Alessandro Di Battista: “Chi fa gli interessi degli USA viene elogiato a mezzo stampa”

(Alessandro Di Battista) – Leggete attentamente queste parole: “Non dobbiamo lasciare che il conflitto in Ucraina finisca con un dominio economico degli Stati Uniti e un indebolimento dell’Europa. Non possiamo accettare che il nostro partner americano ci venda il suo gas liquido (Gnl) a quattro volte il prezzo al quale lo vende ai propri industriali”. Sapete chi le ha pronunciate? Bruno Le Maire, Ministro dell’economia e delle finanze della Repubblica francese.

Credo di aver detto la stessa identica cosa 8 mesi fa quando l’Europa varò il primo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dissi che l’obiettivo delle sanzioni fatte in questo modo (ci sono modi e modi per applicare sanzioni alcuni molto più efficaci se si intendono utilizzare in chiave negoziale) non era affatto né la fine della guerra né l’indebolimento di Putin (solitamente i governi che le subiscono utilizzano politicamente le sanzioni per rafforzarsi internamente).

L’obiettivo delle sanzioni imposte dagli USA e accettate senza fare una piega da politici europei senza visione né spina dorsale era uno soltanto: recidere i rapporti economici e commerciali tra la Russia (una super potenza energetica) e l’Europa (una super potenza industriale ed economica). Il tutto, chiaramente, a vantaggio degli USA. “Gli Stati Uniti guadagneranno da queste sanzioni perché ci venderanno volumi immensi di gas liquido a prezzo altissimi”. Chi ha detto questo? L’ho detto io decine di volte e per questo mi sono beccato “insulti di sistema” di ogni tipo.

Nel mondo al contrario chi fa gli interessi degli USA viene elogiato a mezzo stampa. Chi dice occhio che così andiamo a sbattere viene trattato da putiniano. Spero che in molti oggi comincino ad aprire gli occhi. Chi non lo vuole fare almeno abbia la dignità di definire complottista, filo-russo, o putiniano di Francia il Ministro dell’economia francese.

20 replies

  1. Le compagnie gas e petrolio non che le banche usa erano in profondo rosso avendo accumulato oltre 300 miliardi $ di debiti dovuti ai costi altissimi di estrazione, con l’attuali sanzioni alla Russia ma di fatto all’Europa le società di fracking, grazie ai prezzi di vendita quintuplicati prevedono che entro il 2024 potranno ripianare l’intero ammontare del debito e a vere degli utili.

    Piace a 2 people

    • Esattamente come dici più mettere fieno in cascina per la transizione energetica, (oltre ad attese agevolazioni dei vari governi…che’ la transizione energetica costa e le aziende private la faranno solo a profitto, non certo in perdita per la bella faccia di Greta e degli ecologisti de noattri).

      Dibba scorda molte cose…LNG è acquistabile da molti nel mondo (Qatar per esempio ce ne potrebbe vendere in quantità).
      LNG a proposito ha un costo di +2$/MMBTU rispetto al gas da pipeline…in tempi di prezzi “normali” niente di che…tutto il mondo che non ha pipelines (la maggior parte dei paesi) lo compra così da sempre.

      "Mi piace"

    • Raffa
      Il Qatar non ha tutta la capacità decantata, oltretutto ha contratti già in essere per la sua capacità produttiva impegnano la sua produzione per tutti i prossimi 2 anni;
      [Qatar sono i suoi attuali piani per aumentare la produzione di gas naturale liquefatto (GNL) nell’ambito del progetto di espansione North Field.Il progetto è destinato ad aumentare la capacità di produzione annuale di gas GNL del Qatar da 77 milioni di tonnellate a 126 milioni di tonnellate entro il 2027. ]
      Pertanto gli eventuali surplus ai contratti esistenti potranno essere disponibili non prima del 2024 e a prezzi spot

      Piace a 2 people

    • Raffa
      Il Qatar non ha tutta la capacità decantata, oltretutto ha contratti già in essere per la sua capacità produttiva impegnano la sua produzione per tutti i prossimi 2 anni;
      [Qatar sono i suoi attuali piani per aumentare la produzione di gas naturale liquefatto (GNL) nell’ambito del progetto di espansione North Field.Il progetto è destinato ad aumentare la capacità di produzione annuale di gas GNL del Qatar da 77 milioni di tonnellate a 126 milioni di tonnellate entro il 2027. ]
      Pertanto gli eventuali surplus ai contratti esistenti potranno essere disponibili non prima del 2024 e a prezzi spot
      Anche se le navi cargo per la distribuzione di Gnl rappresentano una valida alternativa, sono i tubi l’infrastruttura più usata al mondo per la distribuzione del gas. In Europa sono presenti circa il 27% delle pipeline mondiali. Il gas arriva per il 41% dalla Russia, per il 16,2% dalla Norvegia, per il 7,6% dall’Algeria e per il 5,2% dal Qatar, ricchissimo di gas, ma per ragioni geografiche costretto a venderlo solo se liquefatto.

      Piace a 2 people

  2. Ma vediti presa diretta ogni tanto di Battista. Invece di andare in Russia a riempirti di propaganda. Hanno detto che negli stati uniti il prezzo del gas è aumentato moltissimo anche se nn quanto in Europa. E perciò questa guerra nn conviene neanche a loro. Accendere la mente fa bene ogni tanto non dico sempre

    Piace a 1 persona

  3. È molto probabile che il nuovo governo compia un atto di estrema generosità verso gli italiani in sofferenza estrema: consentirà loro di rateizzare le stratosferiche bollette che stanno arrivando.
    E giù applausi per la trovata.
    Ennesimo passo per svuotare i conti correnti (legittimamente solidi) di un popolo che non ha ancora capito una cosa fondamentale: l’Italia è un forziere pieno di preziosi (risparmio privato, beni immobili), ed è da tempo nel mirino di certo ambienti che praticano la speculazione selvaggia.
    Gli italiani si svegliano ogni giorno più poveri ed è una giostra difficile da fermare, perché preferiscono i ciarlatani -guaritori-imbonitori piuttosto che buoni chirurghi: i primi ti sventolano rosari, magliette da capo, slogan seduttivi e facce truci tipiche della categoria di chi ha già abbondantemente fallito (li si conosce bene da tempo); i secondi (buoni chirurghi), sono necessari per il doloroso e invasivo intervento di rimozione-correzione. Se ne esce malconci da una operazione del genere, e soprattutto è necessaria una paziente convalescenza, portatrice del beneficio della guarigione.
    Un esempio? Virginia Raggi.
    I romani volevano le strade belle e tutto pulito, dal giorno dopo. Cioè volevano Roma acconciata come un sepolcro, reso attraente da un bella mano di bianco, subito. Virginia Raggi stava bonificando le fondamenta marce, e serviva pazienza. Ora i romani hanno un imbonitore, saranno contenti così, visti i risultati..

    Piace a 7 people

    • […] “È molto probabile che il nuovo governo compia un atto di estrema generosità verso gli italiani in sofferenza estrema: consentirà loro di rateizzare le stratosferiche bollette che stanno arrivando.
      E giù applausi per la trovata.”

      Scommetto che il nuovo governo NON RISCRIVA il decreto di Draghi pieno di voluti errori per dar modo alle aziende energetiche di far ricorso e non pagare gli extragettiti ottenuti a causa dell’alto prezzo dei combustibili. Dei 10,5 mld preventivati, solo UNO è entrato nelle casse dello Stato.
      La scommessa è vinta in partenza dal momento che le suddette aziende SONO FINANZIATRICI DI CERTI PARTITI, Fratellastri d’Italia compreso. Donna Giorgia non ha detto e non dirà mai una sola parola per denunciare quel decreto farlocco voluto dal suo Lord Protettore in Ue e, temo, prima o poi (più prima che poi) futuro inquilino del Colle.

      Piace a 6 people

  4. Di Battista è persona sciocca e permeabile a fumisterie ideologiche che persegue a dispetto del semplice buon senso. Basti questo.

    Secondo lui, e non solo secondo lui, non è vero che la maggioranza del mondo sta con gli Amerikani (con la Kappa) contro la guerra scatenata dalla Russia di Putin.

    In questo egli ha ragione: fatti i conti della popolazione degli stati che si sono astenuti dal partecipare alle sanzioni o da un giudizio negativo categorico sulla guerra di Putin (e che ovviamente lo hanno fatto solo per ragioni di interesse, politico o economico, non certo per “la pace” di cui va cianciando, Cina in primis) la relativa massa di individui è decisamente più grande da quella parte che dalla nostra.

    Ora, se già in questo stato di inferiorità è difficile tenere testa alla situazione, quale interesse potrebbe avere L’America a distruggere (sostanzialmente per via economica causa riflesso delle sanzioni) l’Europa, suo principale alleato (e partner commerciale giusto per ricordare che chi va in rovina non vende, ma nemmeno poi compra) ? Trovarsi poi da sola, isolata da tutti gli altri in gran numero che finirebbero inevitabilmente nella sfera russa (o cinese)? Sfera nella quale finirebbe inevitabilmente poi anche l’Europa se davvero lo scopo fosse distruggerla. Un gran bel risultato, non c’è che dire!

    Sinceramente, Dibba, tra i tanti sciocchi incontrati nella vita, tu sei, tra quelli laureati, uno dei migliori (quanto al più alto punteggio totalizzato in scioccheria intendo, eh …).

    Piace a 2 people

    • Bè dei tanti incontrati nella vita, forse non ti sei guardato e rimirato attentamente nello specchio, li si che avresti trovato il tizio che da tanto tempo cercavi, un co&Lione sensa se e senza mà.

      Piace a 1 persona

    • Mario
      Il potere,il potere e’ tutto.E’ decidere cosa è giusto o sbagliato,chi è buono e chi no,tutto in un rapporto non paritario ma di sudditanza.
      Vendere,comprare,non sono nulla in confronto al controllo sul governo e le scelte di stati in difficoltà e qui non parliamo di terzo mondo,ma applicare politiche ricattatorie per mezzo del dannato dollaro a vantaggio di chi lo stampa.
      In sintesi di fare il bello e il cattivo tempo a proprio piacimento ,come abbiamo già visto in innumerevoli paesi nel mondo .
      O è questo o è follia pura

      "Mi piace"

    • Mario
      L’interesse dell’USA è limitare la concorrenza dell’Europa e ridurre il proprio debito pubblico. Assicurarsi poi commesse a non finire… ricordati che a certi livelli di avidità l’uovo oggi è sempre meglio, se domani puoi prendere l’uovo di qualcun altro che dopo qualche giorno morirà di fame e a quel punto gli prenderai anche la gallina.
      Lo vediamo tutti i giorni, l’avido non si preoccupa dei problemi che crea nel futuro: qualcuno li risolverà, se ci sarà sufficiente profitto a farlo sarà lui stesso.

      "Mi piace"

  5. “Se non fosse largamente prevedibile, già visto, già sentito, già millemila volte esplorato, il dibattito sull’essere più o meno pacifisti o più o meno bellicisti, sul fatto che l’unica cosa da dire quando si spara è “smettetela di sparare”, sarebbe certamente utile e fecondo. Temo che non sia così nemmeno questa volta e quindi, come dire, esco con le mani alzate, anche per esperienza personale.
    Ho abbastanza primavere sul groppone per essermi preso dell’“amico di Saddam” quando dicevo che si stavano massacrando civili a Baghdad con la scusa delle armi di distruzione di massa. Applaudito da moltissimi – dagli stessi che oggi pontificano contro ogni iniziativa pacifista o richiesta di trattativa – Colin Powell agitava all’Onu la sua bustina di finto-antrace, e Tony Blair confessava di aver trovato le prove contro Saddam “su Internet”. Pagliacci. Sia loro che quelli che gli gridavano “bravo-bravo”, gli atlantisti al fulmicotone che stanno ancora in giro e ancora oggi si spellano le mani. Mentre io, piccolo insignificante democratico italiano, venivo etichettato come “Ah, allora stai con Saddam! Vuoi gasare i curdi con le armi chimiche!”, detto da chi ora i curdi aiuta a venderli a Erdogan in cambio di biglietti di ingresso nella Nato.
    Insomma, come si vede non ho gran fiducia, non tanto nel dibattito, ma nella sua pulizia, nell’assenza di scorie. Contiene merda e malafede, come tutto ciò che viene dalla guerra, contiene coscienze embedded e cervelli all’ammasso.
    E naturalmente non mi sono fatto mancare niente, compreso “sei amico dei talebani”, detto sia vent’anni fa – quando, guarda un po’, ero contrario alla più stupida e sanguinosa guerra mai vista, quella in Afghanistan – e ancora detto e ripetuto l’anno scorso. La grottesca e precipitosa fuga di chi aveva portato morte e distruzione per vent’anni chiamandola “missione umanitaria” lasciava il popolo afghano nella più nera disperazione, ma se provavi a dire “complimenti, bella figura, gli esportatori di democrazia!”, eccoti di nuovo “amico dei talebani”, incredibile. Il tutto mentre occhiuti commentatori, corsivisti più che abili, guru iperatlantisti in servizio permanente effettivo, applaudivano la “ritirata umanitaria” allo stesso modo in cui avevano applaudito l’“invasione umanitaria” vent’anni prima. Complici e cantori di un massacro spaventoso, ma pronti allo sport sempre ben remunerato del “dagli al pacifista!”. Senza vergogna.
    E ora, eccoli, sempre loro – chi più, chi meno, ma insomma – a dire che se chiedi che si smetta di sparare in Ucraina, che si smetta di foraggiare massicciamente un’escalation militare che potrebbe far male e malissimo a tutti, ecco, allora “stai con Putin”. La logica binaria di chi la guerra la ama profondamente. Dimenticando che mentre io, “amico di Saddam”, ai tempi, con Saddam regnante, in Iraq sarei stato di certo in galera, loro no. Avrebbero fatto da coretto al regime, finché vincente. E che coi talebani anche, io che ero “amico dei talebani” non me la sarei passata bene di certo. E che anche con Putin, sotto Putin, nell’impero di Putin, starei tra i dissidenti, mentre loro, questi nemici del “pacifista”, questi che dicono che chiedere la pace è “cedere”, è da “rammolliti”, sarebbero probabilmente a fare quel che fanno qui: i cantori del consenso alla guerra, serviti e riveriti. Quindi capirete – e mi scuso – il dibattito non mi entusiasma: chi insulta i pacifisti oggi sono gli stessi che li insultavano ieri. Non conta quale guerra, conta proprio che gli piace la guerra.”
    Di Alessandro Robecchi sul FQ

    Piace a 5 people

  6. Ma per quale motivo al mondo è deplorevole essere dell’opinione che la Russia ha ragione e noi torto riguardo al conflitto con L’Ucraina anzi con noi Nato ? Semmai è infinitamente più inaccettabile mettersi a disposizione della superpotenza americana contro igli interessi italiani,tedeschi ,francesi etc…Non significa che uno deve approvare tutto ciò che Putin fa nel suo paese anzi. Ma questo è affare che riguarda i russi e guai se qualcuno si crede di essere in diritto di “buttare la prima pietra” e men che neno chi come gli Usa che ne hafatte di cotte e di crude in giro per il mondo continuandosi ad autoelogiarsi come paese della dempocrazia e della libertà . Libertà di chi, non è dato di sapere. Forse la loro o,per megio dire, della parte ricca della loro popolazinone, non certo pei paesi vittime delle loro incursioni violente e tendenti allo sfruttamento delle loro risorse in vario modo: con prelivo diretto delle materie prime con le loro multinazionali o ricorrendo a mezzi più subdoli quali le speculazioni finanziarie e l’utilizzo della loro moneta come pompa economica tesa a succhiare ricchezza da tutto il mondo ed iniettarla nelle loro sitema .

    Piace a 2 people

  7. Ci hanno liberati?
    No ci hanno legati!
    Abbiamo pagato ? SIIIII… e stiamo ancora pagando!
    Quando ci liberemo ? MAI!
    Perchè ? Perchè è comodo stare così… ci governano altri, da altri luoghi e nemmeno ce ne accorgiamo, o meglio non ce lo fanno sapere-!
    E se qualcuno ce lo fa notare …quel qualcuno è un vecchio comunista, un populista, un progressista ecc. uno fuori dal sistema che rompe i @@!

    "Mi piace"