(Paolo Mauri – it.insideover.com) – La Nato darà il via il prossimo 22 aprile all’esercitazione Defender 2023, la più grande esercitazione dell’Alleanza in Europa. Guidata dallo Us European Command, l’esercitazione proseguirà sino al 23 giugno e coinvolgerà 26 Paesi tra alleati e partner: oltre a quelle degli Stati Uniti, saranno presenti truppe provenienti da Albania, Armenia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Kosovo, Moldavia, Montenegro, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

La finalità dell’esercitazione è testare la capacità di dispiegamento rapido delle forze statunitensi e degli alleati sul continente europeo in caso di crisi: “Questa esercitazione annuale, della durata di quasi due mesi, è incentrata sul dispiegamento strategico delle forze con sede negli Stati Uniti, sull’impiego di scorte pre-posizionate dell’esercito e sull’interoperabilità con alleati e partner europei”, ha affermato Sabrina Singh, portavoce del Pentagono durante una conferenza stampa tenutasi a Washington lo scorso 5 aprile.

I numeri dell’esercitazione

Le manovre sono progettate per dimostrare la capacità delle forze armate statunitensi di dispiegare rapidamente truppe e attrezzature pronte per il combattimento in Europa, in modo da rassicurare alleati, scoraggiare coloro che minaccerebbero la pace e difendere il continente da un’eventuale aggressione. Parteciperanno circa 9mila soldati statunitensi e circa 17mila provenienti dalle 26 nazioni coinvolte, mentre le manovre vere e proprie si estenderanno in 10 diversi Paesi europei. La portavoce, in quella occasione, aveva anticipato che le prime attrezzature per supportare l’esercitazione hanno iniziato ad arrivare la scorsa settimana in Spagna: si tratta di circa 7mila pezzi di equipaggiamento. Inoltre, durante Defender 23 verranno utilizzati circa 13mila mezzi e sistemi prelevati da scorte pre-posizionate sul territorio europeo.

Si tratta quindi di un’imponente manovra per testare la rete logistica europea e la rapidità con cui gli Stati Uniti possono fare affluire i rifornimenti e i rinforzi da oltre Atlantico, qualcosa che ricorda molto le vecchie esercitazioni Nato chiamate Reforger (da Return of Forces to Germany) che avevano lo scopo di garantire che l’Alleanza avesse la capacità di dispiegare rapidamente forze in Germania Occidentale in caso di conflitto con il Patto di Varsavia. Sebbene la maggior parte delle truppe schierate provenissero dagli Stati Uniti, l’operazione coinvolgeva anche un numero considerevole di truppe provenienti da altri paesi della Nato, tra cui Canada e Regno Unito. L’ultima esercitazione Reforger è stata svolta nel 1993.

Defender 2023 non è da confondere con Defender Europe, che è un’esercitazione annuale, multinazionale, congiunta, su larga scala, guidata dagli Stati Uniti e progettata per migliorare la preparazione e l’interoperabilità tra gli Stati Uniti e i Paesi dell’Alleanza e partner. L’esercitazione “Defender Europe 2023” si terrà nell’estate del 2023 in diverse località in tutta Europa ma a quanto pare il fulcro sarà in Albania.

Defender 2023 intende dimostrare la capacità dell’esercito americano di aggregare rapidamente la potenza di combattimento nell’Europa orientale, aumentare la letalità dell’Alleanza attraverso il fuoco a lunga distanza e testare la prontezza delle unità in un complesso ambiente multinazionale congiunto. Si tratta quindi qualcosa di più complesso rispetto al passato dell’Alleanza e anche rispetto a Defender Europe, tanto che anche dal punto di vista aeronautico, a giugno e sempre in Europa prenderà il via Air Defender 2023, ovvero la più grande esercitazione aerea della Nato dalla sua fondazione nel 1949.

L’esercitazione dovrebbe svolgersi tra il 12 e il 23 giugno e sarà condotta in Germania (Paese guida), ma con ulteriori sedi operative avanzate nella Repubblica Ceca, Estonia e Lettonia. Air Defender offrirà ai partecipanti l’opportunità di condurre un addestramento sul campo a livello operativo e tattico nella regione, nonché di rafforzare l’interoperabilità tra le forze alleate. Uno di questi alleati che sarà presente è la Finlandia, che ha aderito ufficialmente alla Nato lo scorso 4 aprile. L’esercitazione aerea vedrà la presenza di circa 10mila persone con 220 velivoli, tra cui, piccola curiosità, i vecchi A-10 che non si vedevano in Europa da parecchio tempo.

Il nodo infrastrutture

Sarà molto interessante vedere i risultati dell’esercitazione Defender 2023, in quanto il rafforzamento rapido del fronte est dell’Alleanza non è così semplice. Il problema, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, è dato dalla rete infrastrutturale che è scarsa oppure malridotta: in generale le linee ferroviarie e stradali dei nuovi membri della Nato (ma anche dei vecchi), non è adatta a sostenere il traffico militare pesante. La Romania da questo punto di vista è un caso molto particolare: risulta che le strade sterrate rappresentino circa il 28% del totale, secondo i dati del National Statistics Board del Paese, e le autostrade sono solo il 5,3% della rete stradale di cui l’11% ha quattro corsie.

Anche la rete ferroviaria presenta delle problematiche: oltre al problema di avere ponti traballanti, la rete dell’est europeo ha uno scartamento diverso da quella dell’ovest, quindi i veicoli militari che viaggiano verso oriente o che si muovono tra i Paesi che ne fanno parte (Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Romania Ungheria) devono essere scaricati da un convoglio e venire caricati su un altro, perdendo tempo prezioso. È stato calcolato che per spostare il carico composto da carri armati, camion e circa 700 persone su 18 vagoni ferroviari occorrono più di 18 ore.