(Roberta Labonia) – Che io sia un iscritta al Movimento 5 Stelle non è un segreto. Ne ho vissuto gli alti e i bassi per anni non senza sofferenza e spirito critico. Oggi però, provo a spiegarvi il perché, ragionatamente, gli darò nuovamente la mia fiducia.

Questi sono momenti cruciali per il nostro Paese. Se governare l’Italia, lacerata da tante contraddizioni, riforme mancate, promesse tradite, è sempre stato difficile, stavolta lo sarà come mai prima: noi italiani, fatte salve le nostre classi dirigenti, i signori del capitale e i prestigiatori della finanza che, come è noto, dalle crisi sociali ed economiche escono più ricchi di prima, stavolta ci accingiamo al voto segnati da 3 anni terribili in cui una pandemia (tutt’ora strisciante) e la conseguente crisi economica ci hanno messo a dura prova. E se fino a pochi mesi fa incominciavamo a vedere la famosa luce in fondo al tunnel, una inaspettata guerra in Europa che non smette di farci sentire sotto minaccia e una conseguente nuova crisi economica ci stanno nuovamente mettendo all’angolo. Ci aspettano tempi bui, non illudiamoci, le speculazioni innescate su gas e petrolio si stanno riverberando su ogni genere di consumo, in primis quello alimentare e insieme al caro bollette che si manifesterà in tutta la sua insostenibilità da ottobre prossimo, aggiungeranno povertà a povertà. In tante famiglie dove fino a ieri si riusciva, con dignità a sbarcare il lunario presto non si riuscirà più ad arrivare a fine mese.

Ecco perché il nostro voto non potrà essere dato, oggi più di ieri, a cuor leggero (salvo chi legge non appartenga ai privilegiati di cui sopra).

In questo contesto il mio voto responsabile nei confronti dei miei figli e dei miei nipoti andrà a quella formazione politica che ha già dato prova, nei precedenti governi, di imprimere al suo operato una forte impronta sociale, sicura che continuerà ad avere in cima alla sua agenda di governo il benessere della collettività, a cominciare dagli ultimi, non dai primi. Che, ieri come oggi, abbia a cuore i destini delle famiglie, delle piccole e medie imprese, delle piccole partite Iva, degli artigiani, dei coltivatori. Che mi garantisca un fisco equo dove chi ha di più deve dare di più alla collettività e non viceversa. Io voterò quella formazione politica che ha veramente a cuore la lotta alle mafie tanto da attrarre nelle sue fila uomini che della lotta alle mafie e al malaffare hanno fatto la loro ragione di vita.

Io voto una politica che guardi ai disabili come ad una risorsa da tutelare e agli immigrati come risorse preziose da integrare nell’ambito europeo ma secondo prassi regolamentate e paritarie. Il mio voto lo darò a chi so che con certezza, non a parole, punterà sulle rinnovabili come unica via d’uscita dalla schiavitù delle fonti fossili, costose ed inquinanti. Voterò gente per la quale la rigenerazione urbana e non lo sfruttamento di altro suolo, sono la via maestra. E per la quale l’ambiente è un bene da tutelare e non da “sfruttare”, perché è l’unica casa che abbiamo.

Per il futuro dei miei figli e dei miei nipoti non posso che scegliere a rappresentarmi donne e uomini che difendano in tutti i consessi nazionali ed internazionali i principi della nostra Carta Costituzionale, in primis quello della Pace, da perseguire sempre e comunque e che si riconoscano parte integrante della comunità europea e del patto atlantico ma con spirito propositivo e, se serve, critico, mai allineato a prescindere.

E da ultimo, ma non ultimo, darò il mio votò a cittadini integerrimi, della cui fedina penale intonsa io possa essere certa così come devo essere certa che non faranno del loro percorso politico un mestiere a loro uso e consumo bensì un servizio a tempo alla collettività. Donne e uomini che mantengano al centro del loro operato la “questione morale” quella che, dopo Berlinguer, per decenni la vecchia partitocrazia aveva relegato all’angolo del dibattito pubblico come un fastidioso orpello di cui liberarsi.

Per tutti questi motivi voterò, stavolta ancora più convinta che nel 2018, il MoVimento 5 Stelle e il suo Presidente Giuseppe Conte, un nuovo volto delle Istituzioni che durante i suoi 2 governi ha dimostrato con i fatti, non a chiacchiere, di essere veramente “avvocato del Popolo”. E non solo perché ha saputo governare per primo, imitato da tutti gli altri, una eccezionale ondata pandemica, non solo perché ha avuto il coraggio di contrastare la crisi che ne è seguita immettendo risorse nel Paese per ben 130 miliardi senza i quali sarebbe stata rivolta sociale, non solo perché ha dimostrato di avere l’autorevolezza per portare dall’Europa 209 miliardi, ma perché nel corso di due mandati ha dato al Paese delle misure sociali che governi del cosiddetto centrosinistra non erano stati capaci di varare in 30 anni. Ha avuto la forza, Giuseppe Conte, pur governando con forze politiche estranee alla visione dei 5 Stelle, di calarne a terra l’80% del loro programma e a ricompattarne la parte migliore verso una nuova consapevolezza politica. La stagione della maturità politica dei 5 Stelle è merito suo.

Oggi rivolto alla giornalista che lo intervistava a proposito del reddito di cittadinanza, dopo un momento di sincera commozione ha detto : “La politica con la P maiuscola non può occuparsi dei privilegiati. Sa, gli esponenti dei potentati economici e finanziari i loro interessi sanno curarseli da soli. La nostra deve essere un’altra missione”.

Ecco i motivi per i quali, ragionatamente e non con la pancia, per il bene del mio Paese e della mia famiglia, il mio voto lo darò al MoVimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte.

Qui sotto il link dove trovate in forma estesa e sintetica il loro programma di governo. Per una scelta consapevole #dallapartegiusta