Lo scrittore: «Destra provocatoria al Salone, l’Italia si sta trasformando nell’Ungheria di Orban. Io come Fazio uno scalpo da portare agli elettori, ma questo non succede in nessun Paese europeo»

(FRANCESCO RIGATELLI – lastampa.it) – TORINO. «Di fasi complicate ne abbiamo attraversate tante con Massimo, ma ora provo una particolare inquietudine per ciò che accade». Roberto Saviano, 43 anni, sale sul palco dello spazio La Stampa al Salone del libro con il direttore Giannini, che gli pone una serie di domande sull’attualità. Sullo sfondo c’è la protesta verso la ministra Eugenia Roccella: «Le parole sue, di La Russa e Sangiuliano sono vere e proprie provocazioni e quindi la contestazione entra in questa dialettica».
Che situazione stiamo vivendo?
«Con questo nuovo governo sembra scontato che arrivi ai vertici Rai chi come il direttore generale Giampaolo Rossi ha un passato recente da complottista e putinista, come se ci fosse una voglia di vendetta. Non so cosa potrà accadere, ma so che sarò uno dei bersagli. Il Paese si sta trasformando lentamente nell’Ungheria di Orban. Rossi ha dichiarato che è il suo faro, mentre Putin è il baluardo del globalismo, tutto il complottismo base insomma. Il ministro Lollobrigida è passato per coglione quando ha detto di non sapere cosa fosse la sostituzione etnica, ma in realtà avrebbe dovuto spiegare di parlare come fanno da anni Meloni e Salvini. Ha preferito fare l’ingenuo, ma in quella frase c’è molto di più: significa credere ai complotti e valutare un Paese in base all’etnia e non alla nascita. Allora bisognerebbe pensare che tutti i terroni abbiano sostituito etnicamente i piemontesi».
Di questo clima lei risente personalmente?
«So che ancora non ce ne si accorge, ma intuisco di essere nel mirino e costituire uno scalpo da portare ai loro elettori. In nessun Paese europeo uno scrittore viene additato sulle prime pagine dei giornali di destra come succede a me».
Subisce anche una serie di processi, facciamo un riepilogo?
«Meloni, Salvini, Sangiuliano… Quest’ultimo mi querelò perché quando divenne direttore del Tg 2 dissi che era un galoppino della destra campana: Landolfi, Bocchino e Cosentino. Una sentenza inaspettata con questo clima politico mi ha appena dato ragione, perché la giudice ha ricordato che la Costituzione permette una critica forte. Ha aggiunto che non condivide il mio uso delle parole, ma che è consentito e che la lottizzazione in Rai esista non lo scopro certo io ed è veritiero, inoltre non l’ho danneggiato perché poi è diventato ministro».
E gli altri?
«Meloni e Salvini non hanno ritirato le querele nei miei confronti. Mi difenderò, sono pronto. Tutto nasce dall’immagine di un bambino immigrato morto annegato, e io dico “Ma che bastardi!”. Ho usato un’espressione violenta per contrastare la cattiveria, non la dinamica politica. Si può discutere all’infinito di come affrontare un fenomeno epocale come quello migratorio, ma non strumentalizzarlo, parlare di taxi del mare, prendersela con le Ong che salvano vite e sequestare i pescherecci per impedirlo come accaduto a Lampedusa. Per me chi si comporta così è un infame e risponderò come sempre delle mie parole».
Si dice che l’Italia venga lasciata sola dall’Ue, alibi o verità?
«È vero, il trattato di Dublino non è mai stato cambiato, anche per volere della Lega, e stabilisce che l’Italia in cambio di una rinegoziazione del debito accolga chi identifica per prima. I Paesi sovranisti ovviamente non intendono rinegoziare nulla per evitare delle quote di migranti. L’Italia dovrebbe vantarsi di salvare vite chiedendo di condividerne gli oneri e invece fa il peggio del peggio. La destra, e pure la sinistra va detto, non è riuscita a cambiare Dublino e ogni sbarco viene usato come propaganda. Anche la Francia tiene un atteggiamento ambiguo: da un lato ci muove una critica reale, ma dall’altro non affronta minimamente il fenomeno».
In Italia vede un rischio democratico?
«Certamente, e so bene che a dirlo si innesca una reazione quasi comica: “Sei al salone, puoi parlare”, ma non è cosi semplice. Succedeva anche con Berlusconi che il volume della protesta venisse abbassato. Per chi prova a gridare poi parte la macchina del fango di certi giornali. E male non fare, paura avere: se sei un politico mafioso sai quali sono i tuoi punti deboli da proteggere, mentre se sei una persona onesta potrebbero inventare qualsiasi diffamazione su di te. Ti cancellano la trasmissione, ti portano a processo, fanno capire agli imprenditori che se compri inserzioni su quel giornale o quel festival il ministro non è contento. Allora se sei forte come il Salone di Torino ce la fai, anche se hanno già messo le mani pure qui, mentre se sei più piccolo come il Festival di Ravello dove comanda De Luca finisce che mi disinvitano da un evento a cui andavo gratuitamente. E così alla fine la propaganda vince perché non trova contrasti».
Ciò che succede in Rai riflette questo?
«La destra vuole degli scalpi simbolici, è il caso di Fabio Fazio. Lasceranno solo qualche isola per poter dire che non sono dei censori. Con Fazio la strategia è stata sopraffina: hanno atteso per rinnovargli il contratto, lo hanno logorato, gli hanno fatto capire che non era gradito e alla fine lui se n’è andato. Anche se non ha fatto polemica, è stata un’epurazione».
Meloni peggio di Berlusconi?
«Sì, perché l’opposizione ora è più debole. Berlusconi attaccava un Santoro fortissimo, una Rai 3 ancora di sinistra e giornali più ricchi di oggi. Purtroppo anche la lottizzazione è peggiorata: una volta era verticale mentre oggi è orizzontale, cioè con un direttore dell’informazione controlli tutti i programmi bypassando le singole reti. Ecco perché la situazione attuale mi fa più paura e la mia resistenza passa soprattutto da Instagram, dove spesso mi unisco ad altri come Michela Murgia per contrastare certa propaganda sull’invasione dei migranti o sulla famiglia tradizionale».
Alla fine anche Berlusconi è passato e la democrazia è rimasta salda. Ora la vede più a rischio perché ci sono meno anticorpi?
«Esatto e credo che Berlusconi abbia lasciato una traccia molto pesante e drammatica. Ad un certo punto ci siamo abituati ad un certo tipo di trasmissioni eredità del mondo berlusconiano. Dare spazio ai negazionisti nei talk show non è democratico. Il terrapiattista o l’antisemita non hanno titolo di parlare. Democrazia significa alzare la qualità del dibattito, non abbassarla come hanno fatto Berlusconi o Trump. Se non cerchi la qualità stai solo dando caccia allo share. E l’autorevolezza delle posizioni viene data dallo studio, non da altro. Attenzione che quando i talk show si muovono diversamente costruiscono una dimensione ideologica e sottraggono tempo a noi tutti, perché per esempio sul clima bisogna dibattere sulle soluzioni e non sulla realtà nota e provata. Berlusconi dunque è il padrino di questa destra e la democrazia si potrà salvare dalla democratura solo se lo vorranno i cittadini».
Categorie:Cronaca, Interno, Interviste, Politica
Il timore dei sinistrati e’ che non saranno più adulati come grandi geni e che, quindi, scompaiano dalla scena. Oggi sono gli unici ad avere diritto di parola, essendo impossibile per chi non la pensi come loro poter esprimere il suo pensiero. Quello che è successo alla Roccella dimostra che i sinistrati sono pronti a utilizzare il loro braccio armato per impedire a chiunque di mettere in dubbio la cosiddetta superiorità culturale dei discendenti degli iscritti alla sezione italiana del PCUS.
"Mi piace""Mi piace"
ai miei tempi universitari, quando si voleva esprimere dissenso e te lo impedivano con vari pretesti, si lanciavano torte (ma ora costano) o uova scadute.
Ecco, per quello che ha detto la Roccella nei confronti delle donne si meritava delle uova marce.
Ieri è intervenuta alla Fiera per provocare ed avere i titoli nei TG, ha occupato uno spazio ed un orario prenotato dagli attivisti che naturalmente si sono inacazzati e l’hanno fischiata e contestata poi è intervenuta la DIGO&, con grande soddisfazione della pregiudicata -MONTARULI- che non vede l’ora di prendere il posto del direttore Lagioia.
meglio contarla tutta la fola!
"Mi piace"Piace a 3 people
Credevo di aver capito, leggendo la storia scritta dagli “antifascisti” che i fascisti avevano soffocato, anche con l’uso della violenza, la libertà di pensiero di coloro che non pensavano fascisticamente. Avendo vissuto successivamente alla caduta del regime, non mi è sfuggito, però, che il regime era ufficialmente scomparso, ma i fascisti erano tali e quali, anche se si facevano chiamare antifascisti, molti dei quali sognavano di portare in l’Italia il “paraddiso terreste” esistente al di là del muro di Berlino . Si poteva sperare che i loro eredi diventassero democratici, ma purtroppo nulla è cambiato. Chiunque abbia un pensiero diverso dal “politically correct” non ha diritto di parola.
"Mi piace""Mi piace"
come fai a precludere la libertà di pensiero e di parola ad una ministra che ha il POTERE DI GOVERNO?
Ella ha la possibilità di dire la sua in ogni momento, dal piedistallo, con codazzo di servi.
Questi della FIERA, sono i soli momenti in cui si possa esprimere tutto il proprio dissenso, ed ELLA era prevenuta tanto è vero che c’era già pronta la DIGOS!!!!!
STRABILIATO non tentare di confondere le cose, l’unico REGIME in ITALIA è stato quello fascista, e si spera che sia l’unico.
quello che spacci tu è stata solo egemonia e consorteria culturale.
dov’è la vostra cultura della vostra destra? oltre a DIO, PATRIA E FAMIGLIA??
Patria mica tanto a quanto si vede, assoggettati come siete alla EU e agli IUESEI.
Le politiche della vostra MELONA e quelle del PD (i cosiddetti sinistrosi) dove si differenziano? mi ricorda tanto la settimana enigmistica COGLI LA DIFFERENZA
"Mi piace"Piace a 2 people
Se non ci fossero gli imbecilli sinistrati forse nessuno si sarebbe accorto che la ministra Roccella aveva scritto un libro. Quindi è probabile che lei si lamenterà perché quattro troiette la contestavano, però nel suo intimo forse era felice perché venderà molte più copie di quelle che si sarebbe aspettata
Di regimi. Italia, c’é stato quello ufficiale fascista e quello ufficioso antifascista. Infatti, durante il regime antifascista, pur essendoci ufficialmente tanti partiti, di fatto non si è verificata la minima alternanza di governo perché la sezione italiana del PCUS non avrebbe potuto, ove anche avesse ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, prendere le redini del governo. I veri capi di quel partito sapevano che il loro compito sarebbe stato stare all’opposizione e tenersi pronti per una nuova guerra “partigiana” ove si fosse giunti allo scontro finale tra i due blocchi. Stragi di stato e terrorismo comunista erano funzionali allo “status quo” uscito dalla guerra.
"Mi piace""Mi piace"
Ogni volta che pubblicano un intervento di Saviano, mi aspetto un fiume di offese immotivate , oggi, a parte qualche troll endemico, ci sarà qualcuno che commenta entrando nel merito? Lo leggerò volentieri, oggi è domenica e il tempo è bigio…
"Mi piace"Piace a 2 people
Propagandista del partito democratico americano, più che fazioso, ossessivo, nemmeno una parolina sulla guerra, eppure gliela stanno facendo bene, insopportabile trombone
"Mi piace""Mi piace"
Per iquesti fini pensatori Ztl ciò che conta sono i soldi e in questo articolo vi è ampia rilevanza di questo pensiero. Il malessere della gente che vive una realtà di sottopagati, disoccupati sfruttati per poche lire per loro non esiste. La realtà è, per i fazi e compagnia cantante, che non potranno più servilmente osannare il potente di turno, purché sia un liberal progressista
"Mi piace""Mi piace"
Magari Saviano l’ Italia fosse come l’ Ungheria di Orban, almeno lui ci tiene agli interessi nazionali ungheresi., Ho lì impressione invece che lì Italia somigli molto alla polonia di Duda, regime fascistone servo degli USA…
"Mi piace"Piace a 1 persona
De Luca : il camorrologo milionario !
"Mi piace""Mi piace"
OPPOFINZIONE, l’altra faccia della stessa medaglia NEOLIBERISTA che ci sta’ deindustrializzando e impoverendo senza un minimo di VERGOGNA, Saviano e Meloni 2 MARIONETTE USADIRETTE della stessa risma.
"Mi piace""Mi piace"
Ogni tanto vengono fuori a intervalli regolari dei risibili belati di protesta a proposito della supposta (è il caso di dirlo) egemonia culturale della “sinistra”, che non permette a nessun fasc… ehm, a nessun altro di esprimersi, e tutto questo semplicemente esistendo.
Ora, se i discendenti degli iscritti alla sezione itagliota della Casa del Fascio volessero esprimere la propria fasciopotenza intellettuale (un pò una contraddizione in termini) e persino di dimostrarsi dei geni secondo me sarebbero liberissimi di farlo. E siccome oggi i media sono pieni almeno per tre quarti delle loro faccette nere, proprio non si capisce cosa o chi glielo impedisca. E infatti la risposta è: nessuno. Il problema (ma loro non lo sanno) è ab origine: basta anche solo il veder affiorare in interviste e nei talk i volti pollidi (sì) dei vari LaMelòn Eqquandèbbràv Eallòralasinìstra Uagliò Effàmm Parlà, o le libere comparsate in primissimo piano tv dello Scroto con gli Occhiali – bravo solo a contorcere il pacco facciale in ghigni insensati – per rendersene conto. L’adulazione aggratis, segno dei nostri tempi: il Vuoto, e l’Orrore. E che ci si scomodi a far venire ribollendo a galla tutto questo ogni volta che un mediocre gomorraro si produce in un’ennesima sortita sul Tema di Tutti i Giorni – lui, ovviamente, + quant’è coraggioso, e quant’è martire, e quant’è bravo – è anch’esso un segno dei nostri disgraziatissimi tempi.
La verità – piccola digressione – è che quando si tratta di porre le fondamenta prime del pensiero (cioè scrivere libri) i postfasci sono bravi ad averci a che fare (come i loro nonni) in un solo modo: bruciandoli. Che se la prendano con chi scrive dopotutto è una specie di storica invidia culturale del pene: una sorta di non ce l’ho ma odio il tuo, aarghh. Si dessero da fare impugnando i pennini e traducendo i loro nobili latrati in qualcosa che valga la pena leggere invece che a doppio velo, magari l’invidia passa.
"Mi piace"Piace a 4 people
Mah, a dire la verità fino ad ora a bruciare i libri e impedire ad artisti ” sgraditi” di esibirsi sono stati i ” buoni”…
Ed il razzismo nei confronti dei Russi ha sostituito quello nei confronti degli “abbronzati”: pare che non si possa stare senza.
"Mi piace""Mi piace"
"Mi piace"Piace a 2 people
Da 5 anni sto nell’Ungheria di Orban, magari l’Italia diventasse così. Saviano insopportabile
"Mi piace""Mi piace"
la cosa insopportabile è questa finta superiorità morale di questi sinistrati,dove stavano durante il governo Draghi dove venivano violati i diritti dei cittadini?stavano muti,anzi disprezzavano le poche proteste che c’erano
"Mi piace""Mi piace"
Mi fa morire che persino questo qui, sussiegoso com’è, comunque è centomila volte meglio del destronzo medio.
Che continua imperterrito a bramire al ggomblotto, e così farà fino all’ingresso nella tomba.
"Mi piace"Piace a 3 people
Ohibò, Orban.
Quello che fa parte della NATO e della EU ma “osa” non mandare le armi?
Quello cattivo, fascista, sovranista, nazionalista come il famigerato polacco Duda ?
No, In Polonia non ci sono “sovranisti” all’ improvviso sono diventati tutti buoni e “Conservatori”… Anzi, tutti Dem. Ma continua a piacergli il colore nero. Del resto smagrisce.
"Mi piace""Mi piace"
"Mi piace"Piace a 1 persona