
(Alessandro Di Battista) – Oltre alla balle sull’esercito russo pronto alla resa, su Putin chiuso nel Cremlino come Hitler nel bunker di Berlino, sull’esaurimento delle scorte di missili russi, sulle migliaia di malattie di Putin che l’avrebbero già dovuto uccidere almeno un centinaio di volte, sui soldati russi che combattono con le pale, sulla Russia sull’orlo della guerra civile per mancanza di generi alimentari (ricordo quando si sosteneva che in Russia mancassero le patatine fritte) o sui soldati ucraini che non muoiono mai (muoiono solo i russi, come nei film americano dove muoiono solo gli “altri”) ricordo mesi di notizie sul raffreddamento delle relazioni tra Pechino e Mosca dunque sul totale isolamento della Russia. Vi copio alcuni titoli di giornale:
“L’attacco russo in Ucraina infastidisce Xi: ecco perché” (La Stampa, 25 feb 2022)
“L’imbarazzo dell’alleato cinese: L’escalation ci allontana dal Cremlino” (La Repubblica, 22 set 2022)
“Putin «è un pazzo»: la Cina e il piano per allontanarsi dalla Russia (per paura di un declino di Mosca)” (Il Messaggero 11 gen 2023)
Adesso leggete le dichiarazioni pronunciate alcuni minuti fa da Xi Jinping, uno degli uomini più potenti al mondo, in visita ufficiale a Mosca: “Collaboriamo con la Russia per obiettivi simili. Vladimir un amico, sicuro che sarà rieletto”.
L’avvicinamento tra due potenze che per decenni si sono reciprocamente guardate con diffidenza era prevedibile. E non è una buona notizia per l’Europa, ovvero la vittima sacrificale scelta dagli USA per i propri interessi. Un’Europa sempre più povera, anziana, succube di Washington, purtroppo inutile. Un’Europa dove oggi la linea la fa la Polonia, ovvero la Nato.
Ebbene vi riporto una dichiarazione raccapricciante appena pronunciata dall’ambasciatore polacco in Francia, Jan Emeryk Rościszewski (fonte Il Sole 24 Ore): «O l’Ucraina difenderà la sua indipendenza o, in caso contrario, saremo costretti a unirci a questo conflitto, perché sono in gioco i nostri valori fondamentali, che sono il fondamento della nostra civiltà, quindi non avremo scelta»
Ma la Meloni non ha nulla da dire? Non solo ci hanno trascinato in una guerra che non è nostra ma addirittura minacciano l’escalation in caso di un possibile negoziato. Siamo alla follia!
Categorie:Alessandro Di Battista, Cronaca, Editoriali, Interno, Politica
E come ci si unisce a questo conflitto?scatenando una guerra atomica?
Se è così è proprio una follia.
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Raccapricciante.
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Capito sora Giorgia, capito pro e anti Puttiniani….sta cosetta la si legge su Avvenire.it, noto giornale extraparlamentare clandestino. Pure dai preti devo sentire dire qualcosa di intelligente….ma in parlamento niente?
L’iniziativa cinese c’è ed è seria. Italia e Ue non stiano a guardare
Xi Jinping arriva domani, 20 marzo, a Mosca. La visita segue il piano cinese in dodici punti per la pace in Ucraina sostanzialmente cestinato dalla diplomazia occidentale che lo ha passato sotto silenzio, giudicato «deludente», ribattezzato un «non piano di pace», mentre la reazione dell’Ucraina è stata possibilista. a è probabile che riprenderlo sia tra gli scopi della visita di Xi in Russia, tanto più che il ministro degli Esteri Qin Gang ha parlato con il suo omologo ucraino Kuleba, assicurando che Pechino «continuerà a svolgere un ruolo costruttivo per il cessate il fuoco, alleviare la crisi e ripristinare la pace».
Ora però è sopravvenuta una novità – il mandato di arresto per Putin spiccato dalla Corte penale internazionale dell’Aja – che potrebbe rendere più difficile qualunque dialogo di pace con il presidente russo o, al contrario, rafforzare le pressioni cinesi su un Putin indebolito. In ogni caso, anche se gli esiti dell’iniziativa di Pechino sono ovviamente incerti, sembra sempre più chiaro che la Cina intende proseguire su questa strada. Il sussiego occidentale verso il piano cinese lascia perplessi: criticabile quanto si vuole, è difficile pensare che sia stato un mero pour parler.
La politica estera cinese si sta rivelando sempre più consistente. L’intesa tra Arabia Saudita e Iran, propiziata nei giorni scorsi da Pechino, ha rappresentato ad esempio un duro colpo per gli occidentali e in particolare per gli Stati Uniti, che vedono prendere corpo un’alternativa concreta e insidiosa alle prospettive aperte dagli “accordi di Abramo” tra Israele e Stati arabi. È vero che tradizionalmente la Cina – imperiale, repubblicana e comunista – non ha mai avuto una politica estera vera e propria. Ma proprio per questo meritano molta attenzione i segnali che indicano un cambio di rotta, intensificati dopo la terza conferma di Xi Jinping a segretario generale del Partito e, ora, anche alla Presidenza della Repubblica. L’atteggiamento dell’Occidente è tanto più singolare perché l’iniziativa cinese si inserisce in spazi lasciati vuoti dagli occidentali (o si spiega proprio per questo?). C’è oggi una evidente debolezza in Medio Oriente (cui contribuisce anche la spericolata politica di Netanyahu). Non è la prima volta che accade, non (solo) per gli errori di qualcuno ma (soprattutto) perché né l’Occidente nel suo complesso né tantomeno gli Usa da soli possono più ambire a una leadership globale. Hanno un ruolo ancora molto importante, ma farebbero del male a sé stessi rifiutando spazi di iniziativa comune o avventurandosi in una nuova guerra fredda.
Ogni giorno diventa più probabile che la pace in Ucraina si possa raggiungere solo collaborando con la Cina, e questo a molti non piace. Contro tale collaborazione gioca anche una logica – seppure non dichiarata – da “scontro di civiltà”. Le iniziative diplomatiche cinesi sono infatti inserite in grandi progetti di nuovo ordine mondiale, da ultimo la Global Civilization Initiative lanciata da Xi Jinping pochi giorni fa, che gli occidentali leggono come espressione di una volontà “revisionistica” nei confronti dell’ordine internazionale liberale. Ma il pericolo più grande non viene da una revisione degli equilibri mondiali, che è già nei fatti, bensì dal nazionalismo e dal sinocentrismo: sfidare la Cina a costruire insieme un nuovo ordine mondiale è l’unico modo per far abbandonare a Pechino queste pericolose tendenze. Fa ben sperare, in questo senso, che Joe Biden abbia detto di voler presto telefonare a Xi. In tutto questo è cruciale il ruolo europeo.
È tempo che anche il governo italiano si svegli dal torpore post-elettorale: il mondo è troppo complicato per scelte semplicistiche come quella di seguire pedissequamente la politica americana. (Così come l’opposizione non deve adagiarsi in una comoda irresponsabilità non-governativa). Anzitutto, perché la politica americana cambia, a volte anche rapidamente, spiazzando non solo gli avversari, ma anche gli alleati: l’Afghanistan docet. Non è neanche possibile escludere che, in prossimità delle elezioni presidenziali americane del 2024 o dopo una possibile vittoria repubblicana in tali elezioni, gli Usa “scoprano” che la guerra in Ucraina è un fastidioso problema da lasciare agli europei. In secondo luogo, perché è dovere di chi è davvero fedele a un’alleanza aiutare gli alleati, anche quelli più forti, a fare scelte cruciali.
Al governo c’è chi ama citare Enrico Mattei, e la politica di Mattei in Medio Oriente e in Cina aiutava gli interessi italiani e occidentali distaccandosi da alcune scelte americane. Va inserito in questo quadro anche il problema del Memorandum sulla via della Seta del 2019: si può discutere se allora sia stato giusto o meno firmarlo, ma la situazione è radicalmente cambiata e disdirlo suonerebbe oggi come un pesante sgarbo. In ogni caso – ed è la cosa più importante – anche se non si amano i cinesi e le loro iniziative, non c’è alcun buon motivo per continuare a oltranza una guerra che per cui ogni giorno tanti ucraini soffrono e muoiono.
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Bravo Di Battista(e mo Che famo?) ?
Perché non ti metti d’accordo con Conte e fate una campagna di controinformazione ?
Siamo in tanti che aspettiamo pienamente consapevoli di quanto affermi.
Prendi il coraggio in mano hai detto e ripetuto quanto basta è tempo di AGIRE!!! O no?
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Analisi della montagna nera
“Mandato di arresto contro il presidente Putin
L’Occidente ha emesso un mandato di arresto contro il presidente Putin. L’ovest? In effetti, era il Tribunale penale internazionale ( ICC ). La cosa divertente è che gli Stati Uniti non lo stanno riconoscendo ma lo stanno davvero controllando. È uno strumento utile contro i paesi sconfitti. Con questa definizione, i paesi vincitori non possono commettere crimini di guerra. Bene…
Ovviamente non possono. Altrimenti l’uccisione di almeno un milione di civili da parte di azioni dirette o indirette da parte degli Stati Uniti in Medio Oriente, dal 2001 sarebbe un crimine di guerra.
Ma non è questo il punto. Questo mandato di arresto è un evento serio! È un altro chiodo nel cuore “ con la bara Europa ” e il rafforzamento della presa degli Stati Uniti sulle sue colonie europee. Perché?
Marco Buschmann, ad esempio, ha detto l’altro giorno che sarebbe stato obbligato ad arrestare il presidente Putin se fosse entrato in Germania. E ha ragione. La Germania riconosce la CPI e quindi è obbligata a eseguire le sue decisioni. Non c’è nient’altro che il signor Buschmann avrebbe potuto dire. Bene, la cosa intelligente sarebbe stata non dire nulla.
In effetti, significa che viaggiare e fare diplomazia internazionale ai massimi livelli diventa molto più difficile per il presidente Putin. In effetti, sarà in grado di viaggiare in sicurezza solo verso stati amici, il che ignorerebbe il mandato di arresto, anche se riconoscono la CPI.
Un vero arresto potrebbe forse avvenire solo nelle colonie statunitensi più sottomesse come l’UE, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia ecc. Molto probabilmente gli altri stati non oserebbero. Ma la diplomazia e la comunicazione sono la priorità numero uno per gli avversari. Per risolvere i problemi e firmare accordi.
Voglio aggiungere un’altra cosa prima di giungere alla conclusione. Come pensa esattamente Marco Buschmann che il presidente Putin possa mettere piede sul suolo tedesco? Affitterebbe una Lada e andrebbe in vacanza in Germania e attraverserebbe i confini in auto? Sarebbe lasciato cadere da un paracadute sulla Germania? Cazzate.
Considerando tutti i punti sopra menzionati è molto semplice. Gli Stati Uniti vietano alle loro colonie e ai loro leader di condurre la diplomazia diretta con il presidente Putin. Almeno sul loro stesso suolo. È necessario vedere se questo mandato di arresto impedirebbe loro di incontrare anche il presidente Putin all’estero. Diciamo su un territorio neutrale. Ecco perché chiedo a Marco Buschmann come immagina che il presidente Putin metterebbe un piede sul suolo tedesco. Prima avrebbe bisogno di invitarlo. Che ovviamente sotto questa nuova realtà sarebbe illegale”
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Qualcuno ha capito se è vera sta storia?
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mi riferivo alla voce che urla “è tutto uno show”:
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Caro Dibba, come analista geopolitico come minimo sei ingenuo. Del resto, la prova l’avemmo già quando, a pochi giorni dall’invasione, facesti la tua spericolata previsione: “Per me la Russia non invaderà l’Ucraina”.
Vabbè, allora solo gli amerikkkkani avevano chiaro quello che sarebbe successo, mentre tu e Travaglio giocavate … Comunque, niente di male: c’è gente che lo fa davvero di mestiere e non solo per darsi un tono come te e non sempre ci prende. Per cui: perdonato.
Però, ora, che tu sottintenda che Xi e Putin siano sullo stesso piano, fa ridere. È evidente che il cinese tiene “l’amico” per i gingilli e ciò solo grazie alla sua dabbenaggine (dell’amico) che si è infilato in una situazione dalla quale è complicato uscire bene e senza che Xi ne approfitti.
La Russia è superiore solo per l’armamento nucleare che è un qualcosa che è quasi come non averlo perché il suo eventuale utilizzo nel peggiore dei casi sarebbe catastrofico per tutti e nel minore sarebbe da esclusione dal mondo civile, anche da parte di coloro che per ora si astengono dal condannare apertamente la sua guerra.
La vera potenza che si dispiega senza esclusione di colpi è l’economia, terreno sul quale la Cina è infinitamente superiore e detta legge nel rapporto con Putin. Siamo molto più ricchi noi italiani della Russia, il che è tutto dire se confrontiamo popolazione, territorio e risorse minerarie (il che dovrebbe suggerire qualcosa sulla bontà della presidenza – a vita – Putin). La Cina è infinitamente superiore a partire dal fatto che si sta approvvigionando di materie prime energetiche a sconto, cioè senza particolari riguardi verso “l’amico”.
Quanto ai polacchi, non è raccapricciante quanto ha detto l’ambasciatore: è solo il frutto del realismo di chi non si trastulla con un pacifismo astratto e post adolescenziale come il tuo. Solo le amare prese d’atto di chi dal tallone russo si è affrancato dopo decenni di soprusi (ricordi chi era Wojtyla, da dove veniva e cosa diceva in proposito?). Non è raccapricciante, è terribile: è terribile che un popolo tema per il proprio destino minacciato nuovamente da qualcosa che quel popolo ha già conosciuto molto, molto bene al punto di mettere in conto persino una guerra piuttosto che ritornare da dove fuggì non appena gli fu possibile farlo.
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Mi perdoni in anticipo se mi permetto di commentare il suo scritto.
Molto molto interessante e acuta la sua analisi sul rapporto Cina-Russia.
Dissento invece fortemente sulla sua interpretazione delle”parole polacche” : dato che il muro di Berlino è caduto già da un pezzo,a me sembrano più che altro parole americane;o altrimenti come alternativa,parole polacche pronunciate che hanno un solo obiettivo:la Galizia orientale (vedasi storia recente della regione…ultimi 2 secoli)in un ottica di spartizione Ucraina post guerra.
Buonaserata
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Non sono un economista
ma credo che la differenza tra il miliardo e mezzo di abitanti della Cina e i 140 milioni della Russia su una superficie russa doppia rispetto a quella della Cina, debba far parte del calcolo per stabilire la ricchezza dei due Paesi.
A meno che Mario, ossessionato da odio antirusso che ha radici in un anticomunismo ormai ridicolo, stia semplicemente addomesticato i conti per convincersi che si realizzino i suoi auspici di morte del suo nemico.
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Scusate, qualche bug mi fa postare lo stesso video invece del link del F.Q. dove, nel video, si sente la donna che avrebbe smascherato la messa in scena.
Invece nel vide del CdS non c’è questa voce.
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Ah ecco la VOCE in sottofondo!!!!! Adesso si che siamo a cavallo🤦♂️
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Il mio traduttore, che peraltro non traduce quasi nulla, segnala la voce come: (musica).
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Invece l’altro che afferma che l’Italia è più ricca della Russia,
Cavolo, proprio vero le cliniche psichiatriche non sono più quelle di una volta.
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Da un articolo di Italia Oggi (giornale economico finanziario che dei dati economici fa ovviamente religione) datato 2018. Cioè, ben prima della guerra e delle dispute su chi ha ragione o no su temi come questo. Insomma, quando ancora Putin per noi europei era un buon fornitore e anche un buon cliente.
“Se parlano i soldi (e i soldi parlano) i dieci più importanti paesi del mondo sono, nell’ordine: Stati Uniti (20.413), Cina (14.093), Giappone (5.167), Germania (4.212), Regno Unito (2.936),Francia (2.925), India (2.848), Italia (2.182), Brasile (2.139) e Canada (1.799). I valori tra parentesi, in miliardi di dollari Usa, sono il pil nominale 2018 dei singoli paesi secondo le stime correnti del Fmi.
Il prodotto interno lordo (pil) è certamente un metro criticabile ed è anche vero che le dimensioni economiche dei paesi sono solo una misura molto approssimativa dell’ importanza, ma il dato non è inutile e merita qualche considerazione.
La prima è che la Russia non c’è. È all’undicesimo posto.
Il suo pil, parecchio più modesto di quello italiano, è stimato per l’anno in corso in 1.720 miliardi di dollari (1.508 miliardi di euro). Sta tra l’economia canadese e quella della Corea del Sud. In termini forse più strategici, l’economia russa è sostanzialmente più piccola di quella dello Stato della California (2.804 miliardi di dollari pari a circa 2.459 miliardi di euro). Se non per altro, l’aria di indifferente accondiscendenza americana per quelle che vengono percepite come le intemperanze di Vladimir Putin parte proprio da questo dato.”
Ribadiamo: anno 2018, PIL Italia 2.182 ; PIL Russia 1.720. Tutto in miliardi di dollari.
Non so se “le cliniche psichiatriche non sono più quelle di una volta”. Non ne ho esperienza diretta.
Tu che invece lo affermi con tanta sicurezza, la devi avere proprio.
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La Russia è AUTOSUFFICIENTE, caro trollonzo Marionzo.
Capito quale è il piccolo problemino?
Prova a vedere quant’é il rapporto deficit/PIL dell’Italia e quanto quello della Russia, che ce l’ha ‘più piccolo del nostro’.
Rapporto deficit/PIL Russia: 16% Cina: 47% USA: 79% Italia: 132%, Giappone 238%
Risultato: la Russia non fallirà MAI con questi fondamentali.
Più autosufficienza alimentare, idrica, carburanti.
Capisco che un cagone come te non riesce ad ammetterlo, ma le sanzioni vanno ad affondare NOI, non loro.
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Guardando al pil pro capite, l’Italia, a circa 35k$, sta al triplo della Russia con ca 12k$
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Intanto ti sei riconosciuto in un frequentatore di case psichiatriche e non è cosa da poco.
Infatti noi italiani abbiamo cantieri navali dove si producono sommergibili atomici diesel ed elettrici ortre ad incrociatori e navi varie, poi abbiamo fabbriche di elicotteri e aerei sia militari che civili oltre alla produzione di vettori per l’esplorazione spaziale oltre a stazioni spaziali, senza contare fabbriche di carriarmati camion e quant’altro necessitano, agricoltura, 150 milioni di tonnellate annue di grano oltre al mais orzo e girasoli, poi abbiamo milioni di barili di petrolio venduto giornalmente oltre al gas ed uranio, senza contare fertilizzanti e metalli e terre rare, legname carni pesci e pellicce,
Oltre chiaramente tanti altri prodotti che sono di difficile reperimento sul mercato,
Invece i russi sono un popolo che vive in capanne e non producono che vestituccoli e ciarpame per turisti.
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Per l’amico Mario
Elenco dei paesi per PIL (parità di potere d’acquisto) 2022
Stima del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Cina $ 30,07 trilioni
Stati Uniti 25.04
India 11.67
Giappone 6.11
Germania 5.32
Russia 4,65
Indonesia 4.02
Brasile 3,78
Regno Unito 3.78
Francia 3,69
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“Following my proposal, the member states have agreed to supply one million artillery ammunition over the next 12 months,” Borrel said.
€1 billion was allocated for the immediate shipment of shells, another €1 billion will be spent on joint purchases of shells by EU countries to replenish their stocks. A commission will also be created to “increase production capacity”.
Questo vale anche per la SCIMMIA URLATRICE che abbiamo come PdC e che ha avuto il coraggio di dire che le armi che mandiamo a ZeZe non ci costano niente, tanto sono solo eccedenze di magazino.
E invece quest’altro imbec.. di Borell oggi ha annunciato la creazione di 1 mln di proiettili da dare a ZeZE, spendendo per noi modici 1.000.000.000 euro. Tanto non sono mica soldi suoi, no?
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Grazie Dibba, avanti
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” Gli Stati Uniti sono piuttosto preoccupati che la Cina fornisca armi alla Russia, ma non coglie il punto. Quando si tratta di armi avanzate, la Russia è il leader, non la Cina. Il cinese Xi Jinping non è a Mosca con un catalogo di armi che è pronto a vendere a Putin. Al contrario: la Russia ha armi di cui la Cina ha bisogno se vuole scoraggiare l’azione militare degli Stati Uniti contro Pechino.
Gli Stati Uniti e l’Europa credono erroneamente che qualsiasi relazione bilaterale tra Cina e Russia sia sbilanciata a favore della Cina e che la Russia abbia poco da offrire al suo gigantesco vicino del sud. La verità della questione, come sottolinea Andrei, è che la Cina ha bisogno della Russia tanto, se non di più, di quanto la Russia abbia bisogno della Cina. Mentre la popolazione della Russia è minuscola rispetto alla Cina, la sua sofisticazione tecnologica, in particolare sul lato militare dell’equazione, e le sue ampie forniture di petrolio e gas ne fanno un paese grande e vitale per i cinesi.”
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Altra chicca
” l’esercito di occupazione statunitense sta escogitando un piano per seminare il caos nella Siria colpita dal terremoto addestrando e armando membri dell’ISIS e di altri gruppi estremisti.
“[L’esercito americano progetta] di formare diversi gruppi di radicali con un numero totale di circa 300 persone. Dopo un addestramento speciale, saranno coinvolti in attacchi a strutture militari in Siria e Iran”, ha affermato Naryshkin in una dichiarazione dell’SVR rilasciata il 20 marzo.
“I loro protettori intendono utilizzare alcuni dei terroristi nella regione della capitale, anche per il rapimento di militari russi e iraniani”, ha aggiunto.
Washington starebbe assegnando “un ruolo speciale nello sforzo” al cosiddetto Esercito siriano libero (FSA), una coalizione di combattenti ribelli curdi e arabi formata nel 2011 dai disertori dell’esercito siriano e che opera nelle regioni centrali e nord-orientali della Siria .
“Gli americani ei loro alleati britannici li usano per lavorare con formazioni clandestine di [ISIS] che persistono ancora nelle regioni remote del paese”, afferma la dichiarazione.
Gli sforzi di Washington per seminare il caos nel paese arrivano in un momento in cui il mondo arabo si è affrettato a ricostruire i legami con la Siria, riconoscendo il fallimento della guerra sponsorizzata dagli Stati Uniti”
Quando si dice che gli ammeri-cani sono delle mammolette.
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