Elly Schlein, la sua prima conferenza stampa mi è parsa un distillato di niente. Ecco perché

(di Savino Balzano – ilfattoquotidiano.it) – Una vera e propria tortura: non saprei in che altro modo definire l’esperienza di ascoltare l’intera conferenza stampa della nuova leader del Partito Democratico. Altro che Nanni Moretti col suo “D’Alema, di’ qualcosa di sinistra!”: la capacità di Elly Schlein è quella di parlare per ore e ore senza dire assolutamente nulla. Quando Schlein parla, in realtà resta in silenzio.

Sono convintissimo del fatto che molte delle vicende che riguardano il Partito Democratico non abbiano alcun rapporto col mondo della realtà: sono create in vitro, dalla stampa e dall’informazione in generale. Schlein è un caso davvero emblematico: il congresso (di cui nella vita di tutti i giorni non si è accorto nessuno) raccontato come un momento plebiscitario, nonostante la partecipazione sia stata la più bassa di sempre; le iscrizioni oceaniche al partito dopo la vittoria di Elly a voler rappresentare il Pd come il nuovo partito di massa; la retorica della ragazza semplice che nessuno ha visto arrivare, mentre pezzi da novanta del partito la sostenevano; infine (l’aspetto più grave) la sua radicalità, decritta come di sinistra estrema, che in realtà cela cerchiobottismo allo stato puro.

La stampa ha parlato di questa conferenza stampa come il “momento X”, quello della resa dei conti, quello della presentazione del programma e credo sia davvero pazzesco ciò a cui abbiamo assistito: due ore per mettere sul banco il nulla cosmico, un distillato di niente. Solo alcuni esempi.

Sul termovalorizzatore di Roma, per cominciare, Schlein riesce a smentirsi già dall’opposizione (almeno Giorgia ha aspettato di mettere piede a Palazzo Chigi!), dimostrandosi più governista e realista del re: una decisione già presa, che lei si limita a recepire. Facendo un favore a Roberto Gualtieri, Schlein ha dimostrato in cosa consista la sua rivoluzione radicale: accettare le decisioni altrui. Cosa aspettarsi da una leader autenticamente radicale: che si limiti ad accettare decisioni altrove assunte o che provi con tutte le sue forze a cambiare rotta?

Sulla guerra peggio che andar di notte: dopo aver firmato una cambiale in bianco al governo per l’invio di armi in Ucraina, dopo aver (durante il congresso) mosso a mezza bocca delle critiche all’attuale gestione del conflitto, Schlein ha confermato in conferenza stampa che la linea (peraltro la stessa di Meloni) non cambia. Allo stesso tempo, furba, contesta gli investimenti in armi. Chi ci capisce qualcosa è bravo, ma più che radicale pare democristiana.

Sul lavoro si critica la precarietà, ma sul punto credo questo: non è sufficiente dire di aver sbagliato col Jobs act. Fintanto che le lavoratrici e i lavoratori patiranno gli effetti di quella riforma maledetta, la colpa resterà del Pd e di chi si assumerà la responsabilità di guidarlo. Sarebbe davvero troppo facile: la redenzione arriverà quando lo stesso partito riuscirà a porre fine allo stillicidio subito sui luoghi di lavoro a causa delle sue scelte neoliberali.

Persino sul reddito di cittadinanza: si difende lo strumento, che però andava e andrebbe migliorato.

Sono giorni e giorni che il dibattito pubblico di questo Paese è rapito dalla vicenda di un’orsa: francamente la questione mi appassiona poco, ma ha avuto la capacità di polarizzare fortemente l’opinione pubblica ed è per questo che comprensibilmente le sia stata posta una domanda in merito. Schlein non esprime un’opinione: saranno le autorità a decidere. La sagra dell’ovvio: chi altri dovrebbe farlo altrimenti? Il punto era conoscere la sua idea, ma sarebbe stato evidentemente “incauto” esprimersi: meglio una saggia cautela da prima repubblica.

Più che la conferenza stampa della nuova leader radicale della sinistra italiana, è parsa una rivisitazione di Amici miei. La verità è che Elly Schlein, per come narrata dai media, non esiste: non è reale, non appartiene a questo mondo. Si tratta di un restyling del partito, di un cartello elettorale: un modo per raccontarci di voler rappresentare gli ultimi, mentre per alcuni pare impossibile ammettere che i dem rappresentino solo i potenti e non abbiano alcuna intenzione di rinunciare a questo mandato imperativo. La delusione per chi ci crede sarà cocente e questo mi rattrista molto.

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Categorie:Cronaca, Interno, Politica

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27 replies

  1. Una sardina. Cosa è una sardina ? Cibo per gatti o sogetto per una foto ricordo con altri felini più grandi : i leberal Benetton .

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    • Ma non scherziamo. Mai mangiato le sardine fritte? Alla beccafico? Niente a che vedere con Elly che paragonerei più al pesce lesso che ti danno negli ospedali

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    • che sia stata sempre così , mi interessa poco : anche il CHE è stato sempre uguale a se stesso, ma…… Il fatto è che Elly non dice niente. Non so negli altri paesi, ma in Italia basta saper parlare con un po’ di foga per convincere di quello che sapevamo già ; ed abbiamo memoria corta perchè anche nel PD ne abbiamo visti……

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    • Perché siamo quattro gatti! Ad altri va bene così e la maggioranza la convinci con una pizza a tagliarsi i gioielli di famiglia e ad infilarseli nel didietro. Quando si accorgeranno di aver messo al potere chi gli sta sfilando le mutande, la maggioranza starà già guardando con convinta speranza il nuovo Salvatore… e si ricomincia.

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      • Per Davide A. Che siamo solo quattro gatti è tutto da dimostrare, anche se credo che non siamo la maggioranza. Ma questo eventuale maggior consenso non ha nulla a che fare con la qualità politica della Schlein. Io conosco bene l’antropologia di gran parte del popolo PD. Era stufo di sentire le critiche di inerzia sotto la segreteria Letta. Un gran numero di massmedia ha creato,, virtualmente, un personaggio che poteva suggerire speranze di maggior visibilità, una più chiara identità da indossare, un po’ di radicalismo (quale? verso quali obiettivi? ecc.), una generica speranza non importa sapere come. Elly ha incarnato quel personaggio

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  2. è esattamente quella che avevo descritto prima delle primarie,
    una petalosa, dietro cui si nascondono i veri potentati della ZTL in cerca di incarichi, oramai impossibilitati a comparire da quanto sono sputtanati.

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  3. è esattamente quella che avevo descritto prima delle primarie,
    una petalosa, dietro cui si nascondono i veri potentati della ZTL in cerca di incarichi, oramai impossibilitati a comparire da quanto sono spu33anati.

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    • Infosannio che costringe gli utenti a trovare escamotage fantasiosi pur di non vedersi il commento condannato all’oblio della moderazione. 😂

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      • La mia era una frecciatina indirizzata a Infosannio. Potevi risparmiarti il commento caustico.

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      • scusami, non era inteso in quel senso…
        era un complimento ed un riconoscimento per la tua comprensione del mio doppio post

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      • Ecco, sì, potevate risparmiarvi anche i vostri commenti: basterebbe aspettare con un po’ di pazienza e fiducia in Pengue-Zeus (cit.). Penso che non si trovi in giro, uno che sia uno, sito in cui si può offendere in tutta libbbertà come in questo. E se lo dico io, è una garanzia.

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    • Non so se ci siano anche rapporti con i potemntati della ZTL. Mi interessa del’ altro. Nella mia ex militanza politica a sinistra ne ho conosciute molte di “bollicine”. E’ arrivato il momento del suo intervento all’assemblea. Parla bene, non fa cader il discorso , ha una certa foga, pare convinto/a. Ma allafine, stringi stringi, che cosa ha detto ? Tutte cose che sapevamo già. Agli astanti piace sentire che dal palco si confermano le proprie convinzioni. Molti “bisogna” e “dobbiamo”. Ma la Schlein ha una caratteristica ‘ che le è valsa qualche voto in piu’: è bruttina e quindi, inconsciamente anche nel popolo della sinistra, intelligente, meritevole di essere ammirata non per l’estetica. E’ stata votata di piu’ dai generici simpatizzanti piuttosto che dagli iscritti che di politica ne masticano un po’ ‘. Del resto non si puo’ pretendere di piu’ da una che si è candidata alle primarie un mese dopo essersi iscritta al partito. Ma i sondaggi crescono !!! Che bello !!!

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      • Per costoro, il problema sarà quando si accorgeranno di essere stati presi per i fondelli, perché un discorsino fatto bene con tutti i punti e le virgole a posto, se non ha ciccia dentro… inevitabilmente andrà a ramengo. A quel punto non è detto che ci sarà la scelta di un altro partito di cui fidarsi – anche se di certo c’è solo la morte – ma spesso una reazione rabbiosa con ripiegamento irrazionale verso soggetti che sono stati sempre agli antipodi delle loro convinzioni. Oppure un isolamento nell’astensionismo.
        E’ il destino a cui ci consegna puntualmente il nichilismo, cioè una debole teoria e un’ancora più debole pratica politica. Che fa dire a chi è capace di vedere le cose in controluce : dura minga, no, non può durare… un frutto col bego dentro!

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  4. Ha ragione il giornalista SAVINO BALZAMO. La Schlein non esiste. è la costruzione di una serie di massmedia che hanno creduto di vedere in questa ragazza bruttina che parla con foga, la nuova identità del PD cominciando a costruire una figura he era solo nelle loro aspettative. E lei ormai è prigioniera di quel personaggio che le hanno attaccato addosso e , non volendo smentirlo, continua nel recitarlo, sempre con molta foga verbale. In giro si sente : (“E’ una che gliene dice 4 a quelli lì”, “Non ha paura di cantarle, nè peli sulla lingua”…..)

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  5. MA C’ E’ STATO IL CONGRESSO DEL PD ? SEGUO LA POLITICA QUOTIDIANAMENTE MA NON ME NE SONO ACCORTO

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    • A ZI TI Kant nel suo epitaffio ha dimenticato tra le cose infinite, dopo il cielo stellato ed il senso morale dentro di lui, l’ingenuità degli uomini.

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    • IO da sempre la chiamo ” BOLLICINE” . nella mia lunga militanza politica a sinistra ne ho viste/i molte/i di quel tipo. Non so negli altri paesi, ma a noi italiani la “batola” (in ital.”chiacchiera”) , specie se con tono aggressivo , piace, come pure sentirsi dire le ovvietà che confermano quelleche noi già abbiamo in mente ; piace anche rovesciare quello di prima,non importa che cosa ha fatto o no, quelli che si propongono come salvatori della Patria sono sempre “piu’ bravi”.Non importa se nel lungo periodo non di campagna elettorale, ci siamo interessati poco, non abbiamo fatto niente per cercare di modificare quelli ritenuti errori . Dopo Draghi la Meloni, dopo Letta la Schlein.

      gent.mo Fab four, non è che lo contesti , ma puoi spiegarmi il parallelismo con la Bonino ? grazie

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      • Il parallelismo è presto spiegato: come hai scritto tu, la Schelin è tutta chiacchiere come la Bonino .la paladina finto-progressista dei diritti civili, a scapito di quelli sociali che costano e dispiacciono tanto ai padroni del vapore a cui lei è tanto affezionata. La schelin è sulla stessa a strada, il tutto sommato al nulla democristiano di cui è testimone quella specie di conferenza stampa che ha tenuto nei giorni scorsi. Insomma il PD sta per di diventare un partito radicale di massa se non lo è già…

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