(Andrea Zhok) – È noto come la Commissione Europea avesse progettato sin dal gennaio 2018 l’implementazione di un pass sanitario per i cittadini UE (vaccination passport for EU citizens). L’intento dichiarato concerneva la mobilità tra paesi dell’UE e la “road map” che era stata proposta aveva il 2022 come data di implementazione definitiva.
Il fatto che questo progetto fosse inteso soltanto come limitazione agli spostamenti tra paesi non deve trarre in inganno circa la radicalità del progetto. Infatti è da tempo che le normative europee non contemplano alcuna distinzione netta tra la mobilità interna a ciascuno stato dell’UE e la mobilità tra stati, e dunque un passaporto vaccinale che potesse porre limitazioni alla mobilità tra stati implica di principio una legittimazione generale a porre limitazioni ad ogni mobilità territoriale, a qualunque livello.
È anche interessante notare che la proposta del 2018, una volta resa pubblica e commentabile dalla cittadinanza venne subissata da una debordante quantità di critiche, al punto che i commenti pubblici sulla pagina dedicata nel sito della Commissione Europea vennero bloccati nel marzo 2018. Dopo questa accoglienza il progetto sembrava sospeso.
Ora, assumiamo ragionevolmente che la Commissione Europea ignorasse l’emergere futuro della pandemia di Sars-Cov-2. La domanda interessante da porre sotto queste condizioni è: quale era la ratio originaria di tale passaporto vaccinale? Questa domanda si impone perché: 1) nella legislazione UE un blocco alla libera mobilità è una cosa assai seria, implicando di diritto un’esclusione generalizzata ad accedere a luoghi e possibilità di lavoro; 2) non c’erano state nella storia europea degli ultimi cento anni eventi epidemici di peso tale da lasciar prevedere serie necessità di contenimento.
Dunque, perché spingere tale proposta, al tempo stesso ricca di implicazioni e priva di forti motivazioni sanitarie? Per tentare una risposta dobbiamo chiederci quali sono le caratteristiche intrinseche di un tale passaporto, a prescindere dalla specifica, eventuale, emergenza sanitaria. Un passaporto sanitario così concepito ha caratteristiche specifiche, del tutto diverse da qualunque altra “licenza” ordinaria. Se desidero guidare un’automobile, o portare una pistola, farò una domanda per ottenere una patente di guida o un porto d’armi. Guidare o portare un’arma sono “poteri ulteriori” che acquisisco rispetto alle persone che mi stanno attorno, e tali poteri possono mettermi nelle condizioni di esercitare una minaccia verso il prossimo. Le relative licenze vengono perciò erogate a seguito di una serie di esami volti ad assicurare l’idoneità, la capacità e l’equilibrio di chi potrà in seguito circolare su un’automobile o con una pistola. Se desidero ottenere una facoltà supplementare mi sottopongo ad un esame che rassicura la collettività intorno alla mia capacità di gestirla.
Un passaporto vaccinale invece opera in modo inverso: anche se io non chiedo né pretendo nulla, esso mi sottrae alcuni diritti primari di cittadinanza, come i diritti di movimento o accesso, fino a quando io non abbia dimostrato di meritarli. Questo è il primo punto che deve essere sottolineato: qui siamo in presenza di una sottrazione di diritti generali della cittadinanza, e non di una richiesta personale di accesso ad ulteriori facoltà (come per le “licenze” di cui sopra).
In stretta connessione col primo punto sta il secondo: il passaporto vaccinale crea un’inversione dell’onere della prova. La situazione è tale che io ho accesso ai miei diritti di cittadinanza solo se dimostro di esserne degno, mentre nelle condizioni antecedenti io avevo intatti i miei diritti fino a quando non fossi stato dimostrato indegno di essi. Quest’inversione dell’onere della prova rappresenta un cambiamento di paradigma gravido di implicazioni: ora sta a me dimostrare di essere normale e di poter vivere in modo normale; e se per qualche motivo non sono in grado di dimostrarlo (foss’anche per un malfunzionamento tecnico), immediatamente ciò mi mette in una condizione di grave deprivazione (spostamenti, istruzione, salario, lavoro).
C’è infine una terza caratteristica decisiva: un passaporto vaccinale è concepito come testimonianza di una condizione intesa come durevole. La condizione di normalità (la non patologicità) è ora qualcosa che deve essere provato da ciascun soggetto in pianta stabile, a tempo illimitato. È importante notare come la condizione emergenziale (reale o presunta) è stata sì richiamata per introdurre questo lasciapassare, ma non è stata più richiamata per definirne i limiti. La sua introduzione non è stata accompagnata da alcuna definizione delle condizioni sotto cui esso sarebbe stato tolto. Anzi, nonostante ripetute sollecitazioni i governi che hanno adottato questa soluzione si sono sistematicamente rifiutati di chiarire sotto quali condizioni il lasciapassare sarebbe venuto meno in quanto superfluo. In questi giorni si parla di “durata illimitata” per chi ha fatto la terza dose, e il punto importante di questa proposta non sta naturalmente nel numero delle dosi ritenute imperscrutabilmente bastevoli dai nostri esperti da avanspettacolo, ma nell’idea che comunque il meccanismo implementato rimarrà in vigore senza limite temporale. Quand’anche le condizioni specifiche per il conferimento del lasciapassare verde venissero allentate, tale allentamento sarebbe sempre revocabile, proprio in quanto è l’istituzione del lasciapassare in quanto tale a rimanere in vigore.
Veniamo così alla questione finale, quella determinante. Non sappiamo quali fossero le intenzioni originarie per l’introduzione di questo lasciapassare nella proposta del 2018, ma abbiamo tutti gli elementi per capire che, quali che siano state tali intenzioni, tale dispositivo consente di esercitare un nuovo radicale livello di controllo sulla popolazione. Immaginiamo due scenari. Nel primo scenario tutta la popolazione accoglie senza fare resistenza questo dispositivo. Se questo accadesse chi governa avrebbe mano libera per effettuarne ulteriori “upgrade”, estendendo le funzioni di un sistema così ben accetto. A questo punto qualunque “virtù” che venisse efficacemente rappresentata come “di interesse pubblico” potrebbe divenire una nuova condizione da dover provare su base individuale per avere accesso alle condizioni di cittadinanza normale.
Nel secondo scenario una parte della popolazione fa resistenza a questo dispositivo. Ciò permette a chi governa di presentare i “resistenti” come problema fondamentale del paese, come origine e causa dei malfunzionamenti e delle inefficienze che lo assillano. Se solo questi nostri concittadini fossero virtuosi e non renitenti, i problemi non sussisterebbero. Questa mossa sposta la responsabilità dalle spalle di chi governa a quelle di una sezione della società, concentrando l’attenzione pubblica su di un conflitto interno alla società.
Dal primo scenario si può passare al secondo quando gli “upgrade” del dispositivo diventano momentaneamente troppo esigenti, producendo una resistenza nella società. Dal secondo scenario si può passare al primo, quando la popolazione stremata finisce per rassegnarsi alle nuove condizioni.
Ecco, io non so se qualcuno abbia escogitato questo dispositivo a tavolino, con tali finalità. Se lo ha fatto possiamo complimentarci per l’ingegno, oltre che per il cinismo. Oppure nessuno lo ha inteso, ma semplicemente esso emerge come punto di caduta casuale di altre dinamiche. Ma questo non ne sottrae affatto le caratteristiche esiziali e la possibilità di essere utilizzato esattamente in questo modo. Di fatto un tale dispositivo può funzionare come un collare a strozzo per qualunque libertà e qualunque diritto, consegnando a tempo indeterminato un potere nuovo e radicale ai governi centrali sulla propria popolazione, accedendo ad un nuovo livello di controllo sociale e di compressione degli spazi di libertà.
Questo è il momento decisivo in cui si determinerà il sentiero che andremo a prendere.
In questo momento il lasciapassare verde, oltre ad essersi dimostrato un fallimento per ciò che prometteva di ottenere, risulta sempre più chiaramente sia inutile sul piano sanitario che dannoso su quello economico. Questo è il momento per cancellarlo.
Se si permette che esso sopravviva, magari in una forma ad apparente “basso voltaggio” per qualche mese, esso diventerà un tratto definitivo della nostra vita, portando a compimento un processo di degrado irrevocabile nelle forme della libera cittadinanza.
facciamo mezzogiorno e non e ne parli più
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Anche se alcune ipotesi riportate nell’articolo sono poco probabili, l’impostazione di
fondo , secondo me , è valida.
Il green pass è stato , almeno in Italia, implementato piano piano, aumentando
gradatamente le restrizioni ad esso collegate , e non sempre rapportandole
all’evolversi della pandemia.
Prova ne sia che non c’è un paese europeo , con green pass equivalenti al nostro.
Gianni
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“Anche se alcune ipotesi riportate nell’articolo sono poco probabili…”:
ANDRA’ TUTTO BENE!
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Ribadiamo il concetto espresso nel 1949 e lasciato a questo Pianeta di ebeti sotto incantesimo, in particolare rivolto a questo Paese di belli addormentati in catalessi:
“Oggi tutto è falsificato; si vogliono obbligare le persone a vivere artificiosamente per trasformarle più facilmente in delle specie di macchine, e la medicina ha sicuramente un grande ruolo da svolgere nella realizzazione di questo piano diabolico!”.
Manca poco: i più furbi e scaltri li sento già ridere di gusto…
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Ribadisci, ribadisci…
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Preferiamo questa musica:
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Ho quello che fa per te…
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CHE TEMPO FA, Edmondo Bernacca
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Zio Girino, la foto sullo sfondo, con Walter Matthau. Prima Pagina, 1974
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Stupenda questa dei Baustelle.
Anche questa:
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A proposito di noiosissime ossessioni guénoniane…
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Vorrei far notare che anche la mia risposta al Coso contiene una citazione filosofica. Visto che oggi e’ la giornata in tema di materie insalubri, di Bennato c’e’ anche questa:
Aspetta, dalla voce non sembra Bennato…
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Eh, già, si vede a seguire lo stimolante e brillane Gurdjieff, la fine che si fa.
Non vedo l’ora, non vedo l’ora di vedervi a bocca spalancata, Dio se non vedo l’ora…
PS: sei talmente stupido LoGuasto che commuovi persino… ahahah… Idiot4…
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Ora afferro, Battiato. Allora, Battiato non si faceva ma la Bissi come no.
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Zhok Zhok Zhok… un nome che ha una evidente ed orecchiabile onomatopeica che lo rende compatibile col rumore di una zappa. Un nome che potrebbe essere sinonimo di terapia salutare, per il portatore stesso del nome ed estensore dell’articolo in questione.
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Date un lasciapassare al filosofo per la sua vacanza a Dubai altrimenti non ce lo togliamo più giù di dosso, per carità.
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Dite la verità, in maggioranza non ci avete capito una mazza, né sul passaporto vaccinale, o Green Pass per i NOVAX, che sulle paturnie di Zhok.
LUI parte dall’assunto complottardo che “CI VOGLIONO CONTROLLARE E IMBAMBOLARE COME ROBOT”.
Chi di grazia?
A quale scopo?
È sinonimo di lavaggio del cervello?
NO!
È un’occasione per dar voce a patologici disagiati, come qualche insultatore seriale che si pone verso gli altri credendosi su un piedistallo? Probabile.
Quando fu proposto inizialmente non vi erano pandemia all’orizzonte.
Oggi è tornato di attualità trovando resistenze fra i filosofi del diritto, ertisi, anzi rizzatisi, per l’orgasmo che provano, a difensori delle nostre libertà e tra gli anarchici del disagio, ostili e ALLERGICI A QUALSIASI REGOLA DI CIVILE CONVIVENZA, preferendo salvaguardare la supremazia dell’individualismo narcisista patologico e cinico.
Personalmente non avrei alcun problema ad accettarlo, visto l’ambito sempre più esteso di popolazione che ne beneficerebbe.
Per passare dalla libera circolazione all’interno di un singolo stato a quella di un’unione transfrontaliera È GIUSTO E SACROSANTO formalizzare delle regole di fiducia reciproca, passando da quella verbale di buone intenzioni ad una oggettiva e valida per tutti.
A me non spaventa un’attestazione che certifichi una NON PERICOLOSITÀ della mia persona.
Mi spaventano i Mauro da Mantova lasciati allo stato brado, liberi di muoversi e danneggiare chiunque e ovunque senza alcuna forma di controllo.
Spesso volontariamente.
Libbertah libbertah di comportarci come caxxo ci pare.
Il rispetto verso il prossimo non entra nell’orizzonte mentale dei narcisisti patologici.
I loro riferimenti culturali sono, come dimostrato nei video, le Laura Granato che banalizza il covid a semplice influenza, che gioisce per essersi contagiata, incurante degli effetti collaterali. Che mette in dubbio l’attività del personale sanitario, che fomenta e istiga a perseguire penalmente chi ti curasse, che insinua un aumento voluto dei morti novax e altri complottismi.
Sono questi disagiati i maggiori oppositori ad ogni regola codificata e universalmente applicata di convivenza in comune.
Quanti personaggi come lei ci sono nella UE?
E dovrei sentirmi più sicuro sapendoli in giro a far danni o a tenerli rinchiusi nel loro recinto che ne limita la mobilità?
Questi vogliono imporre la dittatura di una minoranza.
Vogliono approfittare della pigrizia mentale della maggioranza che, sempre più frequentemente, preferisce delegare la propria capacità critica ai santoni di turno, per un’indolenza tipica dell’ignoranza, contraria alla curiosità mentale che ti conduce all’approfondimento.
E basta!!!
Ma è così difficile porsi qualche domanda di fronte a certi sproloqui?
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Vi commentate da soli meglio di quanto potrebbe fare chiunque
Difendere ste schifezze è esercizio da stolti provocatori che negano l’evidenza !! l’italia è l’unico paese ad aver applicato porcherie così repellenti senza che anpi, sindacati , sinistra o destra aprano bocca !!! se ancora c’è chi approva l’inaccettabile, un giro dallo psichiatra se lo dovrebbe fare !!! e mentre quelli se la cantano per eleggere in nuovo maggiordomo quirinalizio delle massonerie mondiali, tra qualche giorno ci saranno famiglie senza stipendio perchè non hanno permesso di farsi inoculare sostanze quotate in borsa !!! VERGOGNATEVI !!! l’infamia vi segnerà per gli anni a venire !!
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Il giro dallo psichiatra lo renderei obbligatorio per voi NOVAX.
Siete i peggiori propalatori di teorie dell’assurdo.
Continuate ad invadere massivamente gli ospedali condannando a morte gli altri pazienti che non sono malati di Covid ma di altre patologie.
Fossi al potere per voi adotterei un ordine di sterilizzazione forzata, affinché l’ignoranza non venisse trasmessa per eredità genica.
Non meritate di esistere per i danni che state addossando alla stragrande maggioranza dei cittadini.
Solo sul web fate ammuina.
In mezzo ad una strada vorrei vedervi pugnare contro coloro che di voi ne hanno le ⚾⚾🥎🥎 PIENE.
E non mi tirerei indietro.
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“Ma è così difficile porsi qualche domanda di fronte a certi sproloqui?”
Evidentemente si …
“È GIUSTO E SACROSANTO formalizzare delle regole di fiducia reciproca, passando da quella verbale di buone intenzioni ad una oggettiva e valida per tutti.”
Regole di fiducia reciproca? Ah quindi io dovrei fidarmi di te che hai il GP con l’assunto di essere con una persona sana, non infetta e che non può infettare? Ma davvero davvero? Hai bisogno davvero di questa rassicurante etichetta per sentirti oggettivamente protetto e fra persone civili ed allineate ai tuoi para”dogmi”?
Tanti fra quelli che non riescono a “porsi qualche domanda” sarebbero stati fra i più “volenterosi carnefici di Hitler” !
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Ma continuate pure a masturbarvi sul pelo nell’occhio senza accorgersi del palo nel Q.bo.
Siete ignoranti.
L’altro ieri nel villaggio in cui abito è morto un ottantenne, di Covid.
Infettato probabilmente dal figlio che aveva avuto tanti problemi.
Entrambi NON VACCINATI Co alcuna dose.
In una comunità di scarsi 1.000 abitanti è stata la TERZA VITTIMA certificata per Covid.
Tutte non vaccinate, anziane e che hanno seguito i consigli, probabilmente ordini, dei figli saccenti.
Una mia parente infermiera in Molise mi racconta di tutti quelli che, una volta finiti in Terapia intensiva si lamentano per non essersi vaccinati, perché sottoposti ad una sofferenza indescrivibile.
E quando muoiono lo fanno in solitudine, senza che gli affetti li circondino.
Io non vorrei più leggere le vostre ignobili e arroganti scemenze, perché siete PERICOLOSI per la salute pubblica.
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…… e meno male che gli astiosi erano i no vax !….. LE VOSTRE FRASI VI DESCRIVONO PER QUELLO CHE SIETE , non serve altro !!!
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Tu sei proprio l’esempio calzante di come il NAZISMO si è fatto strada.
Buffone senza limiti di ridicolo.
E tiri fuori anche Mauro da Mantova, per giustificarti, nazista da 4 soldi.
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Oggi il NAPOLEONE infosannita gira con lo SCOLAPASTA rinforzato… ahah… Che elemento da sbarco, fa quasi tenerezza… ahahah…
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Esattamente. Ora si suppone che i non vaccinati siano automaticamente malati.
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“Automaticamente malati no”, non credo che si possa affermarlo con certezza che esista un automatismo di simile portata. Però che ci possano essere dei segni di fragilità, che possano essere considerate prodromi per possibili afflizioni patologiche, questo mi pare più probabile. Del resto, credo che sia nell’ordine delle cose, quando si propinano sciocchezze complottistiche in quantità industriali per giustificare l’ingiustificabile: ovvero un ego megalomane e paranoico.
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Quindi?
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Appunto.
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“Ora, assumiamo ragionevolmente che la Commissione Europea ignorasse l’emergere futuro della pandemia di Sars-Cov-2.”
Difficile da credere, visto che sono già sicuri che sta arrivando Marburg. Per il quale naturalmente servirà un GP x 10.
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