Il nuovo Pd di Elly: insulti, opportunità, elefanti e nemici

L’elezione di Elly Schlein a segretaria del Partito democratico è una delle più grosse sorprese nella storia della politica italiana. Non se l’aspettava nessuno (io no di sicuro). L’entusiasmo con cui Schlein è stata accolta sabato scorso […]

(di Andrea Scanzi – Il Fatto Quotidiano) – L’elezione di Elly Schlein a segretaria del Partito democratico è una delle più grosse sorprese nella storia della politica italiana. Non se l’aspettava nessuno (io no di sicuro). L’entusiasmo con cui Schlein è stata accolta sabato scorso a Firenze, durante la manifestazione antifascista, dice che a sinistra si aspettava da tempo un accadimento simile. E i sondaggi, che attribuiscono al Pd tre punti in più dopo le primarie, confermano le potenzialità della neo-segretaria. Al tempo stesso, Elly Schlein ha davanti a sé non poche trappole.

“Rischio Papa Luciani”. Schlein ha vinto le primarie grazie agli elettori (non solo del Pd), ma non ha vinto nei circoli. Non ha dalla sua i gruppi parlamentari (soprattutto al Senato), la nomenclatura non l’ha appoggiata e nel Partito democratico c’è un esercito di cacicchi che non vedono l’ora di sabotarla. La sua elezione è stata una falla nel sistema di un partito elefantiaco e immobile, pieno di belle persone ma anche di dirigenti stolti, cinici e colpevoli. Tutta gente che non vede l’ora di disinnescare la portata (realmente) innovatrice della Schlein.

Pericolo involuzione. Il Pd è pieno di finti innovatori. È il caso di Renzi, ma anche di Serracchiani, che a inizio carriera fu tratteggiata come la “Obama italiana” solo per aver detto due banalità in croce contro la dirigenza dell’epoca. Schlein è una donna realmente di sinistra e di rottura, ma dovrà stare attenta a non esagerare con la inevitabile dinamica del “come si cambia per non morire”. Da segretaria del Pd dovrà ammorbidirsi, mediare e tenere insieme persone diversissime tra loro. Rischia di passare pure lei dal ruolo di incendiaria a quello di pompiera, e poche realtà sanno essere efficaci nello spegnerti dal di dentro come il Pd.

Con Renzi e Calenda mai. Elly Schlein dovrà stare orgogliosamente alla larga da Calenda e Renzi: non c’è nulla di più politicamente tremendo di loro, e del resto Schlein è una che mollò il Pd proprio quando il renzismo era tragicamente in auge. Quindi conosce il nemico. È possibile che una sua linea dura, meglio ancora durissima, induca i renziani interni al Pd ad abbandonare il partito. Qualora ciò accadesse, sarebbe meraviglioso. Italia Viva e Azione sono la bad company della politica italiana, e se accogliessero i Marcucci, Romano, Ascani e Guerini, sarebbe solo un altro cerchio destinato a chiudersi nel migliore (pardon, peggiore) dei modi.

Insulti a gogò. Questo Paese è ancora intriso di risacche bigotte, machiste, retrogradi e vili. Gli insulti ad alzo zero caduti addosso in questi giorni alla Schlein lo confermano. La chat Whatsapp gestita da Sgarbi, il sindaco (di destra) di Grosseto, il sindaco (di destra) di Castiglion Fiorentino, i meme, le diffamazioni travestite da “battute”: la vittoria di Schlein ha tirato fuori il peggio dal peggio del Paese. E questo conferma tutte le potenzialità (e la novità) di Elly.

Il gelo della stampa riformista. I media italiani sono pieni di tromboni che, pur di veder morti i 5 Stelle (e chi dialoga con essi), sarebbero disposti a (ri)votare financo Renzi e derivati. Questi fenomeni passeranno i prossimi mesi (anni?) a crivellare con finto garbo la Schlein, sperando che duri poco e ridia spazio all’ennesimo gattopardo. Auguri.

Conte è preoccupato? È verosimile che nei 5 Stelle ci siano persone timorose che l’elezione di Schlein tolga spazio e consensi al M5S, ma la verità è che questa elezione ridà di colpo vita all’ipotesi bersaniana di “campo progressista”, ovvero l’unico modo per sconfiggere la destra. Tutto il resto è dettaglio a margine, e importa meno di niente.

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4 replies

  1. Scanzi, leggiti Orsini.
    Il fatto che schlein voterebbe anche subito, con le destre, per l’invio di armi, armi, armi in Ucraina non lo si può derubricare a piccola diversità di vedute rispetto al M5*, è un fatto enorme che può e deve pregiudicare qualsiasi ipotesi di dialogo. Sono due visioni di Italia, Europa, Nato e mondo completamente diverse. E inconciliabili.
    Altrimenti vale tutto. Ditelo e ce ne faremo una ragione senza coltivare alcun tipo di speranza.

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  2. Eh sì, perché la Schlein per lavorare bene ha bisogno dei consigli dello Screnzie, il giornalettista-saggista-sportivista-opinionista dei poveri. Ma sicuro, eh! 🤦🏻‍♂️

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