(Tommaso Merlo) – Il Movimento è andato oltre il trenta percento senza soldi e adesso che sta scomparendo dice che ne ha bisogno. Se c’è una lezione che il fu Movimento ha dato alla nostra democrazia, è proprio che se hai valori ed idee non servono affatto i soldi e tantomeno burocrazie, uffici e santi in paradiso. Il fu Movimento ha conquistato il potere senza soldi perfino in una democrazia malconcia come la nostra. E’ questo che rimarrà nei libri di storia dell’epopea movimentista. L’aver dimostrato che anche in Occidente le democrazie sono scalabili dall’esterno dai cittadini. E lo sono anche senza mezzi ma con un progetto politico valido. Prima si pensava che non fosse possibile senza risorse finanziarie e senza controllare i media. Una lezione di democrazia merito del fu Movimento ma anche dei cittadini che han dimostrato di essere più evoluti di quello che pensavano i politicanti. Nonostante i vecchi partititi controllassero giornali e televisioni e nonostante disponessero d’ingenti fondi e appoggi ovunque, alle ultime politiche gli italiani hanno votato in massa per quella squattrinata banda di scappati di casa. Questo perché all’opposizione avevano dimostrato di valere e perché era l’unico progetto politico all’altezza dei tempi e in sintonia con la volontà popolare. Un progetto innovativo solido e che prometteva di mettersi alle spalle un sistema ormai marcio dopo decenni di malapolitica. Com’è miseramente finita è sotto gli occhi di tutti. Ma la lezione resta. I cittadini non sono dei fessi e si sono in gran parte emancipati. Puoi avere tutti i soldi che vuoi e spendere cifre folli per campagne elettorali faraoniche, ma se non sei credibile e hai deluso i tuoi elettori, non vai da nessuna parte. Contano i fatti, non la pubblicità. Conta la proposta politica, non i palchi, i manifesti e le cene elettorali. Il Movimento è andato oltre il trenta percento senza soldi e adesso che sta scomparendo dice che ne ha bisogno. Vedremo se gli iscritti superstiti vidimeranno anche questa virata copernicana. Ma ormai dei rimangiamenti del fu Movimento sorprende solo la disinvoltura. Manca giusto il secondo mandato e poi saranno ufficialmente la fotocopia sbiadita del Pd. Un partitino senza senso politico e nemmeno storico se non tenere insieme gli sparuti tifosi superstiti dei bei tempi che furono. Certo, è triste vedere delle forze politiche che prendono voti dicendo una cosa e poi una volta nei palazzi ne fanno un’altra. E’ uno di quei sempiterni vizi della vecchia politica che il fu Movimento diceva di voler sradicare. Uno di quei vizi che minano il rapporto di fiducia tra cittadini e politicanti e quindi in ultima analisi minano la democrazia. Ma ormai dei rimangiamenti del fu Movimento sorprende solo la disinvoltura. Saranno gli elettori a tirare le somme. Nel frattempo qualcuno dovrebbe ricordare a quelli del fu Movimento che non esistono negozi che vendono la credibilità e la reputazione perdute. E non esistono nemmeno negozi che vendono contenuti politici e tantomeno slancio e consenso. E qualcuno dovrebbe ricordare al fu Movimento che sono proprio loro ad aver dimostrato che in democrazia non contano affatto i soldi e tantomeno burocrazie, uffici e santi in paradiso. Ma conta la validità del proprio progetto ed essere in sintonia con la volontà popolare. Sintonia politica e storica. E tutto questo vale perfino in una democrazia malconcia come la nostra che si è dimostrata scalabile dall’esterno. Una lezione di democrazia che il fu Movimento si può pure rimangiare ma che non va dimenticata da tutti coloro che non si vogliono arrendere alla restaurazione e credono ancora nel cambiamento e in un futuro migliore.
Cronaca, Editoriali, Interno, Politica, Tommaso Merlo
Thomas guarda che la Leopolda è finita… a meno che…
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Uno che dopo un titolo che nemmeno bin rignan e dopo un cappello finto nostalgico del movimento scrive che senza denaro si può far politica e si possono far vincere le proprie idee, o ci è o ci fa. Per me la seconda.
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” Il fu Movimento ha conquistato il potere senza soldi perfino in una democrazia malconcia come la nostra.”
Senza soldi, no.
Senza soldi pubblici, sì.
Vorrei chiedere a Merlo se lui “si versa ancora” (sempre che l’abbia mai fatto) o se si limita a scrivere nostalgici e picconanti articoli quotidiani, coi quali guadagna solo lui.
I valori del m5s ci sono ancora, anzi sono stati maggiormente centrati ed ampliati nella carta dei valori.
Magari mancano le sparate del tutto irrealizzabili, gli ideali incompatibili con la realtà e con le funzioni di governo e le sceneggiate populiste.
Allora ditelo.
Volete rimanere movimento di opinione per sempre: un concetto antistorico.
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BUFFONA!
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😴
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Caro GATTO, come definiresti un elettore di un altro partito che va a pontificare ed a dare certificazioni di validità, credibilità e conformità agli ideali altrui?!? Ma in casa propria no?!?
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BUFF0N4!
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Ma di QUANTA attenzione hai bisogno?
Dai, per oggi basta così.
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D’accordissimo con Anail.
La democrazia scalabile senza soldi? I fatti dicono che quel 30% NON era frutto di un progetto ben definibile ma il risultato, raggiunto attraverso un sapiente uso di internet, di una gigantesca divulgazione di un insieme slogan e di idee anche contradditorie che solleticano i più variegati istinti della massa di utenti del web.
Chiaro che ora ognuno dei diversi solleticati, trovi ora le sue ragioni per picconare i malcapitati che si sono ritrovati ad dover tradurre in fatti concreti le mille istanze che ognuno degli elettori dei 5stelle credeva di vedere realizzate cosi come un mago estrae un coniglio da un cappello.
Naturalmente la politica non è un trucco ed ora siamo qui a contare le scontatissime macerie.
Che Conte cerca faticosamente di rimettere in piedi e al quale auguro di farcela. Perché i 5stelle devono esserci e per esserci devono darsi una struttura e dotarsi di quel famoso progetto ben definibile di cui parla Merlo immaginando ci fosse gia nel 2018 quando, in realtà, a oggi, non è ancora nemmeno nella fase embrionale.
La struttura (se mai Conte riuscirà a metterla in piedi), costa soldi, ecco perché ne ganno bisogno anche i 5stelle. Semmai c’era bisogno di mantenere in vita il finanziamento pubblico ai partiti per evitare di doverli chiedere ai privati che poi ti chiedono conto.
La sfida è quella di dimostrare di saper usare il denaro con onestà. E l’onestà dovrebbe essere il valore che contraddistingue i 5stelle.
E checché ne dica Merlo, su questo punto 5stelle non hanno mai tradito.
Quindi che senso ha questo lavorio continuo per denigrarli?
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BUFFON3!
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“Naturalmente la politica non è un trucco…”: AHAHAHAH, BUFFON3!
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X Gatto:
Parlando di Anail..
e lei di quanta attenzione hai bisogno?
Leggo queste sue perle:
”I valori del m5s ci sono ancora, anzi sono stati maggiormente centrati ed ampliati nella carta dei valori.
Magari mancano le sparate del tutto irrealizzabili, gli ideali incompatibili con la realtà e con le funzioni di governo e le sceneggiate populiste.”
1- i valori sarebbero più seriamente percepiti se il MoV non si facesse prendere a ceffoni tutti i giorni, salvo poi uscirsene con quelle sparate tipo ‘alla RAI non ci andiamo’, dando pure l’impressione che l’unica cosa che volessero, fosse quella di avere la loro porzione delle nomine.
2- le sparate irrealizzabili lo sono perché ingiustificate, o perché non ti permetteranno mai di farle? Mattarella che sceglie Draghi dopo l’esplorazione di Fico, non meritava forse l’impeachment per Savona? I trattati europei per l’Italia sono stati o no una penalizzazione, aggravata dal ‘pareggio di bilancio’? Si può o meno ridiscutere l’Euro e come è considerato, oppure hai già dimenticato la frase di Monti: ‘la Grecia è il maggiore successo dell’Euro’?
Ma no, non c’é verso. I comunistozzi con il QuIo alto non accettano discussioni: loro sono intelligenti, gli altri possono fargli solo da scendiletto.
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Hai pienamente ragione, la finta sinistra turbo-capitalista e quella intellettual-elitaria, per intenderci quella di Letta che elogia ogni giorno B. e quella di Speranza che governa con Salvini prendendosi peraltro ogni giorno pernacchie, HA BISOGNO di questo Movimento: un Movimento acefalo, privo di radici, di idee e di valori, utile solo a fare numero per consentirgli in qualche modo di continuare a governare.
Perché la loro stella polare è il potere che genera consenso che genera potere, e nient’altro, e senza gli utili idioti non avrebbero mai i numeri.
E chissenefrega se dice il Mov sì al finanziamento pubblico, dopo aver detto (e preso voti per oltre 10 anni) e fatto il contrario?
Chissenefrega se obbedisce al monarca di turno, nominato da un altro monarca bollito, che ha campato di rendita finché ha potuto sulle idee di Casaleggio, dopo aver sproloquiato (e preso voti per oltre 10 anni) di democrazia diretta?
Chissenefrega se ora il cittadino è passato da essere il datore di lavoro del politico, ad esserne suddito?
Oltre alla coerenza, nella vita, occorrerebbe una grossa dose di onestà intellettuale: hai deciso di cambiare faccia, idee, linea politica?
Bene, legittimo, allora cambia anche il nome, perché continuare a chiamarsi M5S ed aver perso tutte le stelle a cominciare dall’acqua pubblica, se hai detto due mandati e a casa, se hai detto no alla Trojka e ora ne sei l’obbediente cagnolino, tutto questo sa di abnorme presa per il cxlo.
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Se vuoi parlare con Gatto, fosse anche per sparlare di me, sei pregato di non scartavetrare i cabasisi A ME, mandando i tuoi post nella MIA bacheca delle notifiche.
Divertitevi tra voi, che, in 2, uno sano non lo fate.
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Ok, prendiamo atto che i commenti sulle idee altrui devono essere a senso unico, un po’ come dalla Gruber
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X Frankie:
hai sentito Lady Zeppelin, no?
Ogni volta che compare dimostra quel che è.
Non solo è disonesta, ma pretende che noi parliamo solo di quel che vuole lei.
Quando si dice un ego grosso come uno Zeppelin.
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va benissimo se fai opposizione, non va se governi! Pensi che l’esperienza non ci abbia insegnato niente ?
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finalmente anche Merlo si è reso conto che questi erano solo dei cialtroni chiacchieroni
che volevano rivoluzionare tutto e poi si sono ben adagiati sulle sedioline a 15mila euro al mese…
meglio tardi che mai
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Finalmente?!
Non fa che lamentarsi da mesi!
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Alle comunali del 3 e 4 ottobre il movimento 5S contiano, nonostante il racconto delle “favolose piazze piene che applaudivano Conte”, ha preso un terzo dei voti che il movimento grillino prese alle comunali del 2016.
Evidentemente, gli elettori, non legati al sistema si potere, la pensano come Merlo e Di Battista e non come i sostenitori del movimento contiano.
Svolta M5S, c’è l’ok al finanziamento pubblico
(Alessandro Di Battista) – Il Movimento, nel 2013, rifiutò 43 milioni di euro di finanziamento pubblico ed era un bel Movimento.Il Movimento votò contro la legge del governo Letta che istituiva il 2X1000 ai partiti sostenendo che fosse un finanziamento pubblico mascherato (sempre soldi pubblici sono) ed era un bel Movimento.
Il Movimento chiedeva ai suoi portavoce di restituire il Tfr a fine mandato. Io l’ho fatto. Il Movimento sosteneva che si potesse fare politica con pochi soldi ed era un bel Movimento.
Il Movimento ha chiesto un mucchio di volte denari ad iscritti, attivisti e simpatizzanti e di denari ne arrivavano sempre. Decine di migliaia di piccole donazioni che ci hanno permesso di organizzare ogni tipo di evento.
Quando feci il tour in camper da non candidato portavo con me un bancomat al contrario. Le persone facevano la fila sotto la pioggia per donare 10, 20, 50 euro e finanziare quella campagna. Da quel bancomat al contrario usciva la ricevuta. I soldi arrivavano perché c’era identità.
Il Movimento lottava per il rispetto del referendum che ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti ed era un bel movimento. Il Movimento non aveva sedi lussuose ed era un bel Movimento. Oggi il neo-movimento si avvita su se stesso. Incapace di ottenere donazioni puntando sull’identità (e ti credo, governa con Renzi, Salvini, Bonino, Berlusconi, Letta e sotto Draghi) segue la strada di tutti gli altri partiti…una strada che un tempo non avrebbe imboccato nemmeno sotto tortura.
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Il titolo e’ davvero bello, o perlomeno io mi specchio nella quantita’ di “innegabile” che attribuisco alle mie opinioni quando trovo qualcosa che gli somiglia. Al di la’ della nemesi, io mi preoccuperei di formulare una chiarezza condivisibile su quel che verra’ dopo – in termini di evoluzione del quadro politico, e se possibile non ossessivamente limitati ai propri confini. Se “quello” [nome che ti pare del M5S del 30%) non c’e’ piu’, e ora c’e’ “questo” [nome che ti pare dell’attuale], da cosa vi dovrete difendere in cinque anni? E, dopotutto, ne varrebbe la pena? Dopodiche’, al sesto anno, arrivera’ il tempo del sangue.
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Immenso Tommaso!! Ma le persone non hanno più speranza quella del 2018 era davvero l’ultima..mi dispiace solo per Dibba
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Presumo che Tommaso Merlo, giornalista, non abbia e mai avrà contratti o collaborazioni professionali con testate giornalistiche che usufruiscano di sovvenzioni pubbliche…..se il M5S pecca di coerenza perché accede al 2×1000, dove comunque la destinazione al partito Pinco o al movimento Palle, è come da indicazione del contribuente, che dire dei soldi pubblici destinati all’ editoria senza possibilità di alcuna scelta? Vorrei capire perché è buono, onorevole e giusto che le tasse dei cittadini siano destinate, per esempio, a giornali o a qualche circolo sportivo, e non al M5S, permettendo così a certi giornalisti di dare lezioni di coerenza mentre giocano a golf o a tennis!
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Caro Merlo il Movimento ha preso il 33% dei voti nel 2018. Dobbiamo comprendere e riflettere su quello che è accaduto dopo. Io sono convinto che qualsiasi partito o movimento che voglia veramente cambiare in meglio l’andazzo della politica nel ns paese ha bisogno della maggioranza assoluta (e con essa non è detto che ce la può fare a cambiare le cose) perché, come abbiamo visto anche se il Movimento avesse avuto il 40% dei parlamentari tutti gli altri partiti presenti in parlamento (60%) sarebbero risultati comunque maggioranza coalizzandosi fra loro, come hanno fatto palesemente nel recente passato e tutto sarebbe finito a tarallucci e vino. Possiamo augurarci che Di Battista riprenda gli ideali originali del M5S ma anche se avrà il 20% farà anche lui un buco nell’acqua. Dove sta il vulnus di tutto questo? Credo che stia, nel bene e nel male, nel più assoluto menefreghismo della maggioranza del popolo italiano rispetto alla cosa pubblica. Per mitigare questo disinteresse ci vorrebbe una seria informazione. Ma dove la trovi?
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Da nessuna parte o quasi.
Sì, gli italiani sono menefreghisti e abituati fin da piccoli ad esserlo.
Ma sono anche i primi per associazionismi vari e volontariato. Per cui bisogna capire cosa vogliano e come aiutarli a capirci qualcosa.
Quando fallirono i MU, notai che c’era l’azione convergente sui tre livelli:
1- vertici che disprezzavano i MU e nemmeno gli rispondevano
2- quadri intermedi che stando nei comuni, non facevano più i MU e quando glielo facevi notare, ti dicevano che erano già abbastanza impegnati, salvo poi non ricandidarsi!
3- i militanti si sono diradati presto, di nuovi non ce n’erano, di vecchi si erano stufati abbondantemente di sacrificarsi per non essere presi in considerazione.
Ma adesso c’é chi si illude che M5S sarà più bello e più corretto di prima, ora che è diventato l’UDEUR-2 intendo. O forse un LEU-2, a giudicare da come sua maestà Zeppelin disprezza chi lo critica. Tra comunisti falliti ci si intende.
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