Stop agli scioperi, nuove strade e il miraggio del Ponte sullo Stretto: le campagne per scavalcare a destra Meloni. L’obiettivo è quello di porsi al Paese come l’uomo del fare, difensore degli italiani, sempre più autonomo all’interno del governo. Ora prova a mediare con i lavoratori del comparto trasporti, una mossa non concordata con Meloni

(di Antonio Fraschilla – repubblica.it) – Il leader del Lega Matteo Salvini sempre più autonomo all’interno del governo di Giorgia Meloni. Un po’ come ai tempi del Conte I, quando spesso dettava l’agenda del governo senza badare troppo ad avvisare prima il presidente del Consiglio e ponendosi come suo alter ego e non semplice “vice”. Un ritorno al passato, insomma, con il ministro delle Infrastrutture che annuncia una iniziativa che, se confermata, avrebbe una forte ripercussione nei rapporti tra l’esecutivo e le parti sociali. L’obiettivo è quello di porsi al Paese come l’uomo del fare, vedasi le tante inaugurazioni fatte anche di strade secondarie e l’essersi intestato il rilancio del Ponte sullo Stretto, ma anche come grande difensore degli italiani.
Salvini minaccia, in maniera velata ma non troppo, di precettare i lavoratori del comparto trasporti che hanno annunciato lo sciopero il prossimo fine settimana, nel primo grande esodo di questa estate e metà luglio. “Indire uno sciopero il 13 di luglio con 35 gradi e lasciare a piedi un milione di pendolari che vorrebbero andare a lavorare, non so quanto sia fare del bene al Paese – dice Salvini riferendosi allo sciopero dei treni, domenica è previsto quello degli aerei inoltre – Io sto cercando di mediare, domani incontro al ministero i leader sindacali e i datori di lavoro. Ho il massimo rispetto per il diritto allo sciopero e le rivendicazioni salariali, ma non penso sia rispettoso per il bene del Paese. Spero che si trovi un accordo in via bonaria, se non arrivasse l’accordo mi prendo l’onore e l’onere di esercitare il fatto che difendo il diritto alla mobilità di 60 milioni di italiani”.
Una mossa, non concordata con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma che si annuncia clamorosa e foriera di tensioni e scontri con le parti sociali. Ma allo stesso tempo che tende la mano a milioni di vacanzieri. Una mossa che pone Salvini come volto del governo che aiuta gli italiani. L’obiettivo è anche quello di porsi al Paese come l’uomo del fare, vedasi le tante inaugurazioni fatte perfino di strade secondarie e l’essersi intestato il rilancio del Ponte sullo Stretto. Ma Salvini si pone adesso anche come grande difensore degli italiani. Una strategia che guarda alle Europee del prossimo anno e che punta a non creare problemi al governo Meloni, ma allo stesso a smarcarsi prendendo di petto alcune questioni. E minacciare di precettare i lavoratori è già un segnale di questa nuova strategia.
Lasciateli azzuffarsi, che così magari si ripete il Papeete 😂😂😂😂😂
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se andiamo ora ad elezioni stravince la cainana. Meglio aspettare che si logori un po’
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“Mi prendo l’onore e l’onere”…quanto gli piace questa formula.
È un continuo. 🙄
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Più che uomo del fare a me viene in mente il mitico Sordi che per¢ulava i lavoratori
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No, no è l’uomo del “fare seghe” mentre gli operai lavorano sotto il sole lungo le strade senza un filo d’ombra.
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Non servono altre parole per questo lavativo:
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Salvini e’ una MACCHIETTA, una macchina del consenso, un politicante senza un minimo di visione per gonzi analfabeti.
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