
(Vittorio Feltri – Libero quotidiano) – La vera novità che si registra nel Pd è che a capo della segreteria nazionale c’è una dama. L’avvenenza non c’entra con il successo ottenuto dalla Schlein il Ga dato che il punto forte non è la bellezza. La mia sensazione è che la signora sia stata scelta perché femmina.
Mi lancio in alcune ipotesi circa la gestione prossima dei progressisti in crisi da tempo. La capa rossa non sarà in grado, giudicando dalle sue esternazioni, di trasformare il plotone dei dem in un grande partito radicale popolare.
Non esistono gli spazi per realizzare un simile progetto poiché gli elettori che erano di Pannella hanno e avranno sempre una mentalità liberale. Quindi per sopravvivere, nonostante l’eredità ricevuta da Letta, la Schlein (cognome impronunciabile per almeno l’80 per cento degli italiani) sarà costretta a parlare bene dei cosiddetti diritti e a razzolare male sul terreno aspro dell’economia, del quale finora non si è occupata neppure di striscio. Punterà sui diritti degli omosessuali e delle lesbiche, che ben conosce, sul politicamente corretto (una gabbia per la nostra lingua patria) e altre fesserie che caratterizzano la banalità dispersiva dei progressisti.
I discorsi della ragazza appartenente alla nouvelle vague rossa assomigliano a quelli delle assemblee studentesche del Sessantotto. Buoni propositi e nessuna concretezza. Come se il Pd non fosse un partito ma un club culturale anni Cinquanta quando la sinistra si dava arie di essere una fabbrica di intellettuali, inneggiava a Stalin e ai suoi successori.
Suppongo che la destra meloniana si divertirà ad assistere allo sfascio degli ex comunisti, tra i quali non mancherà di essere sfottuta a sangue la signora che, pur essendo nata in Svizzera, non ha nulla di elvetico, neanche l’aspetto che ricorda la maestra d’asilo dei miei figli.
L’impressione è che sia un soggetto privo di spessore politico e mentale e ciò dovrebbe rallegrare i conservatori che avranno pure qualche difetto ma sono concreti e conoscono le aspettative dei connazionali. I poveracci che hanno votato perla Schlein si trovano ora ad essere guidati da una tipa stravagante che li condurrà sul viale del cimitero.
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UNO QUANDO VOTA NON LO FA CON L’ OSSESSIONE CHE PER FORZA IL VINCITORE DEVE ESSERE DONNA. NON E’ UNA DISCRIMINANTE TALMENTE FORTE DA FAR PASSARE IN SECONDO PIANO TUTTE LE ALTRE VALUTAZIONI PIU’ POLITICHE. PER0′ , NELL’INDIFFERENZA GENERALE A QUESTE ULTIME ( O PER UNA IGNORANZA DI BASE O PER UNA INSUFFICIENTE COMUNICAZIONE DEI CANDIDATI SULLE OPZIONI ALTERNATIVE) L’ ASPETTO DELLA DONNA , MAGARI ABBASTANZA GIOVANE, SUL VOTO DEL SINGOLO HA PESATO QUEL POCO, PERO’ ,SOMMATO PER IL NUMERO DEI VOTANTIM IN GRADO DI ORIENTARE A SUO FAVORE LA BILANCIA . COSI’ TANTE GOCCE SIMILI , ANCHE SENZA UNA CONVINZIONE POLITICA DECISA,HANNO FINITO PER RIEMPIRE LA BOTTIGLIA. CONSENTO AL SIG. VITTORIO FELTRI DI UTILIZZARE PROFESSIONALMENTE GRATIS IL SUDDETTO MIO ARGOMENTO , SE LO TROVERA’ DI SUO INTERESSE.
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Arterie ai limiti di guardia, intervenire.
Lo stiamo perdendo…
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