(Tommaso Merlo) – Quello Draghi è il governo peggiore di sempre innanzitutto per come è composto. Il governo di “alto profilo” e “dei migliori” erano delle bufale. Sono entrati i soliti noti. Riciclati politici e pure tecnici. Un governo nordista, con poche donne, vecchio. Anche quella della competenza era una gran bufala. In Italia funziona così. Se fai comodo e sei dalla loro parte allora sei competente, altrimenti no. Il governo Draghi è il peggiore di sempre anche perché nasce a seguito di un’operazione di palazzo tra le più opache e ciniche degli ultimi anni. Col tradimento di un premier apprezzato dai cittadini e il suo frettoloso accantonamento. Se il governo Conte era quel disastro che dicevano, allora non si capisce il perché molti dei suoi ministri sono stati riconfermati. Il governo Draghi è poi il peggiore di sempre perché fin dagli albori ha fatto emergere i più nefasti vizi che intossicano il nostro paese. L’ipocrisia viscerale, il voltagabbanismo senza pudore, la piaggeria verso i potenti di turno, l’egocentrismo sfacciato. Davvero tutto il repertorio. Ma il governo Draghi è il peggiore di sempre anche perché non ha né una identità né una visione essendo sostenuto da una accozzaglia di partiti che la pensano in maniera opposta, e non ha nemmeno un programma. Draghi non ha spiccicato ancora una parola su cosa vuol fare eppure tutta la vecchia politica stracciona si è già inchinata ai suoi piedi. Vecchia politica che fino a ieri litigava su tutto e da quando è spuntato Draghi finge di andare d’amore e d’accordo. Quando finirà la farsa, inizieranno i veti incrociati e Draghi sarà costretto all’ordinaria amministrazione. Recovery, passerelle internazionali mentre per tutto il resto seguirà la linea tracciata da Conte. Continuità, altro che panzane. Tanto rumore per nulla. Draghi ha messo in piedi una specie di mini-consiglio di amministrazione di fedelissimi con cui realizzerà quello per cui è stato ingaggiato. Per il resto cercherà di salvarsi la faccia e si sfilerà non appena gli straccioni della vecchia politica ricominceranno a far cagnara. Ma quello di Draghi è il governo peggiore di sempre anche perché non rappresenta affatto la fase storica che stiamo vivendo. Il 4 marzo i cittadini hanno votato per il cambiamento dopo decenni di malapolitica partitocratica. Questo governo è la rivincita della vecchia partitocrazia. È composto in parte da politicanti e partiti corresponsabili della rovina del paese e in parte da chi aveva promesso il cambiamento e si è rimangiato tutto. Altro che nuova centralità democratica dei cittadini e sovranità popolare come promettevano i vincitori del 4 marzo, il governo Draghi è il trionfo delle lobby, delle caste e della tecnocrazia. Un governo antistorico. Rispetto poi alle sfide del domani, il governo Draghi appare del tutto inadeguato. Più che un ponte di comando proiettato verso il futuro, sembra una fotografia imbarazzante dello stato scadente delle classi dirigenti del paese. Il paese vero è altrove, i suoi talenti migliori pure. Il governo Draghi nasce con la scusa dell’emergenza. Ma Conte la stava già fronteggiando egregiamente e avrebbero dovuto lasciarlo lavorare se davvero ci tenevano tanto. La vera emergenza era poi un anno fa quando i partiti che sostengono Draghi si pugnalavano a vicenda. Adesso più che altro c’è da spartirsi una montagna di soldi ed è questo uno dei moventi principali dell’ammucchiata. Senza dubbio il peggiore governo di sempre che ha l’aggravante di nascere senza opposizione se non per i sovranisti della Meloni e con tutta la stampa delle lobby schierata a favore. Altro che fronteggiare l’emergenza, è questo governo la vera emergenza. Un governo emblema del ritorno della vecchia politica e della vecchia Italia dopo che gli italiani avevano disperatamente chiesto un cambiamento radicale il 4 marzo. Una pagina davvero triste della nostra democrazia ma piangersi addosso non serve a nulla. I cittadini che credono ancora nel cambiamento devono piuttosto rimboccarsi le maniche in modo da tornare al voto e cestinare al più presto il peggiore governo di sempre.
Cronaca, Editoriali, Interno, Politica, Tommaso Merlo
Articolo condivisibile (a parte quando parli dei tradimenti del m5s). Ordinaria amministrazione veti incrociati e linea tracciata da conte, giusto, se succede questo è una vittoria del SI su rousseau.
Di meglio non si può avere in questo contesto.
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Ma tornare al voto votando chi? Sono tutti dentro. Uno schifo
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No, Paragone e la Meloni sono all’opposizione. Puoi votare loro (sono ironico).
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MANEGGIARE CON CURA!
A prosito di donne,
italia paese di sincronismo ripetitivo e perpetuo, che va dai “Masaniello” senza vergogna alle “Patelle”,
convinte, dal grasso che cola,
nonché dalla spocchia, che il mondo da loro immaginato sia quello reale.
La Madia Dagli Irti Colli, (vabbe!)
pretende la parità di genere,
la democratica segreteria del PD
immediatamente acquisisce,
scatta in piedi e corrisponde:
“i vice ministri, le sottosv… saranno tutte donne”.
Attenzione abbiamo già visto questa arma di distrazione di massa,
applicata in modo paritario tanto dal cdx,
(ne sono pieni, rotocalchi, bagni pubblici e qualcuno privato e le isole poi divenute famose)
che dal csx, il che significa: mettiamo le figurine (stereotipi) emblematiche,
“beate loro che non capiscono un beato C.”
così lasciano il manovratore operare in piena libertà e autonomia nel finire di distruggere scuola, sanità, giustizia, lavoro, welfare…
Tradotto nel lungometraggio del csx:
Paola Concia – Stefania Pezzopane – Monica Cirinnà – Vladimira Guadano –
Simona Malpezzi – Alessandra Moretti –
l’espositore di alta bigiotteria Bellanova,
M. E. Boschi,
Ivan Scalfarotto eccetera.
Agevolo il pensiero con video
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l’e’ tutto sbagliato l’e’ tutto da rifare diceva il grande Gino .
Da “Tangentopoli” in poi il massacro istituzionale e costituzionale continua .
A’ ridatece Evangelista , Gava , Pajetta ecc.
Non se ne puo’ piu’ . Meno male che c’e’ lo sport e la mosica .
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Ecco bravo, pensa allo sport e alla mosica.
Che di politica… zero assoluto.😎
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Il pessimismo di Merlo è abbastanza giustificato, anche se trovo delle incoerenze nel suo scritto. Innanzitutto, perché affermare che il governo è vecchio e non di alto profilo e due righe più sotto polemizzare sottolineando che molti ministri sono stati riconfermati. Magari riconfermati e “ridimensionati”, ma allora dirlo chiaro. La realtà è che Draghi ha creato il suo direttorio economico-finanziario a suo criterio, ed abbandonato gli altri ministeri per lui non essenziali in questo momento alla turpe ripartizione della partitocrazia, come da manuale Cencelli . Come chi lancia l’osso al cane, ha mantenuto Di Maio che alla Farnesina sta a suo agio come un polpo in un garage e Speranza che è stato nel complesso un eccellente ministro della salute. Invece la testa di Bonafede, il miglior guardasigilli che io ricordi, è stata pretesa da Forza Italia per entrare nell’ ammucchiata. La parruccona che pare abbia inghiottito una scopa, salvo sorprese, si occuperà di smantellare, sotto gli occhi indifferenti del professor Draghi, le riforme epocali di Bonafede per far diventare realtà quel patetico cartello che recita che “La legge è uguale per tutti” presente in tutte le aule di giustizia.
L’altra incoerenza, ma è una variazione della prima, è criticare questo governo per poi affermare che non c’è soluzione di continuità tra il governo Conte e l’attuale. E allora? Non sarebbe poi così male. A meno che l’elemento differenziale sia il direttore d’orchestra che è stato sostituito, a mio giudizio – e concordo pienamente- in una operazione cinica, inutile anzi dannosa, da basso impero come la mente contorta di chi ne è stato il promotore.
Ma Conte tornerà, quegli applausi disinteressati e sinceri dei dipendenti di Palazzo Chigi rappresentano il plauso di tutti gli Italiani per bene a un PM e ad una persona di livello non comune
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Speriamo per Conte e per noi
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Bugsyn
“..si occuperà di smantellare, sotto gli occhi indifferenti del professor Draghi, le riforme epocali di Bonafede per far diventare realtà quel patetico cartello che recita che “La legge è uguale per tutti” presente in tutte le aule di giustizia”.
Anche a me dispiace per Bonafede, pur non disconescendo alcuni suoi errori, ritengo che abbia molti più meriti che demeriti , insomma è stato un ottimo ministro.
Ma non è importante che gli occhi di Draghi siano indifferenti, è importante che non siano indifferenti gli occhi M5S e dei suoi sostenitori, e facciano cadere il governo al primo tentativo di reintroduzione della Prescrizione.
Basterebbe questo per tutelare certe conquiste, no?
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Totalmente d’accordo. Io ero fautore del si proprio per conservare gli eccellenti risultati ottenuti dai governi Conte. Ma vista la lista dei ministri, temo che l’assalto sarà frenetico e le difese dei nostri rappresentanti- poltronari ? – ridicole
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Oramai questo blog si sta avviando su se stesso e precipita verso le fogne.
Sempre più articoli di giornalisti(??) come questo Merlo e Pedulla’ impegnati ad aizzare i vaneggiamenti e le intemperanze verbali del mondo grillino.
Non ho assistito a tanto impegno quando si trattava di difendere il precedente governo.
Nella loro veste di guastatori e sabotatori a priori cose debbo attendermi per il futuro, ad una restaurazione complottista a favore di NO Vax, Terrapiattisti, Scie kimiche, No 5G e sapone per fermare la xylella?
Invece di impegnarvi nella teoria dell’accerchiamento perché non volete mettere in conto una sconfitta?
Perché non volete arrendervi all’idea, anzi alla realtà, che un soggetto con il 2% nel paese, ma con il 60% degli eletti da lui nominati nel pd, ha potuto disporre SEMPRE del potere di vita o di morte sul precedente governo?
Perché non volete prendere coscienza che una genuina maggioranza il Conte II non l’ha mai avuta?
Perché chiudete gli occhi davanti all’immobilismo creato di proposito negli ultimi due mesi da Renzi e trascorsi ad imbarcare presunti “Responsabili” che nell’ora del destino si sono dileguati?
Anch’io, fossi stato il Presidente della Repubblica, ad un certo punto mi sarei rotto il caxxo di questo tirare a campare che aveva al centro della strategia di governo la propria sopravvivenza piuttosto che una strategia di veloce uscita viste le puntuali trappole tese dal bomba.
Siete infantili e ce ne fotte tanto quanto dei destini del paese perché concentrati ESCLUSIVAMENTE a rimirarvi l’ombelico.
Il governo Conte II non c’è più e non ci sono le condizioni affinché possa tornare.
Ci sono invece delle scadenze a breve da onorare e dei piani d’azione da implementare.
Questo è quel che accade solitamente nel mondo dell’impresa e non del parassitismo autoreferenziale.
E CRESCETE INVECE DI CONTINUARE A FRIGNARE DIETRO QUESTI lDl0Tl che si spacciano per sedicenti maitre a penser. Sono solo sciacalli che vengono a banchettare sulle carogne, sui resti di una speranza che fu.
NON HO MAI LETTO LORO CRITICHE SUGLI ERRORI COMMESSI DAI VERTICI DEL M5S DI CONTINUO DOPO LO STRAORDINARIO SUCCESSO DEL 4 MARZO 2018.
ANZI DATE SEMPRE PIÙ SPAZIO A COLORO CHE SIN DALL’INIZIO HANNO CERCATO DI RITORNARE AD ESSERE INDISPENSABILI DEMOLENDO L’ESISTENTE MENTRE SCAPPAVANO DA QUALSIASI RESPONSABILITÀ.
SIETE UNA MASSA DI VlGLlACCHl EGOISTI.
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Le Areolinee Pindaro, a grande richiesta, ripropongono il grande successo dell’estate!
ULTIMISSIME! Giuseppe Conte é un quaquaraquá che legittima il malaffare.
Infatti non ha mai parlato in forma ufficiale esprimendo i concetti seguenti:
– la maggior parte dei ministri provengono da partiti invischiati in procedimenti giudiziarii
– o invischiati in forme esplicite od implicite di razzismo
– o capitanati da un Delinquente Abituale
– la legge dello Stato si é rivelata non uguale per tutti
Ma chi potrebbe stupirsi se alla Presidenza del Senato siede la Zia di Mubarak? Ergo, lo sfintere anale brucia ma non fa fumo.
ULTIMISSIME! ULTIMISSIME! ULTIMISSIME! Lo sfintere anale brucia ma non fa fumo!
Donne, ragazze coi capelli rossi, iraniane vincitrici della Medaglia Fields, automobiliste saudite, sindacaliste amazzoniche, tipe cogli occhi castani e le lentiggini sul naso, inscivetevi in massa al partito Zotta Continua!
Tassa d’inscrizione una foto di paolapc in costume da bagno ed una di Anail col costume da bagno.
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@jerome B.
Ci sarebbe un modo per frenare la discesa di questo blog “verso le fogne”: emendarlo dalle dosi
massicce di sicumera, ipocrisia, maleducazione, autoreferenzialità, di “commentatori compulsivi”
quale il Sig. Jerome.
Il Blog fa schifo?
Si sta avvitando su se stesso?
E’ frequentato da una massa di vigliacchi egoisti?
Perché il Sig. Jerome non si dimostra coerente con le sue convinzioni e con l’intenzione più volte
espressa e non va a pascolare su prati più verdi, incontaminati e, soprattutto, più consoni alla sua
levatura intellettuale?
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@Aloysius
Ma insomma Piero, Jerome B. viene apprezzato o detestato a seconda di dove tira il vento, un giorno è catartico, l’altro incivile. Un giorno si apprezzano le sue considerazioni economiche, quello dopo è un troll animato da un feroce ultraliberismo se mette in discussione il salvataggio, l’ennesimo, di Alitalia.
CERCO UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, CHE NON MI FACCIA MAI CAMBIARE IDEA SULLE COSE, SULLA GENTE…
Dovrebbe essere l’inno di questo blog.
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…Vorrebbe essere l’inno di questo blog.
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Il tuo “ragionamento” si può riassumere così:
Dei delinquenti entrano a casa tua, tu cerchi di fermarli ma quelli sono in 4 e ti bloccano, poi ti legano e ti imbavagliano.
Rubano tutto quello che c’è di valore e violentano tua moglie.
Poi arriva un fenomeno che, con tono saccente, da la colpa a te perché “ti sei impegnato nella teoria dell’accerchiamento” e “non hai voluto mettere in conto la sconfitta”.🙂
Era tutto deciso da tempo, da un anno esatto, i 5 stelle non potevano fare niente.
SVEGLIATI!!!
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Jerome
NON HO MAI LETTO LORO CRITICHE SUGLI ERRORI COMMESSI DAI VERTICI DEL M5S DI CONTINUO DOPO LO STRAORDINARIO SUCCESSO DEL 4 MARZO 2018. Questo è in gran parte vero, anche se fondamentalmente l’errore principale è consistito in una incapacità comunicativa sorprendente, ancor più considerando come è nato il successo del 4/3. D’altro canto, nel Conte II poco potevano fare il Presidente ed i 5S se il lurido Bomba , aparte essersene andato con i suoi bravi , lasciò sue quinte colonne nel PD che , insieme alla pandemia, hanno reso più irresoluta l’azione tanto legislativa come dell’esecutivo
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“NON HO MAI LETTO LORO CRITICHE SUGLI ERRORI COMMESSI DAI VERTICI DEL M5S”
Non è che se gridi un bugia diventa verità, perché non so dov’eri, ma Tommaso ha fatto anche molti articoli critici verso il Movimento. E se non ti piacciono gli articoli del blog ti informo che puoi benissimo non frequentarlo, non credo te lo abbia prescritto il medico.
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vecchio e inutile, per le emergenze,
per la spartizione del bottino in modo che, le fatte più corpose,
vengano utilizzate nel modo che, i timonieri dietro a Draghi, gradiscono
non per niente, il sempreverde Casini, apprezza tantissimo
la composizione floreale governativa.
nella contentezza ha pure dimenticato che ha dichiarato di aver preso il Sars-Ncov-2
ed ora sta benissimo
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“I cittadini che credono ancora nel cambiamento devono piuttosto rimboccarsi le maniche in modo da tornare al voto e cestinare al più presto il peggiore governo di sempre”
Per votare chi?
Per votare chi ha dato vita a quello che chiami “il peggior governo di sempre”?
Per votare “chi aveva promesso il cambiamento e si è rimangiato tutto”? Quindi stai parlando di truffatori? Di gente che va al potere promettendo il cambiamento e poi, una volta ottenuto, si fa strumento della restaurazione?
Se hai questa opinione del M5S, alle prossime elezioni dovresti invitare a non votarlo.
Fai spesso a cazzotti con la logica Merlo.
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Ti sei mai chiesto perché le giravolte degli altri, anche di 180º, non vengono mai messe in risalto e non ne pagano le conseguenze in termini elettorali?
Per es. un tizio che voleva andare al voto, portava una mascherina con scritto “la parola agli italiani” e poi, nel giro di neanche mezza giornata, si è convertito all’europeismo.
E quell’altro che disse “mai in un governo che non prende il Mes”.
Queste cose fate finta di non vederle o vivete su Saturno?
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@Lorenzo
Ma io critico tutti con lo stesso metro di giudizio, i miei commenti lo dimostrano.
Se inveisco di più contro i 5S è solo perché in loro ho creduto di più, quindi sono rimasto più deluso.
Salvini è meschino, non lo toccherei nemmeno con una canna da pesca.
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Ottima analisi di Tommaso!!! Abbiamo un’unica speranza: il Recovery è già stato fatto da tempo e qualcuno spera di poterlo modificare raccontando che è ancora tutto da fare; ben presto si accorgeranno che concretamente non possono cambiare pressoché nulla e che anzi se vogliono i soldoni devono eseguire per filo e per segno quello che c’è scritto altrimenti non prendono nemmeno quella piccola parte che gli viene lasciata pappare per farli contenti e per farli muovere..stavolta si mangia poco però meglio poco che niente
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La vicenda del governo Draghi è nota: Il matrimonio tra il governo Conte e i 209 miliardi del ricovery fund europeo “non s’ha da fare”
Ed ecco il suggerimento portare i i famosi quattro capponi all’ azzecca-garbugli -Mattarella”perché non bisogna mai andare con le mani vuote da quei signori. Con questo mazzetto di zampe di cappone sulla mano destra, il giovine Renzo si avvia tra speranza e rabbia verso l’abitazione del dottor Azzecca-garbugli, naturalmente a piedi: Lascio pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe a capo all’in giù, nella mano di un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. (…) e dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.
naturalmente i caponi sono i quattro partiti della nota coalizione giallo rosa. Il noto Dottor avvocato subito parla di pene assai severe a coloro che minacciano di non celebrare un matrimonio e l’Azzecca-garbugli si irrita prospetta sciagure apocalitiche bisogna comprare testimoni(nuovi partiti nel governo), minacciando è le sette piaghe bibliche se non si assicura l’impunità ai certi politici per il bene delle vittime ed il riconoscimento dei propri diritti.In fondo l’uomo, è fatto per sentirsi in sintonia con gli altri, per la pace… ed evitare che prevalga sempre la tendenza ai vari “distinguo”, se non alla violenza verbale e fisica, un nuovo modo maturo di mostrare la propria specificità e originalità. Ed allora via alle soluzioni più sbrigative e immediate perché è più facile distruggere che costruire; perché il tentativo di realizzare una comunione, o almeno un accordo sull’essenziale, è troppo faticoso e richiede troppo tempo…e poi c’è la pandemia .Evidentemente si puo trovare un motivo per cui ciascuno perchè prevalga “interesse comune.. Quello dei Poteri forti e marci che ora possono accaparrarsi il recovy fund di bel 209 miliardi..si trattava semplicemente di focalizzare il problema e affrontarlo con gli strumenti adeguati. ecco la soluzione Draghi pensata e voluta sin dal conte 2
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Recovery fund: ecco la triade che gestirà i miliardi “europei” nel nuovo governo Draghi-
SALVATORE CANNAVO’- ifq
l governo Draghi contiene una triade al suo interno che ne costituisce il cemento politico. Il presidente del Consiglio, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e quello per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, compongono infatti la tolda di comando del Recovery plan prossimo venturo (in italiano, Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr). Comando che viene rafforzato anche dalla decisione di Mario Draghi di non creare un ministero degli Affari europei delegando molto probabilmente la gestione economica del dossier al fidatissimo ministero dell’Economia e Finanze diretto da Daniele Franco.
Secondo le indicazioni del Consiglio europeo quei due ministeri gestiranno il 57% delle risorse del Pnrr: il 37% per la transizione ecologica e il 20% per quella digitale per un totale di 115 miliardi. L’ipotesi che la crisi del governo Conte sia stata scatenata da questo dossier è più che fondata soprattutto se osserviamo meglio la tela di relazioni e intrecci che legano quei ministri al cuore dell’impresa italiana.
Bravi e con tanti amici.
Chi conosce il dossier e conosce gli uomini, a cominciare da Draghi, manifesta dei dubbi che il “nocciolo duro” del Recovery sarà in grado davvero di portare a termine la missione. Pesa, si dice, la scarsa conoscenza del tessuto territoriale italiano, delle sue imprese, la sua dimensione agricola. Non mancheranno, probabilmente, colpi a effetto, ad esempio sull’idrogeno e sulle rinnovabili, ma solo grazie alle condizioni avanzate in cui si trova l’Italia. A uno sguardo critico, insomma, sembra proprio che il governo Draghi non sarà quello che sa giocare di fino, ma piuttosto un governo che rincorre i modelli e gli schemi economici.
Dal punto di vista delle relazioni, sia Cingolani che Colao sono particolarmente dotati. Il primo, oltre a essere dirigente della più grande industria italiana, Leonardo ex Finmeccanica, ha lungamente diretto l’Istituto italiano di tecnologia dove ha avuto come membri del Consiglio figure come Alessandro Profumo (Leonardo), Francesco Profumo (SanPaolo), Vittorio Grilli, Lucrezia Reichlin (il cui nome è circolato tra le ministre papabili), Pietro Guindani, che oltre alle innumerevoli cariche (Eni, Confindustria, Assolombarda) è soprattutto presidente di Vodafone Italia. La stessa da cui proviene il ministro per l’Innovazione tecnologica. Se non ci sono conflitti di interesse si tratta comunque di una rete fitta di relazioni che non potrà che riflettersi nella gestione del Pnrr.
Miliardi
Il piano di digitalizzazione, da 46 miliardi, si dovrà occupare di dossier come il Cloud Computing (la costruzione di “nuvole” digitali per l’immagazzinaggio dei dati) in cui avranno un ruolo centrale i grandi player come Google, Amazon, Microsoft o Ibm (in parte legati da laboratori congiunti con l’Istituto italiano di tecnologia). Il progetto Gaia X indicato dal Pnrr, ad esempio, vede la presenza di 28 imprese italiane tra cui Leonardo, Enel, Tim e altre. Nel “monitoraggio satellitare” ritroviamo ancora Leonardo, tramite la controllata Telespazio. Senza contare che il piano di digitalizzazione deve confrontarsi con il grande e irrisolto nodo della rete unica e del 5G: Colao viene da Vodafone, potrà essere del tutto imparziale?
La transizione ecologica, sul piano delle risorse, oltre al grande piano da 29 miliardi dell’efficienza energetica e riqualificazione degli uffici, affronterà il tema delle Energie rinnovabili con oltre 10 miliardi compreso l’idrogeno. In quest’ultimo ambito chi ha i progetti più avanzati sono Snam e Eni. Si tratterà di costruire nuovi autobus, treni e navi (Fincantieri) favorire la produzione di acciaio verde (Mittal nonostante il disastro Ilva ha delle ambizioni) e poi incentivare le imprese agricole a convertirsi in produzione sostenibile (7,5 miliardi).
A dirigere il tutto sarà la nostra triade, con le sue competenze, le sue reti di relazioni consolidate in un polo dell’impresa privata ben saldo all’interno del governo (mentre l’arcipelago dell’amministrazione pubblica e della burocrazia di Stato è rappresentato dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli).
Gli altri ministri Draghi, Cingolani e Colao non faranno tutto da soli. La struttura del Pnrr, se non verrà modificata troppo, conferisce un ruolo centrale ad altri ministeri. Innanzitutto a quello delle Infrastrutture di Enrico Giovannini vincolato nel piano al trasporto ferroviario veloce (26 miliardi sui 31 complessivi) ma a cui gli amici più fidati consigliano di dare centralità ai temi della casa, della mobilità e del trasporto locale. Un ruolo non indifferente lo avrà Renato Brunetta perché il Pnrr assegna circa 8 miliardi alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione e una rinnovata centralità al tema del “reclutamento”, cioè alle assunzioni. Molto importante Mara Carfagna alla guida del ministero del Sud che controlla i circa 65 miliardi dei fondi di coesione sociale. Non secondari nemmeno altri due tecnici, Patrizio Bianchi all’Istruzione e Cristina Messa all’Università e Ricerca: il Pnrr assegna ai loro ambiti 28,49 miliardi di cui 11,77 andranno alla voce “Dalla ricerca all’impresa”, più che un titolo un programma. Turismo e Cultura con i loro 8 miliardi daranno nuovi spazi a Dario Franceschini, ministro della Cultura e Massimo Garavaglia ministro leghista del Turismo.
L’ultima voce del Recovery, la Salute, con i 19,7 miliardi finali (trovati dopo la protesta di Italia viva) conferisce un ruolo decisivo al ministro Roberto Speranza mentre il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, potrà beneficiare di 7,5 miliardi per “le politiche attive”, su cui si misurerà il suo ministero. Il boccino, però, è nelle mani dei super-tecnici voluti da Draghi. Vedremo cosa sapranno fare.
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In effetti, “la costruzione di “nuvole” digitali per l’immagazzinaggio dei dati” la dice lunga sulla coriacea arretratezza della vecchia guardia…
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LA GESTIONE di Cingolani è stata duramente criticata da altri esponenti della comunità scientifica italiana. Le accuse più dure sono arrivate dalla biologa molecolare e senatrice a vita Elena Cattaneo, che ha accusato l’Iit di procedure di reclutamento poco trasparenti e di una gestione disinvolta dei fondi ricevuti. Secondo la senatrice, infatti, l’Istituto avrebbe accantonato in banca circa 400 milioni di euro, soldi pubblici destinati alla ricerca. Sempre secondo le accuse di Cattaneo, l’accesso ai finanziamenti pubblici alla ricerca dell’Iit targato Cingolani non avrebbe seguito le normali procedure a cui devono sottostare gli istituti di ricerca di tutto il mondo, che hanno l’obbligo sottoporre i propri progetti di ricerca alla valutazione della comunità scientifica prima di ricevere i fondi.
ANCHE SE non è un volto noto, negli ultimi anni Cingolani ha frequentato più di una volta le stanze della politica. A volerlo al ministero è stata Italia Viva, con il cui fondatore Cingolani ha da tempo un ottimo rapporto: da premier, Matteo Renzi affidò all’Iit di Cingolani la progettazione del polo scientifico Human Technopole, sorto sull’area milanese dell’ex-Expo. Fu l’ad Alessandro Profumo (nominato da Renzi) a condurlo alla Leonardo, che fornisce tecnologie militari aeree, navali e spaziali all’Arabia Saudita tanto cara a Renzi.
https://ilmanifesto.it/il-fisico-conteso-tra-renzi-e-grillo/
ALTRO CHE “IN QUOTA 5STELLE”!
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Altro che non sei un idiota.
E’ UNO SCIENZIATO. CAPACE.E tutti cercano di strattonarlo dalla propria parte.
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Cioè vuoi dire che in Italia è stato scelto ministro uno scienziato capace perché scienziato o perché capace? Davvero davvero?
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D’accordo, ma quello scandalo a Frascati era una cosa seria e Cingolani se la scampó in scioltezza. L’intrallazzo c’era. Non che deponga a sfavore della competenza del personaggio, ma, sai com’é…
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E che significa?
Se a Renzi piace la pizza, Grillo e i 5 stelle non devono più mangiarla?
Quanto alle accuse di Elena Cattaneo, siete forse diventati giustizialisti? Riesumate la questione morale solo quando vi fa comodo?🙃
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Il governo Conte è stato abbattuto SOLO esclusivamente per i soldi del RF.In particolare , i parametri indicati dall’Europa per ciascuno stato sono 3: popolazione, somma direttamente proporzionale al tasso di disoccupazione , e inversamente proporzionale al Pil .Dunque , è grazie al sud il sud Italia che la somma totale è potuta essere di 209 miliardi, perché solo L’Italia ha una sua zona così estesa e così lasciata volutamente Indietro.Quindi almeno il 65 % di quei miliardi devono essere spesi al sud.Conte stava cercando di usarli per riequilibrare il territorio, come ha scritto Molinari della Lega , e non doveva essere così .In aggiunta lui non era corruttibile , ed era un guaio.
Invece vogliono fotterseliTUTTi al nord, come
Fanno sempre e da sempre con i nostri fondi europei e cassa mezzogiorno .
La Scusa è che hanno avuto più morti.Eccerto, con quel presidente e quell assessore che si ritrovavano in Lombardia! Ma il RF NON E’ un risarcimento danni o una polizza assicurativa caso vita .E’ gettare le
Basi per lo sviluppo futuro.
Ho sentito anche dire che si devono dare in proporzione al tasso di sviluppo di un territorio .Se così fosse, la Germania che è di gran lunga più “sviluppata” e anche più popolosa dell’Italia del nord , doveva avere più di noi! Invece ha avuto pochissimo 27 miliardi mi sembra, a riprova dei 3 criteri indicati prima.
Dunque era INDISPENSABILE, metter Draghi che è persona con la Quale si può “parlare “, tanto se Il PDC dice allEuropa che per ora li spendiamo al nord”, poi , più in là’ , vedremo, se resta qualche briciola , adotteremo i tre criteri, nessuno gli dirà niente.
Bastardi, ladri, arraffoni , ingordi !!
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Moijto 2
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I giornali europei quando abbiamo chiesto i soldi del Recovery ad inizio pandemia hanno titolato: “la mafia vuole i soldi”…. l’Europa non è stupida ha messo paletti strettissimi per spendere tutto e non ci dimentichiamo che Conte è un avvocato che sa’ come vincolare un contratto
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FACCIO GIORNALISMO, visto che oramai si procede a senso unico per intortare gli invasati
Le tensioni nel M5S sul governo Draghi
Continuano le tensioni nel Movimento 5 Stelle, che si avvia al voto di fiducia al governo Draghi diviso.
Diversi ortodossi, dal grande ex Alessandro Di Battista ai senatori Nicola Morra, Barbara Lezzi e Emanuele Dessì, chiedono di votare no al nuovo esecutivo.
Sotto accusa finisce il quesito posto su Rousseau: “È un inganno, il super-ministero alla Transizione ecologica citato non esiste”, dicono. La fronda potrebbe finire in un paradosso: votare no a Draghi violando quel voto sulla Rete che, per i dissidenti e per Davide Casaleggio, è l’eterna stella polare.
Ma l’Opa dei “contras” potrebbe non essere solo parlamentare. “Vogliono prendersi il Movimento”, accusa un esponente dell’ala governista. Sotto accusa è finito l’intero direttivo a Palazzo Madama, a cominciare dal capogruppo Ettore Licheri.
In particolare, una parte del M5S chiede la testa di chi ha condotto le trattative per il nuovo governo, anche se Vito Crimi ha spiegato che Draghi ha lasciato uno spazio quasi inesistente alle scelte dei partiti per i ministeri.
Sul dicastero del Sud finito nelle mani di Mara Carfagna gli ortodossi gridano vendetta.
E anche il fisico Roberto Cingolani, che secondo i vertici del M5S è stato voluto da Beppe Grillo, finisce sotto accusa.
Sarebbero una ventina – se non 39 su 92 – gli eletti che a Palazzo Madama sarebbero orientati sul no alla fiducia.
Un numero maggiore, secondo fonti qualificate quasi la metà del gruppo, se si calcolano anche i senatori orientati ad astenersi. Il capo politico Crimi, secondo quanto si è appreso, ha spiegato che chi voterà in modo difforme rispetto alla volontà manifestata dalla maggioranza degli attivisti su Rousseau VERRA’ ESPULSO.
Ma di fronte a una fronda sempre più consistente si sta cercando una mediazione per non arrivare a mercoledì – giorno in cui Draghi presenterà il suo programma in Senato – spaccati.
A BREVE VERRA’ PRESENTATO IL NUOVO GRUPPO PARLAMENTARE.
Per il nome sembra che i “RIBELLI” siano orientati verso STELLA VIVA. Visto che porta bene quando si ci si confronta nelle urne.
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casalinghe disperate
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/sanna-montata-rsquo-arrivo-nuovo-primo-ministro-finlandese-221434.htm
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Ci sono sempre Mariastella e Mara, con le loro note competenze orali.🤣🤣🤣
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Oramai la Mov se le stanno dando di santa ragione
hanno scoperto che il voto su Rousseau era una truffa
un voto a occhi chiusi
quando gli hanno riaperti hanno trovato la sorpresa (suppostona)
http://www.governo.it/it/articolo/i-ministri-del-governo-draghi/16183
oltre alle bufale che sono uscite sull’informatore unico e da Grillo
l’umiliazione di avere la Lega con ministeri econimici importanti
la giustizia ad una di CL
la conferma di Di Maio
ai restanti: ministeri residuali (politiche giovanili?)
il ministero dell’ Ambiente, tutela del territorio e del mare a Cingolani (quale super ministero?)
ma lo sfottò più grande sono stati il trio jurassico (FI)
e la conferma della Bonetti (CL) che si era dimessa, con la Bellanova che protesta per l’esclusione
l’unica soluzione del M5S per non spaccarsi e rimanere in quattro amici al bar, è votare l’astensione
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Ma quali “quattro amici”: il bar rimane e basta…
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È chiaro è un colpo di stato quando mai si è visto che un presidente del consiglio venga mandato via tra gl applausi del popolo.???
Fosse almeno il governo dei migliori dei peggiori,è invece il governo dei peggiori dei peggiori.Non si vedono generali?? Non c’è ne nessun bisogno.il risultato è lo stesso il volere popolare è reso ininfluente tramite un informazione di massa travisante della realtà Giornalisti televisivi e dei giornali asserviti ai dittatori che sparano falsità a qualsiasi ora da qualsiasi programmma televisivo e da quasi tutti i giornali in mano ai dittatori italiani in primis gli
Agnelli che per preparare il colpo di stato hanno comprato un giornale dei più influenti in Italia solo a questo scopoANNULLARE LA VOLONTÀ POPOLARE DEGLI ITALIANI .Quellio.che fa male.è essere traditi da chi aveva avuto la nostra fiducia ancora una volta.
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Il nome di Cingolani fa bella mostra nella lettera inviata da Renzi a Conte all’inizio della crisi: ne scrive come di un esempio virtuoso da seguire nel campo dell’innovazione. Ci vuole la filosofia di Cingolani nel motore, per voltar pagina, secondo il Renzi Pensiero.
A dicembre – come la Voce ha raccontato giorni fa – si svolge l’incontro non ufficiale ma certo non segreto a Città della Pieve: il rottamatore-costruttore rende visita, nella sua magione umbra, all’ex capo di Bankitalia e BCE. “Siamo grandi amici – fa notare Renzi – ci vediamo spesso”. E guarda caso l’incontro natalizio si verifica proprio nei giorni bollenti della pre-crisi e Renzi stava studiando tutte le mosse da fare nella partita a scacchi con Conte.
Ma ci sono altre due vicende in grado di palesare gli stretti legami tra Renzi e Cingolani, il grande feeling che da anni corre tra i due.
Caso numero uno. Cingolani è stato fra i protagonisti assoluti alla Leopoldarenziana, dove ha lasciato tutti a bocca aperta per le sue competenze in campo fisico, per il piglio super innovativo, per la lo spirito pragmatico.
Il secondo caso riguarda l’esperienza di Cingolani ai vertici dell’Istituto Italiano di Tecnologia, acquartierato a Genova. Un istituto privato che il fisico ha guidato per un decennio, sia in qualità di direttore scientifico che di amministratore delegato. “Una monarchia assoluta”, l’ha definita un altro fisico di fama, Giovanni Bignami.
Una storia tutta da raccontare, quella del IIT, soprattutto quando entrano in scena i fondi pubblici per attivare l’Human Technopole di Milano, il gioiello scientifico vagheggiato da molti sulle aree del dopo Expo nel capoluogo lombardo.
I PRODIGI ALL’ISTITUTO DELLE TECNOLOGIE
Ecco, in breve, cosa succede.
Il governo Renzi stanzia nel 2016 ingenti fondi (circa 1 miliardo e mezzo di euro) per lo start di HumanTechnopole e ne affida la gestione, senza effettuare alcun bando di gara, all’IIT di Genova. A quel punto si scatena un putiferio, che vede schierati sul piede di guerra molti rettori, ricercatori e scienziati italiani, che rimproverano con veemenza a Renzi di lesinare fondi alla ricerca pubblica (appena 30 milioni di euro per un triennio tra tutti gli atenei) e invece di largheggiare con l’Istituto guidato da Cingolani.
All’epoca la Voce scrisse alcuni articoli ed inchieste. Sentiamo cosa dicevano alcuni protagonisti.
Giovanni Bignami, fisico: “E’ un chiaro atto di sfida alla ricerca pubblica. I soldi pubblici dati all’Istituto Italiano di Tecnologia (capofila del megaprogetto, ndr) verranno poi da questo distribuiti ad altri attori locali e non (tra essi anche una vinicola trentina). Sono già tutti nominati esplicitamente, prima ancora di cominciare. Ma lo IIT ha forse nel suo statuto la funzione di Agenzia per la Ricerca? IIT è guidato da 11 anni dallo stesso direttore scientifico e amministratore delegato, Roberto Cingolani: una vera monarchia inimmaginabile nel pubblico”.
Durissime, quasi da codice penale, le accuse rivolte a Renzi e a Cingolani dalla senatrice a vita Elena Cattaneo.
E altrettanto acuminati gli strali di un’associazione di rettori, accademici, ricercatori che nel 2013 si sono riuniti nel gruppo “ROARS”, da cui è nato un sito dove ne sono state scritte di cotte e di crude sulle performance scientifiche di Cingolani.
Ecco cosa pubblicava ROARS il 25 febbraio 2016: “Al progetto petaloso di Human Technopole andranno 1,5 miliardi di euro e 1.500 ricercatori. Gestiti da una fondazione, IIT, diretta da un inamovibile direttore che potrà operare fuori dalle regole che università e organismi di ricerca pubblici devono invece seguire. Nel frattempo i rettori delle università italiane, in cambio di 30 milioni per i tre anni, proclamano la giornata (petalosa?) dell’Università e si impegnano con tutte le armi possibili a rintuzzare la variegata protesta. Forse ha ragione Renzi. Questa università e questi rettori risorse aggiuntive non le meritano. Mentre un po’ di docenti delle università italiane si stanno risvegliando dal torpore post-gelminiano, il governo sceglie il progetto dell’IITper lo Human Technopole”.
Le bordate su Cingolani: “La fondazione IIT diretta da un inamovibile direttore, Roberto Cingolani, potrà operare fuori dalle regole che le università e gli organismi di ricerca pubblici devono invece seguire: bilanci non pubblicati, bandi per la selezione di personale non pubblicati, contratti e consulenze non note”.
Punta l’indice Giorgio Parisi, fisico: “Un progetto in linea con la rottamazione renziana delle istituzioni esistenti. Si vuole creare qualcosa di nuovo, ma si rischia di cancellare quello che esiste. Forse funziona male, ma continua a funzionare”.
UN FISICO BESTIALE ?
Le frecce avvelenate di ROARS non finiscono qui. In un lunghissimo articolo pubblicato il 21 agosto 2017, infatti, viene ferocemente attaccato un servizio del Sole 24 Ore tutto rose e fiori su Cingolani.
Ecco cosa scrive testualmente ROARS: “Cingolani è 2.700-mo nella graduatoria Clarivate ma secondo il Sole 24 Ore è ‘uno dei dieci scienziati più citati al mondo per le scienze dei materiali’. All’autore dell’articolo, Luca De Biase(Editor di innovazione al Sole 24 Ore e Nova 24) sarebbero bastati pochi clic di mouse per verificare che il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia non compare negli elenchi degli Highly Cited Researchers curati daClarivate Analytics, quelli a cui si fa normalmente riferimento (ne fa uso anche il ranking ARWU delle università): infatti, per le Scienze dei materiali l’elenco comprende 152 ricercatori, mentre Roberto Cingolani si colloca oltre la 2.700-ma posizione”.
E ancora: “La svista del Sole 24 Ore avrà fatto felice l’ufficio stampa dell’IIT; al direttore scientifico viene attribuito un titolo prestigioso e se il bluff salta (come è accaduto), la responsabilità è di De Biase che non ha fatto le verifiche del caso. Per difendere il controverso istituto genovese e il suo tesoretto di oltre 415 milioni (che alcuni danno per misteriosamente scomparso), ormai tutto fa brodo”.
Sarà capace, Cingolani, di farci volare, vista anche l’ultima performance sulle ali di Leonardo?
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Bravo Guido
hai fatto un’ ottima ricerca
comincia ad uscire qualche scheletro dall’armadio del governo dei “migliori”
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Il governo peggiore di sempre. Gnente meno. Eppur mi sovviene alla memoria un governo Berluscone. Magari pure piu’ di uno, la memoria un po’ si confonde. Il governo Berluscone, votato dal poppolo voglioso di cambiamento.
Sei poi dovessi stilare una mia personalissima classifica dei governi peggiori di sempre, sarebbe ben piazzato quello dove un nazista ministro degli interni sequestrava i presunti clandestini su una nave, mancava che li caricasse sui vagoni piombati e li mandasse ad Auschwitz.
E li’ il popolo voglioso di cambiamento applaudiva al 40% con tendenza in aumento.
Che poi, o onesto poppolo lavoratore voglioso di cambiamento, sembrerebbe che Brunetta, la Gelmini, Carfagna, Giorgetti, etc. etc. siano stati votati dall’onesto poppolo lavoratore voglioso di cambiamento, tipo quello che accorre in massa a sostegno di chi promette il condono fiscale o edilizio.
Magari gli piace pure la flat tax, che fa pagare a Berluscone le stesse tasse di Cipputi voglioso di cambiamento.
Adesso il poppolo voglioso di cambiamento, tradito dai pollitici traditori, cosa fara’?
Che fare?
Potrebbe (ri)votare il Paragone, suo degno rappresentante, mollare ‘sto Recovery Fund che tanto va tutto ai banchieri, e spingere per l’Italexit e il ritorno alla liretta.
Sai le risate, in una botta sola fregherebbe i banchieri cattivi e complottardi capitanati dal Draghi, e si affiderebbe alle capaci, incorruttibili e oneste mani di Salvoini, Borghi e Bagnai, vogliosi di cambiamento.
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Non è il governo peggiore di sempre ma un classicone della casta, solo che dopo 30 mesi di Conte ci eravamo disabituati.
A breve il mov uscirà dal governo (eventualmente a rate) e i massoni andranno avanti da soli, tutti insieme appassionatamente, logorandosi.
Si sono presi il presente con la forza, ma giocandosi il futuro (sempre che ci sia un futuro).
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ASPETTANDO IL SALVATORE- Viviana Vivarelli.
Dobbiamo muoverci con i dati a cui ci permettono di accedere e spesso sono falsi, mentre i veri fatti ce li nascondono. Io ho votato due volte per l’Ulivo. Due volte!! Se ci penso adesso mi viene da vomitare. Prodi ci ha infilati nell’euro come in una trappola e noi ci siamo entrati senza capire quello che facevamo. Con la Grecia hanno fatto lo stesso. Fingono di aiutarti e poi ti strozzano. Anche Prodi fece carte false per farci entrare nell’euro e con i suoi modi garbati, i sorrisini mielati e le false promesse, ci ha infilati come l’agnello nella tana del lupo. E noi ci siamo entrati tutti contenti perché non capivamo nemmeno che ci avrebbero rubato la sovranità, che ci avrebbero fatti a pezzi e venduti, che ci avrebbero imposto l’austerità e il fiscal compact, che la crisi non dipendeva dall’enormità del nostro debito e dalla corruzione dei mostri governanti ma da una crisi fatta a tavolino per permettere agli squali del mercato di divorarci come pepsci piccoli. E noi ci siamo fatti divorare tutti contenti perché arrivavano i salvatori. E oggi con Draghi è la stessa cosa. I media che sono proprietà degli squali ci convincono che Draghi è la nostra salvezza. E noi ci crediamo ancora come tanti imbecilli. L’intera storia italiana è la storia di un popolo ignorante, vile e imbelle, che aspetta sempre ‘il salvatore’. Abbiamo aspettato gli svevi, i francesi, gli spagnoli, gli austroungarici, Napoleone, i russi, gli americani… c’era sempre qualcuno che veniva a salvarci. E ogni volta gli abbiamo steso i tappeti rossi. E ogni volta l’abbiamo presa in tasca! Non impariamo mai niente dalla storia. E oggi siamo tutti lì che stendiamo tappeti rossi a Draghi, il nuovo salvatore. E ci trattiamo male anche tra noi come i capponi tenuti per le zampe in mano a Renzo Tramaglino portati al macello all’avvocato azzeccagarbugli che si becchettavano tra loro.
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MARCO GUZZI
Il sistema che sistema se stesso
Appena si comincia a criticare il sistema, il sistema ci dà una mazzata
MARCO GUZZI
Il sistema che sistema se stesso
Appena si comincia a criticare il sistema oligarchico neoliberista, il sistema ci dà una mazzata. Come è iniziato il populismo, la critica agli squali europei, all’oligarchia che non tollera limitazione alcuna, a questa Europa di oligarchi, subito i draghi mandano i sicari, e si vendicano.
Nel marzo del 2008 l’oligarchia si spaventa, vede che il controllo delle televisioni su un popolo ignorante è saltato, e cominciano a succedere fatti strani. E’ un programma astuto che avanza da decenni.
Draghi dimostra che questi poteri hanno talmente distrutto la politica anche grazie ai politici, che ora entrrano direttamente in politica in prima persona.
La democrazia rappresentativa è morta, in mano a marionette, ma ora le marionette non bastano, Ci mettono i loro funzionari direttamente.
La Lagarde direttamente dal Fondo Monetario alla BEC. Draghi direttamente in Italia.
Noi non viviamo in democrazia ma in un totalitarismo soft, che non usa più la violenza, crea schiavi volontari crea un popolo che vota Draghi tutto contento. E’ neuropolitica. L’uomo si fa schiavo da solo senza capirlo.
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Laura Cascella
“Il Governo di Draghi è il governo peggiore di sempre anche perché non rappresenta affatto la fase storica che stiamo vivendo. Il 4 marzo i cittadini hanno votato per il cambiamento dopo decenni di malapolitica partitocratica. Questo governo è la rivincita della vecchia partitocrazia. È composto in parte da politicanti e partiti corresponsabili della rovina del paese e in parte da chi aveva promesso il cambiamento e si è rimangiato tutto. Altro che nuova centralità democratica dei cittadini e sovranità popolare come promettevano i vincitori del 4 marzo, il governo Draghi è il trionfo delle lobby, delle caste e della tecnocrazia. Un governo antistorico. Rispetto poi alle sfide del domani, il governo Draghi appare del tutto inadeguato. Più che un ponte di comando proiettato verso il futuro, sembra una fotografia imbarazzante dello stato scadente delle classi dirigenti del paese. Il paese vero è altrove, i suoi talenti migliori pure. Il governo Draghi nasce con la scusa dell’emergenza. (…). Senza dubbio il peggiore governo di sempre che ha l’aggravante di nascere senza opposizione se non per i sovranisti della Meloni e con tutta la stampa delle lobby schierata a favore. Altro che fronteggiare l’emergenza, è questo governo la vera emergenza. Un governo emblema del ritorno della vecchia politica e della vecchia Italia dopo che gli italiani avevano disperatamente chiesto un cambiamento radicale il 4 marzo.” Tommaso Merlo 14/2/2021.
Per allearci con la Lega e, poi, con il PD abbiamo, prima, concordato un Programma.
Perché, mercoledì, i nostri parlamentari dovrebbero dare la fiducia ad un programma calato dall’alto e di cui si prenderà atto solo al momento della fiducia.
Grillo sta chiedendo ai Parlamentari 5 stelle un atto di fede verso Draghi e Berlusconi a prescindere dal Programma?
Io sto con Di Battista, Lezzi e con Morra, No No NO!
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NON ESISTE L’ECONOMIA APOLITICA- Viviana Vivarelli.
Qualcuno vuole illudersi che Draghi sia un semplice esecutore e che se finora ha curato gli interessi degli squali del mercato, oggi, con la stessa solerzia potrebbe curare gli interessi del popolo italiano, perché i tecnici, gli economisti sono di per sé neutri, senza colore. E ha esordito subito con una menzogna grossa come una casa, subityop amplificata dal megafono dei media, che il suo sarebbe stato un governo economico e non politico.
Nei fatti, l’accrocchio che è nato è politicissimo e rabbercia insieme il peggio e il marcio della peggiore e più vecchia politica italiana, come se una vecchia traesse dal suo guardaroba ammuffito i resti poco gloriosi di un passato lontano e ne facesse il vestito di uno spregevole zombi.
La prima cosa che mi insegnarono a scienze politiche è che “l’economia è neutra”, è uno strumento che non ha colori e prende il colore di chi la usa. Non ho mai sentito nulla di più falso! Come dice la poetessa polacca Wisława Szymborska:
“Ogni cosa è politica”
Siamo figli dell’epoca
l’epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne/
ono faccende politiche.
Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell’altro politica.
Perfino per campi, per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere, questo è il problema.
Quale problema, rispondi sul tema.
Problema politico”……….
Figurarsi se l’economia non è politica!!
Draghi ebbe due grandi maestri che seguivano Keynes. La sua scelta anche giovanile fu esattamente l’opposto. Dopo una vita intera spesa a sostenere la cleptocrazia neoliberista, parlare di lui in termini diversi sarebbe un’eresia.
“Non devi neppure essere una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative, sulla cui forma
si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano e i campi inselvatichivano
come nelle epoche remote
e meno politiche.”
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*lorenzo ,
Abbiamo imparato da tua madre e tua sorella.
Gira al largo, pezzo di menta.
E argomenta nel merito , se sei capace.
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Ops..ho capito ora che ti riferivi a Gelmini e Carfagna!😼sempre meglio precisare comunque
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Sono d’accordo con l’autore dello scritto! Il governo peggiore di sempre. Nato con l’obiettivo di papparsi i soldi otttenuti da Conte dopo estenuanti trattative con l’Europa.
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È proprio così, è un governo Vergogna altro che di alto profilo. Di questo capolavoro dobbiamo ringraziare Mattarella che aveva il potere e il dovere di far tornare Conte in Parlamento con l’out-out, come ha fatto per Draghi, o Conte o elezioni. Invece si è dato retta al rignanese e a tutti i poteri forti che da tempo lo sostenevano con l’unico scopo di cacciare Conte per mettere le mani sui 209 miliardi. Povera Italia!
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In tutto questo marasma Mattarella non c’entra nulla?
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caro Tommaso,
ancora sono emozionato dagli applausi spontanei da parte dei commessi a Palazzo Chigi al Presidente Conte.
Spero ma non ci conto, che i due cazzari e vari giornaloni al seguito, pannella, formigli, giletti,mentana, concitta,floris, annunziata e vespa, abbiano visto e sentito la vergogna di essere al mondo!!!!!
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Caro/ra che tenerezza!!!
Resta come sei il mondo ha bisogno di quelli come te!
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Questa sera avendo un pò di tempo ho fatto il giro dei cosidetti “informatori”
ho letto un sacco di elogi su Draghi, i vari mal di pancia di chi è stato escluso, i tormenti di dei 5S,
il Cazzaro verde che è dappertutto e dice la qualsiasi, ma il programma di governo dov’è?
Abbiamo visto con chi (help!)
ma non cosa vuole fare o chi deve farlo.
Alla faccia del “favore delle tenebre” qui siamo al buio assoluto.
e quell’altro Cazzaro, oggi niente interviste per denigrare qualche alleato di governo?
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Questo è il governo degli enigmi avvolti nel mistero. Grillo che parla a vanvera e si fa infinocchiare senza fare leva sulla propria forza accettando a scatola chiusa un governo senza saperne ne il programma ne i ministri. Conte che evasivamente promette un ritorno ma invita ad appoggiare il so successore. Zingaretti che risponde si al pdr un millisecondo dopo la sua richiesta di appoggip a Draghi. ecc…ecc..
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