Il non capente

(Alessandro Orsini) – Amo chi mi odia quindi vorrei fornire ai miei odiatori un vademecum per aiutarli a capire quando non capiscono niente della guerra in Ucraina ricorrendo all’insulto per nascondere la loro inanità. Il non capire niente della guerra può essere posto su una scala decrescente di ignoranza in base agli argomenti di cui l’odiatore fa sfoggio durante qualsivoglia dibattito sull’Ucraina.

Al vertice della scala, in posizione numero 1, una posizione che equivale a non avere capito assolutamente niente non soltanto della guerra in Ucraina, ma della vita in generale, figura l’affermazione secondo cui: “È la Russia che ha invaso l’Ucraina. L’Ucraina non ha fatto niente di male alla Russia”.

Al posto numero 2 figura il tenace: “L’invasione russa è immotivata perché la Nato non ha mai minacciato di invadere la Russia o di assorbire l’Ucraina”.

Al posto numero 3 abbiamo un impressionante: “Si fa presto a porre fine alla guerra, basta semplicemente che la Russia si ritiri immediatamente dall’Ucraina senza se e senza ma”.

Al posto numero 4 figura il celebre: “Chi propone di investire nella diplomazia, invece che nelle armi pesanti, è un putiniano che fa il gioco del Cremlino”.

Al posto numero 5 abbiamo un sensazionale: “La Russia è un esercito di morti di sonno che non ha né le forze, né le risorse, per fronteggiare il potentissimo esercito ucraino”

Al posto numero 6 si staglia il sempiterno: “La Nato è un’alleanza difensiva”, il che implica un’ignoranza vastissima sugli ultimi 25 anni di storia universale.

Al posto numero 7 abbiamo il sempreverde: “L’Occidente difende la democrazia e promuove i diritti umani”, mentre sul teleschermo scorrono le immagini di Regeni, Khashoggi e dei talebani trionfanti a Kabul con gli americani in fuga.

Al posto numero 8 resiste il granitico: “La Russia non userebbe mai le armi nucleari”. E allora perché le ha costruite? Per bellezza?

Al posto numero 9 l’immancabile: “La Russia vuole invadere tutta l’Europa e trasformare le noste democrazie in dittature”.

Al posto numero 10: “L’informazione in Italia sulla guerra in Ucraina è libera e non distorta”.

Non so più come ripeterlo: il pilastro della società libera è l’Università.

È l’Università il vero baluardo del progetto illuministico; non sono i quotidiani, le televisioni, le radio, i partiti politici, il governo, il parlamento o la magistratura.

È l’Università che insegna ai giovani l’attività cognitiva a fondamento della logica dell’indagine scientifico-sociale.

È l’Università che lotta contro tutti i pregiudizi, i tabù, i luoghi comuni e le censure: colpisce nel profondo perché colpisce nella mente.

Attaccare l’Università significa attaccare tutte le nostre libertà.

Amatissimi odiatori, volete un consiglio? Iscrivetevi all’Università. Oggi le Università offrono mille formule che consentono ai lavoratori di studiare e pure agli odiatori. Cari odiatori, non abbiate paura, l’Università è diversa da voi. l’Università è un mondo aperto, ama tutti, accoglie tutti, protegge tutti contro ogni forma di discriminazione e di pregiudizio. Protegge persino gli odiatori, anzi, li protegge più degli altri perché l’Università è anche compassione.

Infine, se proprio dovete odiare, allora odiate bene, cioè in modo intelligente, compulsando il vademecum del perfetto non capente.

Questa sera sarò a Carta Bianca alle 22,15.

45 replies

  1. ” È l’Università che lotta contro tutti i pregiudizi, i tabù, i luoghi comuni e le censure: colpisce nel profondo perché colpisce nella mente… L’Università è un mondo aperto, ama tutti, accoglie tutti, protegge tutti contro ogni forma di discriminazione e di pregiudizio.”.

    Ah ah ah!

    Orsini, Orsini, Orsetto, Orsacchiotto mio…

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  2. ll discorso dell’università sarebbe anche giusto, se non fosse che da anni è oramai diventata un esamificio con i ‘crediti’ e vedi gli studenti che si affannano, chissà perché poi, a dare davvero 12 esami all’anno. Per fare cosa, e con quanto tempo libero per pensare, riunirsi e ragionare sulla vita? Sono criceti in gabbia, poi la sera gnocca, calcetto, discoteca, il giorno dopo lezione, pomeriggio studio e così via.

    E dopo la triennale, ignoranti su tutto tranne che sul mestiere ottenuto. Ma il tempo per decidere dove è la giusta via, quando glielo hanno dato?

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    • Io ho lasciato le scuole medie per “ per pensare, riunirsi e ragionare sulla vita” al bar con gli amici e mio cugggino.
      Abbiamo trovato la giusta via: il vino al posto del vaccino.
      Maledetti vaccinati

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  3. Orsini, e se “il perfetto non capente” fossi tu? A rileggere tutto quello che hai scritto e detto in 8 mesi di elucubrazioni per imbrogliare le carte e stravolgere i fatti per distogliere da Putin la responsabilità della guerra , non è solo un sospetto, ma una certezza consolidata: tra “gli odiatori che non capiscono niente della guerra in Ucraina ricorrendo all’insulto per nascondere la loro inanità…. in base agli argomenti di cui l’odiatore fa sfoggio durante qualsivoglia dibattito sull’Ucraina…” ci sei tu al primo posto. Il tuo odio contro l’Occidente , gli USA e la Nato che non permettono a Putin di vincere facile la guerra in Ucraina come pensavi e speravi, ti ha fatto perdere la bussola e anche la capacità di scrivere articoli che abbiano un senso.

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    • Non credo che pensi e speri nella vittoria di Putin, per me è solo una persona affetta da un narcisismo dirompente (“mi scusi dottoressa dottoressa”)

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      • Orsini intelligente e preparato.
        Certamente gli interlocutori erano troppo scarsi ed in più inbevuti di propaganda.

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    • Certo, lui odia l’Occidente e desidera la vittoria di Putin. Capisco che elaborare un pensiero articolato è dispendioso dal punto di vista cognitivo, ma è proprio necessario essere così smaccatamente manichei?

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    • Gentile Signora, sembrerebbe che anche lei, come altri più sopra, si rifiuti di VEDERE la realtà. Esattamente come i cardinali che non volevano guardare dentro il cannocchiale di Galileo che smentiva le loro CREDENZE ” scientifiche”. Auguri.

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    • Signora Magda, per questo ed altri commenti ha vinto ad honorem il titolo di Gramellina di infosannio. Non condivido niente di quello che scrivete e nemmeno il vostro astio, ma invidio le certezze del vostro piccolo, misero mondo

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      • @Aspes. grazie per il titolo di Gramellina ad honorem, che è sempre meglio dei titoli di “nazinonna” “arteriosclerotica ” e simili di cui sono stata insignita finora.. Ma mi pare che il “misero mondo” di certezze e astio, in cui lei mi colloca senza conoscermi, sia invece popolato dai tanti habitué putiniani di questo sito che non vogliono vedere la realtà dei carri armati di Putin che stanno devastando l’Ucraina e causando migliaia di morti. Per quale causa…solo Dio lo sa. Se lo sa….

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  4. Orsini oppone alla nostra “inanità” (sic!!!!!!!) il suo onanismo.
    Sorvoliamo sulle università e sulle intere generazioni di baroni di ogni ordine e grado, vassalli, valvassini, valvassori e servi della gleba (i poveri borsisti a progetto) di cui fa finta di non sapere.

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    • Dalla Enciclopedia Treccani:
      inanità s. f. [dal lat. inanĭtas -atis, der. di inanis «inane»], letter. – Vacuità, inutilità: non s’accorge dell’i. dei suoi sforzi
      Egregio, mi chiedo quali scuole/università abbia frequentato.

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    • Dall’Enciclopedia Italiana Treccani:
      Inanità s. f. [dal lat. inanĭtas -atis, der. di inanis «inane»], letter. – Vacuità, inutilità: non s’accorge dell’i. dei suoi sforzi
      Egregio, mi domando quali scuole/università lei abbia frequentato.

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  5. Se provassi a ragionare sul sentito dire e sul fatto che nei giornali di legge tutto e il suo contrario in una prosa, spesso, ridotta ai minimi termini se non addirittura con uscite prese a prestito dal mondo del calcio.

    La colpa della tossicità del cibo, come dell’acqua è dello stesso cibo, di chi lo mangia o di chi lo produce?

    Le informazioni sulla guerra sono reportage di guerra con tutto ciò che la stessa significa per cui, appoggiare una parte o l’altra o le altre fa la sua differenza in termini di appoggio politico alle scelte prese in merito.

    Se vi fosse obiettività e ricerca del dialogo, qualcosa dovrebbe essere lentamente fermato, ed è la palla di cannone a dover essere fermata, pur essendo in lancio tecnologico.

    Porre in fase determinate frequenze significa azzerarne e filtrarne altre che si oppongono in intensità e in contrasto di fase.

    Ma la Bianca Berlinguer dovrebbe avere una discopatia ai fianchi, seduta da secoli come è, con dietro il porcellum che la fa essere sempre la prima principessa delle camere unite in seconda serata.

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  6. I tanti non capienti, caro Orsini, sono ben imbeccati da finti non capenti al servizio degli interessi dei guerrafondai Nato.
    Sarò davanti al programma Carta bianca stasera alle 22.30.

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  7. Caspita, si vola alto in questo blog!
    Una vera palestra di intelletto e fine acume.
    Fatta da anonime nullità qui e nella vita

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  8. Orsini ha dichiaratamente parlato di bomba nucleare che sarà sganciata dalla Russia, se non si aiuta zelensky a contrastarla e che i negoziati devono passare per un cessate il fuoco e per il ritiro della Russia dai territori ucraini.. insomma un gran polvere per nascondere altre polveriere e additare la Russia come potenziale nemico atomico e distruttore del pianeta, fa del soggetto Orsini l’emulo di uno str..Onzo ; purtroppo il livello di cultura generale si è così abbassato che si discute sulla pelle di milioni di persone con i quattro amici al bar ubriachi di vin-potere politico che deve intrinsecamente dettare il bene al genere umano dall’alto dello scranno governativo attraverso la discoteca della Berlinguer; pensare di sentirsi in mani sicure, andando in chirurgia vascolare per

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    • Se al posto del chirurgo si aprisse magicamente la porta del barbiere o della guardarobiera o della spogliarellista si avrebbe l’idea di ciò che passa e del teatro di posa che sta dietro e che chiude il cerchio solo qualche decina di metri più in là, se non si è via cavo davanti alla pagina scritta sul PC, che viene letta e guida le risposte alle domande e discussioni come la scaletta di un pollaio o di un ballatoio, da circa più decenni, perché la TV italiana è dinosaurica.
      Al caro Orsini consiglio una preghiera nel caso qualcuno decidesse di sganciare una bomba atomica su Praga , o Varsavia, oppure su bucarest o direttamente su New York?!
      Se la bomba atomica fosse sganciata su Roma? Orsini farebbe appena in tempo a dire: maledetto P.. e forse neanche questo.

      Che idiozie da circo Barnum

      La povertà, la ladra, la bancarella il gestore del supermarket, che deputata strappa lacrime, da uno o tre alla nazione ci sarà senz’altro un passo da Leone.

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  9. MENTRE si parla di queste quisquiglie nostrane, e di divieti di manifestazione e rave, sappiate che in Moldavia sono in rivolta contro la premierina messa lì dagli USA.

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    • Comunque, non importa; parlare di bomba atomica che sono mille auto bombe in contemporanea esplosione, rende questo professore un funambolo del pericolo, pericolo che si vuole strumentalizzare rendendolo alla platea, come la fine del mondo a causa del probabilissimo sgancio di atomica da parte dei Russi..
      Un’auto bomba farebbe più rumore di una bomba atomica? Bel metro di misura e bel termometro politico di una cippa. Spengere la scatolina catodica e azionare il cervello porterà a sbagliare , forse sì forse non, ma almeno è grano Salis.

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  10. C’è qualcuno che si spaccia per Orsini e scrive queste cose per lui. Almeno spero per lui che sia così.

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  11. No, Orsini, non ti odiano, ti disprezzano profondamente. Le tue lezioni sono vigliaccheria e meschinità alzate al rango di geopolitica

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  12. Non so più come ripeterlo: il pilastro della società libera è l’Università.

    Sante parole. Aggiungo: Ignorance is not bliss. Instead, knowledge is power. Ignorance is tragedy. Ignorance is devastation. Ignorance creates lack. Ignorance creates disease. Ignorance will shorten your life. Ignorance will empty your life and leave you with the husks, nothing to account for.

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    • Meglio la semplice ignoranza che una falsa conoscenza (in questo senso l’ignoranza è “bliss”). L’ignoranza non produce nulla, la falsa conoscenza fa danni devastanti. Se l’ignorante dovesse aver l’occasione di imparare veramente, partirebbe da zero, l’erudito invece dovrebbe smantellare tutta una serie di menzogne accumulate nel tempo. Questo lavoro oltre a risultare, per diversi motivi, penoso, quindi non da tutti accettabile (quasi mai, visto l’ego ipertrofico degli accademici che si vedrebbero costretti ad ammettere il loro fallimento), da un certo punto in poi, non sarebbe nemmeno più possibile, le concrezioni di falsità accumulate senza posa negli anni, formando un “callo” impenetrabile.

      Questa è l’esatta descrizione di ciò che ormai garantiscono i “pilastri delle società libbbbere” (risate fragorose).

      PS: la prossima volta, per noi ignoranti bidelli falliti, si potrebbe usare la gentilezza di tradurre. Grazie.

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      • X Gatto
        Sebbene le generalizzazioni siano sempre imperfette e autolimitanti(senza un illuministico rinascimento di conoscenza “terrestre” andremmo ancora in giro a cavallo e le nostre case sarebbero illuminate con le candele),

        È la seconda volta (la prima era “esistenza vs essenza” divina)
        Che ti vedo scrivere righe potenti e profonde(😂😂😂😂goliardico sfottò Gatto,non offesa…ma sei intelligente e lo capisci)se limitate all’ambito metafisico e/o spirituale.

        Ma la tua è una razionalizzazione non consapevole,se non intellettualmente.
        La conquista della vera conoscenza(metafisica) è un processo,non un in-azione(rimanere ignoranti)che coincide con l’ atto di svuotamento del bicchiere( falsa conoscenza= università, se vuoi).
        Bisogna prima riempirlo il bicchiere.
        Tenerlo vuoto non presuppone “tener tra le mani” la vera “conoscenza”.

        Ignoranza > falsa conoscenza(Università)> rigetto e abbandono della falsa conoscenza> Verità o Conoscenza ultima.

        L’ignorante è la linea di partenza
        La conoscenza fallace è il secondo step

        Meglio aver iniziato il viaggio che rimanere ai nastri di partenza.

        Bell’argomento di discussione

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      • Ultimamente ti trovo banale (😂). Mai sostenuto che la conquista della vera conoscenza sia un’inazione. Sì, il bicchiere va riempito col Vino, ovvio, ma se uno ce l’ha vuoto, lo può fare da subito, senza doverlo preventivamente svuotare dell’aceto, cosa come ho precisato, non sempre fattibile: ammesso e non concesso che si arrivi a capirlo (fatto assai eccezionale, credimi…), ci sono dei campioncini di orgoglio che piuttosto di ammettere che è aceto, preferiscono berlo per tutta la vita raccontandoti che è idromele.

        Non mi pare che questo necessiti di un volo metafisico scavezzacollo per capirlo.

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      • “Meglio aver iniziato il viaggio che rimanere ai nastri di partenza.”…

        Qui Catalano si lamenterebbe: “Meglio NON INIZIARE il viaggio A RITROSO E rimanere ai nastri di partenza.”!

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      • X gatto
        Apprezzo l’ironia.😀
        Ma la banalità non va confusa la semplicità:

        “Lo spirito della nostra era disprezza ciò che è semplice. Non crede più che la semplicità possa corrispondere a profondità.”Albert Schweitzer🙏💪

        Non mi hai capito,se citi il grande Catalano😂

        È qui che non mi trovi d’accordo,per usare un eufemismo.( sarebbe meglio dire che sei in errore
        Ma non voglio turbare la tua umana suscettibilità 🤣 dopo che tu hai turbato la mia 🤣).

        Il processo va sempre fatto anche se porta al punto di partenza,anzi a maggior ragione.

        Il bicchiere va sempre riempito,che sia aceto o vino prelibato cambia poco,nel senso che si è certamente più evoluti se si ha del vino piuttosto che dell’aceto,ma neanche troppo come si crede.

        Chi decide la bontà del nettare? Se non hai assaggiato l’aceto come fai a dire che il vino è buono.L’aceto è importante come termine di paragone.Alla lunga si capirà che anche il vino buono non porterà alla conoscenza ultima( ogni riferimento a Guenon,che ha raggiunto livelli alti ma non altissimi…mia opinione ovviamente,è puramente casuale🙂),perché esso stesso fa parte della dicotomia.

        Quando il bicchiere è vuoto ma non lindo,cioè con gli aloni e i sentori del liquido che sporcano il bicchiere
        Vi è consapevolezza del superamento della falsa dualità,e si è sulla strada giusta per la vera conoscenza.
        È nella trascendenza dell’errore e dalla consapevolezza di esso che inizia a sgorgare il ruscello della Conoscenza.
        Siamo umani,nessuno hai mai imparato ad andare in bicicletta senza cadere.Anzi ha imparato dalle cadute.

        Chi ci è riuscito senza riempire il bicchiere?Il Cristo,Buddha …e pochi altri nel corso dei millenni.
        E credo che questo non sia ne il mio caso,ne il tuo, ne tantomeno quello di Guenon,ne dell’umanità in generale.

        Si può arrivare ai livelli di tali Avatar(definizione induista del termine ovviamente)?
        Certo,è difficilissimo ma è possibile; ma l’unica strada sicura è quella umana,quella dell’errore e della consapevolezza di esso al fine di trascenderlo,dove per trascendere intendo sia l’errore sia la condizione umana.

        “…ammesso e non concesso che si arrivi a capirlo (fatto assai eccezionale, credimi…), ci sono dei campioncini di orgoglio che piuttosto di ammettere che è aceto, preferiscono berlo per tutta la vita raccontandoti che è idromele.”

        Su questo sono al 110% d’accordo con te.

        Alla prox mirabolante discussione.😂
        Ciao

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      • La volpe e l’uva😀
        O meglio,un proverbio persiano dice:
        il gatto che non può raggiungere la carne dice che ha un cattivo odore.
        😂😂😂
        Buonaserata

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  13. Anzitutto occorrerebbe parlare di istruzione e non di Università, giacché è l’istruzione in generale che permette di capire. L’università, siamo d’accordo, è una delle frontiere del sapere e quindi riveste una certa importanza. Ma non senza il tutto di cui è solo una parte.

    Dopodiché la pochezza di ragionamento di Orsini sta in un parallelismo.

    Lui sta all’università come Travaglio sta ai giudici, ai pubblici ministeri. Entrambi stravedono per qualcosa di inevitabilmente parziale perché ciascuna della due istituzioni è imparziale solo in linea di principio: in realtà camminano entrambe sulle gambe degli uomini che protempore le incarnano e, quindi, sono istituzioni potenzialmente fallaci.

    Le smentite ricevute da Travaglio su tanti casi (per esempio le assoluzioni dove avrebbero dovuto esserci a parer suo, condanne) avrebbero dovuto suggerirgli prudenza. Lo stesso si potrebbe dire ad Orsini che fa qualcosa di analogo quando esalta l’Università che è come lui la descrive solo in linea di principio, come già detto.

    Infatti, chi partecipa ai suoi corsi ed è plasmabile (come lo sono molti giovani inevitabilmente) finirà probabilmente per aderire alle sue teorie, magari affascinato dallo stile e dal carisma più che dai contenuti (chi non ha avuto il prof. fuori dagli schemi cui scodinzolare dietro?). Se le teorie sono giuste, bene; ma se sono sbagliate o magari ideologicamente schierate altrove?

    Non mi stupisce che Orsini esalti l’università in questo modo: è il serbatoio di cervelli da addomesticare. Cosa che c’è chi fa scientemente (il PCI ha sempre puntato sull’egemonia culturale degli insegnanti perché sono loro che formano le nuove leve per il partito) o chi, come lui, probabilmente cede di più al proprio narcisismo che ad un disegno politico (ma potrebbe tranquillamente essere l’una e l’altra cosa).

    Non mi stupisce che Travaglio ci vada d’accordo: anche lui ha il suo serbatoio da curare. Si tratta di quelli che gli comprano il giornale, dove vogliono trovare scritto quello che i vari Orsini di turno dicono. Che si tratti di Russia o che si tratti di altro. Per esempio l’ennesimo personaggio sbattuto in prima pagina per un avviso di garanzia e poi regolarmente assolto dieci anni dopo (caso Boschi tanto per citarne uno eclatante: un mare di merda su un uomo poi assolto da tutto perché non c’entrava nulla con niente – be’ sì era in quella banca e quella banca forse non era il massimo; ma i reati sono un’altra cosa).

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    • Le abbiamo viste le nuove leve di partito formate dall’egemonia culturale rappresentata dagli insegnanti su cui ha puntato il PCI: hanno affossato il PCI e pure le sue discendenze.

      L’università del PCI erano le fabbriche che, al contrario di quel che pensi te il Gatto, addomesticavano i tronfi filosofoni che ubriacano di parole e di fatti ne fanno zero.

      Paragonare il culto di Orsini per l’Istituzione Università (capibilissimo essendo parte del settore e non per questo condannabile per chissà quale reato) all’attenzione di Travaglio e del suo Fatto al mondo giudiziario (che ha avuto un’importanza capitale per il percorso della povera democrazia italica) per degradarlo al ruolo di furbo adescatore di ingannevoli pirla lettori del suo giornale, mi sembra una bassezza di stile molto renziano.

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      • “L’università del PCI erano le fabbriche che, al contrario di quel che pensi te il Gatto (sic)…”:

        ma che te stai a farnetica’ ?

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      • Vero Gatto,
        Pensavo di inserirmi in una risposta di Carlgen a te nella vostra lunga disputa, invece si è intromesso questo Mario Boschi e l’ho scambiato per il filosofo che duetta amabilmente con te.
        Checce vuoi fa…
        Però la l’appunto per te rimane valido…
        Non te incavolá…😁

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    • Ovviamente il periodo giusto della mia risposta a Mario (Boschi) era :
      te (Carlgen) E il Gatto.
      Mancava una “e”.

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  14. “Meglio aver iniziato il viaggio che rimanere ai nastri di partenza.”.

    Qui Catalano si lamenterebbe: “Meglio NON INIZIARE il viaggio A RITROSO E rimanere ai nastri di partenza.”!

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