Inizia il tour di Di Battista: “Ma non voglio candidarmi”

“Appoggio la raccolta firme contro l’invio a Kiev”. “Se volessi, avrei occasioni molto più facili per rientrare nelle istituzioni. Noi siamo qui per fare un’altra cosa”. Alessandro Di Battista arriva intorno alle 17 a Marina di Massa […]

(DI L. GIAR. – Il Fatto Quotidiano) – “Se volessi, avrei occasioni molto più facili per rientrare nelle istituzioni. Noi siamo qui per fare un’altra cosa”. Alessandro Di Battista arriva intorno alle 17 a Marina di Massa, dove in un sabato a meteo variabile lancia davanti a 200 persone (c’è pure l’ex senatore Mario Michele Giarrusso) l’associazione Schierarsi, nuova creatura di attivismo politico e partecipazione dell’ex 5 Stelle. Colui che dalla Camera è uscito nel 2018 e da allora non si è più ricandidato. Al momento, giura, non ci pensa: “Noi lanciamo quest’associazione senza pensare a candidature. Si può fare attivismo civico anche fuori dalle istituzioni, talvolta con maggiore credibilità”.

Con Di Battista ci sono gli altri fondatori di Schierarsi, che in un paio di settimane ha raccolto 3 mila adesioni e che a Massa vive un battesimo che precederà un tour in giro per l’Italia: ecco i giovanissimi Luca Di Giuseppe e Carlotta Graziani, l’esperto di ambiente Lapo Sermonti e Ivan Zulli, mente organizzativa e mediatica del gruppo. L’ex 5 Stelle parla per una mezz’ora: “Viviamo in un tempo dominato dal conformismo e da persone che hanno paura di schierarsi”. Tra gli obiettivi, promuovere dal basso “piazze di dibattito”, per esempio “sulla sanità pubblica” o sul “servizio civile ambientale”, ma sempre “ragionando in maniera concreta e operativa”: “Non dobbiamo limitarci a sollevare temi. Si possono fare tante cose anche fuori dai Palazzi: referendum, leggi di iniziativa popolare, raccolta firme”. E a proposito di referendum, si finisce per forza a parlare di Ucraina: “Oggi sostengo il referendum promosso da Ugo Mattei. È incredibile che in questo anno e mezzo siano state prese decisioni contrarie al pensiero della maggioranza degli italiani”. Il parallelo coi vecchi Meet-Up grillini è obbligato, ma qui in molti reagiscono quasi scottati: “Va bene l’entusiasmo delle origini – dice un ex attivista 5 Stelle – ma bisogna tenere fuori gli arrivisti e i fanatici dei complotti”. L’esperienza, forse, aiuterà.

9 replies

  1. Se non è la voglia matta di tornare in pista come leader (le cose devono maturare) allora è solo un tour di marketing personale per ottenere ingaggi di lavoro. Tertium non datur

    "Mi piace"

      • Quelli come te imparino a confrontarsi nel merito se hanno qualcosa di sostanzioso da dire, altrimenti sono pregati di dire la loro stando alla larga

        "Mi piace"

    • Ovvio,di battista ha lanciato l’amo,adesso conte è costretto a candidarlo,perché se arriva a farsi il partito magari prenderà il 5% ma sgranocchiera voti ai 5s

      "Mi piace"

      • Una cosa del genere Yougin, penso che punti a qualcosa di più grosso di una candidatura, e infatti lo dice, leader di un suo movimento, magari essere richiamato dal Movimento in ruoli di punta, ma lì l’ostacolo è proprio Grillo che non lo ha voluto, di certo punta in alto, ma i tempi devono maturare

        "Mi piace"

  2. sei un grande uomo, ho votato il 5 stelle per te.
    però alessandro non voterò mai più quel partito, spero tu vada in un area politica diversa.

    "Mi piace"

    • Alberto se non lo sei già iscriviti alla associazione SCHIERARSI e partecipa e vedrai che tutte le fantasie dette dai personaggi qui sopra sono destinate a rimanere solo nella loro testa

      "Mi piace"