De Rita: “Italia avanti alla cieca, in spiaggia manca il ceto medio, stanco di farsi sfruttare”. Il presidente del Censis: “C’è un malumore diffuso verso i balneari considerati degli approfittatori. Egemonia di destra? Pretesa ridicola”

(di Concetto Vecchio – repubblica.it) – Giuseppe De Rita, 93 anni, presidente del Censis, lei studia la società italiana da sempre: la rivolta contro i balneari è una protesta contro il carovita?
«Ma più che di rivolta io parlerei di malumore. Che però non porta al conflitto, ma al disincanto: “Io da te non ci vengo più, perché tu mi vuoi sfruttare”».
Perché questo malumore si è indirizzato lì?
«Perché il balneare è visto come un approfittatore. Ma non è un nemico di classe. Infatti più che ingaggiare un conflitto, lo si vuole evitare».
Il ceto medio non si è impoverito?
«L’impoverimento del ceto medio è un tema che c’è da trent’anni. In realtà, se si guarda al lungo periodo, oggi è ben patrimonializzato: fa le vacanze nelle case di proprietà, o di multiproprietà, gode di eredità. Molto di più rispetto a un tempo».
Trova?
«Succede quel che era avvenuto a partire dagli anni Settanta, quando aveva cominciato a crescere grazie all’economia sommersa, il localismo, la piccola impresa e a un po’ di statalismo».
Lei che Italia vede?
«Non ci sono crisi enormi. Ma il Paese va avanti alla cieca, senza visione, infatti la premier tende a cavalcare quest’aurea mediocritas».
Senza visione?
«Sì, non ha idea di dove stia andando».
Chi dovrebbe indicare la rotta?
«Gli intellettuali, i profeti. Ma non ci sono più. Non li ha neanche la chiesa, che un tempo annoverava padre Balducci, don Milani, don Primo Mazzolari».
Non è colpa della politica?
«Potremmo assolverci così. Ma la colpa è mia, sua, di tutti noi».
Però anche la politica sembra priva di profeti.
«Sì, il che spiega per esempio l’esaurimento di una politica di sinistra, nata dall’antifascismo, dalla Resistenza. L’antifascismo, la Resistenza, erano profetici. Ma oggi l’antifascismo è diventato il corteo del 25 aprile».
Cos’altro era profetico per la sua generazione?
«L’Europa».
Non più?
«Chi dovrebbe essere profetica, Ursula von der Leyen? Non ne parliamo! Non ha nemmeno l’energia e l’ardore che un tempo avevano i più mediocri degli europeisti. E non c’è più nemmeno un’élite capace di pensare in nome di tutti».
Perché?
«Un tempo l’élite pensava le cose che erano necessarie. Il filosofo Angelo Camillo De Meis, citato da Giulio Bollati ne L’italiano, sosteneva che c’erano due popoli: un popolo che sfanga la vita del lavoro quotidiano e un secondo che pensa il sentimento del primo e quindi ne è il legittimo sovrano, proponendosi come egemonia».
La destra punta all’egemonia.
«È una pretesa ridicola. Dicono di volerla rivendicare rispetto alla cultura di sinistra, ma pensano di esercitarla nominando i sovrintendenti a loro graditi».
Non funziona?
«L’egemonia non si afferma con il potere, ma attraverso un lungo lavoro di cultura, e di dialogo vero con la gente».
Lei era amico di Pippo Baudo.
«Confermo».
La sua morte ha suscitato un’ondata di nostalgia. La nostalgia è un altro sentimento ricorrente di questo tempo.
«L’antropologo René Girard definiva la nostalgia “il lutto di qualcosa che non è avvenuto”».
Un rimpianto?
«Non esattamente. Nella nostalgia si naviga meglio del rimpianto. La cultura moderna ormai è tutta schiacciata sul presente, senza visione, e allora in questo presentismo un po’ di nostalgia ci sta bene».
Un atto consolatorio?
«Un modo per apprezzare ciò che è stato, riportandolo così nel presente».
Ma non dovremmo guardare avanti invece che indietro?
«Infatti non risolve niente, però ti aiuta a vivere meglio».
E l’improvvisa nostalgia della Dc, sorta con la morte di Baudo, come la spiega?
«È apprezzamento per uno stile e un modo di fare politica che oggi mancano. Non dimentichi che l’italiano medio è stato molto democristiano, e il ceto medio tutto deve alla Dc, il cui collateralismo ne ha favorito l’ascesa».
Giorgia Meloni ha promesso aiuti al ceto medio.
«Perché sta tentando una svolta moderata, nel tentativo di allargare così il proprio consenso».
Dopo tre anni di governo che giudizi dà di Meloni?
«Ha espresso una grande furbizia: cavalca l’onda».
Non è un po’ poco?
«Non si può chiederle di avere una visione. Non ce l’ha nemmeno la sua classe dirigente. È una campionessa nel cavalcare l’onda dell’opinione corrente. Credo che legga tutti i sondaggi. Infatti quando un argomento è spinoso, non ne parla».
Come definirlo?
«È opportunismo. Capisce dove va la realtà. Tuttavia ogni politico deve parlare al ceto medio se vuole consolidare il proprio consenso a lungo termine. È un problema che si porrà anche a Trump, prima o poi».
Non trova che l’Italia tratti male i suoi giovani?
«Questo è sicuro. Il loro lavoro è malpagato. Ho un nipote, laurea alla Luiss, con un master, che vuole lavorare nel mondo del cinema. È stato assunto da una società di produzione cinematografica, come stagista. Prende 600 euro».
Come si fa?
«Lo aiuta la famiglia, come per tanti, grazie alla ricchezza già accumulata. Il ceto medio in Italia ha scoperto un metodo di rendita che è tipico delle classi signorili».
Il lavoro c’è, ma è malpagato?
«Difatti la parte bassa del ceto medio è costretto a fare più lavori».
Che cosa ci rivelano i siti sessisti?
«Sono la conseguenza di un presente molto vuoto, dell’incapacità di provare emozioni autentiche. La società attuale ha eliminato le emozioni, quelle grandi le viviamo attutite. E la mancanza di profondità emotiva porta alle perversioni. Forse perché il sesso vero non emoziona più».
Non è drammatico?
«Infatti non basta indignarsi, occorre che questa indignazione sia accompagnata anche da un’azione concreta»
Molte cose vere purtroppo, ma senza autocritica . Alla fase democristiana durata mezzo secolo , caratterizzata da un continuo combattimento con l’ alternativa comunista che costringeva a trovare un compromesso vitale di tipo sociale , che tenesse conto dei bisogni dei meno abbienti per non cadere nella “dittatura del proletariato” , si è venuta ad instaurare un bella ” dittatura del profitto” accompagnata dal : non “pagare le tasse ” rende liberi. Cosa hanno fatto i vecchi tutori del bene comune : hanno abiurato . E cosa potevano fare dopo aver rinunciato a tutto il loro patrimonio filosofico ed idealistico? Abbracciare la filosofia voghe di Pannella : Lgbtq plus a volontà, evviva !
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de rita, 93 anni presidente del censis…!
la prova che il paese sta per trapassare a miglior vita…!!!
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La meloni è un virus letale per il popolo italiano che non ha votato e mai voterà fascista. Costei mente ed inganna il popolo italiano con criminale disinvoltura e comunque una pressante campagna mediatica unita ad una campagna giornalistica da lei selezionata e compiacente fa si che possa continuare a mentire senza alcun contraddittorio . costei intende distruggere la Costituzione Italiana nata dopo il ventennio fascista e che mai è stata accettata dai fascisti camaleontici e per questo sopravvissuti nelle istituzioni e ora da quelli generazionali .
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Specchio delle mie brame …..chi è la migliore del reame?…………
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La sig.ra Meloni viene accusata di fare ben poco in politica economica interna Lei si vanta dell’avanzo primario, della riduzione dello spread, dei Buoni del Tesoro Italiani più richiesti di quelli francesi oppure USA. Mi chiedo: non sarà, forse, preferibile un governo inerte a uno che fa sempre danni, attivandosi ? In fondo, il Belgio è stato gestito per qualche anno da un governo che poteva fare solo dell’ordinaria amministrazione e se l’è cavata benissimo. Se penso alle iniziative di Monti, R. e Draghi l’idea si rafforza.😆
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Cmq sì, questa cosa dei soldi di rendita del ceto medio mi torna molto.
E’ così, in effetti. Sennò tutta quella gente che apre attività commerciali e poco dopo, tipo 1-2 anni, va in malora, cosa dovrebbe fare? Suicidarsi in massa?
La gente si lamenta, si lamenta, ma in giro vedi macchinoni dappertutto. L’altro giorno al CONAD c’era un tizio con la Porsche. Non penso proprio che 30 anni fa ne avresti visto uno, anche se era una macchina di un pò di anni fa. Si lamentava un pò perché era una macchina complessa e poteva usarla poco sennò c’era un sacco di roba da mantenere efficiente.
Quando usi auto che costano come una villetta, c’é poco di che stupirsene.
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Mio nipote che ha studiato alla luiss prende 600 euri al mese🤔 Qua’ non ci possiamo neanche permettere di comprare i libri per mandare i nostri figli alle superiori.Ma vai a cagher presidente del Censis a 93 anni.Vattene in pensione e il posto lascialo almeno a un’ ottantenne.
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