No Michela, non morirai così. Dobbiamo lottare e non rompere i coglioni

No Michela, non morirai così. Dobbiamo lottare e non rompere i coglioni

(di Ottavio Cappellani – mowmag.com) – La scrittrice Michela Murgia ha rivelato in una intervista al Corriere della Sera di avere un male incurabile. Si tratta di un tumore renale al quarto stadio: “L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti” ha detto. Ma il collega Ottavio Cappellani, replicando anche a Massimiliano Parente che su MOW ha scritto “mi dispiace tanto ma un po’ ti invidio, perché stai morendo e pensi alla Meloni” ci spiega perché “non si può morire come una bambina che strilla per attirare l’attenzione, come stai facendo tu. Ed è per questo che non morirai…”

Ciao Michela, ti voglio bene. Ti voglio bene in maniera irriflessa perché ti chiami come mia nonna, come mia mamma, come mia nipote (una maniera di tramandare il sangue ebreo che mi scorre nelle vene – la discendenza matrilineare). Ho appena letto l’intervista ad Aldo Cazzullo nella quale parli della tua malattia e mi hai colmato di gioia. Sono felice di avere una avversaria come te, una vera scrittrice, una umana che con il linguaggio vuole riscrivere la malattia: d’altronde questo distingue gli umani dalle blatte come Massimiliano Parente – nominare le cose (Parente è una blatta poiché ateo, uno che non ha capito nulla della vita, come le blatte che non mi risulta frequentino il linguaggio: ci litigai anni fa perché mi mandò un libretto sul darwinismo, se Parente pensa di essere semplicemente una scimmia sono cazzi suoi, ma questo definisce la sua scrittura come scrittura da scimpanzé). E invece noi che “oltrepassiamo” sappiamo che la scrittura, se non si confronta con Dio, non ha nessun valore (lo devo dire: molte tue amiche e amici si confrontano con il tinello). Ma c’è una differenza tra me e te: tu sei religiosa io sono teologo. Tu pensi che Dio salvi io “so” che Dio è ciò che ci uccide. Ma lo fa per una ragione, e vorrei citarti il mio amato Manlio Sgalambro: “Il romanzo giallo cerca l’assassino, solo la teologia lo trova”, e te ne aggiungo un’altra, di citazione: “Ogni collera è collera teologica, come se ce l’avessimo con qualcuno, l’ateo, invece, questa miserabile canaglia, non ce l’ha con nessuno”.

Quindi smettila coi tuoi discorsi da “religiosa” e inizia a pensare da teologa. La cosa che mi ha commosso fino alle lacrime, nella tua maledetta intervista, è l’odio verso i bambini: urlano, vogliono essere al centro dell’attenzione, si intromettono. È lì che ho pianto. Li vedi come concorrenti, perché tutta la tua straziante intervista è l’intervista di una bambina che non vuole morire sola (“ho comprato un appartamento con dieci camere da letto per stare tutti insieme), è un’intervista da bambina che vuole diventare “guru” nella morte, spiegare la malattia, la “complessità”, la comunità, ma si vede che vuoi essere tu il centro dell’attenzione. Mi spiace, per quanto è in mio potere non te lo permetterò, dovessi stare ore in preghiera sotto un carrubo, pregando il grande Stronzo (ma lo fa per un motivo), di non farti morire. Odiami, Michela, odiami con tutto il tuo essere. Lascia l’adrenalina libera di fare esplodere le tue vene. Odiami, ti supplico. Così come è necessario odiare Dio, questo maestro del nascondino che ci uccide per farci capire “altro”, per farci capire “altrove”.

Michela Murgia

Si muore soli, Michela mia, si muore senza “i diciassette voti” del premio Strega, si muore senza quelli che consideri amici o familiari, si muore devastati dalla Tragedia comprendendo nell’attimo in cui Dio ci uccide quale è il suo “Piano”. Ho preso in braccio mia madre morente, blu in faccia, nel momento in cui, nel giro di dodici ore, le metastasti le hanno invaso i polmoni. Non ho potuto tenerle la mano perché mio padre aveva avuto due infarti e un ictus e dovevo decidere se stare con mia madre o con mio padre, nel parcheggio dell’ospedale. Ho deciso di salvare il salvabile e mia madre è morta sola. Mi consola la verità che la solitudine è un momento essenziale della morte. Non si può morire in compagnia, come tu ti auguri. Non si può morire come una bambina che strilla per attirare l’attenzione, come stai facendo tu. Non si può morire obbligando gli altri ad assisterti, a dormire nelle tue cazzo di dieci stanze da letto.
Ed è per questo che non morirai, Michela.
Mia dolcissima bambina avversaria.
Dobbiamo ancora lottare tanto e vedi di non rompere troppo i coglioni.

64 replies

  1. Articolo che vuole uscire disperatamente dal politically correct, insinuando tra le righe comunque una umana comprensione, ma ci riesce? A mio (modesto) parere No! Narcisistici articoli li trovo urticanti e fuori luogo. La Pietas esige rispettoso silenzio…

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  2. Sono agnostico, non so chi sia questo razzista (lui è ebreo mentre gli altri no) che si fa le seghe mentali definendosi un teologo e questo imbecille si permette di offendere tutti quelli che non la pensano come lui. Dal canto mio preferisco essere uno scimmia che ha superato lo stadio delle superstizioni. Quello che sono tutte le religioni: solo superstizioni.

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  3. Sono agnostico, non so chi sia questo razzista (lui è ebreo mentre gli altri no) che si fa le seghe mentali definendosi un teologo. Questo imbecille si permette di offendere tutti quelli che non la pensano come lui. Dal canto mio preferisco essere uno scimmia che ha superato lo stadio delle superstizioni. Quello che sono tutte le religioni: solo superstizioni.

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  4. D’accordissimo con entrambi, un povero imbeçi££€ narcisista del ç@$$O, viva le scimmie se questo è l’uomo….

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  5. La Murgia è stata sempre molto ideologica e ideologizzata sta solo applicando il suo metodo, cioè intellettualizzare la malattia e la morte. Col rispetto che merita, la discussione l’ha comunque innestata lei, a questo punto chiunque puo’ dire la sua ma l’articolo contiene punti di sgradevolezza

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  6. Velo pietoso sulla scrittrice(opinione personale),vicinanza e rispetto per la persona(Murgia).
    Vediamo ora cosa dice un altro illustre esponente della combriccola di simpatici somarelli che scrivono per Mowmag (dopo le performance della Sambruna sulla superpendolare da 1500km giornalieri e di quell’altro sul kit privato per il suicidio da legalizzare).

    “Dobbiamo ancora lottare tanto”
    Dice il teologo della Domenica.

    Qualcunaltro (tuttoattaccato) diceva invece:

    “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” Luca 22,39-46

    Caro teologo,Gesù ha forse “lottato” per allontanare l’amaro calice?
    Ha forse “lottato” per la sua volontà (quella di lottare tanto per allontanare il calice)?

    Basta così.È già troppo.

    Troppa gente ,purtroppo,ha studiato filosofia o teologia all’università dei Puffi,e si è laureata con Gargamella e il grande Puffo,come relatori.
    Quindi…
    Tutto torna, è normalissimo e naturale,allora, avere la Santanche,Gasparri e Salvini in posti di preminenza al governo e nelle istituzioni.

    Scompisciandomi dallle risate…al prossimo amaro calice bevuto…ops al prossimo articolo letto…
    Andrò sicuramente in paradiso…
    😂😂😂😂😂
    Grazie mille mowmag.

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      • Cara Rustica,
        ai vangeli non si crede,
        Si leggono e si cerca(tenta) di capirli.
        I pochissimi che li hanno capiti fino in fondo,non hanno bisogno di credere.
        Se tu hai capito (intuito)di avere due gambe e due braccia, non dici che credi di avere due braccia e due gambe? Intesi?

        Credere,ufficialmente,significa credere all’interpretazione ufficiale della Chiesa. Io,fortissimamente,non credo ad essa.(no credente,no cattolico,no cristiano)

        Da credo,derivano i creduloni,che credono alle parole,ma non colgono la sostanza che vi è sotto.( ma non serve prendere come esempio i Vangeli, basta fermarsi agli articoli dell’ottimo Marco Travaglio…li capiamo veramente 🤔🤣🤦🏻‍♂️?)
        Nel 99,99% dei casi(previsione ottimista) chi dice “credere in Dio” non sa di cosa sta parlando.E i ribelli(😂) che dicono di non crederci sono allo stesso livello di chi dice di crederci.

        Vi è molta confusione nell’uso di tali termini.
        Quando si usa quel termine,spesso a sproposito (Dio) al massimo si puo’parlare di Feithe,di feides,fides…. O fede.

        Ma la fede non si decide di averla,non dipende dall’intelletto,o chiamiamolo logos, umano.
        Se ti capita di sentire una campana bene,altrimenti bene lo stesso.
        Per chi suona la campana?
        Buona Domenica

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      • Spassosissimo! Bravissimo Carlgen
        Allora vogliamo dirlo che quello che dice il Vaticano è solo PROPAGANDA?

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      • Ovvio!
        Con tutto il rispetto per l’intelligenza e la storia del Vaticano,che ha dominato il mondo per due millenni.
        Da chi pensi che abbiano imparato gli yankees m3rdaioli?

        Propaganda e marketing: dalla Chiesa ROMANA.
        abbiamo “ scoperto” loro:Colombo,non il tenente.
        Abbiamo dato loro un nome: Amerigo Vespucci.
        Hanno imparato da noi come si governa il mondo: Impero romano(studiando i nostri storici)
        Abbiamo donato loro spermatozoi e uteri: immigrazione.
        Abbiamo dato loro un pizzico di cultura,strategia e arte:Dante,Machiavelli,Leonardo Da Vinci.
        Abbiamo donato loro ingegno che li ha permesso di vincere una guerra:Enrico Fermi.
        Potrei andare avanti all’infinito.
        This is not America .Yankees go home…prima o poi.
        Scuse anticipate (per questi ragazzini) alle/ai bolognesi che sopportano i disagi e il degrado della bolognina…e un sorriso a chi vorrebbe partecipare ad un loro concerto.
        Gli ex punks/anarchici anni 90 non erano così e adesso hanno molto più rispetto …e in quanto hanno passato da poco i 40anni…disapproverebbero tale gente.Abbiamo già dato.
        Questa Domenica va così…

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      • “Da credo, derivano i creduloni…”

        Ah, beh, se lo dice Craken:

        “Ricordiamo la definizione cristiana di fede come «assentimento a una proposizione credibile». Si deve credere al fine di comprendere, e comprendere per credere. Tuttavia, questi non sono atti successivi della mente, bensì simultanei. In altre parole, non vi può essere conoscenza di qualcosa alla quale la volontà neghi il suo consenso, né amore di ciò che non è stato conosciuto.”.

        ἀνάμνησις, caro Craken, in una parola: REMINISCENZA!

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      • Buon per te.
        Farai parte dello 0.001 % .
        Lo si nota chiaramente dal tenore dei tuoi interventi nel forum privi di astio e di amore per il prossimo.Tutti,Anche Giuseppe Conte,gioirebbe e giurerebbe sulla bontà,sincerità e profondità delle tue parole,
        Habemus papam…Ops habemus the new San Francesco

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      • “Abbiamo donato loro ingegno che LI ha permesso…”.

        In Guénoniano si direbbe: GLI, ma va bene anche così, si capisce… 🙂

        Il resto è il solito bric-à-brac mangiapreti: mi stai molto delundendo, quasi come la Carmensita.

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      • Che c’entra il mio (presunto) astio nei commenti? E quand’anche fosse? La ca22ata che hai detto, ipso facto, svanisce?

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      • Forse riesco a decifrare il tuo intervento, altrimenti incomprensibile, Carlgen (permalosetto 🙂 ), in riferimento alla questione del mio (presunto) astio verso gli altri, new San Francesco ecc., ecc…: mica avrai interpretato “amore di ciò che non è stato conosciuto”, come un qualcosa di simile a un SENTIMENTO di rispetto del prossimo, vero?

        Quella locuzione, interpretata come si deve, è sinonimo di FILOSOFIA, né più né meno, e con l’amore come sembra tu lo intenda, non ha nulla a che fare.

        Mi meraviglio di te.

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      • Deludere è un verbo usato da chi soffre “del non essere accettato,del non essere lodato(perché è sotto sotto quello che desidera ardentemente),da chi dalle parole trova sostegno e gioia…temporanea ed effimera”
        Non mi appartiene, appartiene a te e mi dispiace di questo,caro amico.
        “Le cazzate “ le lascio giudicare a te (prete,giudice o ignorante?) che trovi gusto e senso del vivere nell’appogiarti ad altri…ma esiste altro?non è tutto e uno?

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      • “ non vi può essere conoscenza di qualcosa alla quale la volontà neghi il suo consenso,”
        Anche tu …sei nelle stesse condizioni di Ottavio… volontà ,volere? Ma chi sei tu? Te lo sei mai chiesto? E dire che Guenon differenzia bene persona, personalità, individuo? Sei veramente tu,volontà che decidi di queste cose? Qui non si tratta di predicare bene e razzolare male, ma di non aver capito nada de nada (per non dire peggio)di quello che il tuo idolo predica. Mi fermo qui, stasera. Non vorrei essere devastante sulla tua personalità e creare più danni che benefici( mi è già capitato in passato e ne soffro ancora a distanza di anni). Ma credo che non soffrirò,la comprensione è bassa…da parte tua… non vi è pericolo di sorta.

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      • Lascia perdere Carlgen,fermati,
        Io l’ho sempre detto: questo qui è un contadinotto che pensa che il mondo sia come il suo pollaio, e le persone come le sue galline.
        Non capisce che può arrivare fino a certi limiti senza superarli,dall’alto della sua bidelleria.Pensa che la gente sia tutta stupida e lui furbo.
        Poi capisce di averla fatta grossa, si pente,piange e andrà a infastidire e a prendersi rivincite con i poveri pensionati del bar sotto casa sua.

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      • Carlgen mi hai rassicurato 😍😍.
        Adesso so che sei un 5stelle ,ma non ex pds.
        😉.
        Consiglio: gli imbesuiti non si degnano di uno sguardo.

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      • Ahahahah Rustica, ma quale sguardo?!
        Ahahahaah
        Questo qui gli fai vedere l’ago della punturina e si c@ga addosso. Decidi tu quello che vuoi farlo diventare;lui diventa fascista, comunista, legaiolo,radicale e più ne ha più ne metta, a comando anzi a paura.
        Ahahahahaha
        Basta mostrargli la punturina e si mette a piangere.
        Ma è la scienzahhh cattivona. Poverello di Assisi. Non si rende neanche conto di essere uno zimbello. Ma come mi fa divertire.Spero non smetta mai

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      • Scusa Frankie ma mi sembri fuori strada.Da quello che dice Carlgen se hai fede non hai bisogno di credere a niente,tanto meno ai vangeli.Mi sembra di aver capito così,potrò sbagliarmi non è la mia materia,ma l’italiano è univoco.
        Arriverà il cazziatone?

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      • Che spettacolo!

        PS: Frankie, Frankie, mica ti vorrai mischiare con questi qui, vero? Ma che davero, davero?

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      • Serpe
        a me sembra che Carlgen distingua la fede (intima) nella divinità dalla fiducia verso i suoi amministratori delegati terreni.
        Tema sacrosanto.
        Chi ritiene di avere la prima, spesso pensa di poter fare a meno della seconda, portando avanti il proprio personale percorso verso il non-noto.
        Chi segue la seconda strada, non si pone dubbi e si lascia andare al precostituito.
        Che sia necessaria una democrazia diretta in salsa religiosa? Purché non sia quella della nuova trovata grillesca.

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      • Caro Frankie: tema sacrosanto? Ma proprio per nulla. Tema empioprofano, direi!

        O vi adattate a

        “Gesù cominciò a parlare alla folla e ai suoi discepoli. Diceva: I maestri della Legge e i farisei hanno l’incarico di spiegare la legge di Mosè. Fate quel che vi dicono, ubbidite ai loro insegnamenti, ma non imitate il loro modo di agire: perché essi insegnano, ma poi non mettono in pratica quel che insegnano…”,

        o sarà molto, molto dura con il “credente fai da te? Ahi, ahi, ahi… (semicit.)”!

        Non mi risulta abbia mai detto: fate come ca22o vi pare. Ma magari mi sbaglio… Poi, si sa, c’è chi il problema nemmeno se lo pone e, paradossalmente, sarebbe molto meglio.

        Prima ironicamente, ho usato il verbo “deludere” (più prevedibili di certe persone, nemmeno la morte…), adesso, corroborato dalle dotte spiegazioni dell’amico @Carlgen sul predicato verbale in questione, ahimè, lo uso con pertinenza e cognizione di causa.

        Buona giornata, caro Frankie.

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      • Prof e Carlgen,
        una volta ascoltai l’omelia di un sacerdote (buonanima, che stimavo) in una parrocchietta di campagna, davanti ad una platea di stagionati contadini..
        Poco tempo dopo, ascoltai l’omelia dello STESSO sacerdote in una rinomatissima chiesa nel centro storico di una città, davanti ad una platea specularmente opposta alla prima..
        Stupì, ascoltare due versioni diverse dei Vangeli, nelle forme e nei contenuti.. 😉

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      • Ad ognuno bisogna parlare nella propria lingua: mai sentito parlare del “dono delle lingue (felpate)”? 😉

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  7. Io preferirei sapere il numero di scarpe di Camilla ( per assurdo) piuttosto della malattia di chicchessia.
    Le malattia , come acchiappa- visibilità, ha da tempo surclassato le morti e le disabilità dei figli e l’outing gay- lesbico.
    Buona fortuna, signora Murgia, le risorse per curarsi non le mancano. Un po’ di privacy invece sì.
    Ma con le TV del dolore che tanto va di moda e tanto acchiappa ( ormai c’è solo quella), con la mia richiesta di privacy so di essere in minoranza: visibilità si va cercando, sempre, dovunque, comunque.

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    • Scusa Pengue-Zeus, posso fare i coplimenti al commento di Carolina, o devo inserirci qualche insulto perché la censura me GLI (o LI in guénoniano, ma si capisce lo stesso 🙂 ) passi?

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  8. Un cancro al quarto stadio non è curabile neppure con tutti i soldi del mondo, e non credo che la Murgia sia in cerca di visibilità, in ogni caso con bande di idioti in continua ricerca di visibilità, su emerite ca@@ate, ben venga chi pone l’ attenzione sul tema malattia, morte, fragilità e soprattutto sul tempo, poco o molto, ma comunque limitato per ognuno, e sul come impiegarlo, se nel rapporto umano con gli altri o nel cinico individualismo di disinteresse per gli altri. ….l’ appartamento con 10 camere parla di vita, di quel tempo da passare con le persone care, non solo per evitare di morire in solitudine, ma per dare al proprio limitato tempo un significato diverso rispetto alla discultura/mentalità attuale , di chi condanna la autoviolazione della privacy della Murgia, un suo diritto/scelta visto che è sua, accusandola di bieca ricerca di visibilità, mentre si autoassolve per la palese mancanza della propria umanità e compassione, violazione più grave sia per chi crede in Dio sia per chi lo nega! ” non si può morire obbligando gli altri ad assisterti” certo per chi considera amore/sostegno e pietas per gli altri un obbligo e non un valore determinante ed imprescindibile per considerarsi uomo. …….che persa ogni traccia di umanità può solo rifugiarsi in Dio, per darsi una coscienza, comoda, di interesse su entità trascendentale ed imperscrutabile, al posto dei propri simili……Dio che , con tutti i tentativi di confronto, non risponde o dà risposte incomprensibili…. sarà perché non ci riconosce più….da atea penso che ciò che non esiste, non possa rispondere, ma credenti, religiosi e teologi dovrebbero farsi qualche domanda su ciò che Dio si aspetta dai suoi fedeli durante la vita, piuttosto che al momento della morte!

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    • Alessandra, concordo conte. Trovo l’articolo molto sgradevole. Non ho mai apprezzato particolarmente la Murgia, ma provo empatia per una persona che tra un po’ ( le auguro che il po’ sia lunghissimo ) perderà tutto, ed il suo desiderio di circondarsi delle persone amate e che suppongo la amino; non lo trovo assolutamente un afflato egoistico nè un esibizionismo capriccioso. Da non credente le auguro di trovare la luce ed il conforto che i credenti trovano nella religione nell’amore, nell’amicizia e nella solida vicinanza dei suoi affetti.

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  9. Ma se una persona della TV muore mica è vero! E se stesse male per fiction?
    La televisione ci ha ammaestrati ai comportamenti etichettati come civili ed in effetti lo sono, perché sputare sullo schermo in fondo non ha ripercussioni.
    Se penso che in ogni palazzo, in ogni tromba di scala e in ogni fila e piano di porte d’ingresso vi è la stessa televisione, la TV per tutti. E capire il momento e centrarlo ha fatto di Berlusconi un uomo potentissimo distorcendo pro domo sua e pro domo loro, le regole di uno Stato, per trasformarlo in una palude piena di piccoli berlusca, poveri, mezze tacche, ricchi e poverissimi ma tutti sotto lo stesso influsso astrale o quasi… Che schifo, hanno creato il paradiso dei vecchi… In fondo era già una missione occulta da tempo immemore.

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      • Sto cercando un equilibrio tra l’essere e il non essere, tra l’esasperazione del vuoto e la felicità di non avere catene; nel mentre mi è venuto da pensare al senso della protesta:

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      • Detto da uno che ne ha cambiati tre solo nell’ultimo anno, è una cosa che fa ridere i polli i gatti (anche quelli travestiti da enigmista).
        Per tacere delle fumose motivazioni, tipiche di chi soffre di manie di persecuzione.

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      • Con me non attacca (cit.)! ahahah… Infatti mi segue… Nella fattispecie, i nick cambiati sono due e non tre e negli ultimi tre anni, non nell’ultimo.

        Circa poi i polli che ridono, evidentemente (cit.) tu sei uno di quelli: allora prego, si accomodasse! La mia domanda a Francy, che non era affatto ironica o perqulante, trovava giustificazione proprio nel PERCHE’, e non NONOSTANTE, ho cambiato nick, dovuto a motivi tutt’altro che velleitari, come tu vorresti far credere.

        Ergo, mi sarebbe interessato sapere se anche Francesca potesse rientrare in simili circostanze.

        Ma poi, scusa, pollo: a te cosa importa?

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      • È difficile stare sempre sul “pezzo” inoltre non avrebbe molto senso esprimere un pensiero proprio visto come vengono interpretati, i canti liberi, dalla masnada degli intruppati. E pensare che questo blog si pone addirittura come antidoto anti vaccino ma sarà solo pubblicità. Il popolo deve fare il popolo e coloro che arrischiano ad alzare il capo subiscono proprio da chi urla in difesa del popolo, il proprio popolo addirittura, nemmeno fosse un gregge di pecore brucanti. Luoghi comuni senza arte né parte , ipocrisia a gogò da parte dei difensori del così detto popolo, ente immaginifico quanto astratto , ideologizzato e indirizzato come carne da macello.. in fondo è sempre il soldino, il dindo suonante che fa vibrare il midollo e fa muovere il fondo schiena.
        Le marce sono belle , il mondo, ma tutto ruota attorno allo stesso alveo marcio e sodale con i poteri forti che lo stesso stato struttura e per i quali si fa garante in una nemesi selvaggia dal sapore di io posso io sono tu non puoi , tu non sei nulla. Quanto il tasso di ignoranza e povertà avrà raggiunto un suo iceberg ne riparleremo del famoso popolo…. Italiano.

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      • E.c Quando.
        Forse non è ancora chiaro il livello di disfunzionalità sociale , funziona se lavori ma la qualità del lavoro e i vari Ruoli gerarchici e quale tipologia di lavoro e perché non sono degli emeriti sconosciuti, o meglio non lo dovevano essere, invece, doppi giochisti, strutture sociale alzate da un giorno all’altro come una tenda, il meridione che canta miseria quando si è mangiato quasi tutta Italia e non gli basta, la colpa è delle poche risorse al sud, politici che fanno i viceré nella Repubblica, analfabeti ad ogni angolo e piaghe sociali endemizzate e si continua con il fiocchetto di cui ci si cavilla sul colore armocromico.

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  10. La visibilità è una droga ( oltre che portatrice di rendita), e tutto è lecito per mantenerla, in qualsivoglia modo.
    Da tempo ormai la TV del dolore (un tempo molto criticata, a ” sinistra” perché soprattutto berlusconiana) ci accompagna in ogni programma e in ogni minuto del giorno.
    Non c’è Tv che non ospiti gli infiniti bambini morenti per l’obolo alle Onlus, non c’è talk che non abbia il racconto di qualche personaggio o personaggetto, per lo più dimenticato
    o…impoverito , che non faccia piangere la D’Urso o la “zia” della domenica di turno. Mattino, mezzogiorno, sera… Una valle di lacrime.

    Non ho mai apprezzato il lavoro della signora Murgia, scrittice assai modesta, assurta alle cronache e agli altari mediatici per le sue prese di posizione politiche assai … veementi e troppo spesso insultanti. Ma di questi tempi va così.
    Ovviamente questo è solo una opinione personale ed ovviamente non fa testo riferendosi solo alla sua immagine pubblica, a quanto lei stessa ha mostrato di sé.
    Come non fa testo il mio desiderio di non vedere ulteriormente affollato il parterre mediatico di malati più o meno terminali. Ovviamente essendo personaggio pubblico trova spazio e compianto, molto di più di quanto lo trovano, di questi tempi, soprattutto, i comuni, poveri cittadini.
    Nella sua grande casa, amici ed amori la circonderanno certamente anche senza bisogno di una ulteriore platea, sempre divisa tra pro e contro.
    Le auguro di trovare pace anche fuori dai riflettori, per una cristiana come lei magari rileggendo si il Vangelo e quel passo che ricorda della necessità di riconciliarsi col proprio nemico.
    Ormai continuare a tirare la corda per rimanere sulla scena non ha più senso.
    “Un giorno me ne andrò/ e torneranno gli uccelli a cantare…”

    Siamo polvere e ombra.

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  11. Leggendo questo esaltato (che parla come il protagonista di Natural born killers) viene voglia di farsi subito indù e andarsi a bagnare nel Gange senza nemmeno uno straccio addosso, oppure sentirsi qualcosina della sterminata BWV (com’è noto Bach è una delle poche prove dell’esistenza di Dio).

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    • Ho letto con interesse sia i tuoi commenti che quelli di Frankie.Per una risposta ci vuole una domanda,e non mi sono accorto di essa.Ho detto la mia opinione e ho risposto a Rustica.Punto.Stop.
      Per carattere non sono solito andare a criticare e/o correggere di mia sponte i pensieri altrui,se non sollecitato.Lascio ad altri questa incombenza.Preferisco leggere quello che pensa la gente.

      Confermo tuttto quello che ho detto

      e aggiungo,visto che mi hai sollecitato,questo:

      I vangeli,come tutti i libri sacri e millenari,sono straordinari libri di filosofia,se interessa la filosofia e affini.Altrimenti non ci si deve fare problemi ad usarli sotto la gamba più corta del tavolo,fanno egregiamente il loro compito.Io lo faccio con ottimi libri di materie che non mi interessano.

      Metaforicamente sono come “zattere”.
      Chi non ha mai visto un fiume,giustamente userà la zattera per accendere un fuoco,scaldarsi e farsi da mangiare,niente di criticabile,anzi ,tutt’altro.Poi ci sono i diversamente furbi:useranno la zattera per attraversare un fiume,di cui non conoscono per niente dove esso sia,ma ancora prima di iniziare a remare,hanno già deciso che qualora(ipotetico molto imbrobabile) arrivassero sull’altra sponda,proseguirebbero il suo cammino sulla terra ferma caricandosi la zattera sulle spalle.

      Lascio a te attualizzare il concetto in questa discussione e l’onere di trarne le dovute considerazioni.

      {Personalmente ,cioè nel mio caso,conosco un pochino,giusto una briciola,l’utilizzo primario della zattera,so che c’è un fiume,ma il momento in cui la zattera verrà messa nell’acqua,è ancora molto lontano per me.}

      Ps: ti sarei grato di non tirarmi per la giacchetta in futili polemiche di cui tu vai ghiotto,e non sei il solo; non parteciperò perché oggi non ho tempo.

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      • Che Meraviglia Carlgen,un quadretto da appendere direttamente nei corridoi degli UFFIZI a Firenze.

        A me pare di conoscerlo benissimo,un diversamente furbo che definirei più propriamente un c0️⃣glione.
        Sulle spalle oltre alla “zattera” ha anche un statua in marmo raffigurante Guenon del peso di svariati quintali e anche un paio di massoni.
        E il diversamente furbo è felicissimo di portare il tutto in giro per il blog.

        Ahahahahah

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      • Alla faccia del (bicarbonato) “Punto.Stop.”! 🙂 Non occorre per carattere non essere soliti criticare e/o correggere, basta essere soliti insinuare, e tu sei un bel campioncino nella specialità.

        Vedo, inoltre, che il village idiot (cit.), che capisce tutto, ma proprio tutto, ha anche capito al volo, di non tirarti per la giacca, come per l’ennesima volta gli hai ricordato di non fare.

        Questi sono i tuoi fan, Carlegn, io una domandina me la farei.

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      • Dovresti ormai conoscere le mie regole di ingaggio,altrimenti sei tardo di comprendonio.numero 1 : educazione. Nel tuo caso ,visto che ti conosco da tempo ti concedo un trattamento di favore rispetto alla media:ti lascio pisciare un più fuori dal recinto.Ma siccome sono democratico allo stesso modo con tutti, superati determinati limiti scatta 4* legge di Carlgen sulla dinamica.Ad azione(tua) scatta la reazione (mia) 4 volte superiore proporzionalmente.
        Per quanto riguarda la biscia d’acqua,io l’ho conosciuta,già nata, mentre ti sfotteva e offendeva un giorno si l’altro pure e in maniera piuttosto pesante.L’ho solo calmata nei suoi modi, per riguardo verso di te.Quando si dice poca riconoscenza.

        A questo punto io fossi in te,mi farei solo una domanda,senza risposta.
        La risposta è già insita nella domanda, o nel tuo modo di porsi e di “esistere” su infosannio.
        Serpe,come tutti, quando si rivolge in maniera educata nei miei confronti(non ha mai pisciato fuori dal recinto)può mangiare alla mia tavola.

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      • Ah, mi lasci pisciare fuori dal recinto più della media: com’è umano lei.

        Tu mi lasci, ergo sum!

        Ma non ti sembra di trombonare un po’ più del dovuto?

        Insomma, la mia riconoscenza, secondo te mai espressa (forse sei duro di comprendonio?), verso un tuo attegiamento liberamente scelto, mai richiesto da nessuno, tantomeno dal sottoscritto, né apertamente né velatamente, dovrebbe inibire anche le mie personali valutazioni su ciò che ritengo essere delle minchiate sequipedali, altrimenti fai l’offeso?

        Non so se l’hai notato, ma anch’io ti ho riservato un trattamento di favore rispetto alla media, liberamente, consapevolmente, senza mai pensare per questo che tu debba essermi riconoscente: ma de che?

        “4* legge di Carlgen sulla dinamica.Ad azione(tua) scatta la reazione (mia) 4 volte superiore proporzionalmente.”

        Ah ah ah!

        E chi se ne frega, ce lo aggiungiamo?

        Datti una calmatina che non sei nella posizione di poter concedere o riservare trattamenti di favore a chicche essia: le tue regole le fai valere a casa tua, non in un luogo pubblico. Le regole qui le detta Pengue Zeus, non Carlgen, ché è la sua tavola, non la tua: du iù comprì?

        Senza rancore. Buona serata.

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      • La tua libertà finisce quando inizi a rompermi i OO.
        E quando iniziano a prudermi lo decido io, ne tu ne Pengue,perché sono i miei. Do you understand?
        Impara il rispetto e l’educazione e controlla quello che scrivi e a chi lo scrivi.Vedrai che
        non ci saranno problemi.
        Io non faccio l’offeso, io vado per la mia strada,tu la tua strada non la conosci perché non ce l’hai e vivacchi su quella degli altri.
        Se dovessi dedicare 10 minuti del mio tempo ogni giorno a criticare quello che scrivi tu… in 3 giorni diventeresti permaloso a livelli astronomici come mai avresti pensato di diventare,al 4 potresti compiere gesti inconsulti.
        Ma non hai la contezza e la consapevolezza di capirlo, poiché “poco di più di nessuno”perde tempo in tali azioni senza senso:cioè commentare le tue parole.
        Buonaserata

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      • “…tu la tua strada non la conosci perché non ce l’hai e vivacchi su quella degli altri.”.

        Ah ah ah! Tocca sparare sulla croce rossa?

        L’importante è che tu faccia buon viaggio: auguri!

        E con questo possiamo salutarci.

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      • Ohohohooh!
        Carlgen in due post hai fatto quello che io non sono riuscito a fare in un paio di mesi.
        Non potevo esimermi dal mostrarti :

        La mia più totale e sincera stima.
        Da condividere con Jonny Dio

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  12. “Diamo, meglio, che è Dio l’unica prova dell’esistenza di Bach?”

    In effetti può essere buona in entrambe le direzioni.

    Solo che nella seconda il povero Bach diventa un mero strumento, non è più lui il creatore della sua musica. Non ha più libero arbitrio. E vogliamo lasciare Bach senza libero arbitrio?

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    • Caro ale, Bach non fu un MERO, ma un SUBLIME strumento, e in quanto tale, non affatto privo di libero arbitrio: l’uomo è completamente libero nelle intenzioni, non nelle conseguenze dei suoi atti.

      E Bach ha saputo adeguarsi perfettamente (Islam) a ciò che gli è stato dato in prestito, sviluppando i talenti donati. Bach non è creatore di nulla, ma solo esecutore della di Lui musica.

      Tu pensi che un individuo che non è padrone della propria vita, lo possa essere della musica?

      Quindi, no, non è punto buona in entrambe le direzioni!

      O vogliamo limitare Dio al ruolo di mero compositore sinfonico?

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