Orsi, cacciatori e diverse attenzioni

Tutti a parlare dell’animale che ha ucciso il runner, nessuno parla più del giovane cacciatore di 24 anni trovato morto sul sentiero di Colledizzo

(Gian Antonio Stella – corriere.it) – Che fine ha fatto l’assassino della Val di Sole? Incubo finito: l’hanno catturato proprio ieri, direte voi sotto il diluvio di telegiornali, giornali radio, agenzie, commenti radiofonici, post, interventi pensosi o demenziali sui social. Non è esatto. Quello che è stata catturata, ridotta in cattività e imprigionata vita natural durante (a meno che l’aspirante Giustiziere Maurizio Fugatti, il leghista presidente della provincia autonoma di Trento, non ce la faccia a farla abbattere) è l’orsa «Jj4», rea d’avere ucciso il runner Andrea Papi nel quale si era imbattuta mentre girava per i boschi con i suoi tre cuccioli.

Ma quella è un’assassina incolpevole. Una creatura innocente che San Francesco, pur condividendo come è ovvio l’idea di renderla inoffensiva, non potrebbe che benedire. L’assassino che a novembre ammazzò con un colpo alla nuca tra i boschi della stessa Val di Sole, a pochi chilometri di distanza, il giovane cacciatore Massimiliano Lucietti, invece, è ancora libero. E certo non è stato braccato in questi mesi con la stessa tenacia e lo stesso accanimento da cacciatore di taglie nei confronti dell’orsa. Unico plantigrado dai tempi lontani accusato in Italia d’aver ucciso un uomo.

E certo non occorre essere ambientalisti fanatici per notare l’enorme differenza tra la spropositata attenzione dedicata a mamma orsa e quella riservata all’ennesimo «incidente di caccia» (a meno che non si tratti di una vera e propria esecuzione…) di cui sarebbe rimasto vittima quel ragazzo di 24 anni trovato morto sul sentiero di Celledizzo. Sproporzione aggravata dal fatto che il cacciatore Maurizio Gionta, che aveva scoperto il corpo del poveretto si uccise il giorno dopo lasciando un biglietto: «Non attribuitemi colpe che non ho». Parole che avrebbero ulteriormente confuso la ricostruzione dei fatti.

Tema: vi pare normale che i giornali e le agenzie abbiano dedicato in cinque mesi un grappolo di articoli sempre più piccini al giallo dei due cacciatori morti e centinaia di servizi al tragico incontro tra Andrea Papi e l’orsa con tre piccoli? Ci son numeri, spiegano gli ambientalisti, che dicono tutto. In particolare quelli dell’Associazione vittime della caccia. L’ultimo rapporto, per la stagione 2022-23 dice che i morti (cacciatori e non cacciatori uccisi «per errore») sono stati 22, i feriti 57. E pone una domanda: vi sembrano pochi?

38 replies

  1. Vuoi mettere la differenza di essere uccisi da un orso o da una pallottola! Sterminiamo gli orsi coi pallettoni e, se nel mentre, rimane ammazzato qualche cacciatore, facciamone un eroe! È così che va il mondo… un mondo da pazzi!

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  2. Insomma il senso che si vuole far passare è che il runner morto è solo un incidente, del resto quanta gente muore ogni giorno per qualsiasi cosa, compresa un pallottola vagante, e stiamo a pensare a un runner, 1 solo morto per un malaugurato incontro con un animale? Suvvia. E se quel runner fosse un familiare? beh sarebbe di grande conforto il pensiero delle tante persone perdono la vita nei modi più imprevedibili, logico no?

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    • Una risposta esauriente al tuo commento la trovi in quello di Adruano58 qui sotto.
      Cosa pisdo dirti di più? Apri la tua mente.
      Per quanto riguarda se il runner fosse un familiare. La cosa più giusta l’ha detta sua mamma. Lasciate stare l’orsa, la sua morte non mi ridarà mio figlio. Più chiaro di così.

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      • E quindi? sono stata travolta in auto da cinghiali in corsa su strada di normale percorrenza, fossi morta cosa sarebbe successo? niente, un caso, di quelle cose che succedono come tanti incidenti di questo tipo di cui nessun parla, la mia mente è ben aperta stai tranquillo, la mamma del ragazzo non se la prende con l’orso da persona intelligente, lei dice “volevano il morto? lo hanno avuto” e ora ha intenzione di denunciare chiuque sia responsabile di tutto questo che c’entra con l’orso e con la casualità di trovartelo pericolosamente davanti; dimostri di non avere capito il senso del discorso

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    • Cara Carmen, sei una delusione che rasenta quella di Paolapci (scusa se ti chiamo così, grad…) per Sorrentino.

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      • sei dalla delusione facile, a quanto pare, non è un mio problema, magari ragionare con raziocinio non solo con l’emotività che talvolta sembra preponderante

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      • Ti ha deluso pure la mamma? da non credere… eppure leggo che l’avete tirata fuori la mamma, andate avanti così che si rende più evidente l’irrazionale dal razionale, vi prego continuate

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      • La mamma (mia) tantissimo. Quella del povero Andrea, assolutamente no! Ma dimmi, cara (cit.), una delle soluzioni razionali, come le chiami tu, e non emotive sarebbe quella di ammazzare l’orsa? Perché non l’ho ancora capito cosa pensi di ‘sta cosa…

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      • La penso in tutto e per tutto come la mamma del runner che praticamente dice, “uccidere l’orso non mi ridarà mio figlio ma ora basta, è da tempo che qui tra la gente c’è malcontento e si aspettava che succedesse qualcosa prima o poi, volevano il morto e lo hanno avuto, ora una soluzione bisogna trovarla” … invece che si fa? l’esecuzione da una parte e il paternalismo astratto dall’altro. Io personalmente nelle more della giurisprudenza e dell’etica comincerei con un bel piano di sterilizzazioni e un piano di riproduzione in luoghi dedicati circostritti, dal momento che la penisola è fortemente antropizzata e gli orsi non sono animali da cortile, come volerli snaturare nè piu nè meno a peluchoni viventi, credendo con questo di dargli dignità.

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      • Carmensita, ma la mamma di Andrea dice anche “Voglio chiarire una cosa: la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orso…”, altrimenti quanto da te riportato potrebbe far sembrare che l’orso sia comunque colpevole, come un Pacciani qualsiasi.

        Circa il paternalismo astratto e il voler snaturare gli orsi a peluchoni viventi, credendo con questo di dargli dignità, con il sottoscritto sei fuori strada del tutto. Se dai miei interventi non hai concluso che questo, ribadisco per l’ennesima volta la mia delusione, dalla quale, non ti preoccupare, prima o poi riuscirò ad uscire più forte di prima.

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      • Eh no, la mamma dice anche altro, un discorsetto eloquente ed quilibrato di entrambi i genitori, non è la prima volta che muovi vaghe accuse alle mie posizioni sull’orsa, di cui tra l’altro non devo renderne conto, intanto sottoscrivo quanto detto dai genitori nel video parola x parola.

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      • Certo che dice altro, ma ha detto anche questo che ho riportato, quindi che facciamo? Ammazziamo l’orsa non colpevole? Certo che credere che un orso possa essere colpevole come anche non colpevole, come si trattasse di un delitto tra persone, la dice lunga di come l’essere umano sia caduto nella miseria intellettuale più buia. Ti saluto cara (cit.).

        PS: vaghe accuse… ahahah… ma fammi il piacere, fammi.

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      • Non esistono orsi colpevoli o innocenti, ma orsi pericolosi e orsi che non hanno ancora dimostrato di esserlo.

        Prima di chiedere retoricamente “che facciamo”, sarebbe il caso di esplicitare che cosa si proporrebbe di fare (a dire sempre puerilmente “no” a tutto è capace chiunque, mentre avanzare proposte concrete è un tantinello più complicato), ma per farlo bisognerebbe avere almeno il coraggio delle proprie opinioni (a proposito di miseria intellettuale).

        P.S.: non bisogna vergognarsi dei propri traumi, anzi: è terapeutico parlarne.
        Ma ora si risieda sul lettino e continui pure, la prego. Mi parli di sua madre.

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      • Il povero iDI0ta crede di aver trovato la vena giusta: invitato a nozze dal sottoscritto, è arrivato a pranzo finito. Con me non attacca (cit.)! E pensa pure di essere irresistibilmente ficcante nelle sue valutazioni, da non lasciar possibilità di replica… ahahah…

        Non esistono orsi colpevoli o innocenti, né orsi pericolosi o orsi che non hanno ancora dimostrato di esserlo, ma solo iDI0ti finto furbi che pensano di saperla più lunga del loro ammennicolo.

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  3. Una volta ho investito un daino che mi ha attraversato improvvisamente la strada, per fortuna che andavo piano e si è ammaccata solo l’auto, ma l’animale ferito, ha dovuto essere ucciso dalla forestale che avevo avvertito.
    Di chi è la responsabilità? dell’animale? o degli uomini che hanno invaso il suo territorio? o mia che passavo con l’auto?
    O della natura selvaggia che non permette la convivenza con l’uomo?
    O di chi crede di trasformare in un giardino artificiale la stessa?
    ma degli incidenti di caccia di chi è la responsabilità? della fatalità naturalmente
    e gli incidenti stradali? del caso…

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  4. Non se ne può più di questa deriva animalista. Nemmeno fossero tutti vegani. La vita umana è e deve essere sempre messa al primo posto, continuando di questo passo l’occidente sarà sicuramente travolto dalle altre culture più umaniste. Non voglio dire che gli animali si possano maltrattare senza motivo, io se trovo qualche insetto in casa lo prendo con un fazzoletto e lo libero all’esterno e non maltratterei mai un animale, ma sono pur sempre onnivoro quindi non colpevolizzo la loro uccisione per nutrimento. L’orso stesso sarebbe abominevole ammazzarlo con un veleno rendendone poi la carne non commestibile ma andrebbe macellato a norma come fatto negli allevamenti bovini e poi la carne venduta in loco.
    Adesso via agli insulti degli animalisti di città con il cagnolino rigorosamente castrato e portato a scagazzare nei supermercati.

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    • Manca: “Anche ai nazisti delle ss interessava più la vita del loro cane pastore, che quella delle persone.” (cit.)

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    • Ma che c’entra la deriva animalista, no per capire io?
      Un conto è mettere il cappottino al cane a Roma dove non si scende mai sotto i 15 gradi, un conto è ammazzare l’orso che mentre se ne va in giro si imbatte in un poveraccio e lo assale.

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      • Quello che mi piacerebbe sapere è cosa propone di fare chi è contrario alla mera esecuzione dell’orsa (come un pitbull qualunque quando ammazza qualcuno, per dire): va lasciata libera? Si può fare, ma se poi per sventura capita che lo rifà, che diciamo? Che “ucciderla non ridarebbe la vita della vittima” (ucciderla se fossa stata uccisa prima, invece sì che gliela ridarebbe) e quindi sostanzialmente che va sempre lasciata libera di fare ciò che vuole, in una sorta di distopia in cui gli orsi comandano sugli esseri umani?

        Va catturata e rinchiusa? Nessuna gabbia è abbastanza grande per garantire una vita dignitosa ad un orso, a quel punto tanto varrebbe farla fuori subito risparmiandole una vita di sofferenza, che a mio personale giudizio è un destino perfino peggiore della morte.

        O cos’altro? Chiedo senza retorica, perché noto che tutte le altre misure auspicate, tipo la messa in sicurezza dei sentieri (ma come, con delle reti?), castrazione per ridurre la popolazione (a dire il vero neanche questa molto rispettosa dell’animale: castrarne cento per non punirne uno, con un rapporto dieci volte peggiore di quello delle SS), e altre che, per brevità, non sto ad elencare sono misure sacrosante, ma hanno solo un carattere preventivo, per scongiurare il ripetersi di episodi come questo.

        Però, siccome questo ormai è successo, la domanda delle domande rimane: in questo specifico caso, che cosa si dovrebbe fare?
        L’uccisione è la soluzione più pratica e non è neanche la più schifosa, tutte le altre che ho letto finora non sono nemmeno delle soluzioni, a parte l’internamento in un lager (a mio avviso la soluzione più schifosa).

        Alla fine accopparla è ancora il meno peggio; se non fosse per il (pur legittimo) bisogno di visibilità degli animalisti, l’animale sarebbe stato da macellare e vendere a caro prezzo, e adesso staremmo disquisendo sui dieci modi migliori per cucinare un orso.

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      • Non ho una risposta. Certo non penso alla gabbia, Ma la soluzione della LAV mi sembrava buona, per quanto non risolva il problema, ce ne sono altri di orsi in quella zona. Seguendo il tuo ragionamento andrebbero uccisi tutti quelli rimasti, 3 cuccioli compresi.
        Il pitbull secondo me non c’entra perché c’è la mano dell’uomo nella sua ferocia.
        I gatti invece possiamo pure ammazzarli tutti, tranne il nostro, QUello preserviamolo sempre.

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      • IDI0ta, sei proprio la quintessenza della schifezza in cui si è trasformato l’essere umano dei nostri giorni!

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      • Eh già, i bei tempi andati, quelli in cui l’uomo era un pargoletto che tendeva la mano al prossimo, quelli in cui si disquisiva ancora sui dieci modi migliori per cucinare un gatto…
        Sicuro di essere veronese? Sembri più vicentino…

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  5. Gli allevamenti intensivi massacrano gli animali per un banale motivo economico, di profitto e giro di soldi. ….non è necessario essere vegetariani o animalisti per capire che il consumo di carne vada ridotto, non eliminato, ma ridotto. ….una forma di prevenzione dietetica per quelle malattie legate ad eccessivo consumo di grassi e proteine, di carne e derivati, e zuccheri semplici. ……è il paradosso del benessere occidentale, prima si abbuffa e poi pretende di curarsi esclusivamente con la pillola magica, le multinazionali del farmaco/integratore hanno sempre qualcosa di miracoloso da lanciare sul mercato, senza rinunciare alle proprie abitudini alimentari, mentre una parte del mondo muore di fame, perché non ha grano ed acqua. …..non è quindi una questione etica da animalisti in vena di difesa della bestia ad ogni costo, è invece una lotta impari fra bestie umane dove il debole soccombe in nome del dio soldo! E ci sono responsabilità politiche, di scelta, economica, sociale e culturale, che non vengono mai chiamate a rispondere degli errori fatti, come nel caso dell’ orsa con i propri cuccioli, che avrebbe dovuto essere preventivamente messa in condizione di non nuocere……..perché la bestia agisce istintivamente da bestia, a differenza degli uomini che avrebbero possibilità di scelta! Una volta abbattuta l’ orsa il problema è risolto? Fino alla prossima tragedia. ……perché i veri responsabili amministrativi/politici rimarranno comunque al loro posto…..ecco andrebbero messi preventivamente in condizioni di non nuocere più: gli animali conoscono la paura, ma non la codardia, mentre noi siamo codardi, non riusciamo a liberarci, per convenienza, interesse, indifferenza, degli incompetenti negligenti!

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  6. I Lupi in golena ci mancavano. E inseguivano pure un ciclista … salvo per miracolo!!!
    “Signora mia, sapesse come è diventato pericoloso uscire di casa! Ce ne era uno piccolo ( ma sa, diventano decine di chili in poco tempo, occorre fare attenzione!!!) anche fuori dalla Coop… ”
    “No, quello era il volpino del fornaio…”
    (Sono pazzi questi umani)

    https://www.ildolomiti.it/ambiente/2022/io-azzannato-dai-lupi-incubo-lungo-la-golena-lallarme-nel-ferrarese-ma-erano-due-cani-da-lupo-cecoslovacco-catturati-e-portati-al-canile

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  7. Io vado spesso (anche se meno di quanto vorrei) a camminare in montagna, anche in zone in cui è nota la presenza di orsi. 0 di cacciatori.
    In Croazia ad esempio ci sono circa 1.000 orsi, e all’ingresso dei parchi ti spiegano di parlare a voce alta, di non inoltrarti troppo nel bosco, di non lasciare rifiuti commestibili in giro; gli unici orsi che ho visto, al centro di recupero di Kuterevo, sono cuccioli che hanno perso la madre per mano di uomo, o adulti reduci da una vita di stenti in qualche zoo o circo, e ormai incapaci di inserirsi in natura.
    Ho già detto alla mia compagna che se mai dovessi finire ammazzato da un orso, o molto più probabilmente da un’orsa (che mi abbia percepito come una minaccia, seppure involontaria, per i suoi cuccioli), dica pure ai giornalisti che la intervisteranno che mai avrei voluto che l’animale venisse giustiziato per questo.
    Ho già detto alla mia compagna che se mai dovessi finire ammazzato da un cacciatore, o molto più probabilmente da un bracconiere (che mi abbia scambiato per selvaggina da uccidere, per “sport” o per chissà quale divertimento), faccia di tutto per non lasciare impunito l’assassino, e anzi provi a costituirsi parte civile contro le associazioni venatorie.

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    • Tranquillo, immensamente più facile farsi falciare sulle strisce dall’ennesimo strafatto senza assicurazione.
      Che se la caverà con poco o niente.

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  8. Che cosa c’entri la morte del cacciatore ammazzato con il povero runner finito nelle fauci dell’orso, non è dato capire.
    Stella? Non l’ho ancora sentito proferir parola sulla guerra della Nato in Ucraina…

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