Promemoria per il voto

(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Tutto mi sarei aspettato, tranne che un giorno avrei pensato di difendere Draghi dalla damnatio memoriae. Ora quel giorno è arrivato. E non perché mi sia ricreduto sul bilancio del suo governo, che anzi ogni giorno ci fa assaggiare i suoi balsamici effluvi: dalla Cartabia allo smantellamento del Superbonus al bellicismo beato e beota. No, […]

Categorie:Cronaca, Interno, Politica

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85 replies

  1. Promemoria per il voto

    (Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Tutto mi sarei aspettato, tranne che un giorno avrei pensato di difendere Draghi dalla damnatio memoriae. Ora quel giorno è arrivato. E non perché mi sia ricreduto sul bilancio del suo governo, che anzi ogni giorno ci fa assaggiare i suoi balsamici effluvi: dalla Cartabia allo smantellamento del Superbonus al bellicismo beato e beota. No, è che nei talk incontro sempre più spesso commentatori che fino a qualche mese fa, al nome Draghi, scattavano sull’attenti con un’aria tra l’estasiato e l’arrapato e ora lo liquidano come un errore di gioventù del Pd. Dimenticano che, se al governo c’è il bar di Guerre Stellari, è soprattutto grazie a lui, anzi a chi nel 2021 lo piazzò a Palazzo Chigi e a chi gli votò la fiducia. Da allora la Meloni, data dai sondaggi al 12%, guadagnò un punto al mese: 18 mesi dopo era al 26. Caduto Draghi, il Pd pensò bene di scomunicare Conte per averne profanato l’Agenda su ordine di Putin, regalando definitivamente l’Italia a Meloni&C.. Evitò persino la desistenza in una ventina di collegi uninominali del Sud, che avrebbe levato alle destre la maggioranza in Senato.

    Il 25 settembre gli italiani depositarono nelle urne una mega-scheda con su scritto “Draghi chi?”. E i geni che fino al giorno prima spingevano Letta al suicidio lo cazziarono per aver seguito i loro consigli. Poi, con agile piroetta, ripresero a dire che mai il Pd avrebbe dovuto tornare con Conte, critico sull’escalation bellicista e fautore del negoziato russo-ucraino, dunque putiniano. E fu in quel clima di festoso harakiri che il Pd decise astutamente di correre da solo (cioè con Calenda e Renzi) nel Lazio col candidato scelto da Ollio&Ollio: il famoso D’Amato. A Milano invece, siccome i centristi avevano ingaggiato la Moratti, il Pd non se la sentì e scelse Majorino, sempre senza consultare il M5S. Fu poi Majorino a cercare l’intesa con Conte e a trovarla su un programma progressista e green. Allora pure D’Amato fece una timida avance, ma fu subito stoppato da Calenda, il cui programma è semplice: “Radere al suolo i 5Stelle”. Ora qualche buontempone si porta avanti: “Se il Pd perde il Lazio è colpa di Conte”. Il quale dovrebbe perdonare il Pd per l’“errore su Draghi” e regalargli il voto disgiunto (come se gli elettori fossero sua proprietà). Noi abbiamo sempre sostenuto che l’unica alternativa a queste destre indecenti è l’alleanza M5S-Pd, quella del Conte2: e dal 2018, cioè da prima che il Conte2 nascesse. Ma quell’alleanza è stata cancellata dal Pd nel nome di Draghi. E potrà rinascere solo se il nuovo segretario Pd seguirà l’esempio di Zingaretti e Majorino, non di Letta e D’Amato. L’ha scritto Luciana Castellina sul Manifesto: “Il mio voto disgiunto è Majorino in Lombardia e Bianchi nel Lazio”.

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  2. Non è colpa di Travaglio se per non morire di fame si cucina con quello che c’è in dispensa.

    Altrimenti godetevi il presidente del senato con il busto di Mussolini poggiato sulla Costituzione, Nordio, Calderoli e compagnia bella.

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    • E te sei scordato Lollobrigida che finito di fare l’ attrice oggi fa’ il ministro dell’agricoltura dell’agro pontino e delle terre di giussano nonché delle due sicilie e di terra felix terre strappate alla natura selvaggia con la vigoria di italioti pattriotticiViva l’italia.

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    • Meglio rischiare di morire di fame piuttosto che essere avvelenati mangiando quello che i pidini hanno messo in dispensa.

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      • Ma sono delle serpi, ruffiani quando hanno bisogno dei nostri voti, poi arroganti quando hanno ottenuto quello che volevano. Bonaccini la merda docet.

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  3. Fossi stato in Lombardia avrei votato Majorino anche senza l’accordo PD-5 Stelle perché è una persona seria e capace, veramente progressista. Purtroppo invece abito nel Lazio e nessuno dei 3 candidati merita il mio voto. La sinistra ha scelto uno di destra, mentre i 5 Stelle hanno scelto la candidatura spot invece di puntare sulla Raggi che aveva già esperienza come sindaco e ne pagheranno le conseguenze politiche

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    • Ok, tutto chiaro, classico PiDdiota un poco sinistroide un poco destroide, soprattutto a favore della restaurazione e contro il cambiamento.
      P.S. Raggi, per le regole del M5S non è candidabile, mettessero anche le altre forze politiche regole sulle candidature e non solo, per poter cambiare questo paese di “commissari tecnici” pilotati dai giornaloni e dalle TV.

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    • Apolide…. la Raggi è stata bruciata dagli stessi romani…infatti nessuna voce si è elevata a favore della raggi dopo la bravura di Gualtieri!
      Ancora oggi non ci sono più buche,la spazzatura è sparita con il cinghiali ,topi,bus non siincendiano più,la metro funziona benissimo e l’Amia ha utili favolosi… ecc…

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      • I romani come potevano votare la Raggi se il capo del movimento cinquantino, quelle due volte che ha partecipato ai comizi della sindaca uscente, a domanda dei giornalisti rispondeva che Gualtieri era un bravo amministratore, mentre il candidato pidino, Zingaretti e tutto il pd sparavano ad alzo zero contro Virginia?
        I romani come potevano votare Raggi sapendo che il movimento non la voleva candidare per fare spazio a Zingaretti?
        I romani come potevano votare Raggi se, il giorno prima delle elezioni, colei che i vertici cinquantini avevano piazzato come assessore nella giunta regionale di Zingaretti accuso la sindaca di essere responsabile della spazzatura che invadeva le strade romane?
        I romani, piuttosto che votare Gualtieri, tanto amato dai vertici cinquantini, si sono astenuti.
        Come si fa a non restare “strabiliati” leggendo i commenti contro Virginia Raggi di tanti che si dichiarano supporters di Giuseppy?

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      • La Raggi è stata sabotata a Roma, dall’interno, ma è stata la miglior amministratrice che hanno avuto i 5 Stelle (basta vedere quanto è peggiorata la capitale nell’ultimo anno e mezzo dalla sua defenestrazione) se Conte voleva vincere avrebbe candidato chi ha dimostrato di saper vincere, la Bianchi al massimo può condurre il Tg Regione, non fare la governatrice

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      • “se Conte voleva vincere avrebbe candidato chi ha dimostrato di saper vincere”…A parte che il 2o mandato era finito da un pezzo, non mi risulta questa eclatante dimostrazione, ultimamente… e ha pure remato contro, alle scorse elezioni politiche.
        Sembrava posseduta… ogni giorno aveva qualcosa da eccepire.

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  4. Vabbè! Ancora una volta Travaglio insiste ancora !, é a volte geniale , ma quando hai ” L unità ” nel cuore non ti arrendi mai ! Peccato primordiale .. peccato davvero questa sua primaria debolezza , ancora non afferra che unire i 2 partiti è un operazione catastrofica ?

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  5. Unire è catastrofico ma da soli non vinceranno mai .soluzione teniamoci il bar di guerre stellari e rassegnamoci a bere tutte le schifezze che ci verranno servite

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    • Quello che auspicate, ossia il matrimonio combinato, è una “soluzione” di corto respiro e per di più demoralizza l’elettorato. Cemento annacquato.
      L’obiettivo dovrebbe essere quello di dotarsi di una dottrina da propagandare, di una struttura territoriale(non per forza classica), di offrire un concetto di Italia credibile alle persone, ecc. ecc.
      Per quanto mi riguarda preferisco perdere oggi e stravincere in modo serio e duraturo domani.

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  6. Lo spettacolo continua: dopo il pistolotto della compagna di Mentana avremo quello (infinito) del compagno in persona.
    Maratone in arrivo, e senza l’ ormai ingobbito ( e sfiatato) Morandi. Purtroppo…

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  7. Se il PD perdera in Lombardia,” sarà colpa” dei 5 stelle. Non credo proprio che i suoi ( ex?) elettori si butteranno a pesce sul compagnuccio di Sala…

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      • Peccato, Sua Maestà😉, che così non si può agire per il POPOLO che tanto si tira in ballo.
        Questo è vero populismo.
        Usare espressioni e temi popolari per portare il popolo dalla propria parte, mentre il progressismo vuole AGIRE in loro favore.
        Siamo riusciti a fare la qualunque persino governando con la Lega (solo grazie alla formula del contratto: questo a me, questo a te), figuriamoci se non potremmo farlo con gli ELEMENTI COMPATIBILI di un partito che qualche traccia di DNA di sinistra, in qualche RARO esponente, dovrà pure condervarlo…
        Non possiamo essere così disfattisti in politica, dai…

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      • A me piace il populismo; il mio M5S è populista. Invece mi da alla nausea il moderatismo.
        Nella mia testa l’abilità di far vibrare le emozioni e lo spirito innovatore sono conciliabili.
        Quanto al PD, lo cestinerei in toto, non salvo nessuno degli elementi che lo compongono.
        Sono disfattista se si apre al PD, spiace ma su questo condivido in toto il pensiero di Di Battista.

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  8. Mai definizione come “ il bar di Guerre Stellari” è stata più descrittiva di questa per indicare l’attuale governo. Geniale come sempre Travaglio.

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  9. Travaglio fa un discorso strettamente legato all’attualità politica. Se oggi le forze politiche sono queste le misuro, le valuto e ne traggo le conseguenze sulle possibili opportunità “vincenti”.
    Preferisco Conte e il suo Movimento 5stelle? Con chi e per quali obiettivi programmatici posso auspicare un accordo che, dato il Sistema elettorale, mi può dare chance di vittoria?
    La risposta è nelle sue parole. C’è “il bar di guerre stellari” ( espressione calzante per questo centrodestra) da una parte. Puoi farci accordi? No.
    C’è “Ollio e Ollio” nel mezzo, che poi sarebbero i principali NEMICI di Conte e i 5stelle ( nemici anche personali oltre che di programma, visto che sono i più liberal/liberisti di tutti), più del “bar degli alieni”. Puoi farci accordi? No.
    C’è poi l’area fintoSinistra, PD e derivati ( Articolo qualcosa, pseudoSinistra Italiana, Verdognoli). Il Movimento ha qualcosa da condividere con questo settore politico? Sulla carta, in teoria sì, ora in particolare che ha scelto il campo progressista, ma chi rappresenta questo mondo Sinistro? Travaglio cita Zingaretti e Majorino come riferimenti accettabili ( affidabili?). Ma il primo ha ormai esaurito la sua forza di rappresentanza nazionale, e poi non è forse l’uomo vicino a D’Amato, suo sponsor in Regione, il riferimento di Ollio e Ollio? Quindi credo che non ci siamo, caro Travaglio. E Majorino? È un personaggio minore. Giusto appoggiarlo in Lombardia, se c’è un accordo contenutistico apprezzabile, ma rappresenta qualcosa di più in prospettiva? Credo di No. Come la prospettiva postCongresso PD con la probabile vittoria di Bonaccini non mi sembra prometta nulla di buono. Almeno in chiave di intese programmatiche future ( Bonaccini è un renziano solo un po’ meno st…).
    E allora? Il futuro politico del Movimento è nelle sue sole mani. Tornare a parlare a tutti i cittadini ( di sinistra, di centro, di destra) per rinnovare la proposta politica di rottura col vecchio Sistema.
    Andare da soli, sempre ( con la sola eccezione di qualche evento amministrativo). Poi cercare interlocuzioni trasversali in Parlamento. Chissà, “il bar di guerre stellari” esploderà e qualche superstite potrà fare un bar migliore, “Ollio e Ollio” non faranno più ridere e si ritireranno a vita privata, lasciando lo spazio a cabarettisti migliori, la fintaSinistra PD verrà “fulminata sulla via di Damasco” e troverà una guida che la convertirà ad essere quella per cui era nata. Da questo terremoto umano e politico forse nasceranno campi da coltivare insieme a qualcun’altro.
    Ad ora, caro Marco, siamo ancora alla “voce che grida” ( metafora del Giovanni Battista). In attesa di una Rivelazione.

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    • Allora, Paolo caro, leggiamo che cosa scrive, realmente, Travaglio:
      “E potrà rinascere solo SE il NUOVO segretario Pd SEGUIRÀ L’ESEMPIO di Zingaretti e Majorino, NON di Letta e D’Amato.”

      Parla di un NUOVO segretario che SEGUA il loro esempio e NON QUELLO degli altri 2.

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      • La casa è crollata, è rimasta in piedi solo mezza facciata pericolante; non puoi affermare che la casa è abitabile solo perché hai dato una pitturata alla facciata pericolante.
        Se non fosse chiaro, il “nuovo” segretario del PD sarà la vernice.

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      • Non so, certo se il nuovo è Bonaccini, aiuto.
        La Schlein sarebbe più in sintonia, perlomeno per ciò che dichiara, sui programmi e sulle eventuali alleanze, ma ci spero poco che riesca a prevalere…

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      • Non ho nessuna preclusione, Anail, l’ho già scritto.
        Solo che ad oggi dalle parti del PD non si vede una Rivelazione che sia una e che ricordi al Partito da dove proviene e la sua ragione d’essere.
        Zingaretti come da video postato è un’equilibrista della chiacchiera funzionale al corso dell’attuale PD.
        Majorino vale solo in Lombardia. E nemmeno tanto.
        Pensare che ad oggi ci sia una via percorribile per alleanze col PD è un’illusione ottica.
        Quindi Travaglio auspica, come me.
        Ma sa che non si vede nemmeno un barlume di luce da quelle parti.

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    • E’ in questa tua affermazione “Il futuro politico del Movimento è nelle sue sole mani. Tornare a parlare a tutti i cittadini ( di sinistra, di centro, di destra) per rinnovare la proposta politica di rottura col vecchio Sistema” che dimora il potenziale del M5S.
      Gianroberto Casaleggio aveva sintetizzato il tuo pensiero in una essenziale e telegrafica frase: “Un’idea non è di destra né di sinistra. È un’idea. Buona o cattiva”.
      Questo concetto, apparentemente innocuo ma rivoluzionaria, era e potrebbe essere ancora la pietra filosofale del M5S.

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  10. Nel 2023 dobbiamo ancora subirci Luciana Castellina? Ex militante-deputata di Pdup e Dp (cioè della sinistra più sfigata del mondo), espressione dei radical chic romani con cuore a sinistra e portafoglio a destra, proposta presidente della Repubblica nel 2015 da Vendola & c. (bella roba!), colei che nel 2018 iniziò a frignare pubblicamente perché le avrebbero ridotto il vitalizio? Ma basta!

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  11. Un consiglio spassionato, andatevene in montagna o al mare e disertate le urne, che si votino da soli,
    Tanto il meno peggio non esiste, esiste solo il peggio del peggio.

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  12. D’accordo con Travaglio, temo che nel migliore dei casi si manderà un “segnale” al PD e che vincerà il centrodestra, ma piuttosto che niente meglio piuttosto.

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  13. Zingaretti: “abbiamo vinto due volte anche senza i 5*” e invoca il voto disgiunto, “altrimenti vince la destra” .

    Come in Abruzzo, Basilicata, Umbria, Sardegna; e poi Calabria e Sardegna: mi pare sia questo l’ordine cronologico delle perdite . Tutte regioni conquistate dal pd senza i 5* e, una volta saggiato il buon governo dem, i cittadini li hanno mandati aff.

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    • La dimostrazione che nessun piddino può rappresentare un alleato del Movimento. Ad oggi è così. Anche chi ha favorito, governando nel Conte 2, un asse coi 5stelle è quella roba lì. Sistema di Potere da preservare, arroganza da “io sono io, voi non siete un c….”, occhio di riguardo verso Ollio & Ollio che ne rappresenta un riferimento cultural/programmatico, molto più dei 5 stelle. E sottolineo ancora che il M5s, in posizione di forza, ha fatto più cose “di sinistra” con la Lega che col PD. Se la Lega è quello che è, cliente e socio del “bar di Guerre Stellari”, il PD è quello che è, cliente e socio del “bar di Ollio e Ollio”.
      Non vedo perché preferire un bar all’altro.
      Fanno schifo entrambi? Ne faccio uno da solo e cerco di renderlo il più appetibile ai clienti. Poi se qualche altro vorrà diventare “mio socio” valuterò l’offerta. Senza preferire, a priori, una macchietta chiatta ad uno con la proboscide e le ventose.

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    • A dire il vero, qui in Sardegna, hanno vinto le destre perché si sono messi assieme cani e porci, non ultimo il PSD’Az, alleato con la lega, mentre Emilio Lussu si rigirava nella tomba.

      https://www.regione.sardegna.it/speciali/elezioniregionali2019/risultatiriassuntivi.html

      Che cosa sarebbe successo se avessero corso assieme anche i progressisti? Basta vedere i numeri e fare un po’ di conti.
      Se il cdx ha vinto con circa (non so perché sul sito non ci siano i risultati definitivi dopo anni, forse lo shock…🤭) il 51%; Massimo Zedda, da solo, ha preso c. il 32%…per non parlare del m5s e di tutte le liste satellite del PD!
      Così funziona, purtroppo.
      Vincono perché, per rubare la notte, dopo aver litigato tutto il giorno, i “ladroni di Pisa” SI UNISCONO!
      …E noi invece?
      Buon cocktail alieno radioattivo!!!

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    • Ti sei dimenticato l’Umbria.
      Nel 2015 il movimento si presentò da solo e prese 51.203 voti pari al 14,56% e due consiglieri. Dopo quattro anni di battaglie, contro un sistema vergognoso di gestione del potere, costrinsero la presidente pidina a dimettersi. In previsione delle elezioni i soliti pidini, spalleggiati anche da quelli del fatto con a capo Travaglio, cominciarono a piagnucolare contro il pericolo che potesse vincere la pericolosa destra e che, perciò, era assolutamente necessario un fronte comune. Conclusione? I grillini umbri furono costretti, da quegli scienziati che comandavano a Roma, a farsi da parte per consentire la coalizione con il pd e il resto del sinistrismo. Risultato elettorale? Vinse il centro destra (e non poteva essere altrimenti visti gli scandali che avevano travolto il sinistrume), e al movimento andarono 30.953 voti pari al 7,4% e un consigliere.

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  14. Intanto Padellaro, vista la malaparata dell’insuccesso ottenuto su queste pagine dalla sua lettera a Conte, ha pensato bene di non postarla sul suo blog nel sito di Gomez. E’ la prima volta che rinuncia a pubblicarvi un suo testo.

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  15. Travaglio insiste ancora con l’alleanza M5S-Pd. Secondo me è una sua sottile furbizia per indurre il Pd a non accettarla. Conte è già odiato dal Pd tanto da non essere mai stato invitato a decidere insieme programmi e candidati. Figuriamoci se lo inviteranno sapendo che c’è il benestare di Travaglio. La isterica crisi di nervi sarebbe assicurata, compreso il consumo di ettolitri di benzodiazepine. C’è poco da fare, il loro destino è quello di giacere in eterno col duo Gianni&Pinotto. Auguri e figli maschi! Non femmine perché nascerebbero sicuramente delle megere.

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  16. Qui gli inaffidabili non sono i 5 stelle al netto degli sbagli, ma il Pd che continua a schifare i 5 stelle volendo i voti del suo elettorato e questo a prescindere dai programmi, perché dei programmi non frega minimamente al Pd, interessa solo mettere la bandiera. Ugualmente se gli esponenti del pd avessero aperto alle alleanze, programma pd + voti dei 5 stelle quest ultimi non avrebbero toccato palla, ed abbiamo giá precedenti. Quelli che si devono svegliare sono gli elettori di sinistra che continuano a votare un partito che di sinistra non ha nulla e gli elettori in generale che prima di votare devono vedere programma e la storia politica del candidato ( anche le pendenze giuiziarie xD) voto consapevole non utile. Se poi gli elettori vogliono la destra cacchi loro ( e nostri ), ma con l’informazione da schifo che abbiamo vincerá sempre il peggio o il meno peggio, dubito che molti che vanno a votare sappiano realmente cosa stiano votando xD

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  17. Cmq una cosa la devo dire su pd e candidati segretari, anzi, su uno. Il più inquietante è cuperlo. Giuro, non ce l’ho con lui; perlomeno non un modo particolare, o che lo trovi più responsabile di altri compagni di merende rispetto al disastro partitico che frequenta, assolutamente.
    Lo trovo inquietante perché lui è capace di dire “ti voglio bene” a una persona cara, oppure a un equipaggio di 1500 uomini “abbiamo urtato un iceberg, affonderemo in meno di 10 minuti”, usando lo stesso tono e timbro di voce.

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  18. Condivido anch’io il commento di Paolo, ed aggiungo che se un partito riesce ad accordarsi con due forze politiche antitetiche, politicamente e personalmente, come M5S e Terzo polo, da cui in Lombardia il PD trova punti di condivisione con il M5S attraverso Majorino, ma nello stesso tempo nel Lazio condivide il candidato con Ollio&Ollio, quale dei due PD è quello vero? La sua vera identità è quella Majorino o quella D’ Amato? O abbiamo un caso di personalità multipla dove in realtà conta poter vincere e basta, tanto da arrivare a chiedere nel Lazio il voto disgiunto dei 5 stelle? Il M5S ha fatto un accordo programmatico con Majorino, certamente persona perbene, ma indipendente ed autonomo rispetto alla linea di partito? Oppure viene il dubbio che se, al posto della Moratti, irricevibile per una parte di elettori dem, Ollio&Ollio avessero concordato con il PD un candidato più presentabile e digeribile, sarebbero stati loro gli interlocutori privilegiati? Scegliere il Terzo polo o il M5S definisce una linea politica, da cui saltato l’ accordo con il primo, si ripiega sul M5S attraverso il candidato attrattivo Majorino, perché non esiste altra possibilità? Il M5S si muove sulla base di accordi programmatici, guardando al PD, senza sapere in realtà cosa sia politicamente il PD, visto che i dem sono in grado di presentare candidati antitetici in due regioni diverse, perché se Majorino è in grado di accordarsi con il M5S, mentre D’ Amato è in grado di farlo con Renzi e Calenda, abbiamo due linee politiche diverse all’ interno dello stesso partito, di cui conosciamo la storia, ma ignoriamo la prospettiva futura, che se quella del renziano Bonaccini, è di difficile intesa con il M5S…….Allora realmente ha qualche significato condividere la candidatura Majorino? Per fare cosa politicamente oltre la singola gestione /amministrazione regionale ? Continuare a permettere al PD di essere uno, nessuno o centomila grazie ad accordi di comodo per esclusiva gestione del potere per il potere? Un partito così è credibile ed affidabile? O il M5S , nel suo tentativo di intesa con ciò che è amorfo, indefinibile, inaffidabile, ” costretto” dalla dispensa vuota, perde lui stesso di credibilità per parlare a 18 milioni di astenuti in grado di riempire abbondantemente qualsiasi dispensa?

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  19. Se al congresso vince il renziano Bonaccini, Conte farà un respiro di sollievo perché gli avranno tolto l’impaccio di avere la tentazione di allearsi col Pd. E magari ci sarà la beneaugurante scissione di quest’ultimo. Se invece vince Schlein, la parte renziana si rifiuterà di preferire Conte a Ollio&Ollio che insieme non potranno mai stare per incompatibilità genetica di DNA.
    In ogni caso Conte, volente o nolente, sarà costretto a tirare dritto per la sua strada. Ma non in perfetta solitudine. Infatti ci saranno diverse liste civiche a sostenerlo. Liste che il Pd se le potrà solo sognare di notte.
    Sfido chiunque a contestare la suddetta analisi!

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  20. e niente, nonostante tutto, MT insiste con l’alleanza PD-M5S. è uno di quei casi di recidiva incurabile che va lasciata a se stessa.
    non è servito a niente che il PD abbia dato prova più volte di essere inaffidabile; di avere come scopo solo il potere per il gusto del potere, al punto da servirsi del M5S quando occorreva ritornare nelle stanze dei bottoni (nascita del Conte 2) per poi scaricarlo quando era diventato un compagno di strada scomodo perché ostile all’establishment e alla narrazione mainstream (caduta del governo Draghi); che abbia dimostrato che il piano sotteso all’alleanza era quello di riprendersi i voti persi nel 2018, vampirizzando il M5S, per tornare primo partito della coalizione e guidare le danze, trattando i grillini-contini come minus habens e Conte stesso come un cameriere (dopo averlo blandito quando faceva comodo); che abbia dimostrato di voler portare avanti una politica differente e opposta da quella del M5S (vedi apertura al MES, voto sugli inceneritori, sostegno all’Ucraina, tanto per citarne alcuni), perché la politica del PD è semplicemente la politica dell’establishment, dell’UE, della NATO e dei potentati finanziari, ai quali il PD è totalmente asservito; che, appunto per questo, sotto l’egida di Mazzancolla, abbia sostenuto e celebrato il grande Dio Draghi e la sua famigerata Agenda come quella che avrebbe dovuto salvare l’Italia.
    no, tutto questo non conta: viene attribuito da Travaglio alla dirigenza, e Travaglio vagheggia il ritorno dell’era Zingaretti-Bettini, quando Conte era considerato il “punto di riferimento fortissimo dei progressisti”, senza rendersi conto che quelle erano lusinghe ruffiane, e che il PD è come lo scorpione della favola: è così e non ci può fare niente, non conta chi sia al comando. è il partito dell’establishment e non può cambiare solo perché alla guida c’è l’Allegro Salumiere invece di Letta o Bonaccini. se all’epoca del Conte 2, che MT celebra come l’età dell’oro, il PD sembrava trattare il M5S alla pari era solo per calcolo, non perché ci credesse davvero, e infatti alla prima occasione l’ha mollato al suo destino, ricominciando a insultarlo.
    e, a giustificazione di tutto questo, il solito mantra: solo uniti si vince contro le destre. è tanto sgualcito questo slogan che ormai non varrebbe nemmeno più la pena di ribattere. ma per dovere di cronaca rammento:
    1. anche mettendo assieme PD e M5S e frattaglie di sinistra-sinistra allo stato non è possibile, a livello nazionale, riuscire a vincere; non sarebbe stato possibile alle elezioni di settembre 2022; nemmeno nel Conte 2 era possibile. mancava sempre un pezzo di elettorato centrista che è rappresentato, piaccia o no, dai due Galletti Vallespluga. il Conte 2 si reggeva anche su Italia Viva: venuta a mancare, è caduto, non per i numeri in valore assoluto, ma perché non aveva solidità. nulla lascia credere che in futuro i due Galletti evaporino e quel 7-8% di voti vada a PD e M5S: quegli elettori odiano PD e Movimento, e voterebbero piuttosto altrove.
    1-bis. senza contare che, come detto mille volte, ma MT non lo considera, la somma aritmetica dei voti non equivale alla somma politica: non tutti gli elettori del PD vogliono un’alleanza col M5S e non tutti gli elettori M5S vogliono un’alleanza col PD. il pensiero che tutti continuino a votare i rispettivi partiti anche di fronte a questa innaturale alleanza, solo per sconfiggere il bar di Guerre Stellari, è una pia speranza, non un dato accertato.
    2. anche se, per un assurdo caso, PD e M5S e sinistri riuscissero a mettere assieme una maggioranza senza i due ciccioni, resterebbe una maggioranza traballante e destinata a cadere al primo soffio di vento, come accade da sempre alle maggioranze Frankenstein di sinistra: vedi governi Prodi 1 e Prodi 2, che pure le elezioni le avevano vinte. non c’è solidità di voti, e, sempre piaccia o no, la destra è più brava a rimanere unita anche se i partiti della coalizione si odiano, rispetto alla sinistra, che è autolesionista e suicida.
    3. ma anche se fosse possibile riuscire a mettere assieme una coalizione che tenesse, rimarrebbe una coalizione che non va d’accordo su punti fondamentali; ne ho citati prima tre a titolo di esempio: 1) MES, cioè rapporto con l’UE, che il PD vede come un dio e alla quale è totalmente prostrata; 2) inceneritori, cioè politiche in materia di ambiente; 3) sostegno all’Ucraina, cioè alla NATO e agli USA, quindi politica estera e militare (punto sul quale è caduto Draghi). ora dite poco: una maggioranza che non va d’accordo su queste cose, dove può andare? sarebbe solo una maggioranza messa in piedi per battere le destre, ma non andrebbe da nessuna parte.
    è ora di svegliarsi, Travaglio e tutti: il Conte 2 è morto e sepolto e non tornerà. la nostalgia non porta da nessuna parte.

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  21. Ale hai ragione… il PD, che doveva essere la nuova spinta della sinistra convogliando al suo interno la sin/DC,è stato un vero fallimento politico: confondere l’acqua santa con il diavolo.
    In questo progetto chi ci ha rimesso è stata la sinistra(PC)
    Una aspirazione surreale: una sinistra che doveva dimenticare le angherie subite: la chiesa contro,i licenziamenti politici,il materialismo storico,il voto turandosi il naso..ecc. ecc…e la DC che comandava comunque e sempre sino ad arrivare al pentapartito,oggi vorrebbe continuare a comandare senza vincere le elezioni ma con alleanze le più disparate(campo largo,terzo pollo,)
    Governare con olio & stalio non è più fattibile perchè due mine vaganti non danno più affidamento…. opera finita: rottamato il PD rimane di andare dove spira il vento per rimanere attaccati alla poltrona…senza programmi ma con accordi ed alleanze occasionali.
    Ale, in sostanza il PD è la classica p****a che la dà al migliore offerente non per amore, ma per interesse!
    Ciaooo e buona domenica.

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  22. Ora qualche buontempone si porta avanti: “Se il Pd perde il Lazio è colpa di Conte”
    Si riferisce al buontempone padellaro per caso?

    Comunque la mia impressione è che si stia a discutere di aria fritta.
    La politica è aria fritta che serve solo a coprire l’amara verità: gli Stati sono stati privatizzati e rispondono ai loro consigli di amministrazione, non alla politica o ai popoli.

    Mi ha fatto impressione sapere che Sholz, primo ministro tedesco, fosse d’accordo sulla distruzione del Nord Stream (e ancora di più il fatto che non sia partita un’immediata e corale richiesta di dimissioni).
    Che i mandanti fossero gli USA era il segreto di Pulcinella, ma sentirlo affermare da uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta statunitensi fa tutta un’altra impressione.
    Ovviamente la notizia è stata praticamente silenziata, ma a me sembra letteralmente enorme.

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  23. Non ce la faccio a seguire i contorcimenti del Pd
    e Travaglio continua a dimenticare che se il M5S si unisse al Pd i suoi elettori non resterebbero gli stessi
    Senza Pd e col Pd non riesco a vedere via d’uscita

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    • Senza PD io vedo una possibilità(drenare voti al PD, alla destra e all’astensione), col PD vedo una bella lapide in pietra.

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      • Il problema del mv5s è: crimi fico taverna grillo e il senza 00 giuseppi,
        Poi si può pure credere che siano eroi, ma purtroppo sono solo delle comparse.

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      • I voti del pd non li drenerà nessuno fino a quando gli uomini di quel partito avranno in mano il vero potere, attraverso il quale si può fare clientela. E’ per questo che usano tutti i mezzi di cui dispongono per far cadere i governi di cui non fanno parte. Il pd scomparirà solo quando tutti quelli che campano facendo i pidini capiranno che i loro referenti rischiano di essere sostituiti dai vincitori delle elezioni.

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