M5S, la novità al Nazareno spinge a cambiare: un piano per le partite Iva

La strategia per recuperare alcuni temi «moderati»

(di Emanuele Buzzi – corriere.it) – La conquista della leadership del Pd da parte di Elly Schlein può avere l’effetto di un tornado sul Movimento Cinque Stelle. I sondaggi, dopo mesi in cui il M5S aveva preso il sopravvento sul Partito democratico come primo partito di centrosinistra, ora sono tornati a premiare i dem. Ed esponenti che militano o militavano nella galassia del Movimento si stanno avvicinando all’area democratica. Ne sono un esempio Max Bugani, una delle colonne storiche del M5S, passato pochi mesi fa ad Articolo 1 e ora pronto a entrare tra le fila dei democratici, e Domenico De Masi, sociologo, direttore della scuola politica del Movimento, che per sua stessa ammissione è andato a votare alle primarie. L’appeal di Schlein si sta facendo sentire tra chi non si è potuto ricandidare per il tetto dei due mandati e tra i fuoriusciti.

Giuseppe Conte per ora è concentrato a dare continuità alla sua azione politica. I vertici hanno intenzione di dare battaglia su alcuni temi identitari come il no agli inceneritori e lo stop all’invio di armi in Ucraina. Ma la questione Schlein è sul tavolo. E nemmeno troppo sottotraccia, dato che è stata affrontata nel consiglio nazionale di giovedì. «Vediamo cosa farà», hanno commentato i vertici. Ma, intanto, si sta valutando qualche contromisura.

Nel Movimento si è discusso ad esempio di una ripresa di alcuni temi legati a partite Iva e piccole e medie imprese. Temi più affini a un elettorato moderato, proprio nel momento in cui Pd e M5S si scoprono quasi sovrapponibili a sinistra. In realtà, il progetto non è legato a Schlein, ma una strategia studiata da Rocco Casalino già dopo le Politiche, come anticipato a suo tempo dal Corriere. Ora però potrebbe esserci un’accelerazione, anche se fonti M5S sostengono: «Noi abbiamo una identità chiara, scritta nera su bianco nella carta dei principi e dei valori. Conte l’ha voluta fissare in una Carta e quindi non è in nessun modo pensabile che ora lui voglia ridefinirla per effetto dell’arrivo di un nuovo segretario di un altro partito». Per i 5 Stelle, viene ribadito, la priorità è «recuperare nel campo dell’astensionismo, anche andando fino in fondo nelle nostre battaglie su giustizia, agenda sociale, ambiente».

Ma mentre fa i conti con la strategia, il Movimento si prepara anche alle prossime Amministrative. Dopo la sconfitta nel Lazio e in Lombardia è «vietato sbagliare», dicono alcuni esponenti. Ecco perché sta prendendo corpo la tentazione di non correre nei piccoli centri sotto i 15mila abitanti o, nel caso, di farlo partecipando a liste civiche. Una soluzione verrà presa in tempi rapidi. Meno rapida, invece, un’altra via: quella della deroga al tetto dei due mandati. I vertici starebbero meditando di coinvolgere i big rimasti al palo, probabilmente in vista delle Europee del prossimo anno. Una mossa (che deve avere il placet di Beppe Grillo) che porterebbe diversi vantaggi: frenare eventuali sirene dem per chi non si può più candidare con il Movimento e mettere in campo volti storici per la raccolta delle preferenze (come Fico in Campania, Taverna nel Lazio, Buffagni in Lombardia, Cancelleri in Sicilia).

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7 replies

  1. “mettere in campo volti storici per la raccolta delle preferenze (come Fico in Campania, Taverna nel Lazio, Buffagni in Lombardia, Cancelleri in Sicilia)” il modo più efficace e garantito per prendere il 5%.
    Chi cazz abbiamo mandato in parlamento, di nuovo? A quanto pare il Dimaialismo è difficile da sradicare.

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  2. Premesso che moderato = morte, mi chiedo perché scadrebbe nella moderazione chiunque, oltre ai poveri, difendesse le partite iva e le piccole imprese.
    Come i poveri, le partite iva e le piccole imprese sono vittime della globalizzazione e del liberismo.
    Ricolfi, di cui diffido perché troppo chino nei confronti della Gollum strillona, ha però ragione a dire che la sinistra non sa più chi siano i proletari; non è solo l’operaio, ma anche la partita iva, il commerciante, ecc. tutta gente che fatica ad arrivare a fine mese.

    In questo caso fa bene il M5S a voler rappresentare chiunque guadagni dai 60 mila euro ai 0 euro.
    Sbagliato invece sarebbe diventare democristiani, professionisti della politica ed elitari, tanto varrebbe votare il PD.
    Comunque, se è vero quello che leggo, i “vertici” del M5S sono scollegati un tantino dalla realtà. E soprattutto sarebbe ora di disfarsi di Casalino &Co.

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  3. Nel programma del M5s i 9 punti ‘richiesti’ da Giuseppe Conte al premier Draghi
    Reso noto il programma del Movimento 5 stelle per le elezioni politiche del 25 settembre con lo slogan: “Dalla parte giusta, cuore e coraggio per l’Italia di domani”

    Per questo ci troverete schierati da un’altra parte: LA PARTE GIUSTA.

    La parte delle lavoratrici e dei lavoratori sottopagati e precari, per cui vogliamo introdurre un salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora e agevolare la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato.

    La parte dei giovani sfruttati, che vogliamo aiutare a costruire un percorso di vita indipendente attraverso l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa.

    La parte delle donne, a cui vogliamo garantire un’effettiva parità salariale.

    La parte della transizione ecologica e dell’ambiente, che vogliamo proteggere attraverso un nuovo Superbonus energia imprese, la stabilizzazione del Superbonus e degli altri bonus edilizi e quella del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, per garantire liquidità a cittadini e imprese.

    La parte delle imprese, che vogliamo sostenere con il taglio del cuneo fiscale, l’eliminazione dell’IRAP e il potenziamento del Fondo di salvaguardia.

    La parte della salute, che vogliamo tutelare riformando il titolo V della Costituzione per riportarla alla gestione diretta dello Stato e aumentando le retribuzioni del personale sanitario.

    La parte dei diritti, che vogliamo allargare attraverso il matrimonio egualitario, la legge contro l’omotransfobia e lo Ius scholae.

    La parte della scuola, dell’università e della ricerca, per cui vogliamo aumentare i fondi e adeguare gli stipendi degli insegnanti ai livelli europei.

    https://www.movimento5stelle.eu/elezioni-politiche-2022-programma-m5s/

    Le idee politiche di Elly Schlein in 10 punti
    28 FEBBRAIO 2023
    https://pagellapolitica.it/articoli/programma-elly-schlein-pd

    Vi consiglio di leggere i 10 punti di Elly Schlein
    Confrontateli con i 9 punti già nel programma del M5S e chiesti a Draghi giugno2022

    e poi “drogatevi” con i vari Buzzi e compagnia bella , con il veleno che stanno spargendo di “Conte e M5S copia Elly Schlein”
    le novità proposte per il nuovo PD . Voi ci credete le «priorità» del nuovo Partito democratico.

    “Il mondo del lavoro
    Insieme al clima, l’altro tema principale della mozione di Schlein è quello che riguarda il lavoro e la lotta alle disuguaglianze. La nuova segretaria ha definito il «contrasto a ogni forma di disuguaglianza e il diritto a un lavoro dignitoso» le «priorità» del nuovo Partito democratico.

    Per raggiungere questo obiettivo, Schlein ha proposto di «voltare nettamente pagina dopo gli errori del “Jobs Act”» voluto dal governo Renzi (in seguito al quale la stessa Schlein ha lasciato il Pd nel 2016) e contrastare la precarietà limitando i contratti a termine, abolendo gli stage gratuiti e introducendo il salario minimo. La mozione della nuova segretaria afferma che è «tempo di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario» e di introdurre in Italia la settimana lavorativa di quattro giorni. Schlein è favorevole al reddito di cittadinanza che «va difeso e riformato».

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    • L’unica soluzione è programmare un paio di confronti con la schlein solo ed esclusivamente da tenere in streaming. Nessuna altra opzione contemplata. Al primo punto guerra, armi e posizione Nato. Poi tutti gli altri punti programmatici.
      Serve una guida con le OO, e non la vedo.

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  4. “La vigliaccheria chiede: è sicuro?
    L’opportunità chiede: è conveniente?
    La vanagloria chiede: è popolare?
    Ma la coscienza chiede: è giusto?
    Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare;
    ma bisogna prenderla, perché è giusta.”. Martin Luther King.

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  5. Ormai tutti i sondaggi danno il M5S a picco e il PD in forte ascesa.
    Grande Conte, continua così.

    Sondaggi politici, Ghisleri mostra la fine del M5s: Schlein distrugge Conte.
    Al secondo posto la neo segretaria Schlein con il Pd che guadagna il 2,1% in sette giorni, attestandosi al 19,6%.
    A colare a picco – stando alle cifre del sondaggio – è il M5s di Giuseppe Conte, che crolla di 1,3 punti percentuali in una settimana, portandosi al 15,6%. Grillini colpiti e affondati dalle elezioni di Elly Schlein alla guida dei dem.

    La giovane leader, passando dal 21,6% al 28,4%, cresce di quasi 7 punti percentuali in una settimana nel suo indice di fiducia personale.
    L’indice di fiducia di Giuseppe Conte rimane più o meno stabile intorno al 24%.

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  6. Vabbè i sondaggi come sempre lasciano il tempo che trovano , chissà come mai tendono sempre a montare i vincenti ? Sarà un caso , ma sbagliano sempre previsioni , perché pagarli e chi li paga ? Tanto vale affidarsi agli aurispici e alle rune , hanno la stessa rilevanza , non conosco nessuno che abbia mai ricevuto una chiamata per avere un idea di voto , evidentemente si chiamano tra loro e vanno a spanne e si fanno anche pagare , ma chi li paga ?

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