La Venere di Botticelli versione influencer, la pizza e la sovranità che dà alla testa

La nuova campagna pubblicitaria internazionale per la promozione turistica del Bel Paese lanciata dalla ministra Santanché

(ALBERTO INFELISE – lastampa.it) – A volte la sovranità dà alla testa. In uno sforzo sincretico che avrebbe fatto la fortuna del Pippo Chennedy Show, la ministra (per competenza balneare) del Turismo Daniela Santanché ha lanciato una campagna pubblicitaria internazionale per la promozione turistica del nostro pur Bel Paese che a guardarla sanguinano gli occhi. Lo scenario: il lago di Como. La protagonista: la Venere di Sandro Botticelli. L’azione: mangiare una pizza. Lo slogan: «Open to meraviglia».

Ora, è persino difficile capire da dove partire per farsi cadere le braccia (allegare immagine della Venere di Milo, pliz). «Open to meraviglia» è uno slogan che ci si può aspettare da quelli del Liceo del Made In Italy, è vero, ma questo non basta a farlo passare indenne dalle Forche Caudine del trattato di Ginevra. Prima l’Italiano, madame la ministre.

La povera Venere di Botticelli spiattellata lì come una influencer qualsiasi, infagottata per di più in una canotta a righe da camallo per coprire l’affannoso petto, è una cosa di una tristezza che se solo Sandrone nostro l’avesse immaginata si sarebbe tosto dato a pratiche non solo alternative, ma anche ostili alla pittura.

Infine l’accoppiata pizza-Como. Why? Perché? Ma non dovevano sovranisti & soci tutelare la nostra ribollente e diversificata cultura gastronomica? Perché la ministra ha voluto essere così crudele verso la cucina di lago, voltando le spalle ai celebri misultitt (gli agoni pescati, essiccati al sole e pressati con il sale nelle cosiddette missolte di legno), alle alborelle, al lavarello, al pesce persico con o senza risotto, alla trota salmonata, al luccio, financo al cavedano?

La povera patria – di dolore ostello et cetera et cetera – non aveva bisogno di questo patetico pastiche, ma se di zozzeria doveva trattarsi, allora protestiamo vibratamente per la mancanza del mandolino. La Venere, la pizza e il mandolino. E a quel paese il cavedano.

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2 replies

  1. No comment .A sto punto tanto valeva metterci la Ferragni , che purtroppo si è già spu.spesa malamente a Sanremo, e poi la Venere non costa un botto !

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  2. Dire che è dilettantesco significa fare un complimento. Veramente di bassissimo livello, dal video di presentazione, all’idea della Venere come influencer virtuale, allo slogan senza senso. Se questo è il meglio che sappiamo esprimere allora siamo messi malissimo!

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