Ma mi faccia il piacere

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Santa Palomba caput mundi. “Nella sua prima conferenza stampa, Schlein è apparsa involuta sul punto cruciale, che oggi non è l’Ucraina, ma appunto l’inceneritore capitolino” (Stefano Folli, Repubblica, 20.4). Giusto: inviamo le armi all’Acea. Il solito bulimico. “Tanti soldi, anzi troppi. La matassa dei fondi che ora resta da sbrogliare”, “I finanziamenti chiesti da Conte […]

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  1. Ma mi faccia il piacere

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Santa Palomba caput mundi. “Nella sua prima conferenza stampa, Schlein è apparsa involuta sul punto cruciale, che oggi non è l’Ucraina, ma appunto l’inceneritore capitolino” (Stefano Folli, Repubblica, 20.4). Giusto: inviamo le armi all’Acea.

    Il solito bulimico. “Tanti soldi, anzi troppi. La matassa dei fondi che ora resta da sbrogliare”, “I finanziamenti chiesti da Conte già eccessivi per il governo Draghi”. “Conte non ha tenuto conto della storica incapacità del sistema nazionale di utilizzare appieno i finanziamenti Ue. Ecco il baco: la bulimia del premier grillino” (Francesco Verderami, Corriere della sera, 22.4). Nel luglio 2020, quando strappò all’Ue 209 miliardi di Pnrr per il suo Paese, Conte doveva prevedere che l’avrebbero rovesciato per farli spendere a Draghi e poi a Meloni e che questi non ci sarebbero neppure riusciti. Si vergogni.

    Lo zanzarologo. “L’ho detto nella “variante parenzo” di Radio24 news di oggi e in più occasioni: le ‘vignette’ del Fatto non fanno ridere! Farebbero bene ad abbandonare il tentativo di fare satira e dovrebbero dedicarsi solo alle manette. Solidarietà alla Famiglia Francesco Lollobrigida” (David Parenzo, Twitter, 21.4). Minchia, l’ha detto nella “variante parenzo” e in più occasioni: e adesso come facciamo?

    Nulletta. “Cnel è un’etichetta sotto cui non c’è nulla di importante” (Renato Brunetta, deputato FI, 23.9.2016). Infatti adesso lì sotto c’è il neopresidente Renato Brunetta.

    47 muto che parla. “L’assenza è presenza. Le pause di Schlein e i nodi irrisolti che spiazzano il Pd” (Stefano Cappellini, Repubblica, 17.4). “E ho detto tutto” (Peppino de Filippo, Totò Peppino e la malafemmina, 1956).

    Ignazio, la Carta! “L’antifascismo non è nella Costituzione” (Ignazio La Russa, presidente FdI del Senato, Repubblica, 21.4). È arrivato a pagina 3 e non ha capito le prime due.

    Dipende. “Ancora discutiamo su cosa fare di una belva che ha ucciso un uomo?” (rag. Claudio Cerasa, Foglio,22.4). Invece gli uomini che fanno uccidere altri uomini scrivono sul Foglio.

    Entrate. “Stoltenberg: ‘Il futuro dell’Ucraina è entrare nella Nato’” (manifesto, 21.4). Nell’attesa, la Nato è entrata in Ucraina.

    Solo. “Contrordine: Palamara non è corrotto. L’ex capo dell’Anm patteggia: resta solo il traffico d’influenze. Tornerà pm?” (Dubbio, 19.4). Così potrà processare gli altri per traffico d’influenze.

    Abracadabra. “Stiamo sparendo. I dati li confermano” (Filippo Facci, Libero, 20.4). Vista la firma, non è poi una gran tragedia.

    Il Premier Orologiaio. “’Parlando di leadership – dice Funiciello – Draghi spiazzava. Un giorno, senza guardarmi, mi fece notare che gli orologi di Palazzo Chigi erano rotti. Poi sono stati riparati. La sua era una capacità di guardare qualcosa da uno sguardo inedito. L’ha fatto sempre’… ‘A Palazzo Chigi – aggiunge Veltroni – gli orologi non funzionano per via della difficoltà di decidere e di un sistema in crisi’” (presentazione dell’ultimo libro di Antonio Funiciello, già capo di gabinetto di Gentiloni e Draghi, Messaggero, 18.4). Quando c’era Lui, gli orologi arrivavano in orario.

    I Giornalisti Antennisti. “Duecento antenne sospette sui tetti delle ambasciate russe in Europa: così Mosca sorveglia tutti i paesi europei con lo spionaggio elettronico” (Jacopo Iacoboni, Twitter, 18.4). “Centinaia di antenne sui tetti delle ambasciate. Così gli 007 di Mosca spiano le capitali europee” (Corriere della sera, 21.4). “Così le antenne di Putin spiano Europa e Nato dai tetti delle ambasciate” (Messaggero, 21.4). E non hanno ancora aperto il dossier spazzacamini.

    In galera! “Augusta Montaruli (FdI): ‘Basta scarcerazioni facili’” (Libero, 22.4). In effetti, con una condanna definitiva a 18 mesi per peculato, lei è a piede libero.

    Il terzo Grasso. “Calenda non ha fiuto politico, è litigioso, un twittarolo compulsivo, mentre Renzi ha strategia e visione, ma è troppo impaziente” (Aldo Grasso, Corriere della sera, 16.4). Uahahahahah.

    Il titolo della settimana/1. “Reddito di gravidanza. Niente tasse a chi fa figli” (Giornale, 20.4). Poi dicono che la destra è allergica alla satira.

    Il titolo della settimana/2. “Cospito ha interrotto lo sciopero della fame” (manifesto, 20.4). Mo’ me lo segno.

    I titoli della settimana/3. “Schlein, radicale ma prudente” (Daniela Preziosi, Domani, 20.4). “Movimentismo e responsabilità: Elly costruisce il nuovo Pd” (Francesca Schianchi, Stampa, 20.4). Cannibale, ma vegana.

    Il titolo della settimana/4. “Lollobrigida non si scusa: ‘Sono ignorante, non razzista’” (Stampa, 20.4). Sono soddisfazioni.

    Il titolo della settimana/5. “Messaggio a Pechino: le navi militari italiane in rotta per il Pacifico. La richiesta venuta dagli Usa per dissuadere la Cina dalle velleità di invadere Taiwan” (Repubblica, 22.4). Pare che Xi Jinping abbia fatto testamento.

    Il titolo della settimana/6. “Giusto ricordare i fratelli Mattei, ma la destra non dimentichi i fratelli Cervi” (Luigi Manconi, Stampa, 18.4). Ma pure le sorelle Bandiera.

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  2. Certo che nelle redazioni degli altri giornali si deve respirare un’aria asfittica di passioni tristi e malinconiche. Immagino le facce lunghe di giornalisti che si aggirano con lo sguardo perso nel vuoto alla ricerca affannosa di frasi ad effetto per cercare di edulcorare i loro pezzi di una noia mortale mista a inutilità conformistica, praticamente identiche tra le varie testate. Tutti sembrano reclamare all’unisono il loro diritto quotidiano alla caxxata miserevole tanto per riempire le colonne e guadagnarsi il pane. Forse diranno che anche Travaglio non scherza. Ma ci sono caxxate e caxxate. Le caxxate da tregenda le coltivano loro. Al FQ si respira invece un’aria esilarante e leggera pur trattando una materia terrificante per gli interessi materiali e spirituali di una popolazione ormai ridotta allo stremo. Qui nessuno apparirà bisognevole dei lettini di psichiatri. Non ci giurerei che ciò avvenisse in quegli altri tenebrosi teatri redazionali.

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    • Forse non lo sai… pare che ai tempi di Mani Pulite, le varie testate giornalistiche si chiamassero prima di andare in stampa per decidere come aprire la prima pagina

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  3. A questo Aldo Grasso, il Bomba deve avere regalato uno dei Rolex arraffati nelle sue spedizioni saudite. Ma come si fa a qualificarlo in quel modo, quella disgrazia ambulante con un brillante futuro DIETRO di se?

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  4. “Ignazio, la Carta! “L’antifascismo non è nella Costituzione” (Ignazio La Russa, presidente FdI del Senato, Repubblica, 21.4). È arrivato a pagina 3 e non ha capito le prime due.”
    👏🏻😆🤣😂😆🤣😂😆👍🏻

    “Dipende. “Ancora discutiamo su cosa fare di una belva che ha ucciso un uomo?” (rag. Claudio Cerasa, Foglio,22.4). Invece gli uomini che fanno uccidere altri uomini scrivono sul Foglio”
    👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

    “Entrate. “Stoltenberg: ‘Il futuro dell’Ucraina è entrare nella Nato’” (manifesto, 21.4). Nell’attesa, la Nato è entrata in Ucraina.”
    😠😤🤬

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  5. E’ commovente come i giornaloni ringrazino la Schlein e i suoi equilibrismi riuscendo a osannarla per un discorso che non dice nulla di nulla.
    Sarà divertente come rileggeranno in chiave demoniaca lo stesso discorso qualora dovesse fare qualcosa di sinistra.

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  6. Pregustavo la nota di Travaglio alla notizia sbandierata da Repubblica: “Messaggio a Pechino: le navi militari italiane in rotta per il Pacifico”…Uahahahahah!

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  7. “Cannibale, ma vegana. .” ricorda ” una tigre vegetariana” come fu definito il pdc Orlando nel 1919, alla conferenza di pace di Parigi, da lui abbandonata insieme al ministro degli esteri Sonnino, per la fissa di alcuni scogli dell’ Adriatico, mentre gli alleati della prima guerra mondiale si dividevano le colonie tedesche in Africa e l’ Impero Turco……ovviamente alla conferenza di pace, Wilson& c continuarono tranquillamente a decidere i confini del mondo senza gli italiani. ……..pare che da allora essere tigri vegetariane sia un tratto nazionale. …in qualsiasi contesto non contiamo un ca@@o e quando poi , per caso fortuito, un pdc tiene per ore, ad un tavolo di trattative l’ intera UE, e porta a casa 209 miliardi di euro, gli viene rimproverato di essere una vera tigre! Dopo più di un secolo a brucare l’ erba abbiamo perso il gusto per qualsiasi altro cibo……utili solo alla tosatura degli eredi di Wilson…….La sensazione è che nulla sia cambiato dal 1919, salvo che ora le tigri vegetariane sono donne, una patriota, bionda, una bisessuale de sinistra mora. ……almeno per la lana da tosatura sono distinguibili!

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