Inutile discutere di legittima difesa in Ucraina: la nostra Costituzione è chiara sulla guerra

Inutile discutere di legittima difesa in Ucraina: la nostra Costituzione è chiara sulla guerra

(Paolo Maddalena – Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale – ilfattoquotidiano.it) – Ogni mio intervento è partito finora dalla cronaca della stampa. Oggi prescindo da questa perché, probabilmente a seguito di ordini superiori, telegiornali, stampa e televisione non hanno posto nella dovuta luce un tema di primaria importanza: si tratta della marcia della pace organizzata da Michele Santoro e alla quale hanno partecipato oltre 20mila persone in tutta Italia, appartenenti ai più diversi orientamenti politici, ma uniti da un obiettivo fondamentale che supera di gran lunga i temi che oggi sono trattati dai nostri politici, i quali, a quanto sembra, sbandano e si gingillano tra loro, compiendo un’opera di sviamento dell’attenzione generale dai problemi reali.

Sia ben chiaro che il primo problema grave da affrontare è quello climatico, e il secondo è quello della guerra in Ucraina che rischia di sfociare in un olocausto generale. In questo senso la marcia organizzata da Michele Santoro costituisce un esempio di alta razionalità riconducendo tutti a un problema di fondo che potrebbe incidere molto negativamente sulla vita di tutti e anche su quella del pianeta.

Infatti, dopo la scoperta della bomba atomica, è oltremodo chiaro che la guerra non è più un elemento per risolvere i conflitti internazionali, poiché nell’uso della forza tutto viene messo in campo, ed è fatale che, dopo aver iniziato con armi convenzionali, a seguito di escalation diventi sempre più probabile l’uso del nucleare.

D’altro canto sul piano giuridico la convenzione Onu ha sancito che le conquiste territoriali, mediante la guerra, sono vietate. A questo punto la mente umana deve compiere un salto di civiltà e come fu decisivo il passaggio dall’uomo branco all’uomo civile, concretatosi poi nella formazione degli Stati nazione, così oggi è indispensabile che gli Stati nazione si rendano conto che la guerra, oltre a produrre un eccidio di centinaia di migliaia di giovani, che si uccidono a vicenda, e di migliaia di cittadini inermi, anche bambini, che muoiono sotto i bombardamenti, deve essere bandita dal piano internazionale.

In base alla convenzione dell’Onu, piuttosto che inviare armi all’Ucraina, è logico un movimento che colleghi tutti i Popoli di buona volontà, che chiedano all’Onu di mandare i suoi caschi blu a dividere gli eserciti che si combattono e a riportare così la pace nella regione dell’Ucraina.

È inutile discutere sulla legittima difesa, perché, come ho sopra detto, abbandonare il diritto e ricorrere alla forza è oggi impossibile, considerato che l’uomo ha creato una forza distruttiva di tale portata da spegnere la vita sull’intero pianeta. In questa direzione si esprime la nostra Costituzione, la quale, all’articolo 11 afferma che: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Sulla base di questo dettato è impossibile parlare di liceità della guerra di difesa, perché il ripudio di cui parla l’articolo 11 riguarda direttamente la soluzione di qualsiasi controversia internazionale. Contrario alla guerra è anche l’articolo 2 della nostra Costituzione il quale “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

Insomma la logica, le norme internazionali e quelle della nostra Costituzione non danno altra via d’uscita, in relazione alla guerra in Ucraina, se non quella di costringere i governanti a decidere per la pace mediante manifestazioni di massa di tutti i Paesi che sappiano muoversi secondo l’esempio di Michele Santoro.

Categorie:Cronaca, Interno, Politica

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15 replies

  1. “la mente umana deve compiere un salto di civiltà e come fu decisivo il passaggio dall’uomo branco all’uomo civile”.

    Sì, BUONANOTTE!

    “un movimento che colleghi tutti i Popoli di buona volontà, che chiedano all’Onu di mandare i suoi caschi blu a dividere gli eserciti che si combattono”.

    Come? Coi tulipani?

    Il resto (ma resta ben poco) è ok.

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  2. La Guerra, quella ideologica e pretestuosa a fini elettorali. CONTRO GLI ORSI.

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  3. Con una nota stampa, l’associazione LEAL, seguita dall’Avv. Aurora Loprete e grazie alla collaborazione di uno staff di medici veterinari legali e forensi, ha reso noto in modo inequivocabile le incapacità, se non il dolo, della Provincia di Trento: non e’ stata L’ORSA JJ4 e nessuna altra orsa ad aver aggredito e per difesa il sig. Papi, è stato un maschio che ha agito con “azione dissuasiva protratta scatenata da un pericolo reale o percepito, non vi è stato attacco deliberato nè predatorio.”

    Questo gravissimo atto della provincia di Trento e di chiunque abbia espresso pareri vincolanti sul caso, chiarisce con quale superficialita’, negligenza, incapacità e inadeguatezza siano gestite situazioni come questa o dobbiamo ipotizzare che vi sia il dolo nel voler uccidere a tutti i costi una femmina riproduttiva e, conseguentemente, i suoi cuccioli.
    Vogliamo vedere chiaro in TUTTE le operazioni poste in essere dalla Provincia di Trento, a tutela degli orsi e delle persone e agiremo in questa direzione.

    In questo momento c’è solo da richiamare la magistratura a fare il suo logico e naturale corso, richiamare il Ministro dell’Ambiente a tutelare il patrimonio indisponibile dello Stato e a considerare le future azioni da intraprendere, offrendo supporto a quelle associazioni come la LEAL che si sono distinte per professionalità e rigore legale e scientifico.

    Siamo stanchi delle opinioni dei tuttologi e delle soluzioni che non possono trovare il nostro consenso: catturare una orsa femmina con cuccioli di soli due anni equivale a condannare a morte i cuccioli e a ridurre in cattività un animale selvatico appartenente a specie particolarmente protetta e patrimonio indisponibile dello Stato, e questi sono una serie di reati.

    Saremo a fianco delle associazioni che agiranno legalmente contro questa barbarie e inciviltà.

    Non possiamo più tollerare che siano proprio le autorità a commettere simili illegalità per qualsivoglia ragione e pretendiamo che al tavolo del Ministero dell’Ambiente
    vi siano professionisti e tecnici super partes.

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    • Basta illazioni, non c’è alcun elemento oggettivo indicato in tale “perizia” di parte, solo supposizioni. Ma vergognatevi.

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      • “L’orsa Jj4 è innocente, la perizia veterinaria forense la scagiona”.
        08 Maggio 2023

        L’orsa Jj4 è innocente, non sarebbe stata lei ad aggredire Andrea Papi, il runner ucciso in Val di Sole, in Trentino. A esserne sicura è la Leal (Lega Antivivisezionista) che in una nota spiega: “Dalla relazione tratta dalla perizia veterinaria forense che perviene dal rappresentante legale di Leal Aurora Loprete si apprende che non è stata l’orsa Jj4 ad aggredire Andrea Papi ma si prova quanto segue: la DENTATURA di un animale, per la medicina veterinaria forense, ha lo STESSO VALORE delle IMPRONTE DIGITALI UMANE e quindi la SCIENZA in questa perizia SMENTISCE le MENZOGNE raccontate da FUGATTI.
        Nelle relazioni si legge infatti che: ‘Sono state rilevate lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto’. Le femmine di orso presentano infatti misure inferiori rispetto ai maschi sia come massa corporea sia come misure dentali e la relazione continua ancora aggiungendo altri dettagli: ‘Come correttamente riferito dal dottor Barbareschi, le ferite riscontrate non sono riconducibili ad una attività predatoria, il corpo, infatti, non presenta segni di consumo. La descrizione delle lesioni non corrisponde nemmeno alle ferite che si riscontrano in caso di attacco finalizzato alla eliminazione dell’avversario’.
        Ma la perizia veterinaria forense non si limiterebbe solo ad analizzare gli aspetti dell'”attacco fisico” ma, facendo riferimento “alle indagini molecolari”, la Leal ritiene “d’obbligo” fare “una precisazione”: “Essendo quella trentina una popolazione derivante da pochi soggetti capostipiti, sappiamo che essa è caratterizzata da una limitata variabilità genetica. Se da un lato varie fonti non ufficiali si esprimono con avverbi di non certezza (esempio: presumibilmente), dall’altro lato, al contrario i provvedimenti prospettati sul destino dell’orso lasciano dedurre che l’identificazione sia avvenuta con elevato grado di certezza”.

        Un altro passo importante della perizia è quanto riportato nella parte finale: “Relativamente alla natura dell’attacco, esso è riconducibile a un tentativo protratto di allontanamento e dissuasione da parte dell’orso sulla vittima. Anche relativamente a questo aspetto, le evidenze riscontrate non consentono di classificare l’azione lesiva né come un attacco deliberato né come una predazione”.

        “Con il deposito presso il TAR delle perizie forensi a firma del dottor Roberto Scarcella e dottoressa Cristina Marchetti – dichiara Gian Marco Prampolini, Presidente Leal – ci batteremo con ancor più forza in tutte le sedi opportune affinché le illegittime ed illogiche ordinanze di abbattimento non possano mietere vittime innocenti. E chiediamo sin da ora l’immediata liberazione dell’orsa”.

        La nota della associazione conclude: “Al momento non è dato sapere cosa possa aver spaventato l’orso, ma la scienza scagiona le orse trentine; e la tipologia di attacco scagiona definitivamente tutti gli orsi. Con questo Leal smaschera la farsa costruita artatamente da Fugatti e dalla sua Giunta e ne chiede le immediate dimissioni”.

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  4. Come trattano gli orsi nelParco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise.
    I trentini avrebbero solo da imparare, innanzitutto a come gestirli.

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  5. È dal 25/2/22 che sostengo l’intervento dei Caschi blu. Non ne ho mai sentito parlare. Finalmente qualcuno lo fa.

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  6. Onu ha sancito che le conquiste territoriali, mediante la guerra, sono vietate. Ma nessuno che ricordi che esiste anche l’autodeterminazione dei popoli?

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  7. E nessuno solleva il problema :siamo in guerra con un paese CHE NON è NELLA NATO NON È NELLA UE

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