(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Per i parenti dei potenti, l’aria si fa ogni giorno più irrespirabile. Si sa che in un Paese meritocratico, peggio che calvinista, come l’Italia, chiunque porti un cognome famoso, anche per pura omonimia, rischia grosso. Dalla politica all’università, dalla cultura alla tv allo sport. Riteniamo dunque non solo giusto, ma sacrosanto, che il ministro della […]
Attacco alla famiglia
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Per i parenti dei potenti, l’aria si fa ogni giorno più irrespirabile. Si sa che in un Paese meritocratico, peggio che calvinista, come l’Italia, chiunque porti un cognome famoso, anche per pura omonimia, rischia grosso. Dalla politica all’università, dalla cultura alla tv allo sport. Riteniamo dunque non solo giusto, ma sacrosanto, che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano abbia promosso Geronimo Stilton La Russa nel Cda del Piccolo Teatro di Milano per sottrarlo dalle prevedibili rappresaglie dei veri privilegiati d’Italia: i figli di nessuno. Il rampollo del presidente del Senato completa così (solo provvisoriamente, si spera) una collezione di poltrone che Barbacetto riepiloga a pag. 11 e che possiamo immaginare con quante lacrime e quanto sangue si è conquistato malgrado il cognome che porta. La grama esistenza dei figli di papà, ma anche di cognati, nipoti, mogli, fidanzate e amici dei Vip è nota a tutti e ogni indennizzo ai malcapitati è benvenuto. Si pensi soltanto all’ostracismo subìto nella Pa dai congiunti di Napolitano e Mattarella o dagli allievi di Cassese e al repentino dimenticatoio in cui la dipartita di B. ha relegato i pargoli Marina e Pier Silvio presso FI e il governo. Sfido io che Gravina, presidente di Federcalcio, ha prontamente assunto la figlia di Giorgetti e il figlio di Tajani: un gesto caritatevole per metterli al riparo dalla vita di stenti cui li avrebbe costretti l’infausta parentela.
È la stessa logica che ha issato il cognato d’Italia Lollobrigida al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, la sorella d’Italia Arianna Meloni a capo della segreteria politica del partito (inspiegabilmente denominato “Fratelli d’Italia”), il cugino del ministro Fazzolari all’Iss, la fidanzata del viceministro Cirielli a capo della segreteria tecnica del ministro Schillaci (“ma solo in base al suo curriculum”, garantisce il fidanzato), la figlia della colf di Sgarbi nello staff del sottosegretario, che in precedenza aveva promosso il suo ex autista rimasto senza patente assessore all’Antimafia nel comune di Salemi: il furore parentofobico tipico dell’Italia li avrebbe fatti a pezzi. E non perché siano legati a uomini di governo. Nunzia De Girolamo, ex ministra forzista del governo Letta e moglie del capogruppo Pd Boccia, è stata risarcita per il doppio handicap con un bellissimo programma su Rai3, Avanti popolo. Ma il popolo si sta accanendo contro di lei boicottando proditoriamente il programma a colpi di telecomando solo per farle pagare la sua incolpevole parentela. Era già capitato al povero Cetto La Qualunque: “Vogliono negare a mia figlia il posto di primario di chirurgia con la scusa che non è laureata. Ma a che cazzo serve la laurea!? Mia figlia ha due mani da fata: può operare”.
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Un sistema di governo alternativo.
I rappresentanti del popolo andrebbero scelti in modo assolutamente casuale, tra le varie categorie sociali (la composizione del Parlamento rappresenterebbe pertanto fedelmente la popolazione) e il loro mandato, retribuito, durerebbe un solo anno con la garanzia di poter ritornare a svolgere la precedente attività . I membri del governo andrebbero invece selezionati (da questo Parlamento) in base alla loro provata competenza nei ruoli che dovrebbero occupare ed assunti, con contratti molto allettanti e rinnovabili, per svolgere la loro mansione. Niente elezioni, niente partiti, ministri competenti nel loro settore e un Parlamento (campione statistico della popolazione) che si confronterebbe veramente con il governo (composto da professionisti, che avrebbero eletto il loro presidente e non viceversa), per scegliere la linea di sviluppo del Paese. I membri del governo ed il suo presidente potrebbero decadere esclusivamente nel caso in cui il Parlamento non rinnovasse i loro contratti.
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio
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Raccomandocrazia, chiaro e inequivocabile segno di crollo dell’impero.
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Speriamo!
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La raccomandazione è il primo gradino della scalinata che si chiama mafia.
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Dal timido, quasi puritano, trasformismo parlamentare inaugurato nel 1876 (governo Depretis)… al regolare salto della quaglia degli ultimi decenni… al nepotismo attuale nell’accezione di sfrenato
figlismo/fratellismo/cognatismo, anche di genere femminile nella versione di fidanzate e/o amanti. Comunque tutti… di figli di puttana trattasi!!!
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Dal timido, quasi puritano, trasformismo parlamentare inaugurato nel 1876 (governo Depretis)… al regolare salto della quaglia degli ultimi decenni… al nepotismo attuale nell’accezione di sfrenato figlismo/fratellismo/cognatismo, anche di genere femminile nella versione di fidanzate e/o amanti. Comunque tutti… di figli di pu**ana trattasi!!!
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È venuto su così brutto che non vedevano l’ora di mandarlo a “lavorare” e se non lo appioppavano a Sangiuliano non lo prendeva nessun altro.😂
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Eh beh, sai com’è, il DNA non è acqua. Se nasci da un c3ss0 a pedali come quel m4f10s0 di suo padre, difficilmente crescerai con le sembianze di un adone. Le mele – marce o meno che siano – lo sai in che posto finiscono, sotto all’albero, no? 😉
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Inutile fingere di stupirsi, in Italia è sempre stato così. Solo che ora comandano gli straccioni, ignoranti e affamati del “Dio, patria e famiglia”. Direi molta famiglia. Pure troppa.
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Quindi ricapitolando, il detto aggiornato è: Dio, Patria e… TENGO Famiglia!
Poi dicono che sono tradizionalisti. Invece si evolvono, si evolvono! In peggio, naturalmente!
E noi fareeemooo comeee La Russa chi non lavooora si arraaangeeerà!…🎶🎵
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Hanno veramente esagerato questa volta ,cavolo ci vuole un po di ritegno !
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I ragazzi resi precari però i loro protipi raccomandati in posti di prestigio …bravi 👏👏👏
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Grande Travaglio, unico giornalista in Italia che può vantare di scrivere il suo nome con le lettere maiuscole GIORNALISTA!!, Grazie Marco!
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Che schifo di Paese che è l’ Italia, basato su nepotismo ,raccomandazioni e conoscenze, avendo avuto possibilità, in alcuni frangenti nel passato, di sfruttarne qualcuna e sollecitato a farlo al mio rifiuto venivo guardato come fossi un extraterrestre e forse , visto l’ andazzo, mi verrebbe da dire che lo sono sul serio…
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Chi l’avrebbe mai detto? In un Paese come l’Italia proprio non me lo sarei aspettato!
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Graaaande!
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Ma loro meritano, lo hanno scritto pure sul nome del ministero se non fosse chiaro a tutti. Io so io e voi non siete un ca**o, altro che underdog! Quando si accorgeranno gli italiani di questa enorme presa per il cu*o?
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Hmmm, al netto di coloro i quali ci sguazzano, in questo m3rd4j0, e ci sguazzano tutti felici perché han qualcosa da guadagnarci (e credimi, non sono poi così pochi), c’è da considerare che il cambiamento implica un enorme sforzo, a iniziar dal piano psicologico. E l’italiano, che nella media è un bifolco ignorante e gretto col cervellino piccino picciò e non si fida di nessuno (ma se lo fa, gli dedica anima & corpo), di cambiare non ha mai veramente avuto alcuna voglia. Molto più facile e comodo lamentarsi di tutto che non va e non muovere un f0ttut0 ciglio per cambiar le cose. Anche perché ormai s’è diffusa questa ideuzza per la quale tutto è dovuto, fior di diritti ma mai alcun dovere. E sicché parte il refrain classico del «Lo voglio poiché mi spetta, ma non sia mai che io debba dar qualcosa in cambio, eh! A iniziare dai miei diritti civili, (che però mi dovrebbero spingere nell’urna a velocità luce). E invece no, fo il dispettuccio alla società, a questi buffoni ladri in politica, e che questo popolo di str0nzi italiani m4f10s1 si 1ncul1! Uo ho votato sedici anni fa il mio dovere l’ho fatto e non è cambiato nulla e allora vaffanQlo, và!»
Eccetera eccetera. Ragionamento puerile tipico del pezzente mentale… Italiota, ça va sans dire.
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Sarebbe stato da stupirsi, se fosse stato il contrario!!! “L’italietta” è questa e con questi al comando, ora è ancora peggio, come quando c’era b.. non che il pd sia meglio comunque!! Se tutto va bene siamo rovinati e non ci resta che piangere (cit)..
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Il Crapòn, che conosceva bene con chi aveva a che fare, si era inventato il Consiglio nazionale delle corporazioni, ed aveva istituzionalizzato le raccomandazioni.
Questi invece stanno istituzionalizzando la “Corporazione del Merito della Famiggia di Gioggia & C.”, più al passo coi tempi.
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Questi sono quelli che ci avrebbero fatto vedere un modo nuovo di governare qualora fossero entrati loro nella sala dei bottoni invece: Il peggio del peggio dell’italietta provincialotta ed inetta.Però in una cosa non riescono: a farmi rimpiangere il pd.
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Niente da fare, la destra ci casca sempre. E per destra intendo quella peggiore, gli eredi del MSI, gli underdogs. Che per reazione, una volta ottenuto il potere, si portano dietro amici e parenti, senza ritegno. Qualcuno ricorda la parentopoli dopo l’elezione di Alemanno a sindaco di Roma?
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Infatti hanno ribattezzato “del merito” solo il ministero dell’istruzione, il che implica che negli altri ambiti rimane il nepotismo più sfrenato.
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La gens, la tribù declinata secondo le modalità del familismo amorale costituiscono da sempre la caratteristica delle popolazioni italiche. Qualcuno ha infatti definito la nostra nazione a vocazione mafiosa. Non deve stupire quindi che un appartenente ai La Russa o ai Laqualunque, (la tribù – o clan, che dir si voglia – che attualmente detiene il bastone del comando) vada a occupare un cadreghino di un CDA di un ente pubblico. Se l’Italia fosse un paese all’incontrario, invece tutto ciò non potrebbe accadere.
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Anche oggi un bellissimo ed eloquente editoriale del nostro “Grande” Marco Travaglio👏👏👏👏
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Arroganti , presuntuosi, applicano il principio del noi siamo noi e voi non siete nulla. E ad onor del vero la figlia di cetto sapeva almeno sfilettare i delfini divinamente.
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Il sindaco di Milano, Sala, ha commentato la notizia dicendo che ha ” qualche remora” ( solo qualche), in merito alla nomina, per il fatto che il La Russa jr non ha la formazione culturale adeguata per il ruolo.
Dall’ ex city manager di Letizia Moratti non mi sarei aspettato parole molto diverse; ma se questa è l’opposizione stiamo freschi.
Battere i pugni sul tavolo, farsi sentire e dire che si tratta di una raccomandazione di una bassezza inaudita per come è stata fatta, per le competenze inesistenti del soggetto, no, è troppo.
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Ma che bella faccia da cherubino questo la russa.
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Siamo in mano a dei FIGLI DI…….., questa e’ l’unica certezza del cosidetto belpaese, 51° staterello usa.
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gli elettori, come l’attuale PDC, sono convinti che ci si deve fidare solo dei propri familiari. quindi, per governare bene, gli eletti, devono piazzare nei punti chiave i propri famigli, per poter realizzare i loro programmi. con la benedizione dei propri elettori.
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Cettolaqualunque e figlia primario di chirurgia, non sono poi così lontani dalla realtà, e non nascono ora, ma con l’italianità tipica di un sistema clientelare, una Repubblica fondata sulla raccomandazione e sue innumerevoli declinazioni, da quella politica, rigorosamente certificata da tessera di partito e candidature, a quella clericale, sindacale, massonica, parentale, amicale e pure sessuale! Nella prima Repubblica però vigeva una sorta di equilibrio di sistema, per evitare il suo sprofondamento, per cui al primario di chirurgia, con laurea, ma non ,diciamo, all’ altezza del ruolo, venivano affiancati collaboratori di merito che operavano bene al posto suo! Una sorta di botta al cerchio ed uno alla botte che ha funzionato! Questo equilibrio è progressivamente saltato, ed il rischio è che i cervelli in fuga, i bravi professionisti senza santi in paradiso, aumentino, lasciando il SSN in mano ai raccomandati, di cui certamente non tutti sono immeritevoli, ma statisticamente il numero potrebbe pesare sulla nostra pelle….situazione un po’ più delicata del Piccolo Teatro di Milano, da cui possiamo pure evitare di passare, mentre da un ospedale è certo che prima o poi passiamo tutti! Questi continui abbandoni del SSN di medici ed infermieri è preoccupante, perché non se ne vanno certamente i vertici dirigenziali di carriera, figlia di mamma raccomandazione, ma probabilmente i migliori, soprattutto giovani che sono il futuro della nostra tutela e salute! Finiti i professionisti prossimi alla pensione , dopo saranno guai, perché un sistema squilibrato che costringe le proprie migliori giovani risorse ad emigrare, alla fine salta completamente! Ancora non siamo a questo livello, ed il SSN italiano rimane uno dei migliori al mondo, spesso a rimediare i danni da sanità privata, ma senza un intervento efficace ed intransigente in termini meritocratici, siamo a rischio come futuri utenti, e visto chi rimarrà al potere per i prossimi 5 o 10 anni il rischio è reale….non che gli altri fossero privi della suddetta italianità, ma forse avevano un senso dell’ equilibrio, che ora manca totalmente, sostituito da arroganza ed improntitudine quasi deliranti…..da orgia del potere?
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Soffermandomi a guardare la foto, mi è venuto un pensiero.. pensate a come ha vissuto la sua infanzia sto povero ragazzo!! Con cotanto padre chissà quanto avrà sofferto poverino! 🤭🤭🤭..
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Te lo dico io come ha vissuto l’infanzia “sto povero ragazzo”. Entrava in salotto e si trovava davanti il busto di Mussolini; si spostava in cucina per bere un succo di frutta, e sul frigo trovava attaccati una medaglia con l’effige del Duce, un magnete a forma di camicia nera e un altro a forma di fez. Poi andava in bagno a lavarsi i denti, e alle pareti vedeva tanti quadretti con foto originali del colonialismo fascista. Infine dava il bacio della buonanotte al padre, poi alzava gli occhi, e sopra il lettone, invece del crocifisso, osservava un bassorilievo sempre raffigurante Lui.
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Poverino però!😢 Che vita infernale!! 🤭🤭🤭
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Con quella faccia un po’ così,
L’impressione che ispira è quella del cojone figghio di babà, buono solo a non fare niente,
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