o merce rubata.
L’economista del Fondo Monetario Rogoff dichiara: “Se si alza il contante cresce l’evasione e la criminalità”.
Il Presidente della Commissione antimafia Giuseppe Busia: “Alzare il tetto del contante è dannoso. Lo usano solo spacciatori ed evasori”.
(Non sono comunisti. Sono liberisti)
E, circa l’evasione, ricordiamoci che In Italia il 52% dell’evasione fiscale è al Nord (2500€ procapite), contro il 32% del Sud (1000€ procapite). Poi se ne volete fare una competizione fate pure…
Giuliana Sparano: D’altra parte, rendiamoci conto, l’evasione “necessaria” ha un suo fondamento di verità. Pagando le tasse dovute non ci si potrebbe comprare il cabinato 20 metri o la terza casa a Cortina. Una insopportabile limitazione alla libertà personale tutelata da questo Governo.
Stacce: Quindi no RdC perché devi annà a lavorà. Ma senza salario minimo. Però impegnate che dopo un par d’anni tutto quello che hai guadagnato te lo pòi spenne cash in una botta sola.
Lollo: Comunque, non tutti nel PD sono contrari all’innalzamento del tetto sul contante secondo me. Ad esempio, avete chiesto al cane della Cirinnà?
Bufalanews: Salvini propone di alzare il contante a 49 milioni.
Tommaso Faccio: I 12 milioni di Italiani più poveri possiedono in media circa 300 euro di risparmi. 300. Becera demagogia sulla pelle dei poveri anche no, Presidente Meloni
Gabanelli: Negli Usa quando un evasore è beccato, se lo ricorda per tutta la vita. In Italia tutto viene pagato da quelli che 10.000 € tutti insieme fanno fatica a vederli e non si sono mai lamentati del tetto al contante anzi la vedono come una misura giusta.
Nemmeno negli Stati Uniti c’è un limite al contante, ma se vai a comprare qualcosa sopra i 100 dollari difficilmente accettano contanti, perché nessuno vuole trovarsi a gestire una cassa piena di cash.
In Francia e in Spagna il tetto è a 1.000 €, in Grecia 500, in Belgio e Portogallo 3.000. In Germania, Austria, Lussemburgo, Irlanda non ci sono limiti, ma non c’è nemmeno l’evasione e il sommerso che abbiamo noi.
Qui sono in nero centinaia di attività che vanno dall’avvocato al medico, dall’estetista al parrucchiere, dal libero professionista all’idraulico, che incassano le prestazioni in contanti e su cui non pagano tasse.
Istat, economia sommersa: 183 miliardi 3,5 milioni di lavoratori in nero, pagati in contanti zero entrate fiscali e zero contributi versati dall’edilizia alla sanità, dal commercio all’ingrosso alla ristorazione, alla logistica.
Scoraggiare l’uso dei contanti a favore dei pagamenti tracciabili è un dovere perché si contrastano le attività illecite. È un dovere perché contribuisce a ridurre l’illegalità nel mondo del lavoro. È un dovere perché rende più complicata la vita agli evasori.
Dai dati OCSE siamo il Paese più corrotto d’Europa e tutte le inchieste legate al mondo degli appalti dimostrano che le tangenti si pagano in contanti. Di cash vive lo spaccio di droga, il contrabbando di petrolio e il mercato di merce contraffatta.
«Dunque per chi è vantaggioso girare con 10.000 euro in tasca?». Sicuramente per gli spacciatori, per chi paga tangenti e per chi lavora in nero (che può anche accedere a tutti i benefici e aiuti previsti per gli indigenti, incluso il reddito di cittadinanza).
Daniele Musto: A questo punto mettete Briatore a capo della Guardia di Finanza!
Conte: «Girare con valigette piene di contante non risponde alle necessità dei cittadini ma alle tentazioni di corrotti ed evasori. Il motto del governo è non disturbare chi ha voglia di dedicarsi al malaffare. Si continua la cancellazione del cash-back»
“Meloni invece di concentrarsi più concretamente sui problemi di famiglie e imprese, o sulle difficoltà reali di sanità, ricerca, scuola e università, si è preoccupata di rivendicare un progetto culturale conservatore e a tratti reazionario».
Wednesday:La Meloni è a favore del riciclaggio dei soldi delle mafie. A voi non fa un po’ schifo che nei discorsi da paracula abbia citato Falcone e Borsellino?
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Vabbè, proviamo così:
https://ilsimplicissimus2.com/2022/10/27/parlare-dei-contanti-facendo-i-conti-senza-loste/
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Gatto
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Enel ed Eni sono domiciliate in Olanda senza parlare di fiat e migliaia d’altre oltre a migliaia di triangolazioni, ma questi non evadono, anzi, non le pagano proprio le tasse, altro che contanti.
Ma agli asini basta sventolare una carota davanti al naso per farli trotterellare.
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Questo è chiaro da tempo, però pretendo di mettere ,quanti più posso, bastoni tra le ruote a chi è gonfio di contanti che sappiamo tutti da dove arrivino
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di Alessandro Gilioli “Tetto ai contanti portato a 10 mila euro e l’annuncio che Agenzia delle Entrate lavorerà solo per scovare i grandi evasori.
La destra in sostanza spalanca le porte alla piccola evasione, quella degli artigiani, dei commercianti e simili (che tutta insieme peraltro fa un’evasione enorme).
Non c’è da indignarsi, ma da svelare i meccanismi sia ideologici sia di consenso.
C’è un blocco sociale costituito da milioni di persone, che – impoverito da pandemia e conseguenze della guerra – vuole fare a tutti costi il nero. A questo blocco il governo ha deciso di andare in soccorso non con misure di welfare o aiuti legali, ma lasciando che pratichino l’evasione.
Allora.
Primo: è assistenzialismo puro. Permettere di evadere le tasse è una forma “al contrario” con cui lo Stato dà i soldi. Curioso, per chi accusa il Rdc di assistenzialismo
Secondo: è assistenzialismo non regolato, cieco, quindi fortemente ingiusto. Non saprai mai se chi fa il nero lo fa perché sennò non campa la famiglia o perché sennò non campa lo yacht. Assistenzialismo nell’ingiustizia, insomma.
Terzo: è acquisizione del consenso di un blocco sociale di riferimento, attraverso un patto silenzioso (io ti lascio evadere, anche se so che evadi). Curioso, per chi accusava il Rdc di essere voto di scambio.
Quarto: è educazione al non pagamento delle tasse, al non essere cittadini, al non far parte di una comunità. Sul breve, forse, salverà qualche artigiano; sul lungo, allarga il solco tra Stato e società, perché lo Stato non è più “noi”: è un sovrano esterno paterno e benevolo che si volta dall’altra parte mentre noi evadiamo.”
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Come avevo previsto la cifra è già stata dimezzata… e non siamo ancora al nero su bianco.
Forse occorrerebbe attendere prima di partire in quarta, si rischia di “agitarsi” per nulla anche se l’ osso è succulento e proprio a questo serve.
Le elezioni sono finite…
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