
(iltattoquotidiano.it) – Se nelle intenzioni della premier questa avrebbe dovuto essere la settimana del confronto con le opposizioni, i segnali che vengono dal governo sono tutt’altro che distensivi. A poco più di 24 ore dai faccia a faccia di Giorgia Meloni con le opposizioni, ci ha pensato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli a chiudere il dialogo. “La sinistra e Conte dovrebbero prendere atto che hanno perso le elezioni”, ha detto il leghista al Correre della sera. “Però, diversamente da quello che è accaduto in passato, quando loro facevano tutto senza coinvolgere le opposizioni, questa volta qualcuno chiede il loro coinvolgimento su riforme che riguardano la vita del Paese e dei cittadini. Se il loro ruolo vuole essere esercitato soltanto come diritto di veto, non ce l’hanno. Io suggerisco loro di fare proposte e correzioni. Se hanno maturato il lutto, bene. Se no, se ne riparla tra 5 anni”.
I toni di Calderoli non nascondono l’insofferenza di doversi confrontare con le opposizioni e, anzi, ribadiscono che la maggioranza andrà avanti a qualsiasi condizione. Che a Pd e M5s piaccia o meno. Quanto agli strumenti, la commissione Bicamerale, ha detto ancora l’esponente dell’Esecutivo, “se ci fosse una vera disponibilità dell’opposizione a discutere di riforme, di presidenzialismo, è una possibilità che io stesso sposerei. Ma viste le esperienze del passato, non sono poi così ottimista: nessuna ha mai prodotto risultati. Alla luce delle risposte che verranno date dall’opposizione, si potrà decidere se c’è uno spazio oppure no”. Altrimenti, ha detto Calderoli, il governo andrà avanti con i suoi numeri: “Articolo 138 della Costituzione: il Parlamento approva le modifiche alla Costituzione con due deliberazioni a maggioranza assoluta”, ha detto.
Quanto invece all’autonomia, provvedimento di Calderoli e già molto contestato, il leghista ha ribadito che andrà avanti: “Fino ad oggi il percorso si è realizzato: legge in Parlamento, iniziano le audizioni, dopodiché si apre la discussione generale, la fase emendativa. Io non voglio assolutamente comprimere i tempi, voglio che ci sia la discussione più ampia possibile, il mio obiettivo è realizzare il miglior risultato finale. Nel momento in cui si dovesse verificare che gli strumenti parlamentari sono volti solo all’ostruzionismo, saremo costretti ad andare per la nostra strada. Ma non è assolutamente quello che voglio. Mi si dica dove il testo è sbagliato, nel caso, e dove correggerlo”.
Piccola postilla calderon si chiama referendum confermativo in mancanza della maggioranza dei due terzi del parlamento che approverà la schiforma.
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La schiforma fascista passerà in parlamento, senza necessità del referendum confermativo, perché RENZI E CALENDA SONO PURE LORO FAVOREVOLI.
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Jerome, con Azione/IV raggiungono la maggioranza dei 2/3?
Dimmi di no, ti prego🙏🏻
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Calderone, faccia di 🐷, riuscirete a riportarmi alle urne se farete come il pagliaccio rignanese….
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Qualcuno ricordi a Calderoli che il cessodestra ha incassato un misero 43% da chi si è recato alle urne, che cala a un ancor più misero 26% se consideriamo l’astensione record.
Il cessodestra sgoverna grazie alla legge porcata del PD(tanto per cambiare), perché nel Paese reale è minoranza. Maggioranza solo nel parlamento.
Il 25 settembre le opposizioni presero 1,5 milioni di voti in più del cessodestra.
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a lui non gliene frega un beamato ca: ha ottenuto il potere e lo esercita come vuole, purtroppo a danno dei cittadini e a beneficio suo e dei suoi amichetti di quartiere
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L’uomo non ha mai mostrato una particolare intelligenza.
Già Renzi si scontró con un 94%.
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Tutte parole al vento: si farà quello che la Costituzione comanda.
Il problema è che, di questo passo, più nessuno andrà a votare.
Un accordo quindi sarebbe conveniente, a meno che non si voglia, a tutti i costi, il tanto meglio-tanto peggio.
Temo che qui si voglia arrivare: Mattarella vuole andare in pensione e Draghi ed i suoi, sono stufi di aspettare. E l’ Americana è lì apposta.
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Porcellum! Ho detto tutto 🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬!!!!
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“… il governo andrà avanti con i suoi numeri: “Articolo 138 della Costituzione: il Parlamento approva le modifiche alla Costituzione con due deliberazioni a maggioranza assoluta”, ha detto.
Non mi risulta.
Mi risulta invece che le due deliberazioni siano a maggioranza dei 2/3.
E spero con tutto il cuore che non ci arrivino neanche con l’aiuto di Ollio & Ollio.
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Infatti devono essere con i 2/3 della maggioranza, pensa che imbecille e ci fa pure il ministro sto demente.
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E se non si raggiungfono i 2/3 si va al referendum.
Sicuro che convenga?
Se non si raggiunge il quorum sai che vittoria per il Governo (e che sputtanata per tutti gli altri)?
Occorre pensarci bene prima di partire in quarta.
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